Una ragazza, il suo dono, una maledizione lanciata come monito per le future generazioni. La lotta per mantenere la sua vita normale nonostante tutto, nonostante loro... Quelle entità sempre presenti nella sua vita. Anime, sempre pronte a ricordarle che lei non era normale, che lei era di più.
Dal 1° capitolo:
"Fortunatamente i fantasmi che vedeva non erano come quelli nei film: cadaverici, con ferite sanguinolente. La vecchina davanti a lei aveva l’aria della casalinga d’altri tempi, col suo bel vestito a fiori e il grembiule giallo, chiunque avrebbe potuto pensare che fosse una persona normale, se solo avesse potuto vederla."

La fine della guerra era finalmente giunta...
un nuovo anno stava per ricominciare...
...questo nuovo anno sconvolgerà Hermione...
lui la reclama...
lui la vuole...
lui la desidera...
Ma lui non è l'unico....

ecco come avrei voluto che finisse il romanzo. Ecco quello che doveva succedere per non farmi piangere l'anima al solo pensiero della fine di questa meravigliosa opera.
Provo così a dare un finale diverso al romanzo che mi ha fatta piangere e innamorare più di ogni altro al mondo.
Grazie Hugo.

Un essere senza volto, creava disagio a chiunque riusciva a vederlo.
Com'era possibile? Forse per la sua altezza, per quei tentacoli lunghi e neri che cacciava da dietro la schiena a suo piacimento per avvinghiarti a sè, per quel rumore fastidioso che si sentiva quando era presente, quando appariva all'improvviso, per poi sparire nel nulla in un battito di ciglia, ma continui a sentire la sua presenza, o forse, quando ti fissava..
Come poteva quel volto fissarti? Quel volto senza occhi. Scavati all'interno, Eppure ti osservava. Forse era quello il problema.
...
Fissandola, in piedi, alla fine del letto, voleva terrorizzarla, voleva farla finire sull'orlo della follia prima di ucciderla.
Lui era fatto così, si divertiva.
Si divertiva nell'uccidere i bambini.
Gli piacevano quegli esserini ancora pieni di purezza e gongolanti nella loro beata ingenuità.
Gli piaceva sentire le le loro acute grida, la loro paura, vedere il terrore scolpito nei loro occhi, come tentavano di opporgli resistenza e sentire la loro morbida e tenera pelle sotto le sue dita, mentre li scorticava, e il loro sangue denso, di colore rosso vivido sulla sua pelle cadaverica.
Ma non ora, non adesso.
Voleva godersela.

“Lascialo andare! Ha pagato a sufficienza!”
“Secondo i termini della nostra scommessa, la sua anima mi appartiene.” Replicò il dio della morte in tono cattedratico.
“Meg! Salvami!”
“Ti supplico… Farò qualunque cosa, qualsiasi cosa…” Sussurrò Meg, piangendo.
Ade alzò la mano, e l’avvoltoio si fermò.
“Qualunque? Specifica.” Chiese.
La ragazza trattenne il respiro, poi disse, con voce ferma: “Prendi me al suo posto.”

Con l’amore aveva chiuso da tempo: mai più un bel faccino le avrebbe fatto tremare le ginocchia.
In quei momenti, però, la dannazione sembrava la miglior benedizione.
Tra Megara e Ade c’è sempre stato qualcosa di più che un semplice rapporto schiavo/padrone. Ecco i pensieri di Ade e Meg in alcuni dei momenti più importanti del film. Ho cercato di far passare il tutto come canon.
Raccolta classificata 4^ al contest What's wrong with that? [DISNEY] di pucia; sul forum di EFP.
Vincitrice dei premi 'Best Pairing' e 'Best Fluff'.

- Ricorda che questo è un debito che va pagato, Sparrow.
- Ma certo, amico. Qualche dubbio sulla mia lealtà?
Il patto tra due capitani.
[Accenni Sparrow/Jones, Doppia drabble]
[Partecipa all'iniziativa Un prompt al giorno di Fanworld.it, prompt Debito]

«E' davvero interessante, Potter. Avevo già la mezza intenzione di farti assaggiare ciò che stavi rubando, sarebbe stato un modo incredibilmente divertente per punirti, nel caso stessi cercando di portar via qualcosa di nocivo o letale» il sorriso, se possibile, si allargò di più assomigliando sempre più a una smorfia. «Veritaserum, meglio di quanto non potessi desiderare»

- Mio signore, ho paura di morire… - disse.
- Preferisci me? – domandò Frollo e un bagliore attraversò i suoi occhi chiari.
Eccola, era giunta quella fatidica domanda. Con lo slancio di chi mette a repentaglio tutto pur di salvarsi, con l’istinto ferino di sopravvivenza più che con la ragione, Esmeralda schiuse le labbra per rispondere, ma non una parola uscì.
- Preferisci me? –
Fu con la voce che le tremava che disse: Sì.
E' la mia prima fanfiction, e sarei felice di conoscere la vostra opinione.

E' la terza volta che alice torna nel paese delle meraviglie e per la terza volta non ricorda nulla, ma qualcosa e' cambiato. che fine ha fatto la regina bianca? e chi e' la luce oscura che minaccia l'intero paese delle meraviglie? e cos'è successo al cappellaio? perchè e' cosi strano? SPERO DI AVERVI INCURIOSITO! GRAZIE MILLE E BUONA LETTURA! By Ichigo Wehara!

Ecco il mio secondo racconto, questa volta basato su un capolavoro di Vicktor Hugo: Notre-Dame de Paris. Come personaggio principale ho scelto Claude Frollo, il perfido arcidiacono della cattedrale, tormenatato dall'amore che prova per la bella zingara Esmeralda, in perenne contrasto con i suoi sentimenti più cantradditori... Ma una notte accade qualcosa di strano, bellissimo e drammatico nel suo insieme, e qui vi lascio alla lettura di questo racconto gotico e struggente ambientato in una Parigi del 1482. Buona lettura! -Ika-