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"Coraggio! Spiega perché sei rimasto col culo sui sassi dello Jamir per tredici anni senza far vedere la tua faccia o dare un avvertimento!"
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{Post dodici Case}

Due anime affini, legate dal filo sottile di mille battaglie, che vogliono sentirsi qualcosa di più l'uno per l'altra. Cercarsi per una notte e perdersi nell'incertezza del domani.

La notte non sempre porta consiglio e di certo, a Saga non viene concesso il sonno dei giusti. La notte infatti è il momento in cui i suoi incubi si fanno reali.
Flashfic partecipante alla challenge #26promptchallenge indetta dal gruppo facebook Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart

Seiya e Saori hanno passato la notte insieme. Al risveglio, lui decide di farle una sorpresa...

Il caffè di quel posto gli piaceva, gli piaceva molto, forse era l'unico caffè che in vita sua aveva mai apprezzato realmente con gusto. Inizialmente era stata una cosa decisamente strana per lui trovarsi li, seduto su quel tavolino a comportarsi come una persona normale, ma con il tempo aveva finito per farci inevitabilmente l'abitudine, e nonostante la sua routine di Specter fosse decisamente diversa da quella degli umani seduti in stanza con lui ci si era adeguato quasi alla perfezione riuscendo a mimetizzarsi bene tra loro nonostante tutto . Solo una cosa lo turbava, una cosa all'apparenza talmente piccola ed insignificante da essere quasi impercettibile, ma che nonostante la sua apparente impercettibilità era presente già da un po' nella sua testa. La verità era che da svariato tempo non era solo per il suo apprezzamento rivolto al caffè che ogni mattina si avviava li.

Hyoga e Shun sono soli a casa a guardarsi un film, ma che succede se questo passa in secondo piano?
"Shun, che non amava il genere, decise di rannicchiarsi accanto all'amico. Il papero ne approfittò per circondargli le spalle con un braccio e, appurato che faceva cosa gradita, iniziò a baciarlo. Sulle prime il minore tentò di resistere, ma ben presto cedette a ciò che lui stesso voleva ma non osava chiedere."

Pisces si approssimò dinanzi al discepolo e materializzò una rosa che comparve nel palmo della sua mano, avvolta dall’aura che pervadeva lui stesso. Annusò il profumo emanato dal fiore per porlo tra i capelli del ragazzo biondo; il quale avvertì, a quel contatto, una repentina sensazione di svuotamento, di liberazione da ogni sentimento negativo che lo abbandonò in luogo di una profonda tristezza.
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(In questa OS, nella quale compaiono Aphrodite e Misty come protagonisti, c'è un nesso con la precedente che ho scritto: “L'angelo della morte”, per chi l'avesse letta)
-Disclaimer: i personaggi e l'universo descritti in questa storia, realizzata senza scopo di lucro, non mi appartengono ma sono proprietà di M.Kurumada.

[Drabble (100 parole) | Gemini Saga | Appena dopo il presunto tradimento di Aiolos]
Anche se Ares voleva credere di non aver sentito nulla, Saga si era sentito crollare addosso il cielo. Sapeva cosa stava succedendo, sapeva cosa tutto quello avrebbe comportato per tutti loro, e non poter riprendere il controllo lo destabilizzava ancora di più.

"Il 31 ottobre era un giorno come tutti gli altri al Santuario, ma la dea permetteva ai cavalieri più giovani di festeggiare, se ne avevano voglia.
I bronzetti più raccomandati decisero di farsi un giretto a Rodorio quella sera e perciò passarono tutta la mattina a preparare i propri costumi. Tutti tranne Ikki"

Braccia vi supplico, non smettete di stringere questa creatura, continuate a proteggerla. Occhi miei, così affaticati dal buio e dalla luce, combattete.

Breve storia incentrata sui pensieri di Hilda Polaris poco prima della battaglia contro i cavalieri di Atena.
NB: Hilda già possiede l'anello del Nibelungo

" Lyfia ... anche se questo corpo scomparirà, la mia anima continuerà a vegliare su di te ". Le ultime parole di Aiolia, e il suo medaglione sono tutto ciò che resta a Lyfia dell'uomo che ha amato come mai nulla, e nessuno prima di lui in questa vita.
E non ha potuto nemmeno dirglielo.
Ma la vita continua, e Lyfia si ritrova suo malgrado costretta a prendervi parte. Tuttavia quella promessa è ancora viva nell'anima della ragazza. Forse più di quanto gli altri possano immaginare.
Questa storia vorrebbe porsi - siamo in zona esperimento - l'intento di riempire quel vuoto. A modo nostro, come sempre!
P.S: il titolo proviene dal brano ononimo dei The Rasmus. Avrei voluto intitolarla "Midnight sun" ma per ovvi motivi l'ho scartato.

Leggendo chi già mi seguiva capirà che ho deciso di riscrivere, modificandola leggermente la vecchia "Sentimenti" che avevo ferma da ormai più di un anno.
Per chi legge la prima volta : scriverò parlando principalmente di Ikki e Shun , coinvolgendo naturalmente molti degli altri, golds compresi, ci saranno nuovi personaggi, forse solo citati.
I fatti si svolgono in un post Ade, naturalmente tutto inventato e non vi prometto che rispetterò fedelmente la storia originale, anzi proprio no.
Mi sa che sarà molto " whath if".
Ecco tutto, aggiungo solo :
Ikki si affacciò sulla porta della camera illuminata dal sole del mattino di piena estate.
Le tende di cotone colorato si muovevano leggere alla brezza proveniente dalla porta finestra aperta.
Fece vagare lo sguardo per la stanza, era vuota e vi regnava il disordine ...
Se volete, buona lettura.

«Saro, dico sul serio! Non la senti?»
La tua voce che è stridula come quella di Stefania quando gli prendo lo smartphone e leggo le sue chat con Peppino?, pensa Saro, accorgendosi che sì, qualcosa sente. Come un ticchettio, come delle zampe che corrono sulle pietre che costituiscono il condotto del pozzo. Che diamine?, si dice, convinto che sia solo suggestione, che sia solo quel cretino di Gegè che non ci sta a perdere, che.
Ma è una mano, quella che spunta dal pozzo, mozzandogli il fiato in gola. Una mano scura, mummificata, con delle unghie lunghe e ricurve e scure, come quelle che sfoggiava Stefania l’inverno scorso, del colore del sangue rappreso.

[Spy!AU]
Sicilia, Italia: in alcuni paesini dell'entroterra siculo scompaiono uno dopo l'altro una serie di bambini.
Athena IV e Athena XII indagano.

Ogni notte faceva lo stesso sogno: una donna dai lunghi capelli scuri gli sorrideva con sicurezza, anche se lui non l’aveva mai vista prima; ma quando si svegliava, sentiva un orribile vuoto dentro di sé, come se una parte di lui fosse stata strappata via.