Quella di Charles è un’assenza con cui Magneto può convivere. Erik dovrà imparare a fare lo stesso.
[Cherik; post “First Class”] [a Tonia, per il suo compleanno]

Si millantano grandi storie sui poteri curativi del tempo, ma la verità è che per Charles il tempo non ha fatto che allargare e infettare ferite già profonde. Gli anni non hanno riempito i vuoti lasciati nella sua vita, né l'hanno fatto camminare di nuovo o hanno smorzato le voci nella sua testa.
Gli anni non gli hanno restituito Erik.
[Cherik; One-shot, post-XMFC/pre-DOFP.]

- Fuggire. Non gli restava altro. Fuggire.
Correre, finché le gambe lo reggevano e i polmoni dolenti gli permettevano ancora di respirare, in quegli immensi campi illuminati dal tramontare poetico e impietoso del sole. Correre per sfuggire a quei genitori che non lo amavano, a quei genitori che cercavano disperatamente di “curarlo”.
Ma curarlo da cosa? -
L'inizio dell'indipendenza e della storia di questo personaggio molto particolare: Jamie Madrox.
Il tutto si ispira a Earth 1005, ma contiene numerose variazioni personali e non.

Breve confronto tra Mystica e Magneto, prima di una qualsiasi missione pro-mutanti, che riguarda Charles; in mezzo come sempre.

Erik Lehnsherr è condannato a morte per l'uccisione dell'amato generale e ricercatore Klaus Schmidt. Le sue ultime sei settimane passate nella rassegnazione della morte, nell'accettazione e il desiderio di questa, finché una visita inaspettata cambia le carte in tavola.

[ Old!Erik/Old!Charles, 516 parole. ]
Dal testo: Erik aprì la porta della stanza ed entrò con passo lento e svogliato, essendo ancora assonnato dopo la lunga nottata passata a parlare con Charles dei loro piani per il futuro, a litigare su ciò che era giusto e ciò che non era giusto fare, per poi ritrovarsi accoccolati l'uno tra le braccia dell'altro, con i ricordi dei vecchi tempi in mente e quella sensazione di un piacevole calore che si spargeva sui loro petti.

La Xavier School é un rifugio per i mutanti che hanno visto il mondo voltargli le spalle. Il Professor X trasformerà quei ragazzi da bimbi sperduti in X- Men.

"C'era quella stanza in fondo al corridoio dell'ala destra, al primo piano; nessuno c'era entrato da anni. Quando avevano iniziato a ristrutturare la villa per trasformarla in una scuola privata ci si era chiesti se che cosa farne più e più volte, ma il Professore non aveva mai permesso a nessuno di metterci mano [...]"
Breve one-shot per Charles/Raven dopo Giorni Di Un Futuro Passato.

Charles e Erik sono amici, ma hanno un passato e dei caratteri del tutto differenti che spesso li portano allo scontro.
Charles e Erik stanno reclutando nuovi mutanti per affrontare la minaccia di Sebastian Shaw e il suo Club Infernale e si ritrovano a chiedere aiuto ad Elsa.
Charles crede di conoscere Elsa, ma si sbaglia: lei è oscurità pura.
Erik è sicuro di non conoscere la ragazza, ma si sbaglia ancora di più: nelle sue tenebre inizia a intravedere una luce.
Elsa sa di non poter aiutare i due amici, ma si ritrova suo malgrado a collabborare con loro per salvare il mondo dalla Terza Guerra Mondiale e a fare i conti con un sentimento che mai avrebbe pensato di provare: Amore.

Raven si avvicina ai due, esasperata. "Credi davvero che quel coso possa salvarti da una mandria di casalinghe frustrate nel periodo dei saldi?"

Per il compleanno di Ellis_, il mio primo lavoro in questo fandom. Dopotutto, quando mi ha fatto conoscere i Rogan, mi stava consapevolmente creando una nuova OTP.
A mesi dall'epilogo del primo X-men, Rogue ha ancora tra le mani quella medaglietta. Forse, in un giorno in apparenza non troppo speciale, qualcosa potrebbe cambiare.
"Tornerò a prenderla", ed era sparito senza altre parole. Cosa poteva aspettarsi, che restasse per lei?
Lui era forte, lui era libero.
Lei era veleno.

(X Men - First Class) - Quella mattina, Erik fu chiamato dal suo padre adottivo. Sebastian aveva del lavoro per lui. Sinceramente non si mise a pensare a cosa potesse essere, si limitò semplicemente a percorrere il lungo corridoio che divideva la sua camera dall'ufficio. Bussò educatamente prima di entrare e , quando lo fece, Shaw si alzò in piedi, aprendo le braccia con un sorriso.
-Ho del lavoro per te, figlio mio!- esclamò con estasi, mentre l'uomo rimaneva dritto in piedi di fronte a lui, con sguardo fiero.
-Dimmi, cosa devo fare, padre?- gli domandò con voce molto bassa.
-Ti ho trovato un obiettivo.- festeggiò Sebastian, facendo il giro della scrivania.
-Ah, e quanto tempo mi dai?- gli chiese cortesemente il giovane, incrociando le braccia.
-Tutto il tempo che ti serve, figliolo.-
-Dammi il nome ed io partirò subito.- disse secco Erik, avvicinandosi alla scrivania, quando suo padre aprì il fascicolo dell'ennesima vittima di suo figlio.
-Il tuo prossimo obbiettivo è Charles Xavier.-

E mentre un'epica amicizia finisce segnata da criptiche parole, una nuova Guerra inizia, una guerra che porterà due giovani là, dove nessun uomo è mai giunto prima...

"Mio padre diceva che si finisce sempre per giocare come farebbe il proprio pezzo preferito, e il tuo deve essere certamente il cavallo."
Frammenti sparsi sul rapporto tra Erik Lensherr e Charles Xavier.

Ieri sera mi è capitato di rivedere "X-men First Class" e mi è venuta voglia di scrivere una piccola fic sui miei due personaggi preferiti: Erik e Charles.
Sono i pensieri di Erik dopo la battaglia sulla spiaggia.
Aspettando "X-men: giorni di un futuro passato", vi auguro buona lettura!
"Charles: che cosa ho fatto?!"
Erik centric.