Labbra chiare, una faccia amichevole, avvolto in un maglione caldo con sù disegnati dei piccoli fiocchi di neve, alto e slanciato ma troppo bassino per la sua età.
Harry lo fissa da due minuti e trentacinque secondi;
Harry lo fissa e spia da due giorni e quarantasette minuti;
Harry lo fissa, lo spia, lo segue, da due mesi e undici giorni;
Harry lo fissa, lo spia, lo segue, lo ama, da due anni.
Due anni, ed Harry è innamorato di Louis.
||LARRY. Fluff all'ennesima potenza, attenzione al miele.||

-Dal testo:
“Harry, sei...Sei molto stretto?” Chiese in un mormorio, aggiungendo un secondo dito.
“È la mia prima v-volta.” Balbettò il ragazzo, rosso in viso.
Il maggiore strabuzzò gli occhi. Si allontanò di qualche centimetro dal viso del ragazzo e lo fissò dritto negli occhi. Non si conoscevano da nemmeno un'ora, ed in quel letto del locale sudicio del quale Liam era il proprietario, Harry gli stava confessando di voler perdere la verginità con lui, un totale sconosciuto.
“Dannazione.” Sibilò Louis a denti stretti.
||Louis-Harry||
||Zayn-Liam||
||Altre romance/bromance. Se non gradite il contenuto non entrate.||

“Lou! Giochiamo a guardie e ladri?” Il piccolo dagli occhi verdi e dalle mani sporche di terriccio corse verso il bambino seduto su una sudicia cassa di quel cantiere.
“Harry..N-non ho proprio voglia di sporcarmi.” Balbettò Louis.
“Ma ci annoieremo non facendo nulla!” Piagnucolò Harry, che avvicinandosi più del dovuto al compagno di giochi riuscì a convincerlo anche solo guardandolo negli occhi.
“E va bene, giochiamo a guardie e ladri.” Il bambino dagli occhi azzurri sorrise e si alzò, sistemandosi per bene la camicetta che gli serrava il petto.
“Harry Styles! Esci subito a mani in alto!” Sbraitò il più grande, puntando la pistola contro la porta, pronto a sferrare un calcio.
Erano passati ben diciannove anni.
Ed in quei diciannove anni Harry, che era un bambino di strada, era diventato la preda più ricercata da Louis, ormai di ventisette anni, ed in divisa da poliziotto.
[Tratto dal testo.]
||LOUIS/HARRY.||
||Contenuti slash. Se non vi piace non entrate.||

-E 'Non mi convince per nulla' bofonchiò,dopo aver riprovato più e più volte quel Riff.
'Che merda è mai questa?!' Sbottò tutt'ad un tratto. Oh,beh. Se fosse stato lucido non avrebbe definito mai e poi mai 'merda' una canzone del suo gruppo preferito. Ma non era lucido per niente in quel momento. Dopo un paio di spinelli e metà di una bottiglia perfettamente intera di Jack Daniel's -rubata dal bar del migliore amico Louis- non era più lo Zayn sobrio che tutti conoscevano.
Era già tanto che la chitarra non gli cadesse dalle braccia cascando rovinosamente al suolo, il resto era da considerare straordinario.
'Ho deciso. La modifico un pò' Affermò deciso,quasi in un sussurro lamentoso.
In quel momento il moro stava viaggiando in un posto completamente diverso da quella stanza, quell'emicrania agrodolce gli stringeva la mente in un freddo abbraccio. E più era perso nel non ricordare, più ricordava.-
[Tratto dal testo.]
OS ispirata al testo di Sweet Child o' mine dei Guns'n'Roses.

Se Jennifer fosse stata una persona diversa avrebbe scelto vacanze al mare,e non in montagna.
Se Jennifer fosse stata diversa avrebbe avuto una migliore amica,e non un migliore amico.
Se Jennifer fosse stata diversa sarebbe caduta ai piedi di Harry come tutte le altre,invece secondo lei il sesso e l'amore sono due cose strettamente collegate.
Se Jennifer fosse stata diversa non si sarebbe innamorata DI LOUIS.

Riviveva ogni notte quella sera del 13 Dicembre. Si svegliava nello stesso letto,voltava il viso verso il piccolo bagno che distava dal letto e poteva intravedere quel bianco lavandino di ceramica. Chiudeva gli occhi,la vedeva sorridere,sentiva il cuore battere ed accelerare sempre di più ad ogni piccolo ricordo.
-Ammetto che questa OS è stata molto influenzata dalla visione del mio film preferito,ovvero Noi siamo infinito (che il lingua originale è 'The perks of being a wallflower') e ammetto anche che ho versato fiumi mentre la scrivevo. c.c

-Non era stata una folata di vento a portare via tutto ciò che essi avevano costruito...Non era stato il dolore. Non era stata l'amarezza. E nemmeno la rabbia. Non era stato nessun fattore che di solito viene giudicato come negativo.
Era stata la stessa cosa di cui aveva vissuto e di cui aveva bisogno quel ragazzo,era stata la forza più potente di tutte,l'amore.
L'amore è capace di creare,di ditruggere,di risanare,di uccidere. È capace di qualsiasi cosa.
L'amore è il miglior amico di ogni anima...E il peggior nemico di ogni cuore,che ne resta ammaliato e infine distrutto,illuso,sempre.-
||CYBERLOVE||

-Nessuno poteva capire come si sentisse in quel momento. Nessuno l'aveva mai fatta sentire così.
Era una ragazza debole,era una ragazza che s'innamorava facilmente di persone difficili da poter vedere al proprio fianco. Era una ragazza che dava tutto il suo amore,e stando in silenzio in un angolino aspettava di riceverne altrettanto,senza chiederne,senza far rumore.
Aveva un cuore così grande da non poterne vedere i confini,ma ridotto in così tanti brandelli da poterli raccogliere tutti in una mano.
Con lui nella sua vita quel cuore sembrava starsi ricomponendo,sembrava star recuperando pezzi e star cominciando a riattaccarli per farli indossare al cuore del ragazzo,a cui sembrava calzassero perfettamente.-
||CYBERLOVE||

'Voglio un maschietto! E non mi arrenderò prima di averne uno'' ricordai quella buffa frase che Louis ripeteva spesso,era così convinto quando lo diceva!
''Sono cresciuto in mezzo alle femmine,di voi donne me ne intendo'' anche questa mi faceva sempre sorridere. Sapeva essere così forte,così deciso,così sensuale,e poi sapeva rendersi dolce,delicato,generoso,era l'uomo perfetto.
''Penso che il mio amore per i bambini sia dovuto al fatto che ne ho cresciuti sin da piccolo'' quelle frasi mi giungevano in mente,tutt'ad un tratto mentre osservavo le sue sorelline giocare nel nostro giardino,e lui,insieme alla sua famiglia seduto sulla panchetta sotto l'albero,sempre sorridente.
Quelle pieghette sotto gli occhi quando sorride,quei sorrisi che gli svegliano le guance,e anche le sue smorfie,che mi fanno spesso ridere a crepapelle,io amo tutto di lui.
Calma,hey,dove vuoi arrivare con questi discorsi? la mia vocina interiore mi attira a sé.
Il mio cuore perde un battito.
Dimmi che non stai pensando ad avere una famiglia con lui! Mi deride,mettendomi a disagio.
Forse ci sto davvero pensando.

Biondina,sedici anni e una ricerca della sua carriera.
Tenta e ritenta,nessuno sembra interessarsi a rendere la sua vita migliore...
E proprio quando meno te lo aspetti,arriva quel qualcuno,ed entra senza far rumore,per conservare il tuo cuore in un posto sicuro.
Angie.

Era la prima volta che Harry Edward Styles indossava una sciarpa.
Una sciarpa grigia e batuffolosa stretta al collo.
Entrò con passo felpato,senza troppo dare nell'occhio,nella scuola che frequentava da tre anni,la 'London High School',dove andava anche il suo migliore amico,Louis.
Attraversò il corridoio diretto verso il suo armadietto,l'unico colorato ben in vista,accanto a quello del suo amico.

-Mik...Mike-
-Mike Dir...Dirr-
La bambina fece un paio di smorfie prima di vedere la faccia contrariata dello ''zio'' Mike.
-Eh dai bella,dì il mio nome- Il biondo si stava esasperando,la guardò torvo e le schioccò dolcemente un bacio sulla guancia destra.
Mike Dirnt? Professione,chitarrista. Ma più che chitarrista uno stronzo di prima categoria.
Quella bambina era molto fortunata,Mike con lei si trasformava in un grande orso di zucchero. Nulla di meglio per quel cuoricino bisognoso di coccole.
-Dai bellezza- Mike tese la manona verso quella esile della piccola Happiness.
-Billie! Billie Joeaaae- Urlacchiò la bimba facendo sorridere ''papà Billie''
-Sei bellissima amore di papà- Billie le rispose guardandola con gli occhi colmi di stupore.
-Eh,merda!- Gridò di rimando Mike,che ci stava provando da due ore.
-Mer...-
-No,piccina,non imitare zio Mike- Trè sogghignò per poi stringersela in un abbraccio.
Tutti risero,vedendo quella scena comica e al contempo dolce.
Chi erano loro tre? Un gruppo di fama internazionale.
Conosciuti come GREEN DAY.
E lei? Chi era quello scricciolo biondo? di sicuro non era la figlia di nessuno dei tre...
Ma allora?
Leggete e lo scoprirete!
[ONE DIRECTIONGREEN DAY]
Kisses xx

« Dovresti essere sicuro,prima di buttarti dal precipizio » Quella odiosa voce cristallina ruppe il silenzio.
« Adesso dovresti stare zitta,piuttosto che parlare con me »
« Ah,sei un povero stupido che non vuole essere aiutato,parlo per la prossima volta »
Cosa c'era che non capiva? Era per caso stupida?
« Non ci sarà una prossima volta,Dust » Presi un respiro e inghiottii la saliva «Sto per morire»
« Papà lo sa? » « No. »
Si alzò dalle mie ginocchia e mi fissò per un attimo,sciolse i capelli lunghi,lisci e rossi,rosso sangue.
Restai solo in quella stanza dalle pareti grigie,a fissare le goccioline di pioggia sbattere sui vetri;Ero seduto come al solito su quella sedia di legno che mi ero costruito e stavo osservando le cose attorno a me,dopo poche settimane non le avrei mai più riviste,volevo godere quella tristezza che avevo attorno,senza aprir bocca e parlare con nessuno.
D'altra parte,è grigia la vita di un vampiro.