Tre fratelli.
E una tecnica segreta che rappresenta la summa, lo stadio ultimo di una disciplina millenaria dall'incomparabile potere distruttivo.
Ed il modo in cui essa coinvolgerà le loro vite, ed i loro rispettivi destini.

Partendo dall'inizio del film La Leggenda del Vero Salvatore, datemi della femminista ma era ora di dare lustro ad una donna nella nuova generazione Hokuto ora ho deciso di postare una serie di capitoli proseguendo dalla singola one shot precedente.

Seguito di Birds of a feather.
Conquistare il mondo non è una passeggiata, anche se Souther adesso non è solo.
Ma lui e Azusa continuano ad avere visioni divergenti su alcune questioni, che diventano fondamentali quando si tratta di scendere in guerra.

Quando la costruzione della piramide è solo agli inizi, qualcuno attira l'attenzione del Sacro Imperatore Souther. E' coraggioso, sadico e con un certo talento per l'omicidio...ed è una giovane donna.
Forse Souther ha trovato chi potrebbe fargli battere il cuore?

Le tue calde labbra sfiorano le mie.
"Lynn, Lynn svegliati"
Stringimi ancora più forte amore mio.
Dove sono, dove sei Ken?
I pensieri di Lynn, non più una bambina, in un frangente particolare della sua vita.

Cinque persone, seguendo la strada scritta dal loro destino e accomunate dalla luce di una stella che porta sventura, si ritrovano insieme, nello stesso posto, nel momento della lotta finale che determinerà il futuro dell’unico successore della Sacra Scuola di Hokuto.
[Quinto classificato al contest “Due è una compagnia, cinque è un party” indetto da Setsy sul forum di Efp]

[25/12/2008 ]
Ho concluso la raccolta dedicata ai guerrieri Hokuto, ora passo ai combattenti di Nanto.
Ciascuno (anche Julia, sì) avrà la sua drabble.
Shin: The final countdown
Rei: Vengeace
Juda: Broken mask
Shu: Sun
Souther: Hate
Julia: Beauty's Prisoner

L’amore di un uomo. Il testamento spirituale di Rei per Mamiya. Solo per lei.

Cosa sarebbe successo se lo scontro tra Kenshiro e Raoh avesse avuto un finale differente? Bastano pochi secondi per cambiare la storia, per far andare a vuoto un pugno. Questa storia racconta quello che sarebbe potuto succedere se il conquistatore del cielo non avesse perso la vita nello scontro finale.

A Julia, Ultimo Guerriero di Nanto, da parte di Raoh
Questi personaggi non mi appartengono: dichiaro di aver redatto la seguente brevissima fan fic nel rispetto dei diritti di autore e della proprietà intellettuale, senza scopo alcuno di lucro, in onore a Buronson e Tetsuo Hara

Una storiella che considero alquanto stupida, in fondo.
Ma che forse può riuscire a strappare un sorriso.
Perché in un periodo particolare come questo dove c'é stato, c'é e ci sarà parecchio da piangere, c'é anche e soprattutto bisogno di ridere.
Una racconto dedicato a chi purtroppo non ce l'ha fatta, a chi ce la deve ancora fare, a chi ce la sta facendo o ce la sta per fare e a chi, bontà sua, ce l'ha già fatta.
E deve continuare a farcela, ad ogni costo. Ogni giorno.
In nome e in onore di chi ormai non può più farcela.
Lo dedico a loro. A noi. A tutti noi.

Vide Sara esaminare Ryu per un istante, prima di abbassare lo sguardo sul ragazzino di fianco a lei. I capelli castani, appena ondulati, sfioravano le spalle, incorniciando un viso placido i cui occhi irradiavano una forza interiore e una luce di determinazione a lui ben note. Era a tal punto identico al padre, che Ken arrivò ad aspettarsi di sentire una delle perle di saggezza di suo fratello uscire da un momento all’altro dalla bocca sorridente del bambino.
“Lui è Tokei, mio figlio. Tokei, lui è Kenshiro. Tuo zio”.

– Perché non mi avevi detto che eri stata di Yuda? –
A quelle parole, l’ira divampò nel cuore di Mamiya e il suo corpo si irrigidì, come una sbarra di metallo. La voce di Rei esprimeva un dispiacere autentico, ma lei non riusciva a dimenticare le umiliazioni da lui subite.
Per ben due volte, lui, valendosi della sua forza di combattente, aveva deciso di mortificare la sua dignità, incurante della sua volontà.
Credeva che il suo essere uomo e guerriero gli desse il diritto di decidere per lei.
E, in quel momento, pretendeva di mostrare scandalo e disgusto per le azioni di Yuda?
Storia femminista, in cui vediamo una Mamiya stanca, che decide di ricordare a Kenshiro a Rei i loro comportamenti maschilisti. Perché anche lei ha il diritto alla dignità.
Penso di essere andata piuttosto OOC, ma in questa storia ho desiderato dare una lezione ai due maschi. Soprattutto a Rei. E penso che chi conosce la serie capisca il perché.

Ognuno ha dei riti che lo aiutano a vivere. O a sopravvivere.
Ma arriva il giorno in cui non bastano più.

[From 18/2/2009 to 19/2/2009]
Raccolta di drabble sui personaggi di Hokuto no Ken.
Questa è dedicata ai membri della Divina (e raccomandata) scuola di Hokuto.
La storia dedicata a Raoul si chiama "Imperium".

Airi racconta i suoi giorni da schiava. Tono exploitation, siete avvisati.

Toki e i suoi fratelli: il destino li ha portati a crescere insieme, a separarsi e a combattere l'uno contro l'altro. Ecco i loro ricordi e i loro combattimenti, attraverso le riflessioni di uomo giovane dal viso troppo vecchio.

[10/12/2003]
Altro reperto archeologico.
Scena piccante (o meglio ridicola) in cui cercavo di spiegare il concepimento dell'erede di Falco e di Myu.

In un futuro prossimo, dopo un catastrofica guerra globale che ha portato il mondo moderno al collasso, l'umanità è costretta a risorgere dalle ceneri del proprio passato. Le nazioni cadono, e dalle loro rovine emerge un nuovo potere in alcune lontane terre d'occidente: Un redivivo Impero Romano. Guidato da una visione di ordine e grandezza, il nuovo impero adotta gli usi, i costumi e la struttura sociale dell'antica Roma, credendo che solo attraverso la disciplina e la gloria dei tempi antichi, l'umanità possa risorgere.
Dopo un lunghissimo viaggio, Kenshiro ed il suo fedele compagno Re Nero, approdano in questo misterioso ed affascinante territorio.
Tutta l'apparente magnificenza del luogo, nasconderà invero una società soggetta ad un crudele e violento regime autoritario.
Kenshiro userà il suo potere non solo per combattere, ma anche per ispirare e unire i popoli oppressi, dimostrando che la vera forza risiede nel cuore delle persone e non nei simboli di potere..

Non so quanto tempo è passato e non so se fuori da qui è giorno o notte. Ma non mi importa. Voglio rimanere così ancora per un po’. Voglio godermi questi ultimi istanti di pace. Poi uscirò da qui e andrò ad ammazzare Juda.
Poi morirò.