“C’era una ragazza senzatetto che era fissa sullo Strip: era giovane, pazza e indossava sempre un vestito da Cenerentola. Una sera l’abbiamo raccolta e l’abbiamo portata a casa, in modo che Tommy potesse provare a farsela. E mentre era a letto con lui, le abbiamo rubato il vestito. Quando se n’è andata via era in lacrime, coperta a malapena dai vestiti di Tommy, e nessuno l’ha più vista lungo quella strada.”
The Dirt - Confessioni della band più oltraggiosa del rock

Sarebbe dovuto succedere, prima o poi, Daren lo sapeva più che bene, ma non si aspettava che accadesse in una situazione tanto scomoda.
Strattonò le catene che tenevano le sue braccia ancorate al muro e imprecò a denti stretti.

Axl era morto e lo sapeva meglio di chiunque altro.
No, in realtà no, forse Axl non lo sapeva, forse era intento a dimenarsi in boxer su un palco o a scoparsi una ragazza da qualche parte dopo un qualsiasi concerto.

John, il suo nemico numero uno, un muffin, un roditore dalla coda folta e una vita non esattamente banale.

Con un sospiro Dean si spinse ancora una volta dentro Castiel, mugolando di piacere.
Voleva fargli male, voleva che l’Inferno da cui l’aveva tirato fuori si riversasse dentro di lui.
Gli piantò le unghie nella schiena ed emise un ringhio basso e profondo. Era come quando Alastair lo costringeva – costringere? Forse non era il termine appropriato – a torturare le anime dannate, solo molto più bello. Castiel giaceva inerme sotto di lui, così bello, così puro.

Buio.
Ombre – ma possono esistere ombre nel buio? – e angoscia, un’angoscia tangibile e fitta come un banco di nebbia.
E freddo – ma era estate, no? – che strisciava tra le ossa e ghiacciava le membra.
L’aria era rarefatta e soffocava i polmoni, stretti in una morsa letale.
Doveva trovare qualcosa, doveva trovare casa.

Il cacciatore lanciò a Castiel uno sguardo apprensivo per assicurarsi che non avesse un’aria troppo sconcertante, poi rivolse alla donna in rosa un altro sorriso smagliante. – Siamo del Ministero della Salute e siamo qui per assicurarci che lei non corra rischi. – esclamò quasi in estasi, tentando di passarsi per un salvatore piuttosto che per uno scocciatore.
- Del Ministero della Salute? Cos’è successo? C’è qualche epidemia? – bisbigliò terrorizzata la signora, cambiando immediatamente tono, mentre Dean si complimentava in silenzio con se stesso per risultare così convincente alle casalinghe in sovrappeso.
WARNING: mpreg/eggpreg

- Io penso che Draco Malfoy sia d’accordo con me, sai? Prova a parlargli. E tieni pure il mio racconto! Ho deciso che continuerò a scrivere, ma penso che le storie di fantasia siano più il mio genere: che ne diresti di Cronaca del devastante amore tra una Fata e uno Kneazle rinchiusi nelle segrete di Durmstrang?-
-Ehm… diciamo che non è esattamente ciò che leggerei prima di addormentarmi, ma potrei sempre cambiare opinione. – rispose garbatamente Harry, mentre Draco si dondolava annoiato da un piede all’altro, fermo sul posto.

[Adam Lambert/Kris Allen]
L’unica cosa di cui aveva bisogno era un cambiamento, un cambiamento radicale.
Si trascinò in cucina e si versò la quarta tazza di caffè, pensando che prima o poi Katy si sarebbe svegliata, gli avrebbe fatto gli auguri e avrebbe preteso da parte sua una felicità che non sapeva assolutamente dove trovare.
- Di cosa ti lamenti?- avrebbe detto Gordon Meeks –Hai vinto un’edizione di American Idol, sei sposato con una donna bellissima, hai pubblicato un album e hai migliaia di fan! Io sono solo un povero idraulico che nella vita non ha niente a parte qualche tubatura sgangherata, cosa dovrei dire? Inoltre stasera hai un concerto e devi essere carico più che mai! -

Finalmente Sirius capisce di non essere solo, di non esserlo mai stato.
E l'angelo custode che veglia su di lui non è Prongs, nè Moony...

Il desiderio era forte come non lo era mai stato.
Ormai non faceva altro che pensare al momento in cui l’avrebbe rincontrato, bramava di vederlo, di parlargli, di farlo suo.
Perché Harry era suo.
Potter non l’avrebbe mai ammesso, certo, del resto doveva illudersi di odiarlo, eppure lui, Lord Voldemort, lo sapeva: quel giovane ragazzo ribelle gli apparteneva, gli era sempre appartenuto.

Caterina va al cinema con la sua amica Antonella e immediatamente si accorge che nella fila di poltroncine dietro di loro sono seduti due ragazzi, che renderanno la visione del film molto piacevole per Caterina.

Partì lo spot di un’automobile e la ragazza si stravaccò poco elegantemente sullo scomodo sedile rosso, voltando annoiata la testa: era già la terza volta che vedeva quel film!
Mentre sbadigliava, però, i suoi occhi colsero un dettaglio non da poco, che la fece sobbalzare sulla poltroncina. I due ragazzi nella fila dietro si stavano baciando.
-Oddio…- sussurrò emozionata, quasi commossa.

Il ragazzo dai capelli blu si portò le mani davanti al volto e cadde in ginocchio sul pavimento.
“Perché dici così? Oh, ti prego, puniscimi! Denunciami alla polizia, dì tutto ai miei genitori, fai qualsiasi cosa perché io venga punito, t'imploro!”, gemette tra i singhiozzi.
Il biondo si tirò su con difficoltà e gli sfiorò con delicatezza i capelli.
“Saga, ti ho detto che non ce l'ho con te.”
Il ragazzo dai capelli scuri si raggomitolò come un gatto sul parquet.

“Ciao, Tom.”
“Ciao, Harry.” fu la pronta risposta del diario, o di Tom.
“Come stai?” domandò Harry cortese.
“Non c’è male. Posso farti una domanda, Harry Potter?”
Incuriosito, il giovane rispose affermativamente.
“Hai una fidanzata?” scrisse allora Riddle.

Siamo quasi al termine delle vacanze estive e Blaise non vede Draco dalla fine della scuola, così decide di bere un po' di Pozione Polisucco per assumerne le sembianze e si convince di essere il giovane Malfoy per poter "stare con lui" almeno nella sua fantasia.
Oh, sì, Blaise. Draco ti sta supplicando, vuole che tu lo soddisfi. Vuole te, non quel Grifondoro rimbecillito che tanti considerano fantastico solo per la sua dubbia fama. Draco vuole che sia tu a farlo tuo. Fallo, Blaise, fallo!