Recensioni per
Vento dell’Ovest
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/10/17, ore 22:08

Ciao, sono qui per lasciare una recensione quanto più breve e concisa possibile perché credo che questa storia, almeno dal quanto ho potuto constatare dal primo capitolo, ne sia degna. Sono rimasta davvero colpita dall'introduzione iniziale nella quale a narrare i fatti è proprio il vento chiacchiericcio dell'Ovest; davvero una scelta originale. Mi è piaciuta anche la tua idea di ambientare la storia in un passato non troppo lontano in cui si articolano le vicende di Marcello. Le descrizioni dei personaggi e dei loro modo di pensare sono fatte più che bene. L'aspetto caratteristico è anche l'utilizzo dei vari dialetti che ben si intersecano con il resto della narrazione. I periodi sono ben strutturati e, anche se a volte un po' lunghi, non dispiacciono. Ho riscontrato qualche ripetizione, ma leggendo la nota a fine capitolo, sono più che giustificate. L'unica pecca, se così si può definire, è la lunghezza, a mio parere un po' eccessiva del capitolo. Ps.: amo il personaggio di Vittoria. In attesa di continuare la lettura, ti auguro una buona serata! Miriana xx

Recensore Veterano
19/03/17, ore 14:35

Ciao Carissima,
inauguro il nostro scambio partendo da questo capitolo.
È il primo e ha diversi compiti da assolvere. Direi che il ragazzo si è comportato benissimo: ha incuriosito, è stato capace di introdurre con i giusti tempi i diversi personaggi, senza che l'insieme risultasse caotico, e mi ha incuriosito, proprio per quest'incontro rocambolesco.
Ti confesso che a metà del capitolo sono andata a spulciare le note, ero convinta che Marcello potesse essere gay, da come si era posto per buona parte del racconto. Poi, chiaramente, tutto si è fatto molto più chiaro.
Ho apprezzato tantissimo l'introduzione: questo vento di ponente, che chiacchierino, eh? ;)
Scherzi a parte, ho trovato divertenti molte delle tue trovate stilistiche, le caratterizzazioni, che per quanto solo abbozzate in questo primo capitolo, già sono capaci di delineare per lo meno il carattere dei vari personaggi.
Grammaticalmente è stato tutto corretto, non ho trovato niente che dovesse essere corretto.
Complimenti, perché questa storia è frizzante e fresca.
A prestissimo, come ben sai!

Recensore Junior
02/03/17, ore 17:16

Heylà! 
Sono pronta a recensire questo bel bocconcino di storia, cercherò di essere più concisa e diretta possibile.
Mi è piaciuto molto l'espediente narrativo che hai usato per introdurre la storia: il vento dell'Ovest, un curioso chiacchierone, che si diletta nel raccontare le vicende umane. Ciò mi riporta alla mente il libro "Storia di una ladra di libri, non so se hai avuto occasione di leggerlo, ma utilizza quasi la stesse tecnica per aprire un varco sulla storia. Chi narra i fatti è, infatti, la morte. La morte si propone di raccontare una storia, la sua preferita.
Già dall'inizio possiamo arrivare a dedurre che la storia promette una trama avvincente e intricata e questo viene confermato dal fatto che la storia, originariamente, avrebbe dovuto evolversi entro dieci capitoli, mentre d'improvviso il numero è salito a 23. Almeno fino ad ora.
Il primo capitolo svolge funzione introduttiva: butta le carte in tavola, insomma. Ci vengono presentati quelli che dovranno essere i personaggi principali della storia, l'ambientazione e l'epilogo della vicenda amorosa, elementi che esaminerò mano a mano.
Il protagonista è Marcello, che ci viene presentato come un giovane uomo idealista e caparbio, tuttavia si riesce a cogliere il suo lato buono. Insomma, non è uno che sta lì solo a lamentarsi dello status quo e di qualsiasi cosa gli capiti a tiro: è affettuoso con chi lo comprende e non vuole "metterlo in gabbia", ad esempio la madre, abilmente descritta come la Matrona sprezzante e altezzosa oppure il nobile spagnolo (di cui ora non rammento il nome, perdonami) e il fratello di Beatrice, entrambi emblemi della grettezza di una classe ormai decaduta nel lontano '46.
 Ad essere sincera, sono stata piacevolmente colpita dal personaggio di Gerardo, col suo modo di fare concitato e pacato allo stesso tempo. E' davvero un cucciolo, ecco. Vittoria, invece, mi ha strappato diversi sorrisi. La sa lunga la ragazza, eh?
L'ambientazione è esplicita: Roma al termine degli '80. Hai retto bene il gioco dei dialetti, che sono coerenti alla storia e davano un po' quel tocco da film italiano degli anni '50. La cosa che mi ha leggermente confusa era il modo in cui hai presentato i personaggi...non so se mi spiego, ma all'inizio mi sembrava un colloquio Ottocentesco e andando avanti l'impressione di leggere qualcosa ambientato nel 1800 è rimasta. Infatti, anche nel testo Marcello rettifica ciò che ho precedentemente detto. Boh, sarà una mia impressione magari.
Un'altra cosa che mi ha fatto storcere il naso è il modo in cui s'incontrano i protagonisti, se posso permettermi, era un clichè dal sapore fiabesco. Insomma: un giovane ribelle che non vuole prender moglie, ma al ballo incontra un'eterea pulzella che lo lascia incantato e immediatamente capisce che quella donna non è come le altre. Non che disprezzi ciò che hai scritto, anzi, l'ho gradito. Solo mi sarei aspettata qualcosa di diverso, quindi spero di essere sorpresa nei prossimi capitoli, anche perchè il vento mi ha messo un certo languore promettendo una storia saporita.
Ok, l'ultima cosa che ti volevo fare notare è l'utilizzo di due aggettivi uguali: Impettita. Lo hai ripetuto due volte in frasi molto vicine tra loro. Ora, non sono esperta come te di grammatica e non mi permetterei mai di correggerti, ma per i miei gusti avrei preferito che tu avessi usato un sinonimo. Inoltre ho visto anche un errore di battitura...non riesco a trovarlo, mi pare fossero due parole attaccate. Rileggi con attenzione.
Ho finito di favellare! Le mie considerazioni generali sono quasi de tutto positive e credo proprio che andando avanti con la storia quella percentuale negativa sparirà.
E' stato un piacevole passatempo leggere questo capitolo (ero dal dentista e non avendo nulla da fare ne ho approfittato), soprattuto con uno stile di scrittura così piacevole e delicato come il tuo.
Ti ringrazio ancora della recensione che hai lasciato alla mia fanfiction, mi hai aperto gli occhi su degli errori, anche banali, che ho ignorato completamente.
A presto cara e buon lavoro <3
M y r t u s

Recensore Veterano
28/05/16, ore 13:33

ciao ^-^
mi scuso ancora per l enorme ritardo nel passare, ma il mio viaggio a roma (coincidenze?) ha avuto la meglio su tutto il resto ^-^
ora comunque sono qui, e devo dire che è un piacere ;-)
allora, inizio dicendoti che la storia mi piace, è scritta bene, e soprattutto è scorrevole, si legge volentieri :-)
mi piace moltossimo il particolare del vento come narratore ♥
marcello vittoria e gerardo mi sembrano personaggi interessanti e ben costruiti, per non parlare di beatrice, che è quella che mi ha suscitato piu interesse...
ci sta anche il loro accento e il loro dialetto, che li rendono piu caratterizzati...
bene, in generale mi piace anche se non è il mio genere di storia, ma mi intrigava molto il titolo che mi ricordava via col vento (il mio film preferito) e devo dire che in alcune parti me l ha ricordato, forse proprio x marcello e beatrice, che sfuggono un po alla borghesia e alla nobiltà delle loro origini e della loro società, alla ricerca di qualcosa di diverso, qualcosa che possa realmente appartenere a loro...
al prossimo capitolo dunque, e ancora complimenti. 
vane

Recensore Master
10/04/16, ore 15:13

Ciao, Halley! Eccomi qua, come promesso.
Inizialmente sono rimasta un po' spiazzata dalla lunghezza di questo capitolo; ti dirò, non sono una grande amante delle long, perché mi annoio dopo poche pagine, perciò è raro che qualcosa mi prenda al posto da farmi continuare a leggere con piacere. Questo è uno di quei casi, perché la narrazione scorre in modo del tutto fluido, inoltre la storia che si racconta è interessante e mi spinge a voler continuare, ciò per dire che hai fatto un ottimo lavoro.
Soprattutto l'introduzione iniziale è intrigante, particolare, perché si personifica il vento in un modo molto carino; Ho potuto quasi immaginarlo come un distinto signore, silenzioso ascoltatore, che ama raccontare le storie che vede e sente nel corso dei suoi viaggi; un'immagine azzeccatissima, di cui mi stupisce soprattutto l'originalità.
Credo che tu abbia fatto tantissime ricerche per scrivere questa storia al meglio e si vede. Non ho trovato una sola ripetizione o un termine stonante, sembrano tutti ricercati con molta cura ed è questo a lasciarmi abbastanza stupita. Soprattutto nella ricerca dei nomi; nomi un po' inusuali, ma che all'epoca erano tremendamente comuni e infatti non stonano per niente.
Non conosco le usanze degli anni ottanta, comunque non mi riesce difficile immaginare l'esistenza di una famiglia di questo tipo. Marcello sembra il classico ragazzo un po' ribelle, che vorrebbe far fronte alle ingiustizie della sua epoca e non sopporta l'autorità della madre. Ciò fa capire come di sicuro doveva essere dura per i ragazzi del passato l'idea di dover sposare qualcuno che non si amava, soltanto per il volere dei genitori o per denaro. La madre poi si appiglia al fratello maggiore - questo lo fanno ancora oggi, ma non solo per i figli e lo sposarsi, anche per cosa più futili come ad esempio la scuola o il lavoro - per far leva sul minore, che però - fortunatamente e almeno per ora - non demorde. Non mi aspettavo che il padre fosse di carattere più buono e calmo, ma d'altronde ha un senso, perché spiega da dove Marcello ha preso il suo carattere completamente discostante da quello materno.
Fa molto sorridere che Marcello venga visto come un succulento pezzo di carne che un branco di felini osserva da lontano e sembra pronto a spolpare - non chiedermi da dove mi sia uscito questo paragone, ma lo trovo il più adatto -, a quel ricevimento. Vittoria mi ispira molta simpatia per via del suo carattere sfacciato e senza peli sulla lingua, infatti spero che succeda qualcosa tra lei e il protagonista - anche se è già fidanzata.
Lo scambio di battute tra Gerardo e Vittoria fa subito intuire che lui nutra dei sentimenti per Maria Luisa, anche se a primo impatto pensavo che anche lui come il suo migliore amico non nutrisse particolare interesse nell'amore. Gerardo dev'esserci rimasto davvero male quando quest'ultima ha deciso di portarsi via Marcello, peccato che lui non possa nemmeno immaginare di aver fatto soffrire il suo amico!
Mi sconvolge che esistessero già le discoteche, tuttavia immagino che tu ti sia documentata ben bene e perciò ci credo XD
Complimenti anche per l'accuratezza dei dialoghi, che mi sembrano sempre realistici. Non c'è una sola imprecisione, in questa storia! 
Le mie speranze che succeda qualcosa con Vittoria sono andate in fumo all'arrivo di Beatrice, che penso potrà essere comunque un degno amore per Marcello; sono quegli incontri che è destino accadano! I loro dialoghi sono molto teneri e fortunatamente lei ha preso l'iniziativa prima che fosse troppo tardi, quindi ci teneva a rivederlo. Sono curiosa di vedere come andrà il loro appuntamento!
Grammaticalmente e stilisticamente è tutto pressoché perfetto, tanto che mi sembrava di leggere un libro e non una fan fiction. Il tuo modo di scrivere è fantastico e accurato, non ho altri modi per descriverlo! La lunghezza del capitolo può essere un po' pesante a dire il vero, ma dato che la storia è interessante penso vada bene così.
Insomma, mi è piaciuta molto, perciò la metterò tra le seguite e leggerò presto il prossimo capitolo.
Alla prossima!
-H.H.-
(Recensione modificata il 10/04/2016 - 03:36 pm)

Recensore Master
06/04/16, ore 18:25

Ebbene, eccomi qui. So che avevo detto che avrei recensito più capitoli assieme, ma non avevo immaginato che sarebbe stato così corposo e ricco di bellissime cose da commentare. Bene, ho intenzione di prendermi tutto il tempo per farlo - sempre sperando che non verrà un papiello assurdo, come mio solito.
Partirei dall'impaginazione, se sei d'accordo - anche se non puoi rispondere, ma dopo questa storia mi hai attaccato un pizzico di galanteria -: credo proprio che tu sia riuscita a strutturare splendidamente il testo, con il titolo creato da te, il testo semplice ma molto curato - con quell'unica lettera maiuscola e colorata che fa tanto stile romanzo breve - e l'angolo autrice che nonostante usi lo stesso font della storia risulta ben separato dal resto. Insomma, un ottimo lavoro che sicuramente invoglia il lettore nella lettura.
Come sicuramente saprai, una delle caratteristiche più importanti di una storia Originale sono i personaggi e la trama (anzi, direi proprio le più importanti), quindi direi di commentare il tutto con calma e sangue freddo(?) - al solo scopo di risultare costruttiva e, comunque, premettendo che le mie sono solo opinioni espresse da una semplice ragazzina che si diletta e leggere e scrivere.
Non che io mi intenda particolarmente di storia - anzi, direi che il mio bagaglio culturale in questo senso è praticamente nullo -, però riesco tranquillamente a vedere i personaggi in quest'epoca di trent'anni fa, dove comunque ogni cosa era diversa rispetto a oggi. Quindi diciamo che le situazioni da te inscenate - i matrimoni combinati, la poca rilevanza del gentil sesso e questi fastidiosi galà - sono senza dubbio realistiche e immaginabili. Non per questo, però, spiccano per originalità. 
Stessa cosa vale per i personaggi, che dal canto mio mi piacciono molto, però diciamo che il solito terzetto raffigurato da un ragazzo semplice, uno più scaltro e/o figo/importante e una ragazza furba e divertente non sono esattamente la novità (vedesi Harry Potter, Pokémon, everything...). Questo non significa che io non abbia apprezzato la storia, al contrario: mi sono divertita molto nella lettura e poi mi trovo d'accordo con il tuo angolo autrice - in breve, non è detto che ogni lettura che si affronti debba essere impostata sull'antica filosofia del seicento(?), per intenderci.
Un personaggio che invece mi ha stupita non poco è Beatrice - la quale mi richiama Dante, ma questo non ti interessa. Diciamo che in genere nelle storie con il protagonista che non vuole darla vinta alla società del suo tempo e sposarsi con una delle tante oche che ci sono in giro, la ragazza di cui poi si innamora è una tipa spigliata, tutto l'opposto di quelle altre. Beatrice, invece, è interessante per il suo animo candido, sebbene quell'ultimo invito mi è sembrato molto audace - abbastanza dal nascondere qualcosa.
Ho comunque amato tutti gli scambi di battute tra i vari personaggi, specialmente quelli in dialetto romano (che tra l'altro erano dannatamente azzeccati!) che a mio dire sono risultati a dir poco figherrimi(?). Quel tizio stupido che ha tentato di violentare Bea (sorry, non rammento il nome al momento attuale) è un lurido(?), spero fosse solo una comparsa e che non rompa la minchia nel resto dei capitoli. In quanto ai genitori di Marcello: la madre la odio, perché è il solito cliché di matrigna brutta e cattiva che si interessa solo al bene del regno e non alle aspirazioni del figlio, ma sento che possa migliorare con il tempo; il padre, invece, trovo che sia piuttosto puccioso, emana un'atmosfera così candida e leggiadra da poter canticchiare lalala mentre se ne va / ignorami, plz.
Ah, penso sia palese - Marcello dovrebbe svegliarsi - che Gerardo si sia preso una bella cotta per quell'oca giuliva che ci ha provato con il nostro protagonista, che cariiino; è a dir poco la dolcezza, per intenderci. E invece per quanto riguarda Vittoria, sono curiosa di scoprire com'è il suo ragazzo, perché affianco a una fiamma come questa voglio come minimo un fuoco di pari dimensioni. 
La battuta che più mi è piaciuta è "«Ma davvero? E lei lo sa?»", può sembrare banale, però boh è molto nel mio stile AHAHAH.
A proposito di stile, tu scrivi veramente veramente bene. Trovo che il tuo lessico sia perfettamente adattato al periodo storico e che le descrizioni e i dialoghi incalzanti permettino di codersi al meglio anche una storia lunga come questa - ovvero non il mio genere. Ho notato solo qualche errorino, che mi appresto a segnalarti: "avr accettato" c'è un piccolo mistake di battitura, in quanto invece al secodo errore si tratta dei dialoghi, perché sicuramente saprai che quando parla la stessa persona i vari dialoghi (anche più di uno) vanno sullo stesso rigo e in alcuni casi (mi pare due o, al massimo, tre) sei andata a capo.
Detto questo rinnovo i complimenti e ti informo che la storia è tra le seguite; dovrei poter riuscire a recensire un capitolo ogni due giorni, chissà!
Bye, Halley.

Nuovo recensore
14/11/15, ore 18:38

ciao cara, eccomi!
non ci speravi piu eh? ^_^
Allora, è chiara la tua propensione al linguaggio aulico. personalmente apprezzo la proprietà di linguaggio.
Per quanto riguarda la sintassi, beh direi che non c'è nulla da eccepire, vista anche la bravura della nostra comune amica.
I personaggi sono ben costruiti, la trama c'è.
l'unico problema che ho riscontrato è piuttosto comune: i capitoli sono troppo lunghi. Questo va spezzato a metà. Il pc non è l'ideale per i racconti lunghi, nè il tablet o il cellulare. Mentre un libro ha una fruizione diversa, il pc affatica troppo.
Ci rivediamo nei prossimi capitoli.
(Recensione modificata il 15/11/2015 - 10:31 pm)

Recensore Master
09/09/15, ore 17:00

Ciao Hallye, perdona il ritardo XD Sono qui per consegnarti il premio che ti sei faticosamente guadagnata nel gruppo " Io scrivo su EFP" partecipando al nostro contest dell'estate. ;)
Siccome hai ricevuto il secondo premio, ti spettano ben due recensioni e come da te richiesto, mi appresto a leggere questa storia romantica e a lasciarti il mio giudizio, il più possibile oggettivo.
So che preferiresti leggessi dal terzo capitolo in poi, ma siccome devo partire dall’inizio, preferisco lasciartene una qui e una dopo… così da commentarti in modo un po’ più esaustivo la trama XD

PRESENTAZIONE: partendo dall’introduzione, devo farti i miei complimenti, l’idea di base della stori aè ben presentata nelle poche righe che hai scritto e anche il titolo richiama a qualcosa di romantico e dolcemente malinconico, molto adatto a un tipo di storia come questa.
Un vero peccato che tu l’abbia interrotta, sono cose che capitano ahimè, ma quando succede is perde sempre tutto quello che si era faticosamente guadagnato all’inizio.
Ottima anche la scelta della citazione, che da un idea interessante sui protagonisti.
Il testo non ha particolari formattazioni, il che non è un male, anzi semplifica la comprensione di un lettore di passaggio. Bello anche il banner, richiama il titolo molto bene XD
TRAMA/SVILUPPO: per ora la trama è chiara, ben strutturata e anche se lentamente, si sta facendo capire. Ci sono fin da subito moltissimi personaggi da conoscere ambienti da visitare. Un inizio in sordina, con questo vento che ci porta “nella Capitale” ma che secondo me ci porterà anche il altri posti interessantissimi.
GRAMMATICA: Ho notato che hai avuto ben due collaboratrici per questo punto, quindi il fatto che non abbia nulla da segnalarti sta a dimostrare che insieme avete fatto un ottimo lavoro.
STILE: Ognuno ha uno stile proprio in cui eccelle, non devi farti troppo problemi se il tuo è più descrittivo e lento rispetto ad altri, non vuol dire che questo sia un male. L’inizio con il vento che parla è diverso dal solito e curioso, ci si aspetta che ogni capitolo inizi così e quasi manca durante il testo un accenno ad esso. Hai scelto un particolare stile di linguaggio, fai attenzione a mantenerlo ;) anche lo scrivere le parole in dialetto in corsivo è una buona cosa e per i capitoli dopo, ti consiglio di mettere le traduzioni in italiano corretto se userai modi di dire particolari, metti mai che qualcuno non conosca il romano almeno può leggere cosa vuol dire.
GRADIMENTO PERSONALE: a mio giudizio personalissimo, e secondo il mio parere modestissimo è un idea bellissima di coinvolgere un vento nella storia e devi mantenere la sua presenza. Mi piace molto la storia e vedo già grandi cose tra Marcello e Beatrice. Ho adorato tantissimo il tuo scegliere un ambientazione italiana, anni ottanta con Matrone dittatori, Contesse accalappia scapoli e nomi italiani di un altro tempo. Mi piacciono particolarmente certe storie.
Non ti far deviare dai tuoi lettori, resta fedele alla tua idea e non mollare. Sono certissima che alla fine avrai il riconoscimento degli sforzi fatti.
Non ti abbattere e continua a scrivere questa storia!

Recensore Veterano
30/08/15, ore 21:42

Ti confesso di non sapere minimamente da dove cominciare per esprimerti il mio coinvolgimento.
Potrei iniziare col dirti qualcosa di cui con ogni probabilità sei già al corrente. Con sommo piacere posso dire di essermi imbattuta in una storia completamente priva di un qualsivoglia errore grammaticale e/o di sintassi. Il linguaggio è ricco e ricercato, cosa che rende alla perfezione l'ambiente sociale in cui hai deciso di collocare i tuoi personaggi. È quindi, già soltanto per questo, un vero piacere leggerti.

In merito ai personaggi non ti nascondo di aver provato sin da subito sentimenti ben precisi nei loro confronti. Ad esempio Vittoria, basandomi su questo primo assaggio, mi ha dato la sensazione di essere sì una persona intelligente, ma anche un po' frivola e non troppo ostile ai pettegolezzi. Non ho ancora ben compreso come interpretare le sue continue allusioni verso Marcello: è lei stessa interessata oppure è soltanto un'amica che vuole spronarlo? Immagino che lo scoprirò più avanti.
Marcello è senza dubbio intrigante nella sua scontrosità nei confronti di quella fetta di universo femminile che gli si impone di frequentare. Come biasimarlo per questo? Anche io al suo posto eviterei come la peste le donne cui si accenna, preferendo la solitudine ad un matrimonio forzato, combinato. Qualcosa però mi dice che Beatrice tirerà fuori nuovi aspetti del suo carattere.
Quest'ultima si presenta come una giovane donna colta e raffinata sebbene forse non propriamente a suo agio nell'alta società romana. Sembra essere davvero fuori posto quando incontra Marcello. Parla di Firenze con una nota nostalgica che indica, forse, un'insofferenza per la capitale e i suoi ingranaggi.
Poi abbiamo Gerardo. Sono curiosa di sapere cosa lui e Vittoria nascondono riguardo Maria Luisa. Forse è attratto da lei e Vittoria ne è a conoscenza a differenza di Marcello? Oppure c'è qualcosa di più intricato a monte? Sono certa che sarà interessante conoscere il background di ognuno di loro.
Sei stata magistrale nella caratterizzazione dei singoli, cui hai attribuito peculiarità che li renderanno riconoscibili a colpo sicuro.
In tal proposito mi ha molto colpito la tua volontà di evidenziare l'accento fiorentino di Beatrice: una magnifica idea per sottolineare questo suo tratto distintivo.

Il titolo del capitolo è decisamente appropriato al contenuto. Mi è piaciuta davvero tanto l'idea del vento in qualità di narratore: ha un che di fiabesco che mi tranquillizza, quasi che la storia mi venisse sussurrata all'orecchio per farmi addormentare. È stata davvero una bella sensazione.

Ti lascio quindi la meritatissima bandierina verde insieme ai miei più sinceri complimenti. Leggerò con entusiasmo il resto della storia.
Dunque a presto!

Recensore Junior
28/08/15, ore 21:53

Ciao :D eccomi qui per lo scambio! Questo capitolo anche se lungo mi è piaciuto davvero.. aggiungo la storia tra le seguite e man mano recupererò i capitoli!
Gli stereotipi ci sono ma scegliendo questa cerchia bisognava aspettarseli. Onestamente non penso però che certi modi di fare andavano ancora di moda negli anni '80 ma tu sei la scrittrice e hai tutto il diritto di resuscitare i modi che vuoi ahah complimenti.. mi lasci curiosa. Alla prossima :3

Nuovo recensore
02/06/15, ore 13:35

Ciao,
Scusa il ritardo, sono riuscita solo adesso a terminare la lettura della tua storia. Trovo la trama molto interessante, i personaggi sono ben delineati e apprezzo molto l'ambientazione anni '80. Non sono molte le romantiche ambientate nel passato, anche se in questo caso si tratta di un passato relativamente recente, e questo è già un punto a tuo favore.
Devo farti i complimenti per quanto riguarda le descrizioni sono davvero ottime e ci si figura alla perfezione ciò di cui stai scrivendo.
Hai uno stile che oserei definire raffinato, con vocaboli non sempre così comuni e non ho trovato errori, sia morfologicamente che sintatticamente parlando.
Mi dispiace non riuscire a spendere per la tua storia lo stesso numero di parole che tu hai speso per la mia, ma trovo che se una cosa è bella non vi è necessita di scriverne tanto.

A presto, spero

-Angel

Recensore Veterano
25/04/15, ore 14:04

Eccomi qui. Parto con l’avvisarti che non ho una propensione particolare per le storie romantiche, ma la trama mi è sembrata intrigante e ho deciso di provarci comunque.
Mi piace molto l’idea iniziale, la personificazione del vento rende l’incipit quasi poetico, hai utilizzato un’ingegnosa metafora nonché originale. La storia è ambientata negli anni ottanta, ma devo ammettere che l’atmosfera sembra molto più consona al periodo dell’Illuminismo.  Si parla di salotti, ricevimenti e matrimoni combinati. È quasi straniante il confronto tra la mia idea di quel periodo e le occupazione delle famiglie altolocate, ma direi che l’attenzione che hai messo nei particolari è notevole. Deve essere stato difficile entrare nel clima di quell’ambito sociale.
Da quanto capito Marcello ed io andremo d’accordo. Nonostante faccia parte di una famiglia importante, rifiuta di cedere agli obblighi che gli vengono imposti. Ho apprezzato il rapporto di complicità che ha con il padre, totalmente opposto a quello con la madre. Vittoria e Gerardo mi sembrano i classici amici che abbiamo tutti. La saputella, lo dico con simpatia, per me è un complimento, e il sempliciotto di turno. Il loro scambio di battute durante la serata è curioso. Forse Maria Luisa era una vecchia cotta di Gerardo? O almeno, è una possibile interpretazione. Credo che troverò le risposte nel secondo capitolo. Beatrice ha fatto il suo ingresso in modo decisamente dirompente, anche se mi aspettavo un colpo di scena dopo le parole criptiche del padre di Marcello. Molto carina l’idea dell’accento fiorentino, è un’ulteriore differenza rispetto all’altre ragazze. Marcello da bravo cavaliere la difende e l’accompagna perfino a casa. Alla fine ci è rimasto fregato XD  Sono curiosa di sapere come continuerà il loro rapporto. La risposta mi sembra scontata, ma forse è quello che vuoi farci abilmente credere.
Per quanto riguarda lo stile, non ho trovato intoppi. Scorre molto bene e non ci sono elementi troppo baldanzosi, quindi credo che la tua revisione sia andata a buon fine. L’unica pecca sono un paio di periodi un po’ lunghi; non ti posso rimproverare altro visto che non ho trovato errori di grammatica.
Continuerò di certo la storia. Magari non ti lascerò una recensione per ogni capitolo, se riesco cercherò di leggerne più di uno per volta.
A presto!
21century

Recensore Master
17/03/15, ore 14:28

Ciao!
finalmente sono qui. Non mi ero scordata di te, ma con l inizio delle lezioni è stato un delirio. Oggi che ho un pochino di tempo libero mi voglio dedicate a leggere la tua storia, quindi per oggi sarai la mia vittima xD okkey, scherzi a parte, direi di non perdere altro tempo. Allora, non te lo nascondo: ho fatto fatica ad arrivare in fondo a questo primo capitolo. Non tanto per la lunghezza ( ho letto anche storie molto più lunghe ), ma per la struttura di alcune frasi. Premetto di aver letto le note a fine pagina e so che è il tuo stile ad essere così, però, davvero, alcuni periodi erano veramente arzigogolati E poco immediati. Innanzitutto...gli "ella" e" egli" Sono ovunque nel testo, anche quando non servono E rendono pesante la lettura. Per non parlare de " il biondo", "il moro" che a me personalmente non piacciono. Per questi ultimi è una scelta di stile, io preferisco non usarli perché li trovo orripilanti, però in generale posso anche ignorarli e procedere ( non fraintendermi, non sono una scrittrice ne una critica, era solo per sottolineare che non mi danno fastidio), ma quest'abbondanza di pronomi mi ha reso tutto più difficile, forse perché appesantiscono lo stile dandogli una sfumatura ottocentesca che non gradisco. ti consiglio di rileggere il capitolo e di usarli con più parsimonia, soprattutto nei dialoghi con massimo due persone ( in questo caso ripetere ogni volta chi è che parla è superfluo peeche basta mettere i soggetti delle prime due battute perché il lettore capisca a chi appartiene il dialogo.) Ho apprezzato moltissimo invece l uso del dialetto e le descrizioni approfondite di personaggi e ambienti. Sei riuscita perfettamante a dipingere l'atmosfera della Roma bene di fine anni 80 e mi hai catapultata in questo mondo con una forza evocativa fantastica. Inoltre i personaggi, grazie all'attenzione rivolta ai dialoghi, sembrano vivi e per niente artefatti. Mi ha colpita particolarmente il personaggio di Marcello ( un amabile Misantropo con un cuore più morbido di quello che vuol farci credere ) e vittoria, forse per il suo modo di fare così spigliato e divertente in cui mi rivedo moltissimo. Persino la sua civetteria mi ha strappato ben più di un sorriso xD su Beatrice non mi sono fatta un'idea molto precisa, quindi ti dirò il mio parere su di lei nei capitoli che seguiranno. Bon, entro oggi ti dirò le altre miè impressioni u.u un bacione
Hime

Recensore Master
05/03/15, ore 15:48

Ed eccomi!
Devo dire che mi piace il fatto che la storia in qualche modo sia “presentata” dal vento, è un espediente che trovo interessante, così come a volte si usa la luna, il sole…
Non se ti è capitato di leggere o vedere il film recente “La bambina che salvava i libri”, lì era la morte che narrava la vicenda e mi è ho adorata la cosa… Ma torniamo alla tua, di storia.
Molto carina il modo in cui hai presentato gli amici di Marcello ( A proposito! Ho già un debole per lui, i suoi capelli biondi e i suoi occhi verdi!) Mi piace il rapporto che sembra condividere con loro e anche se probabilmente farà coppia con Beatrice (presumo dalla presentazione della storia) devo dire che non lo avrei visto male nemmeno con Vittoria!
Ma parliamo della madre che è insopportabile! Mamma mia, che voglia di strozzarla, soprattutto dopo che ha gettato in modo tanto brusco il libro del figlio! Io amo i libri, argh! Maledetta! Almeno c’è il padre che mi sembra un suo “alleato”.
Ho apprezzato il disinteresse di Marcello verso la conversazione tra Vittoria e Maria Luisa. Temo che mi sarei annoiata pure io! Ahah!
Tutta questa pomposità del banchetto mi ha fatto venire l’orticaria! xD Ho respirato
Mmh… Beatrice come la Beatrice di Dante? Colpo di fulmine, eh, caro Marcello?
Devo dire che però al momento Beatrice non mi convince molto, forse perché si è presentata come la damigella da salvare dall’ubriaco di turno, bella e timida. Ma è presto per dare un parere complessivo, quindi ti farò sapere prossimamente!
In generale non ho trovato errori grammaticali, lo stile è fluido, semplice… l’unica cosa che mi ha un po’ fatta storcere il naso è questa atmosfera così “classica” ma non è il termine giusto. Proprio per questo voglio proseguire per vedere se è l’impressione del primo capitolo o se hai impostato tutta la storia su un tipo di schema “Ottocentesco”. Ecco, forse ti consiglierei ti “modernizzare” qualche termine e vivacizzare un po’ le conversazioni che non mi danno l’impressione di essere negli anni 80.
Per il resto, ripeto, mi hai incuriosito e proseguo nella lettura!
By Cleo^^

Recensore Veterano
21/01/15, ore 09:10

Buongiorno :) sono Francesca, una delle ragazze dello scambio libero di recensioni attuato ieri su una pagina facebook.
Oddio, questa storia, che purtroppo mi vedrà lenta nella lettura a causa della lunghezza dei capitoli, mi appare già meravigliosa **
Innanzitutto il tuo stile, che forse è davvero ottocentesco ma si sposa perfettamente con il clima dell'alta borghesia Romana degli anni ottanta che hai descritto minuziosamente già in questo capitolo. Tutto, a partire dai nomi e cognomi dei protagonisti, inquadra il contesto sociale.
Adoro la città di Roma e adoro le storie non proprio ambientate ai giorni nostri, anche se storicamente parlando il mio periodo preferito è quello del decennio precedente, i terribili anni settanta, per cui non mi stupisco più di tanto nell'aver apprezzato fin da subito l'intera storia.
Ammetto di aver capito il fatto della c corsiva solo dopo aver letto dell'origine fiorentina di Beatrice (mai nome fu più azzeccato per una ragazza proveniente da questa città :) )
Francamente non vedo poi tutti questi cliché, stai semplicemente raccontando delle diverse sfaccettature di un unico mondo.
Mi piacciono gli amici di Marcello, Vittoria è una ragazza a suo modo anticonformista e Gerardo, che sembrerebbe innamorato di Maria Luisa, è forse un giovane ancora in cerca di sé, poiché ho visto rare le sue prese di posizione.
Marcello è un ottimo protagonista, non preoccupato da quello che si può dire su di lui e fiero di essere com'è, malgrado in famiglia abbia dalla sua solo il padre.
Sulla Matrona e Conrado neanche mi esprimo. Non fraintendermi, sono personaggi costruiti in modo perfetto, ma molto ostici per ogni lettore, immagino.
Beatrice è dolce, carina, ma anche lei ha una grossa sicurezza di sé, lo si capisce dalle domande che fa e da come si pone nei confronti di Marcello alla fine, chiedendogli di uscire ancora, anche se sicuramente ha ricevuto un'educazione che non combacia con questo modo di essere, o almeno io ho inteso così nel vederla continuamente convinta di essere troppo invadente o maleducata.
In generale, comunque, abbiamo davanti a noi una buona ambientazione e un'ottima descrizione di personaggi, per non parlare dell'incipit riferito al vento (di cui mi stavo quasi scordando <.<) che dona all'intero racconto un fondo di magia.
Purtroppo, ripeto, vista la lunghezza dei capitoli e il modo in cui mi piace essere minuziosa quando recensisco temo che non potrò commentare oltre un solo capitolo al giorno, sperando di farcela tutti i giorni, ma questo non pregiudica l'interesse che ho nei confronti di questo tuo racconto.
Trovo tutto davvero perfetto, non so cos'altro aggiungere!
Un forte abbraccio e alla prossima!
- Francesca.

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