E’ questo quel che mi merito, alla fine, no? Finire come ho iniziato.
Cenere alla cenere, polvere alla polvere.
Non penso che gli abitanti del posto mi ricorderanno con affetto, anzi. Appena sarà loro possibile, raderanno al suolo il mio negozio, la mia abitazione.
Sono consapevole di aver avuto quello che merito.
Volevo delle marionette speciali e sono stato accontentato.
Ora ballerò per l’eternità.

[Tokyo Ghoul][ Rize Kamishiro ] [ gore ] [ splatter ] [ rating arancione/rosso ] [ 1817 parole ] [ pre-serie ]
◊ A volte invidio gli uomini per questa loro libertà, la libertà di poter fingere che fuori piova anche se è soleggiato, la libertà di poter credere che ci sia un dio da qualche parte, in qualche landa desolata, a giudicare i peccati delle persone.
Ma se un dio esiste davvero, allora qual è lo scopo di ogni mio singolo respiro, del battito del mio cuore, della fame che mi dilania le viscere, ancora, ancora e ancora?
Avvertimento: non è molto consigliata se siete deboli di stomaco. Ma se avete visto Tokyo Ghoul non potete essere deboli di stomaco, no?

Oh, beh, non solo ortaggi.
Era una famiglia perfetta, come da Mulino Bianco. Il guaio arrivò una sera a cena, quando la figlia disse:
- Mamma, a me piace la patata!

Questa trama della storia narra di un gruppo di brodocefali inferociti che morsero un gruppo numerosissimo, composto da un bradipolpo vietnamita.
Ovviamente quel che ho scritto precedentemente non c'entra un fico secco, ma mi piaceva l'idea di scriverlo.
Questa storia narra. Non vi basta come incipit?

Feliciano fece una smorfia.
Alfred sentì il petto stringersi spasmodicamente.
Non lo voleva.
[...]
-Non sarò mai la tua donna, americano.

Posso entrare in paradiso lo stesso se mi uccido?
A volte si ripone in una telefonata la propria ultima speranza. A volte quella telefonata si fa a Dio. A volte Dio è uno stronzo sarcastico.

Raccolta flash fic con prompt philia sulla coppia Thorki ed eventualmente forti acceni Stony.

Io sono Ofelia dell'acqua chiara. Sono nata dall'acqua. Sono la numero quattro: il mio simbolo è un cerchio spezzato da una linea, il cielo e il lago che si riflettono su una superficie d'argento. Io sono Ofelia dai capelli sciolti, Ofelia morta nell'acqua, e la mia vita se l'è presa una guerriera chiarissima che mi ha guardata senza rancore. […]
Prima classificata al concorso "Sisterhood (Claymore Contest)" indetto da visbs88.

Non che Antonio e Francis non avessero provato ad avvertirlo. Glielo avevano detto fin dal primo momento che uscire con lei sarebbe stata una follia, una follia completa. Ma come sempre il magnifico Gilbert aveva voluto fare di testa sua. Aveva voluto dimostrare, più a sè stesso che agli altri, che poteva farcela, poteva fare breccia nel cuore dell’algida russa e vivere abbastanza a lungo da poterlo raccontare in giro.
Come ci fosse finito, legato ad un letto con Natalia pronta a frustarlo fino all’inevitabile dissanguamento, era tutta un’altra storia.

Se qualcuno glielo avesse chiesto, Severus Piton non avrebbe saputo rispondere. Del resto era una cosa totalmente priva di senso e logica, perciò era naturale non saperla affrontare. Eppure era la verità, e bella o brutta che fosse andava accettata. L’importante era che nessuno lo venisse a sapere.

Il problema di Italia è la sua… espansività. -Gerita-

Uno squallido bagno, una donna di mezza età, due chiavi e tre minuti di tempo. Che il gioco abbia inizio.

(...)Ma la situazione gli era sfuggita di mano.
Sapeva che sarebbe successo, ne era stato ben consapevole fin dall’inizio: per lui sarebbe stato troppo difficile resistere alla costante presenza del rosso.
Era colpa di Hisoka dopotutto, e nessuno avrebbe potuto negarlo.
[to SweetPandemonium]

C’era la ragazza ipocrita con gli occhi scuri che pugnalava le due amiche alle spalle, lei si che faceva paura... Mi chiese di occuparle la tana perchè non voleva che gli altri animali le sbavassero sulla frutta fresca, la tua frutta fa più schifo di te. quando le dissi che aveva un baco che le usciva dalla gola, sapevo che avrebbe pugnalato anche noi