"Il governo inglese per sbaglio clona Sherlock Holmes, il che porta un bebè al 221B di Baker Street"
[Johnlock; Parentlock; Babylock; Cloning] [Fluff; Mature; Comedy; Romance]

"L'unico modo per relazionarsi con Oikawa Tooru era dargli il tutto per tutto, scoprire le carte e lasciarsi leggere dal suo intuito straordinario. L'alzatore era solito utilizzare quella tecnica micidiale in campo, ma presto Hajime si era accorto che Oikawa ne faceva uso anche nella loro relazione. Lo leggeva costantemente, lo studiava per tirare fuori da lui il meglio. Iwaizumi si era ritrovato suo malgrado ad apprezzare questo lato di Tooru anche al di fuori della pallavolo. Dietro ogni provocazione c'erano messaggi che solo Iwaizumi riusciva a recepire. L'intesa era il collante del loro rapporto, come giocatori, come migliori amici e come amanti. [...]"

Librerie. Dio. Dean detesta le librerie. E Sam. Niente d’interessante, solo pagine e pagine e pagine stampate. E muffa. E legno. E zitelle acide dietro al bancone. E librai ingobbiti. E occhialoni da nerd.
Quindi si, Dean detesta le librerie. Tutte.
Più o meno.

John ha un blog piuttosto famoso.
Quello che John non sa, è che esiste un altro sito dedicato a lui e Sherlock, un sito di gran lunga più famoso del suo: "Sex, Drugs & Sherlock Holmes".
John lo scopre (e così scopre il Johnlock, le fanart, il Mpreg...).

John Watson, attore di talento, a seguito di false accuse e uno scandalo, è costretto a trovare lavoro in una minuscola compagnia che ha base in un teatro poco conosciuto e frequentato sporadicamente. Qui viene a conoscenza della strana storia di un giovane attore, Sherlock Holmes, relegato nella solitudine del retroscena, tentando di mettere in piedi una rappresentazione dell'Amleto singolarmente funesta e deliziosamente crudele.
Note: non è un vero crossover, visto che il contesto è solo vagamente ispirato al racconto di Leroux, ma l'ho inserito comunque, per evitare equivoci.

John pensa di avere una normale vita sessuale con Sherlock fino a quando si accorge che non è così. Se Sherlock può inventare il suo lavoro, allora può anche inventare i suoi fetish.
Traduzione di "De Facto" di devincarnes.

(Teen!AU) Dean trova delle scritte che qualcuno - non sa chi - ha scritto nei bagni su lui e il suo migliore amico, Cas. Per puro caso scopre anche che hanno un fan club e che la gente si scambia messaggi sul muro su loro due e su chi farà la prima mossa. Dean scommette che dietro tutto c'è Charlie.

Castiel vuole solo riavere il suo impermeabile. 

Come abbia fatto ad arrivare poi all’immaginare Dean con indosso solo quello e nient’altro ancora non gli è chiaro. Cause maggiori, probabilmente.

Da un prompt di Cracked Actress - John Hamish Watson è eterosessuale al 100%, senza alcun dubbio. E allora perché sulla sua pelle, alla base della nuca, appena sotto l’attaccatura dei capelli, c’è scritto “William”? Soulbond!AU. Obviously Johnlock

Dean è un vigile del fuoco e salva la vita a Castiel. Niente di strano, salvare le persone è il suo lavoro. Eccetto per la parte in cui si risveglia in ospedale, Castiel dorme nella poltroncina a fianco al suo letto e non è più chiaro se sia stato Dean a salvare Castiel, o Castiel a salvare Dean.

Cinque volte in cui John e Sherlock si sono baciati per un caso da risolvere ed una in cui si sono baciati per davvero.

“Non è carino guardare due persone quando sono in intimità.”
“Non capisco.”
“Si stanno baciando. Non è carino star lì a guardare.”

Un colpo in testa inceppa i parametri linguistici del Mind Palace di Sherlock, che si ritrova costretto a parlare solo in francese. Il che pone John - cioé Jean - in una condizione parecchio spinosa.

"Oh, per l’amor del cielo! Mi faccia il discorsetto e chiudiamola qui, dottore.”
“Il discorsetto di cui sta parlando, signor Holmes, normalmente lo affronto con adolescenti carichi di ormoni!”
“Ha intenzione di parlarmi di sesso sì o no?”

John la guardò, esterrefatto, rivolgendosi poi al detective: “Non dirmi che sei qui per questo Sherlock! Sul serio vuoi discutere ancora della cravatta?”
Sherlock assunse la sua tipica espressione - come fai a non capire una cosa così elementare?- anche quando elementare lo era solo per lui. “Mettimela.” spiegò infine.
John strabuzzò gli occhi, sempre più stupito della piega che stavano prendendo gli eventi. “Se vuoi farmi credere che finora non hai mai messo una cravatta perché non ne sei in grado, sappi che non ci cascherò. Non sono così stupido, Sherlock.”