Questa storia con personaggi originali si incrocia con il manga "Il Grande Sogno di Maya" a partire dal volume 4, nel quale la compagnia Ondine e la compagnia Tsukikage si "scontrano" a Tokyo alle selezioni per il Concorso Nazionale di Recitazione. Entrambe le compagnie portano in scena "Takekurabe", pièce teatrale tratta da un racconto del 1896 della scrittrice Ichiyō Higuchi. Hanako e Naoki lavorano come costumisti per le due compagnie e fra i due nasce un'accesa rivalità. Chi dimostrerà di essere il migliore?
Dal testo: (...) Naoki osservò attentamente Maya Kitajima. Prima di arrivare al limitare del palco, nella penombra dietro le quinte, l'abito di scena che indossava sembrava normale, banale. Una volta a favore di luci, quel verde diventava magnetico. Era la tinta adatta a risaltare quel raggio di luce viva che era la prima attrice: dove Ayumi era scappata via triste e sconsolata - lasciando presagire come ormai prossime le lacrime della donna che sarebbe presto diventata - la Kitajima contrapponeva alla tristezza il suo fascino vispo, il verde della pianta ancora giovane. Quel verde le vibrava addosso."

Ayumi ha perso la sfida contro Maya, la Dea Scarlatta sarà interpretata dalla sua storica rivale. È un brutto momento e la giovane attrice ha di nuovo tutto da dimostrare, e come se non bastasse eccola alle prese con un giornalista che non fa sconti proprio a nessuno!
Dal testo: "Haruki era certo che l’avrebbe rivista. Solo, non si aspettava che sarebbe stata così bella. In quel momento non indossava le sue lenti protettive, gli occhi non erano nascosti ma esaltati da un trucco leggero. I capelli erano sciolti, le ricadevano in onde morbide sulle spalle e sulla schiena. Indossava un abito smanicato di cachemire verde scuro, lungo fino al ginocchio che gli ricordava il colore dei cedri di Nagano.
Era sorpresa, interdetta. Gli occhi rimbalzavano nervosi tra lui e Hayami.
Ayumi sapeva di apparire sorpresa. Lui invece non sembrava sorpreso, solo molto attento… troppo.
Che cosa le stava accadendo? Fino a un minuto prima pensava a Peter e ora faticava a sostenere lo sguardo di un uomo con cui aveva avuto fino a quel momento solo scontri verbali..."

Questa breve storiella ha per protagonisti due personaggi totalmente inventati, Noriko e Ichiro, che vivono gli avvenimenti raccontati nel volume 32 di Glass No Kamen ("Il grande sogno di Maya" - a me però piace chiamarlo con il titolo originale 😉). Al teatro Sala Ugetsu sta per essere rappresentato lo spettacolo "Lande Dimenticate", che vede come protagonisti Maya Kitajima e Yuu Sakurakoji. Sta per arrivare un tifone, il "numero 9" e Tokyo sarà presto sferzata dalla pioggia e dal vento...
“Posso chiederle come si chiama?”
Lei smise di respirare, poi prese fiato, come per dire qualcosa. Ma non disse nulla.
“Vorrei sapere il nome della persona con cui sono chiuso qui dentro al buio da più di mezz’ora. Possiamo evitare, se preferisce, tutta la fraseologia tradizionale giapponese legata alla presentazione...”
“Noriko. Mi chiamo Noriko Irie.”
“Bene. Mi piace sapere con chi ho a che fare. Io invece mi chiamo Ichiro Mitsukoshi, oppure ‘Deficiente’.”
Ebbe allora la vaga sensazione che lei stesse sorridendo, lì al buio. Ah, poterne essere certo!
“Quindi lo è dalla nascita…” Gli rispose lei con un tono soave. Aveva ragione, in quel tono c’erano i postumi di un sorriso.
Sorrise anche lui, al buio.