Un urlo raccapricciante scosse dal profondo le fondamenta di casa Uchiha, azzittendo qualunque suono animale nel raggio di un centinaio di metri. L’altro occupante di casa, dopo un salto vertiginoso, si precipitò fuori dalla vasca da bagno, ricomponendosi strada facendo e creandosi ad hoc i vestiti, correndo con tutto il fiato che aveva verso il soggiorno. Nel tragitto, inciampo un paio di volte, ruzzolando giù dalle scale, travolse un paio di mobiletti e sbattè contro una decina di porte, ma questo non conta al fine della nostra narrazione.
[ma chi l'ha detto, che Sasu-amore attenta alle chiappe di Nacchan?XD]
{impariamo a remare controcorrente}

Al primo anno, Harry è smistato a Serpeverde invece che a Grifondoro, e nessuno è più sorpreso del suo nuovo capocasa. Fanfiction in cui Severus è il mentore di Harry

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Rinoa81, assistente amministratrice.
CAPITOLO 5 POSTATO Salve a tutti! Una volta scritta la mia prima storia a rating rosso ho deciso di tentarne un'altra. All'inizio questa voleva essere uguale a "Drunk" solo con Reid, non consenziente, ma poi ho cambiato il resto della trama, anche se l'inizio narra lo stesso fatto. Bhè, vi svelo che con questa fic ho sperimentato un nuovo rating: rosso no-con! Spero che non vomiterete solo a leggere il titolo e spero di avere qualche recensioncina! Buona lettura!!!
Reid non si ribellò, perché non poteva, ma appena il nero si staccò si accorse che i suoi pugni erano serrati intorno ai suoi polsi.
“Morgan…l-lasciami.” Lo disse nel tono più sicuro che conosceva, mentre sentiva che la stretta non diminuiva, aumentava.

Dietro i soliti volti può nascondersi un alieno. L'unico modo di essere al sicuro è quello di chiamare i Men in Black. Cosa aspetti, allora?
ATTENZIONE: Fanfic sospesa a tempo indeterminato.

Harry fa un brutto sogno e ha bisogno di conforto che gli verrà dato da chi proprio non si aspetta. Potrà un giorno dire di non sentirsi più solo?

- Allora, hai capito bene quello che devi fare? -
Seppur titubante, Naruto annuì all’amico.
- Ma...sicuro che non se la prenderà? -
- Ma no!! Se non lo fai oggi, quando potresti? - disse convinto l’Inuzuka.
- Insomma Naruto!! Io l’ho fatto con Sakura, no? -
- Si ma con lei è diverso! Ha capito subito che era uno scherzo....e poi ti sei beccato un bel pugno in faccia......Qui invece rischio seriamente la vita... -
- Ma dai...non c’è pericolo!! Sono solo scherzi innocenti!! -
- Innocenti? Stanno diventando troppo pericolosi Kiba! Qui prima o poi ci restiamo secchi! È tutta la mattina che facciamo scherzi a mezzo villaggio! -
- Dai, Naru! E’ di Sasuke che stiamo parlando! Probabilmente capirà subito che è un pesce d’Aprile! -

pwp Hana ha problemi di... salute. Sendoh e Rukawa saranno ben lieti di curarlo. ^^

--- Prima classificata al Contest Gimme Some indetto dal Fanfiction Contest ~ { Collection of Starlight since 01.06.08 } ---
Arthur era il principe, e questo Merlin sembrava dimenticarlo un po' troppo spesso.
Allora, l'orgoglioso figlio di Uther Pendragon reputava cosa buona e giusta rimetterlo al suo posto - perché va bene essere umani, con i propri servi, ma da lì al farsi mettere i piedi in testa ce ne corre.
«Il bagno, questa sera, me lo fai tu.»

- Sei una vipera... - gli sussurrò il moro in un orecchio.
Lei lo guardò ghignando. - Mi sono solo divertita un po' Mr. Sono-troppo-occupato-per-aiutarti.... - disse lei, attenta a non farsi sentire da altri. Poi si voltò a guardare il biondo ancora steso e con gli occhi chiusi. - Diciamo che per ora mi basta...è tutto tuo... - concluse con voce maliziosa.
Vide il volto di Sasuke assumere diverse espressioni, indeciso se darle ascolto o non fargliela passare liscia.
- Facciamo che per questa volta, sei perdonata... - fece sempre sussurrando, per poi ghignare a sua volta e rivolgere la sua attenzione al suo ragazzo, che non aveva capito nulla di tutto ciò che era successo. Sakura non appena voltò le spalle, gli fece una linguaccia, per poi ridere divertita e dirigersi verso un posto appartato dove poter finalmente prendere il sole.
[Citazione dal testo]
[SasuNaru]

[SasuNaru] '“Buon giorno uzumaki…” E si, sarà un anno mooolto lungo e l’allegria che prima sentivo è del tutto svanita. Riuscirò a sopravvivere a Sasuke Uchiha?? Ho i miei seri dubbi....'

Prima classificata al contest Kindertotenlieder
I loro occhi si distinguono. Ogni bambino ha un paio di occhi che lo rende speciale e che fruga quella patetica processione di anime alla ricerca del genitore.
Li hanno messi in una fila diversa, alla loro. Anche alcuni bambini sono stati mandati in un’altra fila. E quelli più grandi in un’altra ancora.
Sanno che una fila porta fuori dal campo. Lo sanno, perché vedono uscire le persone dai lunghi camini che rigettano le loro ombre cupe sul terreno.
Ma gli occhi… i loro occhi sono ancora vivi.

Una bottiglia, un diario aiuteranno due persone ad avvicinarsi! Tra alcool e un prof incredibile vedremmo un Harry puccioso e un Draco bastardo ma non troppo!Dedicata a Coelia e a Dan ^^o! Commentate in tatti*_*! CAP.18 OVVERO: FINALMENTE AZIONE!

"Dannato asino! Io non sarò anche la vostra valvola di sfogo sessuale sia chiaro!" sbraitò agitando le braccia per dar più enfasi alle sue parole ... Arthur sogghignò. "Allora per le dieci voglio la ragazza nelle mie stanze se no vi giuro che sarete voi ad essere nudo nel mio letto" lo minacciò facendogli cenno di uscire

Almeno con se stesso poteva ammetterlo: era stato terrore allo stato puro ad invadergli il corpo, il terrore di essere abbandonato anche da lui, che anche quella volta i suoi sentimenti sarebbero stati calpestati e gettati via con la massima indifferenza, che si sarebbe ritrovato ancora una volta da solo in quella stanza gelida. Il terrore di non essere più guardato da quei grandi occhi azzurri, di non sentire più quella voce sottile pronunciare il suo nome, di non poter più vantare un posto nel suo cuore. Per la prima volta nella sua vita si era ritrovato geloso di qualcuno, per la prima volta aveva assaporato quel sentimento molto più violento ed irrazionale di quello che avrebbe creduto. E la sua inesperienza e la sua innata possessività, mescolate insieme, avevano dato vita a quell’ira che aveva investito Merlino. Serrò i denti fino a farsi sanguinare le gengive alla vista dei lividi che macchiavano il candore di quella pelle. Il senso di colpa iniziò a roderlo impietosamente.

Ho scoperto di recente che talvolta si possono dire più cose tacendo.
La prima cosa che faceva dopo troppo tempo che non ci vedevamo era umiliarmi?
Fissavamo il mare, calmo da due settimane, e nel frattempo comunicavamo.
«Allora stiamo insieme»
Parlare a vanvera quando se ne ha voglia e non parlare nei momenti più importanti.