Recensioni di _Alcor

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Recensione alla storia Blonde, Rich and Powerful - 24/02/21, ore 18:06
Capitolo 1: Blonde, Rich and Powerful
Quando le fic sono complesse da recensire, si temporeggia signori!
Ehilà, qui _Alcor che parla. Avevo promesso di fare una capatina a leggere diverso tempo fa ma, concedimelo, questa è una storia difficile da metabolizzare. Più che nell’ultima tua shot che ho letto, vi è il rischio di scivolare nella comoda e rassicurante routine di riepilogare la trama, sperticarsi in lodi e chiudere entro duecento parole.
La maggior parte dei punti che indico nelle mie recensioni solitamente sono ben curati. Il titolo è unico, è legato a un elemento della trama significativo, ed è memorabile. Cattura l’attenzione. Nel mio caso è risultato particolarmente efficiente perché il mio cervello, programmato dalle serie post duemila, fa l’associazione bionda/stupida ed ogni volta ha bisogno di due minuti per riaccendersi e ricordarsi che non è un insulto. Trovo che sia importante, in generale, evitare che il lettore subisca la trama, senza interagire con essa. Ovviamente questo discorso vale più per il testo in sé che per il titolo, ma questa trovata con Blonde, Rich and Powerful ha finito per fare in modo che la fic rimanesse come presenza nei miei pensieri a lungo.
Una presenza piuttosto ingombrante, visto che si tratta di un mattone di complessi e angst. In 1200+ parole viene snocciolata la situazione emotiva di Kanan e Mari, in un momento particolare della loro normalità di coppia tra rimpianti, inadeguatezze e ferite. Sinceramente, penso che sia il tipo di storia che rischia di essere un hit-and-miss solo per l’argomento trattato. È facile che le incertezze di Kanan – delineate con un tono piuttosto alto – suonino come esagerate - e che lei, passami il termine,  si stia piangendo addosso.
Kanan, a conti fatti, aveva la possibilità di vivere una cinderella story, ma invece si è concentrata sulle proprie percepite mancanze e si è distanziata da Mari. E non le si può tirare due schiaffi e dirle di riprendersi, perché in una relazione nel mondo reale dove ci sono disparità di poteri/risorse, è normale che sussistano sentimenti simili. Soprattutto nel caso di persone come lei che vivono molto più volentieri una “normalità.” E poi c’è la parte di Mari, che è un mille su cento, no commenti. Amo tutto dei suoi pensieri, della sua evoluzione, della sua lowkey rassegnazione davanti a Kanan.
Per riassumere i miei pareri, mi ha preso. Penso di non essermi mai distratta una volta lungo la lettura - parte quel dannato morigerato - non ho commenti stupidi o meme da riportare. Mi piace come le difficoltà sono trattate, come il fatto che Kanan si comporti in quel modo non ferisca solo lei.
Che dire? Ottimo lavoro!
_Alcor
Recensione alla storia Grandi poteri, grandi responsabilità - 15/02/21, ore 17:49
Capitolo 1: Grandi poteri, grandi responsabilità
«Ha ragione Dia, ti vizio troppo», scrive senpai. Nel mio angolo di crisi esistenziale, io mi sento viziata da ogni riferimento a quella ragazza.
Ehilà, qui _Alcor che parla! Hai detto di non esserti particolarmente impegnata per l’introduzione ma questa volta devo dissentire! Per quanto non sia la frase più interessante del mondo, cattura in maniera completa ciò di cui parla la storia. Nessuna falsa promessa fatta al lettore, nossignore.
E devo fare un addendum: sento lontani i giorni in cui discendevo come una persona piena di sé, insistendo che non ero convinta di nessuno dei titoli da te scelti per le storie. C’è una relazione stupenda tra Grandi poteri, grandi responsabilità e il contenuto di questa breve composizione. Il titolo si applica bene sia a Kanan sia a Mari, tanto nei loro ambiti di vita personale quanto nella loro relazione. Vorrei elaborare, ma penso che scadrei nel semplice citare la shot nella sua interezza. È semplice, è efficace e nella sua semplicità mi ha lasciato con un sorriso disarmato stampato sul volto.
Speciale menzione a Mari che si fa sollevare con naturalezza, perché se non inseriamo i nostri meme nelle scene dolci non siamo contente. Ottimo sequel della ballata, ottimo sequel della os precedente, hai tutta la mia approvazione.
E ora, felice, e tradita andrò a rintanarmi nel mio angolino ad attendere il tango.
See ya!
_Alcor
Recensione alla storia Ballata estiva della West Coast - 14/12/20, ore 23:11
Capitolo 10: Un altro giorno di sole
La ballata finisce, ma fortunatamente la storia di quelle due no – hanno fatto molti primi passi in questi dieci capitoli e… mi sento una nonnina che è felice di poter guardare la crescita dei nipoti. Non vedo l’ora che la fic ritorni con il suo legittimo sequel: il tango di Uchicchi.
Hai tirato il sasso in merito a quella fic, figurati se ti permetto di nascondere la mano, senpai :sparkle:
Ehilà! Qui _Alcor che parla. La Ballata non ha tradito ed ha rispettato la sua tabella di marcia fino alla fine; ti dirò: aspettare dieci giorni per un capitolo è stato meno peggio di quel che pensavo. Il tempo dilatato ha dato possibilità di digerire i plot point senza averli come pensiero assillante durante la vita quotidiana, allo stesso modo però ho trovato vagamente confusionario il fatto che il giorno della settimana in cui usciva il nuovo capitolo variasse. Probabilmente, senza avere te come sveglia ogni tanto mi sarei persa il giorno in cui il capitolo veniva sfornato.
Per riassumere, penso che mi tocchi ritrattare i miei dubbi che ti avevo manifestato inizialmente. Il ritmo di uscita è stato molto buono – o forse è la anziana dentro di me che sta parlando.
Tornando agli avvenimenti di questo capitolo in particolare, protagonista è il momento in cui loro due sono insieme prima di salutarsi. È stata una scena tenera, sciocchina e melensa come immagino che sia il rapporto tra due persone che finalmente possono dirsi ti amo in quasi serenità, dopo tutte le difficoltà che son passate.
In quello scambio di “plasticacce” ho rivisto praticamente tutte le promesse di matrimonio tenere che ho raccolto nella mia lunga carriera da fangirl. Non so perché, ho un’altra forte debolezza quando gli anelli che la gente si scambia valgono due soldi. Il fascino del povero, definiamolo tale. Kanan ne è un perfetto esempio!
La discussione che han avuto in generale, il definire l’altra persona come casa è la cosa più dolceamara che ho letto nell’ultima settimana. (Questo perché sai che ho letto un sacco di roba angst la settimana scorsa, per colpa di una fenice.) Dolce perché è tenero, obv. Amara perché concretizzano questo considerare l’altra casa proprio dopo anni che son state senza vedersi e prima di salutarsi per un altro periodo di lontananza.
I can’t. Just, please end me here. Il primo pezzo del capitolo è stato piacevole, vedere il rapporto con mama Ohara dare il primo respiro dopo forse anni è stato rassicurante. Mezione speciale a quel piccolo dettaglio sul fatto che mamma cercava sempre adornarla come una mini nobildonna. Poi immagino Kanan a quel party a guardare male gli ospiti, mentre Mari cerca di farsi adottare da tutti i nonnini affabili. Idk, non puoi chiedermi commenti seri sempre.
Il finale della storia è il pezzo che sembra incapsulare il mood della ballata. Descrizioni da film, riferimento alle persone nello sfondo come un’entità variegata, il protagonismo del mare e una quotidianità relativamente spensierata. La battuta finale è stato un modo perfetto per concluderla.
Ma che dire? Abbiamo discusso a lungo di tante cose diverse, la fic mi piace: rimarrà nel mio cuore e tra le mie ricordate. I difetti di cui abbiamo parlato ci sono, l’arco del drama sembra un gruppo di carte inserito in un mazzo già bilanciato e autosufficiente. Si risolve quasi troppo in fretta e con eccessiva facilità, ma allo stesso tempo posso pensarci per giorni ma non riesco a trovare un modo per sistemarlo.
Sembra che non ci sia un modo “migliore” per gestirlo, senza fare una fic diversa o rivoluzionare il ritmo – e a quel punto, la storia non sarebbe più la Ballata. Allo stesso modo la maniera con cui descrivi la città, i sentimenti, son cose che mi han trascinato lungo le righe – tanto che i miei pareri subito dopo la prima lettura di un capitolo erano così simili a un “vnsdfmlksdflkds” che sono stata praticamente costretta a prendermi pause prima di rileggere e recensire obiettivamente.
Dove il ritmo non sempre mi è parso eccellente, le relazioni tra i personaggi e le battute lo sono state. La famiglia Ohara è stata una bella “scoperta”, al punto che avrei quasi voluto che fosse stata approfondita di più nell’anime – ma a quel punto la storia non sarebbe stata Love Live, ma il KanaMari Show.
Mi tocca dirti grazie, grazie per tutto e così tante cose. Il tuo non è stato un ottimo lavoro, però.
Davvero, questa fic non merita complimenti dopo che hai utilizzato così tanti riferimenti al Ballo. Questa fic merita una pacca sulla spalla, una traduzione in inglese e poi essere lanciata nel fandom americano. È uno splendido lavoro, senpai!
Spero di leggere presto il Tango.
Buon esame!
_Alcor
Recensione alla storia Ballata estiva della West Coast - 09/12/20, ore 23:21
Capitolo 9: Rallentare
Ogni tanto una fic mi ricorda che tutte le aqours son nate da un hagu detto da Kanan, e finisco per sentire il cuore tutto gonfio di nostalgia.
Ed sono Nostalgia, Malinconia, Lieve Sofferenza e Ballo i cavalieri dell’apocalisse di questo capitolo. Ehilà, qui _Alcor che parla, che aveva dimenticato quanto questa storia sapesse essere confortevole e fantastica nel descrivere la quotidianità dei personaggi.
Considerando il fatto che i miei pareri generali sono complessivamente positivi, temo che il mio commento sarà piuttosto stringato. Come ben sai, sono debole agli addii e agli arrivederci – il prossimo capitolo ha potenziale di ammazzarmi – questo… questo ha camminato bene la linea tra il farmi sentire lievemente triste all’idea che le due si separeranno e la sensazione di mancanza che mi lascerà vedere questa fic finita.
C’è poco da fare, viverla come esperienza quotidiana per un centinaio di giorni è ben diverso da rusharmela in un colpo – ed è uno dei lati magici delle fanfiction, vivere l’attesa di poter leggere il capitolo successivo e poi poterla salutare. E, sto divagando… quick, un commento pertinente!  Ecco, sì… il pun sulla pasta era terribile e doloroso, e potrebbe avermi ammazzato più del pensiero di dover leggere di un addio.
Mari e Kanan sembrano due bambine spensierate in questo capitolo, la inaspettata presenza di Nicole è stata piacevole… Per riassumere, potrei dire che le interazioni sono state carine, divertenti – particolare menzione alla vecchia che con una frase azzeccata è riuscita a infastidire una bambina e ingelosire l’altra.
Se il pezzo finale è stato il mio preferito da leggere, posso dire che mi è rimasto più impresso il momento in cui Kanan ha ammesso di non saper guidare durante il ballo e Mari le ha essenzialmente detto “ci penso io.”
Comunque anche questo capitolo è un 0/10, solo perché per la seconda volta le fai ballare e io mi sento il cane di Pavlov ogni volta che si parla di balli.
Ottimo lavoro!
_Alcor
Recensione alla storia Ballata estiva della West Coast - 25/11/20, ore 22:47
Capitolo 8: Passo a due
Andava tutto bene, tutto bene ti dico. Poi ho letto l’ultima riga e mi tocca darti bandierina rossa, punteggio 0/10. I punti decurtati sono tutti attribuiti all’eccessivo uso di metafore sul ballo in questa fic.
Ehilà! Qui _Alcor, che ovviamente sta scherzando, ma promette per punizione di essere più cattiva con i suoi pareri in questa recensione.
Ed è dura dare un parere sommario del capitolo senza sbilanciarmi. Fuor di recensione, il capitolo otto è quello di cui ti ho sentito parlare di più, perciò, quando me lo sono ritrovata sotto gli occhi, posso dire che lo consideravo già un “vecchio amico”.
Come ho finito per dirti in privato, non sono sicura che risolvere il conflitto partito nel capitolo 6 già nel capitolo 8 sia la scelta migliore del mondo. In questi tre capitoli di drama, sono stati condensati quelli che potevano essere almeno cinque capitoli di sofferenza e forse un’intera storyline per una ulteriore fic se avessi deciso di non fare cedere i signori Ohara così facilmente.
Ora, quanto è stata dannosa questa scelta per la fanfiction?
Poco? Forse per nulla? Perché se a livello tecnico penso che potevamo avere di più, potevamo giocare su drammi, bisogno di superare qualche blocco familiare, etc --- A livello emozionale sono soddisfatta.
Kanan si poteva già dire alla fine del suo arco personale quando si è promessa di fare del suo meglio per non ripetere gli errori giovanili. Mari aveva bisogno di apprendere di non caricarsi da sola dei problemi – perché se è da inizio fic che dichiara di voler delegare, farsi aiutare con il lavoro, ha dimostrato di chiudersi non appena appare un problema legato alla sua vita privata.
Per tale ragione, per sentirmi soddisfatta e completa, non penso che serva altro che vedere Kanan tendere la mano per aiutare Mari a portare insieme i pesi dei suoi problemi. Basta – papà Ohara poteva decidere di rifiutare di smuoversi dalla sua posizione e sarebbe andato bene.
La prima parte del capitolo mi esalta – dall’idea di Kanan che viene considerata comunque arrogante quando i toni che utilizza sono relativamente pacati e dimessi, dal fatto che passi a rispondere a braccio alle affermazioni della famiglia. Amore speciale verso la nostra bizzarra tendenza a descrivere Mamma Ohara come un’arpia anche quando è totalmente accidentale.
E poi lo ammetto – sono stata particolarmente alla scena in cui Mari ascoltava dietro la porta.
Ho provato sentimenti, estremamente positivi ma se mi chiedi di descrivere cosa mi è piaciuto non lo saprei dire. Posso dire che fino in fondo non comprendo quei genitori; o meglio, credo di poter razionalizzare la loro scelta ma allo stesso tempo mi chiedo perché abbiano dovuto aspettare di vederle entrambe fronteggiarli?
Riccastri, gente bizzarra.
La seconda parte del capitolo è amabile: dal romanticismo tra le due, fino al fatto che la città riprenda colore e luce dopo che tutto il casino si è risolto. Mi rendo conto solo mentre sto scrivendo che, nel capitolo precedente, l’unico elemento del paesaggio che era rimasto “vivo” era il molo.
Ah. Ciò detto, la piccola menzione su Nicole alla fine mi ha strappato un sorriso.
Un sorriso reso ancora più grande quando Kanan si è pigliata su Mari senza difficoltà.
Peccato che hai dovuto rovinare tutto con l’ultima riga. Gah. Worst chapter.
Nel complesso, splendido capitolo, continua così!
_Alcor