Recensioni per
Until
di aniasolary

Questa storia ha ottenuto 268 recensioni.
Positive : 267
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
10/07/14, ore 11:46
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Non sono di certo io quella che deve dire perchè Until merita un posto tra le scelte, perchè la storia parla da sola, ma capisco che l'amministrazione non abbia il tempo di leggere tutti i testi straordinari che si trovano qui su EFP, quindi tenterò di renderle giustizia.
Until è una di quelle storie che mi fanno ancora sperare che l'editoria possa salvarsi, che la letteratura ha ancora senso di esistere, nonostante le sue sole 200, o poco più, recensioni, perchè è la vita e io credo che l'arte debba sempre cercare di intrappolare la vita, in questo caso, tra le parole.
Oltre ad una trama davvero avvincente, intricata, interessante e ben costruita nonchè ben presentata e ad uno stile che definire poetico è decisamente un eufemismo, Until andrebbe inserita tra le storie scelte perchè è una vera perla di introspezione psicologica dei personaggi, che sono uno più bello dell'altro, ed è raro che un autore riesca a far amare tutti i suoi personaggi. Quindi eccoli qui, vi presento le pietre miliari di Until:
Il signor Silvers, che appare poche volte eppure riusciamo a conoscerlo, a capire quella sua intrinseca solennità mentre parla a Joshua delle pietre e mentre affronta con coraggio la morte pur di salvare lui ed il segreto di cui lo ha messo a parte. Cerca di salvare Joshua e forse un po' viene salvato da lui, dal pensiero che lui esiste e gli ha detto quasi tutto ciò che aveva da dirgli.
Agnes, anche lei compare in poche scene, eppure è indirettamente presente in tutta la storia, non solo perchè è la madre di Sarah, ma perchè è un po' l'anello di congiunzione tra il mondo delle forze della natura e quello di Marlene e Doreen.
Nathan, di cui sappiamo poco eppure è sempre abbastanza per capire che è stato salvato da Agnes, perchè se c'è qualcosa che accomuna ognuno di questo personaggi è che tutti si salvano e vengono salvati da se stessi e dagli altri (dove questo "da" va inteso come "dal pericolo di" e "grazie a", per tutti loro).
Louis, così simile a Martin, così legato a Joseph come saranno suo figlio e Cameron, così innamorato da rischiare tutto per salvare la sua famiglia senza pensarci un attimo.
Marlene, che nonostante la storia che ha alle spalle, nonostante suo padre, è quella più sorridente del gruppo, quella che sogna di volare e vola insegnandoci che "se vuoi, puoi": se vuoi sopravvivere, puoi sopravvivere; se vuoi ricostruirti una vita, puoi ricostruirti una vita; se vuoi superare le brutture della tua infanzia, puoi superare le brutture della tua infanzia; se vuoi trovare l'amore della tua vita, puoi trovare l'amore della tua vita; se vuoi avere la forza di sposarti e mettere su una tua famiglia, puoi avere la forza di sposarti e mettere su una tua famiglia; se vuoi volare, puoi volare. Forse l'unico personaggio che non salva nessuno e non è salvato da nessuno, perchè salva se stessa da sola.
Joseph, che si nega la possibilità di avere una vita, un figlio perchè non può averli con lei e sopporta l'odio di chi lo crede suo padre perchè farebbe di tutto pur di tenerlo al sicuro, di salvarlo per essere poi salvato da lui, da Martin, in quell'abbraccio.
Doreen... 'Reen, che fa ciò che io non sarei in grado di fare: vivere con il proprio figlio senza essere davvero sua madre, vederlo crescere ed essere sempre presente in ogni momento della sua vita mentre lui, davanti ai suoi occhi, muore di solitudine per un padre che crede assente, una madre che crede morta, una famiglia che crede inesistente; e intanto lui è da solo e lei prova a stargli vicina, ma, dannazione!, è solo la domestica e non può fare nulla e sa che lui non è davvero solo, non lo è mai stato, ma non può dirglielo perchè deve tenerlo al sicuro. Fa tutto questo solo per salvarlo, così come Louis ha salvato lei.
I nonni di Sarah (sì, perfino loro), che diranno forse dieci parole in tutta la storia eppure sono vivi e tu, lettore, li senti vivi, li senti uscire dalla pagina e consolare, salvare anche te mentre ti distruggi perchè nella vita di questi ragazzi tutto sembra andare male e nessuno sembra poter cambiare le cose e tu, sempre tu, lettore, sai che non è solo una storia, sai che è la vita vera quella che sembra sempre andare male e capisci che devi darle fiducia, che devi lottare e sperare, sempre, perchè prima o poi tutto cambia e tutto può finalmente restare uguale.
Cameron, il sospiro di sollievo, la boccata d'aria fresca di Until, sempre così ottimista, così semplice (nel senso buono del termine, ovviamente)... una roccia a cui alcuni dei personaggi più bisognosi sentono di potersi appoggiare per andare avanti e salvarsi.
Julie, quella spaventata, ma coraggiosa, che sa di dover aiutare Sarah perchè vorrebbe dire aiutare anche se stessa e superare finalmente tutto quello che è successo, perchè all'inizio ha paura di affrontare i suoi sensi di colpa, perchè ha accettato di far arrabbiare la sua migliore amica e l'ha persa, credeva, per sempre e invece la vita le ha fatto il dono migliore che potesse sperare: una seconda possibilità, e lei è brava e la accoglie e se la gode e la sua esistenza prende una svolta completamente inaspettata, ma bellissima e si salva, salvando anche un po' Sarah.
Hans (che all'inizio odiavo), confuso e dolorante, finchè non ritrova Yvonne e anche loro si salvano a vicenda perchè sono soli, troppo soli e hanno bisogno di essere soli insieme o moriranno dissanguati dal dolore e dalla solitudine.
Yvonne, che (Dio, com'è difficile parlare di lei!) continua a fidarsi di suo padre e a fare tutto ciò che li le dice nonostante l'uomo che è diventato, perchè Cassie le ha insegnato a sperare sempre, perchè quella cameriera era l'unica a conoscere davvero Joshua e sa che lui è il primo a dover essere salvato da se stesso, o finirà con l'uccidere sua figlia.
Martin, ragazzo straordinario, narcisista e bello come lo era stato suo padre, bravo con le ragazze, ricco, strafottente... annoiato e solo. Lui è quello che fa il percorso più duro perchè non deve trovare solo la felicità, deve trovare prima di tutto se stesso ed è questo che lo porta a cercare il soggetto pericoloso.
Sarah, Sarah il mostro, terrorizzata e sola, anche lei deve capire "cosa c'è dentro quel chi" prima anche solo di desiderare la felicità, prima di smettere di scrivere sul suo taccuino le cose che la tengono in vita perchè è in grado di tenersi in vita da sola, perchè finalmente vuole vivere e sorridere e ridere e parlare e sentire e sentirsi. Sarah che può essere chiunque di noi in un qualche momento o luogo della nostra vita. Sar, che salva Mat e viene salvata da lui.
E poi c'è lui... Joe, Joshua... una vita rovinata dal dolore che, se non controllato, diventa vendetta e ci mangia da dentro strappandoci via da noi stessi o peggio, tenendoci imprigionati mentre la rabbia ci guida in azioni che non abbiamo la forza di fermare e rimaniamo lì, immobilizzati, spettatori di una vita che ormai non ci appartiene più. E io lo so che quello delle pietre è solo un espediente letterario, perchè Joshua è chiunque di noi, proprio come Sarah, nel momento in cui viviamo nel passato e non abbiamo la forza di salvarci da soli e non lasciamo che siano gli altri a salvarci e muoriamo ogni giorno un po' di più finche di noi non rimane altro che l'odio, oppure finchè qualcuno non ci salva con la forza, come fa Sarah, e allora riacquistiamo lucidità e usciamo da quel coma dei sensi in cui la rabbia ci aveva gettati e diventiamo giudici della nostra vita e allora sì che possiamo finalmente salvarci e tornare indietro, ma non tornare di nuovo al passato, no! Possiamo tornare semplicemente a prendere in mano la nostra vita per cercare di renderla migliore anche se il tempo passa e tutti gli amori della nostra vita sono passati. Salvato dalla figlia di quella che credeva l'amore della sua vita, a beneficio della figlia di quella che in realtà lo era stata.
E il mio giudizio sulla storia rimane sempre quello che ti ho scritto anche su Facebook, quindi lo riporto anche qui: mi sono svegliata questa mattina, dopo aver fatto molto tardi ieri sera per finire di leggere, e avevo quel peso sul petto di quando finisci un libro ed è come averci lasciato dentro una parte di te per fare spazio a ciò che voleva insegnarti. Perchè, come dice Aniasolary, in Until c'è "solitudine e speranza, amore e amicizia, figli e genitori, paura e coraggio, perdono e vendetta, rabbia e pace", ma soprattutto c'è voglia di crescere e cambiare la propria vita per poterla vivere davvero.
E salvare.
E salvarsi.
Quindi grazie, Ania, perchè hai reso la mia vita un po' migliore come solo un buon libro riesce a fare :)
A presto,
Delilah <3
(Recensione modificata il 10/07/2014 - 11:50 am)
(Recensione modificata il 10/07/2014 - 11:51 am)

Nuovo recensore
09/07/14, ore 18:34

Ciao Ania,
è da tanto che non mi faccio sentire e mi dispiace moltissimo, ho avuto problemi con la scuola e in famiglia e cosi non ho mai avuto tempo per recensire la tua splendida storia. Spero che tu non ce l'abbia con me.
Mi dispiace che sia finita e ancora una volta ti dico che il modo in cui scrivi mi piace moltissimo. Usi termini che completano e fanno comprendere meglio la frase.
In altre parole amo il tuo modo di scrivere.
La fine della storia era inaspettata, non mi sarei mai aspettata che facesse tirocinio nella sua vecchia scuola, e la parte che mi è piaciuta di più è quando la bambina chiede a Sarah di vedere il proprio disegno.
Poi c'è il capitolo extra e questo è stupendo perchè finalmente Hans e Yvonne si chiariscono, ed è tutto un susseguirsi di emozioni. La parte che mi è piaciuta di più è dove Phil dice a Yvonne che loro due si completano.
Beh detto questo ti volevo ringraziare per avermi citata nei tuoi ringraziamenti e poi la mia amica sta leggendo la tua nuova storia e vorrebbe che la continuassi...sempre se hai tempo. Io ancora non la inizio perchè ho molta roba da leggere quindi se ho tempo le do un'occhiata. :)
Spero tu accetti le mie scuse.
Baci Marika!

P.S. ho prefeito recensire l'epilogo e il capitolo extra insieme x comodità spero non ti dispiaccia. :)

Recensore Master
08/07/14, ore 08:54

Allora... Diró poco perché sono dal cellulare e odio recensire dal.cellulare, spero mi.perdonerai e perdonerai eventuali errori.
Ho scoperto la tua storia dalla magnifica presentazione di DJ - pardon, Hanna Lewis - sul gruppo degli scrittori maledetti. E devo dire che mi.intriga molto! *-----*
Purtroppo domani ho un esame e sono quindi costretta ad abbandonare la lettura per un ripasso, però sappi che la storia finisce nelle preferite e che la recupererò con calma poi.
Davvero complimenti! *----*

Recensore Veterano
06/07/14, ore 12:53

Come già spiegato voglio recensire questa storia capitolo per capitolo, perché è un progetto a cui hai lavorato tanto - e si vede! - e mi sembra giusto così. Sei proprio brava a descrivere il mondo complicato della giovinezza. Non solo quella delle feste, ma soprattutto quella dello smarrimento, dei gesti osati, delle insicurezze, e dei pentimenti. Spieghiamolo a qualcuno che non sono solo gli adulti a capire di aver sbagliato. Diciamolo che anche noi capiamo di aver commesso degli errori, perché siamo svegli abbastanza. Ho pensato questo, mentre leggevo del disgusto che Martin prova nell'andare a letto con Ivy. Per quanto riguarda Sarah, il suo malessere mi lascia sempre forti emozioni dentro. Non è quella depressione pesante da leggere, ma come un fremito doloroso e allo stesso tempo bellissimo. Sarah è fragile, ma di una fragilità che (lo so che è assurdo, ma non vedo perché dovrei mentire) mi ricorda un personaggio che in altri tempi, e in un contesto totalmente diverso, mi ha acceso dentro la stessa tenerezza: Erminia, straordinario personaggio femminile di Torquato Tasso.
Bella la descrizione dei brevi momenti in cui si permette di sentire se stessa, con la creta in mano. Non c'è che dire, Ania, BRAVA!

Recensore Veterano
20/06/14, ore 12:15
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Ho letto questa storia un sacco di volte, così tante che ormai non riesco più a tenere il conto, ma ad ogni lettura riesco sempre ed ancora ad emozionarmi come se fosse la prima. L'ho iniziata sin dai suoi primi capitoli, ad ogni aggiornamento ho cercato di spronare mentalmente l'autrice a continuare quest'avventura, la sua prima avventura con una long originale, e nonostante i miei sforzi, nonostante cercassi di farmi un'idea di come l'avrebbe conclusa, di come si sarebbe svolta la vicenda e quale sorte avrebbero avuto i personaggi... mi ha stupita, mi ha scaraventato addosso una miriade di sensazioni che non saprei neanche spiegare come vorrei.
Io penso che non sia semplice creare qualcosa di nostro, qualcosa di personale e, appunto, originale, che sia capace di coinvolgere un pubblico più vasto possibile. Alcuni autori, proprio per crearsi un gruppo cospicuo di lettori, cercano di scrivere ciò che loro vogliono, cercano di "accontentarli", di non deluderli. E questo, spesso, a quei lettori che non badano ai propri "desideri", ma che considerano la storia nell'insieme e nella sua naturalezza, non va giù, proprio perché la percepiscono come qualcosa che non è fuoriuscita dal cuore. Aniasolary, invece, si è lasciata semplicemente spingere dal proprio istinto, ha scritto quello che sentiva senza rimuginarci troppo, proprio come dovrebbe essere, e pian piano, dopo le prime incertezze, ha cominciato a prenderci la mano, ha conosciuto i propri personaggi e li ha delineati tanto bene da renderli quasi reali. Non c'è nessuno che non mi abbia colpita: c'è Sarah, che - malgrado abbia un grande potere, un potere letale e pericoloso - è più fragile di qualsiasi altra protagonista di ogni altra storia che abbia mai letto, ma al tempo stesso forte e coraggiosa; c'è Martin, quel tipo di ragazzo che vuol fare il gradasso, eppure risulta capace di amare con un'intensità che ti meraviglia sempre - e non solo Sarah, ma anche le persone che gli sono accanto; c'è Hans e c'è Yvonne, due ragazzi da un passato simile, con cicatrici più profonde di quelle presenti sul corpo, che scoprono di essere più di un amico/un'amica l'uno per l'altra; c'è Joe, le cui buone intenzioni lo hanno reso un mostro, un mostro che in certi sprazzi è ancora in grado di amare; ci sono anche il suo rapporto bellissimo con Yvonne, e così altri personaggi che andrebbero approfonditi. Non mi focalizzerò troppo sul suo stile: dico solo che, di tutti gli Young Adult e di tutti gli Urban Fantasy che abbia letto, nessun'autrice ha scritto nel modo in cui scrive Ania: è una poetessa, la sua introspezione riesce a scavare nella mente del lettore senza lasciargli scampo. E quello che meraviglia è il fatto che riesca a trasformare le brutture (il dolore, la tristezza, il tradimento, etc...) in qualcosa di bellissimo, in qualcosa che ti commuove, che ti fa scorgere più punti di vista. Perché "Until" è più di un fantasy; il genere sovrannaturale collega soltanto il vissuto dei vari personaggi. In "Until" c'è ben altro: c'è l'amore in ogni sua sfaccettatura. E non smetterò mai di fare i complimenti all'autrice, nella speranza che, un giorno o l'altro, riesca a trovare il coraggio di mandarla a una casa editrice. Merita. Merita di trovarsi negli scaffali delle librerie più di tanti altri libri.

Recensore Veterano
22/04/14, ore 11:47

Scrivo questa recensione un mesetto fa, la scheda si chiude e perdo tutto ciò che avevo scritto. Ci riprovo ieri, stessa cosa: si apre una finestra spam su scommesse sportive. Forse stavolta potrei riuscire a recensire!
Ci tenevo (forse l'ho già detto) a commentare capitolo per capitolo, spero di mantenermi costante. Cominciamo con la recensione vera e propria.
Se c'è una cosa che amo delle tue storie e di Until in particolare (nel frattempo ho letto altri capitoli, è chiaro) è il modo in cui padroneggi il linguaggio per descrivere le sensazioni e per trasmettere idee attraverso le metafore. Quest'ultime in particolare sono sempre originali ma allo stesso tempo mai esagerate. Alcuni scrittori particolarmente famosi vengono considerati degli Dei e poi s'inventano metafore oltre i limiti dell'assurdo. Secondo me in una storia stonano solo. Ne ho apprezzata una specifica, che è quello con cui Martin ci parla del distacco di suo padre: uno sconosciuto in metropolitana. E' assolutamente efficace!
L'alone di mistero che avvolge la figura di Sarah è mozzafiato. Quando entra in scena sei sempre lì a farti domande, con un senso di malessere che inevitabilmente esce dal personaggio per arrivare al lettore. Sei una delle poche autrici su efp che riesce a trasmettermi certe emozioni, bravissima!
Ultimo appunto sull'inizio. Dovevi vedere la mi faccia. Ricordo che la prima volta che lo lessi pensai "nero rosso, oddio, che sarà?"... il joystick xD
Che dire, complimenti. E' bello vedere come questa originale ti sia entrata nel cuore: fidati, si sente e si vede che ci hai messo l'anima per scriverla!

Recensore Junior
07/04/14, ore 20:41
Cap. 5:

Eccomi di nuovo, 
forse per oggi mi fermerò a commentare a questo capitolo per ora ma non so. 
Ti lascerò con il dubbio di quando ricomparirò U_U. Muhawawawawawa + risata malefica. 
Ma veniamo a noi.
Altro capitolo piuttosto breve ma,, intenso. 
Sono passati alcuni giorni, la scuola va avanti e quì per la prima volta parliamo di una lezione. 
E' artigianato e mi fa piacere che tu abbia comunque cercato di attenerti al tema delle scuole americane e non abbia mischiato cose senza senso tratte dai nostri licei. Purtroppo succede fin troppo spesso su EFP. 
La prima vera conversazione tra i due è davvero normale ma comunque pregna di intensità, soprattutto grazie all'inserimento dei pensieri di Sarah. La primissima scena, dove lei si scrive sulla mano con la penna rossa è davvero una bellissima immagine. Una cosa naturale, che tutti fanno, ma bella. 
Incuriosisce sempre più la mente di Sarah, è naturale che sia spaventata da sé stessa ma comunque si lascia andare facilmente con Martin. Un po' il cliché classico dell'inamoramento tra adolescenti, questo è pur vero, motivato solo dal colpo di fulmine, però comunque il testo è ben trattato, i dialoghi funzionano, tutto torna e quindi ce ne possiamo anche fregare dei cliché. Alla fine esistono perché funzionano no?
Unico appunto che ti faccio è solo di rivedere i capitoli. A volte le virgole, i tempi verbali e qualche svista rallentano la lettura. Ed è un peccato!
Ti riporto due errorini intanto che ho notato così magari lo correggi più facilmente:
 ''Li ho visti sul mobile del soggiorno, basta un piccolo sfioro per farli suonare insieme alle palline d’ottone.''
A mio parere la frase perde di senso perché hai usato comunque un espressione credo nuovamente dialettale, Sfioro inteso come tocco in questo caso. Cioè, intendi che sfiorandolo suona ma io direi '' basta un lieve tocco per farli suonare..'' Non trovi?
Poi c'è anche questa:
'' Faccio un respiro profondo e lui si sfrega le mani, la felpa blu gli fa sembrare gli fa gli occhi ancora più chiari.''
Quì è palese la ripetizione, piccola svista mentre scrivevi.^_^
Tutto quì per oggi.

A presto!

Sorella Grimm

 

Recensore Junior
07/04/14, ore 19:51
Cap. 4:

Ehilà, heilà. heilààààààààà.
Credo che probabilmente le mie recensioni siano una piaga piuttosto che interessanti ma mi spiace, continuerai a sentirmi blaterare a lungo. 
Eccoci quì al momento del vero incontro/scontro. 
Martin è sempre più interessanto a Sarah, e ci hai spiegato un poco come mai si è interessato a lei dopo quel foglio, semplice curiosità che però si è trasformata in attrazione quando l'ha vista.
Per lui è bellissima e triste, vede la sofferenza che è in lei, la solitudine, il distacco e forse vorrebbe capire perché, quasi ignorando però quello che quel foglio diceva inizialmente; cioè quanto sia pericolosa. 
 Sarah in fondo appare ben poco pericolosa, ed anche per noi lettori sembra così. Forse il futuro smentirà, in un senso o in un altro, i nostri dubbi. 
Quì abbiamo un classico momento scolastico trattato però come qualcosa di non prettamente legato alle lezioni, per questo non molto pesante a mio avviso. ( Scusa ma proprio le storie scolastiche non le reggo normalmente. XD)
Il piccolo momento di conversazione difficile tra i due ragazzi, e l'interruzione di Yvonne mi è piaciuta molto. Semplice ma che ci porta su un livello emotivo diverso. 
I temi che tratti e l'emotività che tratti è delicata e non praticolarmente cervellotica, come ogni Youngh Adult, ma comunque gradevolissima. 
Come questo inserimento dei dubbi e delle domande su sé stesso di Martin. Mi piace da morire il fatto che si chieda se conoscere Sarah lo aiuterà a conoscere qualcosa di nuovo su di sé. 
Ovviamente il tema che tratti a livello di sentimenti è molto classico, molto trattato, però l'inserimento di questo mistero, di questi strani poteri di Sarah, poteri indotti, rende tutto diverso ed intrigante. 
E' poi ovvio che comunque anche la storia d'amore che si spera nasca tra i due attira molto nopi lettori.
Capitolo molto più breve degli altri questo, forse volevi lasciarci con la suspance di quello che accadrà dopo. 
A livello grammaticale ho riscontrato un calo lieve nell'attenzione relativa al testo, forse avevi meno tempo da donargli, forse eri maggiormente presa dal momento tra Sarah e Martin e hai tralasciato l'attenzione al testo puro. 
Ho trovato soprattutto un passaggio in cui c'è un poco di caos a livello di verbi. Rivedilo perché la storia merita. 

'' Faccio spallucce. Ci provo, almeno, perché così mi rendo conto di quanto mi sento teso. Di quanto sarebbe naturale se i miei muscoli si strappino per un movimento veloce. "

Sicuramente per quanto la frase sia al presente il verbo corretto non è strappino ma strappassero. E poi devo dire che personalmente userei ''Mi senta'' e non ''mi sento'' teso. La frase mi risulta più corretta e più musicale così. 

Un abbraccio,

Sorella Grimm


 

Recensore Junior
07/04/14, ore 19:24

Ciao, ciaooo XD
Eccomi ancora quì, mi stò prendno un momentino da dedicarti completamente.
Allora, vediamo questo nuovo capitolo.
Finalmente vediamo attraverso gli occhi di Sarah; capiamo che la sua vita non è semplice e soprattutto che ha paura di stare in mezzo alla gente. 
Probabilmente si vede come un mostro, come il soggetto pericoloso che quei fogli illustrano. 
La scena del bagno è molto bella, incorcia molti personaggi che vediamo poi nella storia, e questa tua capacità mi piace moltissimo. 
Incroci molto personaggi con semplicità creando dei loro piccoli momenti o dei cammei nel mezzo delle azioni e dei pensieri altrui. 
Come Yvonne, che prima è in bagno con Sarah, poi si diverte con Martin e nel capitolo prima incrocia Martin e lo mangia con gli occhi. 
Le immagini e le scene che hai creato, che hai intrecciato, i pensieri di Martin, quelli di Sarah, che si rincorrono vicendevolmente senza saperlo, sono profondamente realistici e commoventi nella loro intensità.
I primi due capitoli sono davvero belli, ma anche questo non è da meno. Per ora non saprei dire quello che maggiormente ho apprezzato. Cinematograficamente parlando questo è davvero intricato e ricco; vivo. 
Complimenti. 
Voglio farti un singolo appunto che mi è saltato all'occhio, soprattutto perché è all'inizio del capitolo.
Questa frase: ''Alzo lo sguardo e ogni nervo, ogni cellula, ogni organello che forma il mio corpo... [...]'' , contine la parola Organello. Io obiettivamente scriverei organo, non credo esista nel vocabolario la parola organello, nemmeno organino diciamo, nessun diminutivo. Forse è più un espressione dialettale e normalmente, se non per caratterizzare il parlato di un personaggio, non viene usato.

Per il resto bravissima nuovamente. Mi stà coinvolgendo molto la storia, sono curiosa. 
Al prossimo capitolo!


Sorella Grimm

Recensore Junior
07/04/14, ore 19:11

Ehilà figliola!!! XD
Eccomi di nuovo da te come promesso. 
Ho riletto al volo il capitolo e come la prima volta si è dimostrato davvero molto ben organizzato. 
In primis la prima persona nel parlato è una cosa che bisogna saper dosare bene, può diventare noiosa ma normalmente crea un maggiore coinvolgimento e tu ci coinvolgi decisamente. 
Quì conosciamo Martin e Cameron, una semplice coppia di amici che studiano (poco), si divertono come ogni ragazzo moderno e pensano alle ragazze. 
Non capiamo a pieno ancora chi sia precisamente Martin ma sappiamo che questi due amici vengono da due mondi diversi ma vicini; due mondi che con loro si sono uniti. 
Quello dei più ricchi e quello delle persone comuni. Due grandi amici, con i loro battibecchi ed il loro affetto.
Vediamo anche la figura di Doreen, che non sappiamo se sia la nuova ''madre'' di Martin o una parente di qualche tipo; o magari la cameriera. 
Vedremo con il tempo se quest'informazione sarà fondamentale. 
E poi c'è il padre di Martin.
Un uomo impengato, che trascura il figlio, che non si capisce cposa faccia. 
Però ha qualche segretuccio, lo intuiamo da questi file che tiene sulla nostra piccola Sarah.
Chissà... chissà. 
Ed ecco quindi Sarah. E' cresciuta, ma non come tutte le ragazze della sua età. Non guarda i ragazzi, sembra evitarli, ha pochissimi rapporti umani ma riesce comunque ad attirare Martin.
Leggendo di come lui cambia le sue abitudini per cercarla però mi sorge spontanea una domanda. 
Ma perché uno come lui si è incuriosito così tanto per questa cosa che ha trovato? 
Ok, è pur sempre un qualcosa legato alla sua scuola, e magari potrebbe essere curioso di vedere chi sia questa ragazza, ma addirittura spingerlo a seguirla sotto la pioggia giù dal pullman. 
Non è una critica eh! Assolutamente. 
Solo, essendo che la storia è carina, a volte è anche bello e divertente curare i dettagli. 
E' quello a volte che da alla storia quel qualcosa in più.
Magari dopo lo spiegherai meglio però. Aspetterò e vedrò. ^_^
Ma torniamo alla storia. 
Bello il ritmo, belli i pezzi di pensiero in corsivo, mi piacciono molto, e carinissimo l'inizio dove sembra subito che parlino di nuovo i misteriosi uomini ed il computer malvagio che domina Sarah, ed invece sono due ragazzi alle prese con la Play. Davvero bello, mi ha colpito da subito. 
Anche quì non noto errori di sorta, si vede che hai curato i primi capitoli. Brava davvero. 

Non mi rimane che passare al prossimo!

Sorella Grimm
 

Recensore Junior
07/04/14, ore 18:55
Cap. 1:

Ed eccomi quì tutta per te, per cominciare a seguire la tua storia.
Anche tu hai la tua mamma a disposizione ora, una mamma che ha già quasi letto tutti i capitoli e che pian piano te li commenterà. In vero sono più una sorella che una mamma visto il nick name ma chiamami come vuoi XPP. 
Ma torniamo a noi. 
Premetto che normalmente non leggo storie dal genere scolastico, gli Yough Adult si, ma tutto ciò che ha di mezzo una scuola normalmente mi fa storcere il naso. 
Ma, e c'è un ma, nella tua storia a parte non essere il tema principale la scuola, è trattato davvero bene come argomento.
Fin da questo primo capitolo la trama misteriosa emerge nettamente. 
L'evento traumatico che viene raccontato in questo prologo è davvero descritto bene; semplice e diretto. Abbiamo tutti gli elementi per un bel dilemma, un uomo misterioro ed una bambina con un ''potere'' che non sa come affrontare. Mi piace decisamente molto. 
Per quango il tuo modo di scrivere sia molto semplice la trama fila liscissima e non ho trovato nemmeno grandi errori. Forse è proprio la semplicità che crea questa linearità nella lettura. 
Mi sono piaciute molto le interruzioni in corsivo di una sorta di computer, hanno creato suspence e ci hanno guidato bene nel crescendo dell'azione. 
Il rosso che domina questo primissimo capitolo è ben calibrato, è un colore forte che hai inserito in delle immagini molto belle; come quella dei pezzi di foglio rossi che cadono per terra.
Devi sapere che io studio e lavoro nel mondo del teatro e del cinema e quindi spesso io ragiono molto in maniera cinematografica e questo inizio è molto da film. Delle bellissime inquadrature. 
Ora vado a dirti cosa ho pensato leggendo il primo capitolo. 

A tra poco, 

Sorella Grimm ( oggi un poco mamma) ^_^ 
 
 

Recensore Veterano
04/04/14, ore 17:17
Cap. 1:

Ok, lo so che ci ho messo un mucchio di tempo, ma in questo periodo non riesco a trovare nemmeno un minuto per me per leggere quello che voglio. Però alla fine sono qui!
Sicuramente mi hai incuriosita e con quella ripetizione "Povera, povera piccola" mi hai fatto provare un'immediata empatia per Sarah.
Ora non mi resta che scoprire cosa le riserva il futuro.
Baci

Pinzy

Recensore Veterano
03/04/14, ore 23:09

Sono riuscita a ritagliarmi un momento, ma vista l'ora perdona se la recensione sarà orrenda! Ma ci tenevo a lasciarti due righe, soprattutto avendo questi cinque minuti liberi.
Ho adorato moltissimo questo extra. Come ben sai, Yvonne non è mai stata un mio personaggio preferito, tutto il contrario. L'ho quasi detestata, non sapendo la sua storia. Una storia che è stata poi snocciolata e che, appunto, me l'ha fatta rivalutare. Hans, al contrario, mi è stato simpatico da subito. Non so spiegarti il motivo, ma è così. Sentivo che era una persona buona, un ragazzo d'oro, e non l'ho mai visto come una minaccia vera e propria per la coppia Sarah/Martin. Ed insieme sono esplosivi. Adoro come Hans si prende cura della sua Vonny. Sono come pezzi di un puzzle che, insieme, si completano.
Il tuo modo di scrivere è sempre impeccabile. Semplice, tagliente, rapido. Arriva al cuore e non sai nemmeno quando è successo, eppure è lì e lo senti. Anche in questo extra non ti sei risparmiata.
Complimenti, cara! Un bacione, e aspetto nuovi extra e, soprattutto, nuove storie! ;)

Mia Swatt.

Recensore Veterano
01/04/14, ore 21:58

Ciao Ania!
Questo extra è all'altezza del resto della storia.
Le emozioni che traspaiono sono le stesse di sempre: dolore, solitudine, ma anche la voglia lancinante di riscatto, di sopravvivenza, di vita.
Yvonne crede che a causa del suo passato, che l'ha sporcata, non abbia diritto ad un futuro "pulito". Ma Hans è così puro e forte, nonostante il dolore e la sofferenza, da riuscire a farla sperare ancora.
Lei è davvero la gabbianella, lui il gatto che le insegnò a volare.
Grazie per questo altro pezzetto di questa bella storia che mi mancherà!
Un saluto.
(Recensione modificata il 01/04/2014 - 10:00 pm)

Recensore Junior
30/03/14, ore 00:26

E poi boh...leggo questo capitolo e mi viene voglia di salterne qualcuno per capire finalmente cosa sta succedndo, risolvere le mille mila domande che mi pongo dal primo capitolo!!! Devo aspettare ancora tanto? Ti prego, dimmi che i prossimi capitoli mi aiuteranno, ti prego!! Quando saprò di più su Joe e Ca? Quando ç_ç ??
La parte di Martin e Cam (che io adoro tantissimo) è stata fantastica. Hai proprio ragione, i ragazzi hanno una concezione di amiciia tutta loro. La prendono con più spensieratezza mentre noi ragazze ci facciamo rodere il fegato dalla rabbia, il risentimento...e niente, ora continuo a leggere nella speranza di ricevere ulteriori informazioni <3
Ari