« Ho intenzione di ucciderti. » sibilò con astio, facendo sorridere Naruto.
...
« Tieni. » disse di rimando, con una calma tale che sconvolse Sasuke. Non tanto quanto la vista del kunai che Naruto gli stava porgendo.
|NaruSasu|

C’era sul serio stato un tempo in cui non riuscivano a vivere un secondo staccati l’uno dall’altro?
Quando non c'è Dio, ne Amore: cosa salva?
[Frerard]

"Potresti dire che è quando finisci il liceo, quando hai finalmente in mano quel pezzo di carta che non dice nulla se non che non dovrai vedere mai più quegli stronzi dei tuoi compagni di classe."

Insieme a te si risveglia anche il tuo cervello - anche se dai tuoi studi sai che il cervello di notte, è più attivo- e con lui anche il tuo telefonino che ti ricorda che oggi è l'ultimo giorno. Oggi, si sgretoleranno a terra tutte le tue certezze, lo sai e non puoi fare nulla. Vorresti urlare al mondo che non sei pronto per lasciare quel porto sicuro, quel lembo di terra florida nel bel mezzo di tutto quel deserto, eppure devi farlo, perché tu hai sbagliato. Tu ti sei innamorato di un tuo paziente, non centra nulla il transfert, il controtransfert, l'identificazione proiettiva, tu ti sei innamorato di un paziente ed hai lasciato che i tuoi sentimenti ti trasportassero così lontano da dimenticarti di salvarlo realmente, hai dimenticato l'empatia, il supporto e le medicine, hai dimenticato tutto, focalizzandoti sul suo lato "umano da artista problematico" e dimenticando la sua depressione, la sua bipolarità, le sue tendenze suicide ed è normale che ora, lui e la sua famiglia, vogliano cambiare terapeuta, è normale. Perché hai fallito, non sei tu il principe che risveglierà la bella addormentata dalla sua ossessione per la morte.(Lieve psicopatologia)

"Gerard era fermo sul bordo del tetto. Un passo, e il dolore di due mesi di solitudine, di tristezza affogata nell’alcol sarebbe finito. La band era rimasta in sospeso: il dolore era troppo forte. E a Gerard? A Gerard non era rimasto niente, solo un vuoto nel cuore, nell’anima, che si allargava di giorno in giorno."

La porta dello studio si aprì lentamente, facendo entrare un Frank dall'aria pensierosa.
-Gerard, è successo di nuovo.
L'uomo seduto alla scrivania alzò lo sguardo dalle carte che stava esaminando e rimase per un attimo in silenzio prima di rispondere.
-Chi è?

Gee voltò piano la testa in sua direzione e rispose "Quando mai io non sono nervoso, Frank…ho veramente bisogno di qualcuno che mi calmi, oltre la mia sigaretta."
Frank si stava sciogliendo. "C…Che vuoi dire?"

Gerard rise e disse:"Frankie, quanto sei scemo, possibile che non capisci mai un cazzo di niente?Eppure mi sforzo così tanto…"

“Gee stai morendo per caso?” la voce di Frank non fece altro che peggiorare la situazione. Il suo cuore prese a battere talmente forte,in modo così violento,che quasi non gli usciva dal petto.
Aprii la bocca per prendere una bella dose di aria.
“Più o meno,ero di sotto e nessuno ha risposto…” disse,abbozzando una risata rauca e stringendosi una mano sul petto.
Dovette tenere la cornetta del telefono con la spalla per massaggiarsi la milza dolorante. Fanculo.
“Oh…Capisco,mi spiace…Senti,so che Mikey non c’è,ma mi aveva detto di passare a prendere dei fumetti che gli avevo prestato,dice che li ha finiti e…”
“Certo,si. Tanto io non mi muovo di qui,hm,lo sai..” disse in fretta prima che potesse terminare la frase e dandosi un colpo sulla fronte con la mano,maledicendosi mentalmente.
“D’accordo sono lì tra poco” il più piccolo riattaccò e Gerard andò nel panico.

"-Non ci pensare neanche Way… -
Si bloccò sentendo quella voce saputa e calma. E niente ti fa più incazzare di qualcuno che ti parla con voce saputa e calma quando sei già nervoso di tuo.
-Fanculo Frank – sputò acido.
-Mhm? – Frank alzò gli occhi alla rivista – Ma grazie amore. Nervosi? –
Non rispose. Una mano scattò in mezzo ai capelli, grattando il cuoio.
-Ti va di parlarne? –"
Un momento di rabbia, ma quanto potrà resistere Gee, davanti a Frank?

Fanfiction correlata a Lui, quel bastardo.
Perché davano tutti la colpa a lui, se era lui ad essere l’oggetto di tutti?

E infatti erano morti. I My Chemical Romance erano morti.

Quello non è il mio regalo.
Ah no? Allora ti ordino di darmi il tuo regalo.
Devo proprio?

“Senti... ti va di venire a casa mia domani pomeriggio? Inizieranno le vacanze natalizie, e Gerard torna da New York, saremo tutti molto contenti di vederlo... e di certo lo sarai anche tu. Puoi rimanere per cena.”
A quelle parole, il cuore cominciò a battere freneticamente.
[...] "Mikey! Brutto figlio di puttana! Apri questa fottutissima porta del cazzo, traditore che non sei altro!"
"Mi dispiace, non uscirete di lì, fin quando non glielo avrai detto."
"Dirmi cosa?".

Narra la leggenda che Gerard andò al college vestito da donna e fece la sua porca figura. Frank vuole delle prove.
(In altre parole: Gerard con la gonna.)