“Una persona matura deve assumersi le proprie responsabilità.”
Gli occhi verdi erano spenti, la brillantezza dello smeraldo gli era stata portata via anni or sono.

//Accenni a Sacro Romano Impero.
«Gilbert! Dove stai andando?»
Il Prussiano si fermò, voltandosi per guardare un’ultima volta suo fratello.

Arthur cadde in ginocchio infangando i suoi pantaloni bianchi così come il suo orgoglio. La pioggia cadeva violentemente, lasciando Arthur nascondere le sue lacrime tra quelle tristi del cielo.

Viveva nel terrore. Gli avevano fatto calpestare la sua stessa bandiera –che disonore- , l’avevano strappata –che vergogna- , l’avevano incenerita –quale tortura-.

20 Novembre 1945 - 1° Ottobre 1946: Processo di Norimberga.
Camminava strascicando i piedi lungo una dritta strada piana che sembrò durare anni.

. Passava tutti i giorni ad osservare le pareti bianche della stanza, ma una singola mela ne interrompeva l’integrità.

Così prese due bottiglie e scappò nella foresta.
«Che fine miserabile. »

La porta si chiuse, rendendo la stanza, illuminata per quei pochi attimi, di nuovo buia.

Le loro dita erano intrecciate in un caldo, affettuoso e semplice gesto. Il calore trasmesso era puro e casto, il calore che solo due persone che si amano sanno trasmettersi l'un l'altro.
«Dimmi Lovinito, che desiderio hai espresso?»

Un fiocco di neve si posò delicatamente sulla sua guancia, così candido, così puro. Tutti i fiocchi di neve cadevano da soli, ma insieme formavano magnifiche distese di neve.

«Ne Supein, com'è il mare siciliano?»
«È bellissimo, Lovinito, ma tu sei ancor più bello.»

La finestra del treno era leggermente aperta, ogni tanto soffiava un po' di vento che scompigliava i capelli dei due ragazzi.

La luce del sole gli illuminava il volto mentre scrutava il cielo cercando di fuggire dalla realtà.
Era sdraiato sul sentiero in cima alla collina, contornato dall'erba su cui si ergevano tante figure, ognuna per ogni anima perduta in guerra.
E rossa era la sua uniforme, impregnata di sangue. Il sangue versato per la patria durante ogni guerra.

10 luglio 1943.
Si portò una mano al ventre sanguinante. Premeva, cercava di fermare il flusso sangue.
Stavolta Antonio non sarebbe venuto a salvarlo.

"Che senso ha morire per una vita che è destinata a terminare?"
Ambientato durante la Prima Guerra Mondiale.