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"Unicorni!" esclamò Crowley, sbattendo sul tavolo la tazza piena di vino.
Aziraphale, che aveva appena portato la propria alle labbra, quasi si strozzò. Tossì più volte prima di ritrovare la voce. "Come, prego?"
"Gli unicorni, dicevo. Che fine hanno fatto?"
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Per Martina 🦆 Auguri! 💛

《Ti auguro di non conoscere mai la Luce. Potresti farlo solo dopo aver visto il Buio, perciò non te lo auguro. Ma ti assicuro, Aziraphale, che in confronto il Paradiso ne è solo l'ombra.》

Una storia senza pretese, un ritorno alla scrittura che aspettavo da tanto tempo.
"Essere sposati implicava ben poche cose nuove nell’esistenza di Crowley e Aziraphale. Cosa poteva esserci di così diverso dalla loro vita di prima? Vivevano sempre insieme, mangiavano insieme, bevevano insieme, e in quelle occasioni arrivavano al punto di essere talmente ubriachi da rotolarsi sul pavimento presi da una risata che non sembrava voler mai finire, complici i loro discorsi ben poco lucidi e privi di razionalità, o al rotolarsi sul pavimento, ma senza i loro vestiti addosso, intenti a fare...altro.
Non era stata proprio una reazione calma e ponderata...era arrabbiato, ma come poteva Crowley lasciarlo da solo alla vigilia dal loro anniversario? Al loro primo anniversario, per di più. Non poteva essere da lui...non da quel demone, che negli ultimi tempi lo aveva fatto sentire come un principe, lo stesso demone che gli preparava la colazione tutte le mattine, che lo faceva ridere solo per sentire il suono della sua voce, che lo portava nei migliori ristoranti di Londra, che lo riempiva di attenzioni e di baci, che ballava con lui, in quelle sere calde, appoggiandosi alla sua spalla..."

Da quando Crowley e Aziraphale sono andati a vivere insieme, l'angelo ha visto diverse volte Crowley svegliarsi di soprassalto da un incubo. Il demone non sembra però intenzionato ad affrontare il discorso.
Stanco di non poter far nulla, Aziraphale decide di prendere in mano le redini della situazione.

"Prova a ripeterlo" ringhiò infastidito, stringendo gli occhi.
"Credo tu mi abbia sentito benissimo tesoro"
"Io credo che tu non abbia semplicemente le palle di riper-" il discorso di Dean fu stroncato da un pugno che lo colpì pari sulla mascella.

Crowley è innamorato, quasi ossessionato, di Azraphel ma l’angelo non vuole ammettere di ricambiare i suoi sentimenti, insistendo sul fatto che loro siano solo migliori amici. Riuscirà una cenetta al Ritz a fargli cambiare idea?
Buona lettura!

Uno stupro e una figlia.
Due eventi diversi tra loro, ma legati insieme dallo stesso filo.
La strada per la felicità è dura, crudele, piena di ostacoli, ma anche ricca di gioia e dolcezza.
A percorrerla saranno in tre:
Un angelo che ha perso l'innocenza, spezzato nel corpo e nell'anima.
Un demone che veglia su di lui, lottando per restituirgli il sorriso e la voglia di vivere.
E una bambina dai capelli rossi, che ama leggere all'ombra di una quercia, alla ricerca di una casa.

Crossover tra Good Omens e il mio film romantico preferito, Titanic

-Ti va di andare in un posto più tranquillo?-il suo sguardo si sposta alla mia destra così mi volto rimanendo a bocca aperta: al bancone ci sono Steve Rogers ed Aziraphale che parlano e ridono bevendo qualcosa, ma cosa ci fa Aziraphale qui a New York? E cosa ci fa all' Avengers Tower?

-Crowley vuoi sposarmi?-
-No-
Seguito di "Fandom" per leggere questa è necessario leggere la prima

「 Corpi mortali portano con se colpe e bisogni, e questo Crowley lo sa. Lo ha sempre saputo fin dal peccato originale. Forse fare miracoli non basta. Prodigarsi non ha peso per il grande piano. 」
Un universo quasi alternativo che si inserisce fra gli incontri di Aziraphale e Crowley attarverso le epoche...

- Per tutti i diavoli...ero vicino tanto così! Ma lui doveva starsene lì in intimo proprio in quel momento?! Mi ha fatto perdere la concentrazione, io speravo almeno che indossasse un pigiama! - ma sapeva bene che quello spettacolo era stata una delle cose migliori che il suo istinto potesse sperare...non lo aveva mai visto con così pochi vestiti addosso, e anche se per poco, aveva avuto il tempo di rubare qualche fotografia mentale. Quella biancheria dall'aria angelica, nascondeva letteralmente il ben di Dio.
- Ma se nemmeno ho il coraggio di dirgli che lo amo, come potrò mai solo sperare di mettere le mani su di lui e su quelle sue bellissime curve?! -

Aziraphale/Crowley; Gabriel (in relativo OOC)
Commedia, drammatico, fluff, erotico (vedi nota sui generi alla fine)
Gabriel è il tipico gradasso che non si vorrebbe incontrare sulla propria via. Che sia un vicino di casa, o un Arcangelo che crede di sapere cosa è bene e cosa è male, finché una strana tentazione gli fa guardare con bramosia un certo nemico dall’aria troppo sexy per essere vera. Ma non ha fatto i conti con qualcuno che crede troppo fragile per reagire a dovere, che brillerà di una luce diversa.
Con amore e piume,
Setsy

“Quanto? Quanto tempo abbiamo ancora?”
Gabriel rimase a fissare Crowley senza rispondere: non era da lui provare pietà per quel demone, ma adesso, vederlo inginocchiato ai suoi piedi, con gli occhi colmi di lacrime lo stava facendo ricredere. Forse anche a un angelo caduto, restava un po' di umanità.

Anthony J. Crowley è molto famoso nel campo del porno, è uno dei migliori ma in tutta la sua vita non ha mai pensato che si sarebbe ridotto a fare questo a trentacinque anni. Ha bisogno di questo lavoro visto che è pagato bene ma non è felice nel farlo, si vergogna di essere oltre che un attore senza veli anche una puttana in tutti i sensi, a disposizione di ogni uomo e donna che lo desideri. Ma se lo odia così tanto perchè lo fa?
Aziraphale Fell è un uomo distinto, con la passione per il cibo, la buona musica e i libri. Lavora come cameriere in un Diner di Londra, non è così che voleva arrivare ai trentacinque anni ma si accontenta immaginando sempre di poter vivere una vita piena di avventure e spensieratezza. La paura di non sapere cosa riserva il futuro e la mancanza di fondi lo bloccano a Londra in quello stupido Diner.
Cosa hanno in comune questi due? Bè per saperlo vi basta leggere.
Aziraphale e Crowley sono umani