La prima volta che la vide aveva dieci anni, ma subito se ne innamorò.
Era la sorella del suo migliore amico e lo considerava un ragazzino adorabile e dolce.
Con il passare degli anni Edward riuscirà a farle cambiare ide, riuscirà a farle dimenticare quel ragazzino che le portava un mazzolino di fiori e fargli vedere l'uomo che era diventato?

In fuga da un destino segnato verso un futuro incerto, l'unica cosa sicura è la loro voglia di stare insieme

E' notte. Kristen incontra Robert e Tom mentre cerca di fuggire, facendo l'autostop. Loro la aiutano sapendo di fare la cosa giusta. Quello che non sanno è che le loro tre vite stanno radicalmente per cambiare.
"Cosa può spingere una ragazza a vagare per le strade di Londra facendo l'autostop e sentirsi al sicuro venendo a dormire a casa di due perfetti sconosciuti, per poi addirittura entrare nel loro letto? Cosa può aver passato di così tremendo per pensare che sia una buona idea dormire con due uomini mai visti in vita sua? Io sono conscio del fatto che né io né Tom faremmo mai del male ad anima viva, ma lei come fa a fidarsi così ciecamente di noi? Mi giro verso di lei e mi metto a fissarla. Ha un braccio sotto la testa e gli occhi chiusi, il viso è rigato dalle lacrime che scendono silenziose, finendole sui capelli. Il corpo si muove leggermente scosso da dei piccoli singhiozzi silenziosi. Si gira verso di me, accorgendosi che la sto guardando, per poi girarsi nuovamente e richiudendo gli occhi, per poi fare la stessa cosa con Tom."

(dal 1 cap.) -E lei chi è? Non sapevo fossi fidanzato, Ivan..- Dissi.
-Oh, no, infatti. Quella è Anita, è.. Una prostituta, in verità.- Rispose.
Sgranai gli occhi, perplesso. -Una prostituta?-
-Si.- Annuì.- La mia.. Diciamo, prostituta personale. Vive qui, la pago e le offro vitto e alloggio. In cambio lei fa.. Il suo lavoro quando voglio, quello che voglio. In più è molto intelligente, abbiamo dei gusti comuni, quindi parliamo anche molto, ecco.-
Sorrido, sorpreso. -Non avevo mai sentito parlare di una cosa simile.-
-Oh.. Ormai qui a Mosca, molti dei nostri hanno compagnie simili. -Spiega. -Fu Andrej il primo. Se ne portò a casa una e se la tenne lì, è tuttora lì con lui.- Continua.
-Ma le raccontate tutto?- Chiedo, curioso.
-Dopo un pò, testata la loro fiducia, si. Anche perchè qualche idea se la fanno, col tempo.- Conclude. -Spero non.. Non sia un problema, Edward.- Aggiunge, preoccupato.
Scuoto il capo. -No, no. Basta che non.. Lo dicano in giro. -Rispondo.
-Non preoccuparti. Anzi, se posso, mi permetto di consigliarti di provarlo. Sai sempre di avere una bella ragazza a tua disposizione, che oltretutto dopo un pò ti conosce e sa cosa ti piace di più. Però senza.. Stupidi legami d'amore!-

Quando, all'inizio del XIX secolo, neo-classicismo e pre-romanticismo si incontrarono...
"Un viaggio per cercare un marito,
un naufragio per trovare l'amore"
...lo fecero anche una dama e un gentiluomo, mettendo in discussione quelle che sembravano certezze, per condividere la magia dell'Amore.

Non è possibile!
I mostri non esistevano, me lo diceva sempre la nonna, quando mi rimboccava le coperte.
E allora che ci faccio qui? Legata a una roccia in attesa di essere mangiata da una creatura nera e malvagia emersa dalle profondità del mare.
Io sono Isabella Marie Swan, e mi trovo qui, prigioniera, destinata al sacrificio, come Andromeda.
Mini-fic. liberamente ispirata al mito.

E se in tre giorni venisse raccontata una storia? La storia di due folli: una sedicenne -Bella- e un ventisettenne -Edward- che hanno deciso di amarsi per quello che sono: il maestro di piano e l'alunna.
Dal terzo capitolo:
"Edward aveva avuto varie volte l’impulso di baciarla, ma la sua coscienza, molto previdente, l’aveva bloccato ogni volta. Dopo la quinta volta che gli ricordava che lui era il suo maestro di piano e stava saltando la lezione, le aveva fatto fare un goffo casqué e le aveva detto che doveva iniziare la lezione. Bella pensava che quella parentesi sarebbe finita, ma in realtà l’atmosfera non se ne era andata ed il sorriso era rimasto sui loro volti anche mentre l’insegnante spiegava all’alunna la nuova sinfonia da imparare."

Edward e Bella,una bambola e un ascensore li uniranno la sera del ventiquattro dicembre,che succederà?
Dal capitolo :
Mi giro e quasi comincio ad urlare.
"che diamine vuole lei?" chiedo per nulla cortese all’uomo che poco prima avevo visto nel negozio di giocattoli.
"vede signora,vorrei comprare la bambola che ha acquistato poco fa"lo fisso stralunata…come?!
"senta,mi dispiace ma la bambola è un regalo e non posso dargliela" mi fissa nervoso,poi mi trascina via dal negozio mentre io tento di divincolarmi.

Edward e Bella. Un avvocato e un'attrice. Entrambi la sera del 31 dicembre si ritrovano a scappare dalle rispettive famiglie, entrambi affittano lo stesso appartamento, entrambi inconsapevoli dell'altro, entrambi vittime di una stessa truffa. Due persone, una casa, una truffa. OOC- AH- Rating Verde

Edward è un giovane ventenne dalla Florida, Isabella una sedicenne in vacanza col padre durante le feste di Natale. Si incontrano per caso sulla neve...scoprendo insieme la passione ....e molto altro. Romantica e dolcissima...la loro prima volta...

La gente torna a casa per tante ragioni: torna per ricordare, torna perché non ha un altro posto dove andare,torna quando è in crisi, torna quando è fiera di sé, torna a casa per cercare una finestra sul proprio passato, o una strada per il futuro; la gente torna a casa per tanti motivi, ma torna sempre per dare un addio. (Allyson, "Taken")
Storia prima classificata al contest "Fiumi di Parole" indetto da Vivien_L e Artemide 88 sul forum di EFP
Cosa sarebbe potuto accadere se la mezza vampira non fosse mai esistita? L'unica Nessie presente in questa storia è la gatta di Lynn.

Edward è un ragazzo ricco e superficiale senza rispetto per gli altri...Dopo l'ennesima bravata viene condannato a scontare 500 ore in una comunità di recupero dove incontrerà......Indovinate chi????

« » Quella voce… Mi voltai di scatto verso il dottore. Stava leggendo dei fogli e non aveva ancora alzato lo sguardo. Impossibile che fosse Lui. Appena alzò la testa, incrociò il mio sguardo curioso e aggrottò la fronte. …quegli occhi… Non disse nulla. Mi scrutò soltanto. Mi aveva per caso riconosciuta? Erano passati tanti anni, ed eravamo cresciuti. Lui però non era cambiato per niente. Era bello come allora. « » provai a dire. Continuò a guardarmi senza dire nulla. Ma possibile che non mi riconoscesse? Il mio cognome gli avrebbe dovuto dire qualcosa. « » Sorrisi all’istante. Il mio cuore perse un battito al suono della sua voce. Gli feci un cenno di assenso e lui mi sorrise in risposta. …quelle labbra… Con uno slancio attraversò il piccolo ambulatorio e mi abbracciò stretta. Quanto mi erano mancati i suoi abbracci, sempre dolci e calorosi. ...il mio primo vero amore.