Ebbene, eccomi qui. So che avevo detto che avrei recensito più capitoli assieme, ma non avevo immaginato che sarebbe stato così corposo e ricco di bellissime cose da commentare. Bene, ho intenzione di prendermi tutto il tempo per farlo - sempre sperando che non verrà un papiello assurdo, come mio solito.
Partirei dall'impaginazione, se sei d'accordo - anche se non puoi rispondere, ma dopo questa storia mi hai attaccato un pizzico di galanteria -: credo proprio che tu sia riuscita a strutturare splendidamente il testo, con il titolo creato da te, il testo semplice ma molto curato - con quell'unica lettera maiuscola e colorata che fa tanto stile romanzo breve - e l'angolo autrice che nonostante usi lo stesso font della storia risulta ben separato dal resto. Insomma, un ottimo lavoro che sicuramente invoglia il lettore nella lettura.
Come sicuramente saprai, una delle caratteristiche più importanti di una storia Originale sono i personaggi e la trama (anzi, direi proprio le più importanti), quindi direi di commentare il tutto con calma e sangue freddo(?) - al solo scopo di risultare costruttiva e, comunque, premettendo che le mie sono solo opinioni espresse da una semplice ragazzina che si diletta e leggere e scrivere.
Non che io mi intenda particolarmente di storia - anzi, direi che il mio bagaglio culturale in questo senso è praticamente nullo -, però riesco tranquillamente a vedere i personaggi in quest'epoca di trent'anni fa, dove comunque ogni cosa era diversa rispetto a oggi. Quindi diciamo che le situazioni da te inscenate - i matrimoni combinati, la poca rilevanza del gentil sesso e questi fastidiosi galà - sono senza dubbio realistiche e immaginabili. Non per questo, però, spiccano per originalità.
Stessa cosa vale per i personaggi, che dal canto mio mi piacciono molto, però diciamo che il solito terzetto raffigurato da un ragazzo semplice, uno più scaltro e/o figo/importante e una ragazza furba e divertente non sono esattamente la novità (vedesi Harry Potter, Pokémon, everything...). Questo non significa che io non abbia apprezzato la storia, al contrario: mi sono divertita molto nella lettura e poi mi trovo d'accordo con il tuo angolo autrice - in breve, non è detto che ogni lettura che si affronti debba essere impostata sull'antica filosofia del seicento(?), per intenderci.
Un personaggio che invece mi ha stupita non poco è Beatrice - la quale mi richiama Dante, ma questo non ti interessa. Diciamo che in genere nelle storie con il protagonista che non vuole darla vinta alla società del suo tempo e sposarsi con una delle tante oche che ci sono in giro, la ragazza di cui poi si innamora è una tipa spigliata, tutto l'opposto di quelle altre. Beatrice, invece, è interessante per il suo animo candido, sebbene quell'ultimo invito mi è sembrato molto audace - abbastanza dal nascondere qualcosa.
Ho comunque amato tutti gli scambi di battute tra i vari personaggi, specialmente quelli in dialetto romano (che tra l'altro erano dannatamente azzeccati!) che a mio dire sono risultati a dir poco figherrimi(?). Quel tizio stupido che ha tentato di violentare Bea (sorry, non rammento il nome al momento attuale) è un lurido(?), spero fosse solo una comparsa e che non rompa la minchia nel resto dei capitoli. In quanto ai genitori di Marcello: la madre la odio, perché è il solito cliché di matrigna brutta e cattiva che si interessa solo al bene del regno e non alle aspirazioni del figlio, ma sento che possa migliorare con il tempo; il padre, invece, trovo che sia piuttosto puccioso, emana un'atmosfera così candida e leggiadra da poter canticchiare lalala mentre se ne va / ignorami, plz.
Ah, penso sia palese - Marcello dovrebbe svegliarsi - che Gerardo si sia preso una bella cotta per quell'oca giuliva che ci ha provato con il nostro protagonista, che cariiino; è a dir poco la dolcezza, per intenderci. E invece per quanto riguarda Vittoria, sono curiosa di scoprire com'è il suo ragazzo, perché affianco a una fiamma come questa voglio come minimo un fuoco di pari dimensioni.
La battuta che più mi è piaciuta è "«Ma davvero? E lei lo sa?»", può sembrare banale, però boh è molto nel mio stile AHAHAH.
A proposito di stile, tu scrivi veramente veramente bene. Trovo che il tuo lessico sia perfettamente adattato al periodo storico e che le descrizioni e i dialoghi incalzanti permettino di codersi al meglio anche una storia lunga come questa - ovvero non il mio genere. Ho notato solo qualche errorino, che mi appresto a segnalarti: "avr accettato" c'è un piccolo mistake di battitura, in quanto invece al secodo errore si tratta dei dialoghi, perché sicuramente saprai che quando parla la stessa persona i vari dialoghi (anche più di uno) vanno sullo stesso rigo e in alcuni casi (mi pare due o, al massimo, tre) sei andata a capo.
Detto questo rinnovo i complimenti e ti informo che la storia è tra le seguite; dovrei poter riuscire a recensire un capitolo ogni due giorni, chissà!
Bye, Halley. |