E' dura essere l'unica guerriera donna in un luogo duro e pericoloso come il regno degli inferi.

-Questa sera le stelle sono un vero spettacolo.-
-Sapete che non amo osservare le stelle, ma devo dire che avete ragione...-
-Sai cosa penso?-
-A cosa Lady Pandora?.-
-Penso che ogni stella racchiuda un desiderio.-

"Elizabeth aveva visto tanti avvenimenti nei suoi ventiquattro anni di vita.
Aveva visto un re dietro l’altro salire al trono.
Una stirpe estinguersi…
Una religione cadere in ginocchio dinanzi ad un’altra.
Quella religione che, ormai, la gente catalogava come “Antica”…
“Eretica”. [...]
Non poteva più vedere le guardie, armate fino ai denti, setacciare le strade a passo di marcia, pronte soltanto per picchiare a sangue i poveri malcapitati che pregavano le Antiche Divinità per la salvezza.
Aveva visto per troppo tempo i suoi concittadini legati a pali massicci, con la schiena pronta per accogliere le frustate punitive.
Cinque se aveva pronunciato il nome di una delle divinità.
Dieci se aveva detto una preghiera.
Quaranta se aveva raccontato un mito antico...
La morte se non abiurava."
Rating aumentato a causa dei contenuti forti.

-Sai cos'è l’amore, Violate?-

Al volto, a quel volto così etereo che nella notte sembrava un sogno materializzato dal cosmo, sfuggì un sorriso e anche quel sorriso era etereo, era sfuggente, forse perché destinato all’effimero.
Sembrava a Shaka che la serenità di Mu fosse diventata impossibile da afferrare, forse perché non esisteva più: ma chi di loro poteva dirsi sereno?
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un'afosa giornata estiva, un neonato nelle mani di un giovane cavaliere, che accadrà?

Non era per debolezza che spesso non aveva dato il meglio di sé in battaglia; il suo animo ripudiava la violenza, odiava infliggere dolore. Preferiva lottare per donare la vita che la morte, con quello stato d’animo era stato capace di bruciare il suo cosmo oltre ogni limite per salvarlo.

Una lacrima brilla sulla guancia di Doko. Quella nuova separazione è straziante…
Non vuole perdere il suo compagno, anche se è inevitabile.
Quell’esistenza transitoria è destinata a spegnersi, come un miraggio in un arroventato deserto.
– Mi aspetterai? – chiede.
Sion sorride e la sua mano risale sul viso del compagno in un’ultima, fugace carezza.
– Sì. Malgrado tutto, non è cambiato nulla. – mormora, mentre il suo corpo si dissolve in un turbinio di luce dorata nella cupa notte del Santuario.

-Temporale? Da quando la sacerdotessa degli inferi ha paura di un po' di pioggia con tuoni?-

Quando la musica diventa fonte d'ispirazione, quando un brano ascoltato mille volte assume un significato nuovo e tu riesci ha dare un volto alle parole. Ecco come nasce questa song fic, e credo che questo testo sia perfettamente calzante al personaggio.

Sebbene tutto sembrasse come una volta, con il Pope al potere, i templi ricostruiti e i loro occupanti redivivi grazie a un decreto divino, c'erano ancora notti popolate da incubi.
Visioni grondanti sangue, morte e distruzione. Brulicanti di dolore e disperazione
Flashfic partecipante alla challenge #12DaysAfterChristmasChallenge del gruppo Hurt/Comfort Italia Fanfiction & Fanart su FB.

"Non è la prima volta che mi sottovaluti."

si avvicina il Natale, ogni Saint - in coppia, con amici o per conto suo - i questa raccolta lo vive in modo diverso, un viaggio tra racconti, Au, alcuni sequel dovuti, citazioni e un micio... perchè dicembre ha un cosmo dentro di se, fatto di lucette, leccornie e quant'altro, ma pur sempre un cosmo

"Prima o poi qualcuno sarà in grado di curare le malattie del cuore e io smetterò di esserti di peso e di recarti fastidio." biascicò Kardia, qualche istante dopo.
"Non mi sei di peso. Non lo sei mai stato." lo zittì Degél, facendosi serio. "Solo le sciocchezze di questo genere mi irritano, e parecchio. Quindi taci, fammi questo favore."
Storia partecipante al contest #12DaysAfterChristmasChallenge del gruppo Facebook Hurt/Comfort Italia
Giorno 7