Sono bloccata a metà strada su questo sentiero che è la mia vita: mi sono smarrita. Non so più chi sono, cosa dovrei fare, come dovrei andare avanti, cosa voglio. Qual è la decisione giusta da prendere? Qual è la scelta migliore per me?

Quando un amico chiede a Sam di accompagnarlo su Marte per affrontare la transizione da uomo a donna, grazie all'avanzamento tecnologico che sfrutta alcune proprietà dell'acqua marziana, scoprirà quanto anche un viaggio intrapreso per gioco possa aiutare a scoprire nuove cose su sé stessi.
★ Questa storia partecipa al contest "Living Mars" di Fanwriter.it

A volte mi soffermo e penso, se tutto ciò sia vero, se veri siamo noi.

Io, lei e un treno che la porta via.

Un pensiero costante che vorrei mettere a tacere.

E' una specie di diario, e voi, cari lettori, probabilmente mi conoscerete meglio di chiunque altro.
Spero di non annoiarvi, e se avete critiche naturalmente mi farebbe piacere sentirle, anche se volete dirmi che fa schifo. Qualsiasi cosa, davvero.
Enjoy.
S.

Un numero indefinito di drabble nate per caso, scritte d'impulso, con il solo scopo di restare qua a marcire per sempre.

Il cuore aveva preso a batterle impazzito nascosto dietro la cassa toracica lacerata da parte a parte, talmente forte da farle male. Il naso le bruciava e trattenne a stento un urlo. Percepì i polmoni come trafitti da mille lame cosparse di sale che li trapassavano con lentezza esasperante, ma i suoi occhi erano ancora aperti e vigili, e non si mosse di un millimetro: le sue iridi erano fisse sul cielo che le si parava di fronte, un cielo notturno e attorniato di stelle, in cui la luna spiccava troneggiando brillante nella sua bellezza infinita.

Ed eccoci qui. Ho realizzato che la mia vita non aveva un senso. Il mio essere codardo aveva preso il sopravvento. Ora basta

La storia di Gianluca, un ragazzo al primo anno di Medicina a Roma.Nuovi posti, nuova vita? O nuovi posti, stessa storia?
Dove finirà questa storia lo scopriremo solo leggendo.Storia dagli occhi di un'adulto, uno di noi che si trova a compiere scelte nella vita di tutti i giorni. (Con flashback in momenti inaspettati e in ogni capitolo)

Una valvola di sfogo. Credo sia la più corretta definizione di questa "cosa". In realtà nemmeno sapevo se inserirla in questa sezione o in quella romantica o in quella drammatica. Non so, giudicate voi.
Si tratta di brevissimi capitoli.
#Perché amare non é mai semplice.#

Un tempo non era così. C’erano diversi profumi. Non li ricordo, ma sono sicura di averli respirati. Davano un senso alle giornate di sole, alle risate dei bambini, alla scoperta di un nuovo fiore. Alle fiabe. Al stare in compagnia. Al lavoro. Perfino alla vita. “C'era l'alba fuori.” Adesso, se “guardo”, “un cielo di vetro. Posso essere sincera ora davanti a tanto gelo. Non. So. Chi. Sono.”
Questa storia è nata come una Flashfic unica. Poi, all'improvviso, si è traformata una specie di raccolta. Ogni capitolo ha lo stesso tema, la stessa protagonista e lo stesso stile (i suoi pensieri e le sue emozioni dettano il ritmo della storia). E se mi riuscirà piano piano, il ritratto confuso della protagonista sarà più delineato.

Ero di nuovo una bambina
e avevo sei anni e non c'erano problemi
e mio padre era un buon padre
e mia nonna stava bene
e mia madre non era depressa.
Non avevamo dovuto vendere casa.

Realtà o fantasia?

Perché nella vita dobbiamo continuamente scegliere tra noi stessi e gli altri. Quando possiamo dirci non egoisti ma semplicemente pensare alla propria felicità. Essere felici significa anche essere egoisti?