E se il biondino si innamorasse dell'Uchiha, cosa accadrebbe? (SasuNaru)
Sarà semplicemente il carisma di quest'ultimo a confonderlo?
Tra misteri e segreti, si snocciola la storia
magari qualcuno perderà la memoria,
le vite dei due si intrecceranno,
ma vivere vicini diventerà un affanno.
Troppe realtà ci son da svelare,
ma nessuna di esse farà il cuor tacitare.
Due uomini o ragazzi capeggiano il racconto,
ma tra loro una donna non farà tornar il conto.
Ma adesso altro non voglio svelare,
ciò che non posso dire, lo verrò a narrare.
(La dedico a tutte le persone che mi sono state vicine e a quelle che mi incitano e incoraggiano a scrivere)

{Aomine Daiki x Kuroko Tetsuya}
Kuroko non avrebbe mai accettato un invito nella tana del lupo se non fosse stato assolutamente certo che Aomine, un po’, dopo che lo aveva sconfitto, era ritornato ad essere il vecchio Aomine, quello che era disposto a sacrificare il proprio posto in squadra pur di fargli calcare il parquet in una partita ufficiale e dimostrare il proprio potenziale. Ha intuito il cambiamento nel momento in cui le loro nocche si sono scontrate di nuovo, dopo mesi. L’intuito si è concretizzato in parziale certezza quando l’altro ha accettato l’onere di allenarlo in vista della partita contro lo Yosen.

Tutto taceva, nessuna porta si apriva e lei restava sola in mezzo al corridoio, indecisa.
Dietro quello strato di legno riposava, o tentava di farlo, il croupier di Regalo, il capo della sezione Denaro... e forse la maschera migliore all'interno della famiglia.

Lui era lo scacchista, tutti i suoi compagni le pedine. Lui li aveva trovati, allenati, creati. Era solo merito suo se la Generazione dei Miracoli fosse tale. Era il suo capolavoro. Il che voleva dire che aveva tutti i diritti di giocare con loro come e quando voleva.
Lui era l'unico padrone. Di tutti. Fuori e dentro il campo. Per questo non poteva perdonare che qualcuno avesse il controllo della Regina.
Quello era il suo diritto.
AkashixKuroko - AominexKuroko (accennata)

[Akashi Seijuro x Kuroko Tetsuya][One-Shot]
"Akashi osservò Kuroko, i loro occhi concatenati, non un battito di ciglia ad interrompere quel contatto. Si avvicinò alle sue labbra, leccò quello inferiore, quindi sfiorò la lingua dell'altro con la propria per poi chiudere il tutto in un bacio mozzafiato."

Le riflessioni di Hinata e Sasuke sul volpacchiotto!
Perchè quei due secondo me hanno sentimenti così simili che mi sembra strano non se le diano costantemente come Sakura ed Ino!

"‘Pâtisseries françaises’ è famosa per i suoi dolci, per il fatto che Paris Hilton compra qui la sua torta di compleanno e per il suo pasticcere francese eccellente quanto affascinante, si dice che sia anche velatamente arrogante, ma sono sicura che siano solo chiacchiere."
Quando però Veronica Neri si trova davanti alla dura verità - Pierre Mureau è davvero il presuntuoso che dicono - ha due scelte: rinunciare ad un posto sicuro e decisamente ambito per orgoglio, oppure inghiottire amaro, sopportare Mensieur 'Io sono più figo di te perché parlo francese' Mureau e sperare di conquistare i suoi favori per mettere le mani sul suo leggendario quaderno di ricette.
Ci riuscirà?

- Aspetti qualcuno? -
Sasuke apre gli occhi di scatto, infastidito da quella inaspettata interruzione. Si volta, per fulminare con lo sguardo un ragazzo che deve avere circa la sua età, alto e ben piazzato. I capelli biondi ricadono sul suo viso in ciocche ribelli e i suoi occhi azzurri lo guardano con curiosità. E’ vestito in modo semplice, con una felpa arancione decisamente troppo grande per lui e un paio di jeans consumati. Sasuke è certo di non averlo mai visto prima, e non può evitare di chiedersi cosa voglia da lui quello sconosciuto e perché l’abbia interrotto in un momento così importante. E’ quasi tentato di urlare e cacciarlo via ma c’è qualcosa nell’espressione di quel ragazzo che blocca le parole lungo la sua gola.
- Non aspetto nessuno. Solo un miracolo -

"Usuratonkachi" fece Sasuke, derisorio: "era implicito. È innamorata di te, ma anche di me e pensa che noi due facciamo sesso". Gli prese una mano e "guarda" soffiò: "due più".
"Uno" sibilò Sakura, con gli occhi lucidi.
Naruto la osservò attentamente, imprimendosi come a fuoco il modo in cui appariva in quel momento: bianca, sottile, impalpabile, coi capelli raccolti, quasi innocente.
Poi diede un'occhiata anche a Sasuke, fotografando la sua espressione divertita, sarcastica, infinitamente complice.
Poi "tre" pronunciò. E si fece aria con una mano.

Ogni lupo mannaro ha una sua compagna a vita, è questo che mi diceva mio padre. La si può riconoscere dall'odore. Una compagna che una volta trovata non la lasci più andare via. Diceva anche che c'è sempre una legame fortissimo tra il lupo e la sua prescelta.
Mi bloccai per un momento. Non era possibile, non ho mai creduto a questa cosa, ma l'odore che sentivo era forte, invitante ed era... mio. Come se fosse fatto per appartenermi.

Ciò che al signor lettore interessa, comunque, non è di certo questo, quindi salto i preamboli e passo alla presentazione dei protagonisti di questa vicenda:
Il bel tenebroso e sogno di ogni ragazza: Sasuke Uchiha, the dark prince.
Il cavaliere senza macchia e senza paura: Uzumaki Naruto, the stable boy.
La giovane ed innamorata principessa delle fiabe: Hyuuga Hinata, senza soprannome e senza spessore.

"- Chi c'è?! - gridai terrorizzato"... "Un ragazzo. Era nudo." "...i suoi occhi; erano due fiamme intense, e anche i suoi capelli mossi e scarlatti, sembravano bruciare come fuoco." "- Chi sei..? – domandai istintivamente. Il ragazzo non si mosse, sbatté le palpebre e prese a respirare intensamente, mentre i suoi muscoli pronunciati, guizzavano come sotto sforzo. Indietreggiai. “Non è possibile..” pensai, tremando improvvisamente."

Merda lo so che il cielo ha paura di te, ok, forse sto sballando, reggimi, sei sicuro che Sai non abbia messo niente nei miei drinks?

Un Demone sadico e sensuale, figlio di Lilith e Lucifer, ed una mezza Demone, serva in un'Accademia esclusiva. Una schiavitù forzata che nasconde forse un segreto vecchio di secoli...
"“Sono diventata cosa scusa?” chiesi sbigottita.
“Sei quello che voglio, quando voglio e dove voglio”
[...]
“Non ho accettato nessuna scommessa Syn. Se ti voglio ti avrò” ringhiò afferrandomi un braccio per voltarmi verso di sé.
“Mi vuoi?” domandai scettica.
“Hai sempre detto che ne avresti potute avere a centinaia come me. Va da loro no? Oppure non le vuoi come desideri me?”
“Non posso…quindi mi accontento di te”