Ad Aziraphale non piaceva il Natale.
Anzi, se proprio doveva essere sincero, a non piacergli era ciò che il Natale comportava. (...) Le parole di Gabriel gli risuonavano in testa come campanelle: «È una festa importante per noi. Anche gli umani dovrebbero osservarla in modo consono.»
E Aziraphale sarebbe stato anche d'accordo se solo non fosse stato per due minuscoli particolari. Il primo: non tutti gli Angeli del Paradiso cantavano (anzi, non lo faceva quasi più nessuno); in pochissimi erano felici (anzi, Aziraphale non vedeva sorridere quasi più nessuno se non, e solo qualche macabra volta, Sandalphon). In secondo luogo: l'unico che cercava di risollevare gli animi, di far nascere la gioia, di far scendere la neve, di portare un po' di allegria, era lui. Lui, e lui soltanto.

Il signor Fell è un amabile professore di letteratura inglese in un college di Oxford che possiede un negozio di libri rari che vende nel weekend. Un bel giorno riceve l'email da un cliente interessante.
o
Crowley è un grafico pubblicitario che cerca di trovare la pace all'interno della sua frenetica vita Londinese.
(AU - Commedia romantica che purtroppo devo classificare sotto il rating rosso per alcuni argomenti che andranno ad essere trattati e per le scene esplicite.)

Aziraphale e Crowley si trovano a dover affrontare una volta per tutte le conseguenze della loro relazione.
La storia qui narrata è il compimento del mio precedente racconto "La scelta" ed è ambientata due anni dopo quegli avvenimenti

La vita è fatta a scale: c'è chi scende, c'è chi sale.
Aziraphale e Crowley hanno un po' abusato di questo concetto, però.
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ATTO I (1-6): E' un sì, Crowley?
ATTO II (7-12): Sei un vigliacco!
ATTO III (13-18): Avrei dovuto baciarti allora, sulle mura dell'Eden.
ATTO IV (19-24): Mi sono sempre fidato di te. Ora fidati tu di me.
ATTO V (25-30): Io e te non siamo fatti per stare insieme nonostante tutto.
ATTO VI (31-36): Non è come cambiare, è più come ritrovarsi.
ATTO VII (37-42): Non è ancora finita: è appena l'Inizio.
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Ci sono un angelo e un demone.
Beh, a volte ci sono due angeli e delle volte ci sono due demoni.
Il punto è che c'è una domanda.
C'è anche un sì strappato con forza.
Ovviamente ci sono tutte le conseguenze del caso.
Ma a quelle ci siamo abituati, giusto?
La cosa importante è che soprattutto ci siano loro, sempre e comunque.
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[ALTERNATIVE ENDING | POST FINALE 2° STAGIONE | COMPLETA]

Ad Aziraphale manca Crowley, scappa dal paradiso per tornare da lui. Pov di Aziraphale

[Spoiler!S2][Ipotetica S3]
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Aziraphale ha cambiato nome e ruolo, e questo gli è costato tutto: persino se stesso.
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Crowley è rimasto davvero solo per la prima volta in seimila anni e, forse, il destino dell’Universo che ha contribuito a generare e che tanto ha amato non gli interessa più molto.
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La Seconda Venuta è alle porte e, mentre qualcuno trama nell’Ombra, qualcun altro non è disposto a vedere la Luce della speranza spegnersi: la Terra è troppo bella per sparire prima che possa trascriverne ogni aspetto nel suo taccuino.
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Dal capitolo 11:
"Ancora con gli occhi chiusi a seguito della caduta, Muriel sentì una voce metallica e leggermente ovattata dire: “sto chiamando il numero in rubrica selezionato: Anthony J. Crowley”.  Poi, dei segnali acustici gracchianti e cadenzati."

Aziraphale ha rifiutato la proposta di divenire il nuovo Arcangelo Supremo e, adesso, è libero di vivere la sua relazione terrena (in tutti i sensi) con Crowley.
Una sera l’angelo riesce a convincere il demone ad accompagnarlo all’opera.
Vi propongo uno spaccato di vita in cui si susseguono dubbi di carattere etico, gelosie, eros e nuove consapevolezze.

Spoiler S2ep6
Dopo un bacio rubato Crowley e Azraphel si separano, prendendo ognuno la propria strada, ma cosa sarà successo dopo?

La storia è un tentativo di continuazione degli avvenimenti della seconda stagione di Good Omens.
Un viaggio, principalmente introspettivo, nei turbamenti che assalgono Crowley ora che sembra essere rimasto solo sulla Terra e nelle indecisioni di Aziraphale tra l'andare e il restare.

Aziraphale chiede a Crowly la danza delle scuse.

L'inferno vince la guerra. Gli angeli sono diventati schiavi.
Tutto è da sistemare, Aziraphale e Crowley ce la mettono tutta in un universo che sembra sempre remagli contro.
(Canon Divercence dalla scena al gazebo nella 1°stag. riprende avvenimente anche della 2°)

«Quindi-» iniziò Aziraphale, e Crowley lo osservò mentre si torceva le mani. La fronte era aggrottata, come se stesse cercando il modo adatto per iniziare.
Crowley sospirò e si sporse per versarsi un altro bicchiere di vino.
«Ah, ne parleremo davvero?» la domanda apparì più come un’affermazione. Appoggiò il gomito sul bracciolo del divano e ci fece ciondolare il capo. «Va bene. Diamoci dentro. Chiedi.»
«Non essere così drammatico.» replicò Aziraphale, e Crowley sibilò un lamento, sottolineando, di grazia, quanto ancora potesse esserlo.
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Due volte in cui Crowley riscopre i piaceri della carne e una in cui ricambia il favore.

Just fanfics

Rob Wilkins (uno dei produttori di Good Omens) ha spiegato il vero significato dello sguardo di Aziraphale dopo il bacio...
"Ha detto che non ci sono più nemmeno gli usignoli, allora è vero, è davvero un addio, lo sta lasciando."