Recensioni per
Fuoco nelle Tenebre
di Himenoshirotsuki

Questa storia ha ottenuto 455 recensioni.
Positive : 450
Neutre o critiche: 5 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
12/12/14, ore 12:48
Cap. 17:

Ciao!
Purtroppo sono costretta a lasciarti un’altra neutra e, se da una parte mi dispaice perchè potrei dare l’impressione di non apprezzare la storia, dall’altra non ne sono pentita, perchè, se vuoi davvero che non sia solo una storia postata su efp, i livelli devono essere altissimi. Altrimenti non sarebbe tanto diversa dalle centinaie di altre che popolano il sito.
Come sempre, la modalità è la medesima. Cercherò di essere il più specifica e sintetica possibile, ovviamente, in modo da farti capire appieno i motivi di questa mia decisione.

CAPITOLO 16:
Per prima cosa devo segnalarti che il titolo nell’index (Vecchi legami) è diverso da quello indicato nel testo (Vecchi ricordi), una svista dovuta a una revisione?
Passando invece al capitolo vero e proprio, devo dire di averlo apprezzato abbastanza, nonostante i problemi di forma di cui parlerò dopo, perchè ci aiuta a capire qualcosina di più del “nostro” Ledah e ci dà un’ulteriore panoramica sulla personalità di questo ragazzo così complesso. Inoltre, ci permette di iniziare a capire e a farci un’idea della tua scelta di rendere gli elfi cattivi, contrariamente a quanto succede di solito. Ovviamente so bene che esistono delle motivazioni generali legate alla tua concezione degli esseri viventi dotati di raziocinio (giacchè non posso chiamarli “umani”, essendo due razze diverse) alla base di questa decisione, ma sicuramente sono convinta che anche un po’ di storia personale abbia contribuito. Non mi uccidere per quanto sto per dire, ma, oltre a te, che io sappia, solo un altro autore di fantasy non ha condiviso l’idea degli elfi come creature superiori, pur considerandoli comunque più o meno buoni: la Rowling. Tu detesti HP, ma, oggettivamente, spero ammetterai che alcune sue modifiche rispetto al genere sono alquanto interessanti.
Ma smetto di divagare e vado avanti.
Vedere finalmente chi è davvero Ledah mi ha aperto abbastanza gli occhi; in fondo, penso che lui e Airis non siano poi così tanto diversi, il che spiega quella sottile attrazione (non fisica, nè sessuale, attenzione, probabilmente solo intellettuale) che intercorre fra i due e che nessuno sa spiegarsi. Non loro, perlomeno. Penso che entrambi siano due persone (ragazzi?) che vogliono apparire forti e che lo devono essere per il ruolo che hanno deciso di ricoprire nella società, ma che, in fondo, siano estremamente fragili, solitari per scelta o forse per necessità, ma, soprattutto, desiderosi di amore e comprensione, due cose che nella vita sono state loro tolte dagli eventi, anche se ancora non sappiamo quali sono. E l’ho capito da questa frase, che ho trovato un po’ un dogma e un indizio importante per capire (se potessi, te lo metterei in corsivo. Tu considera come se lo avessi fatto, ok?): “Sentirsi amato, anche solo per un attimo, gli avrebbe tolto di dosso l'angoscia per quelle parole non dette e la sensazione di solitudine che gli attanagliava le viscere, anche se quello era l'unico sentimento a cui poteva aspirare: un amore che non portava via, che incendiava rapidamente il corpo e alla stessa velocità si esauriva.”
Ora penserai: se il capitolo le è piaciuto così tanto, perchè mi ha rifilato una neutra? Beh, perchè, se come contenuto ci siamo, come forma ho riscontrato parecchie criticità: in particolare, oltre a errori diffusi di grammatica, spesso è la sintassi a essere carente o, ancora meglio, confusa, con le frasi scollegate fra loro o in contraddizione. Dovresti stare più attenta a quest’aspetto e, soprattutto, ai connettivi che scegli, perchè sono importanti ai fini della comprensione della relazione causa-effetto.
Inoltre, mi piacerebbe sapere qualcosa di più su alcune sostanze (?) che hai nominato, senza darci ulteriori spiegazioni, lasciando lì dei nomi quasi a caso. Sto parlando del cristallo nero di Valhalla, dell’argento alchemico e del ferro freddo, ovviamente.
Un’altra domanda riguarda, invece, gli edifici importanti in Fuoco, che, a giudicare dal lessico che usi, sembrano delle chiese, anche se la loro funzione non è religiosa, come in questo capitolo. E’ un’impressione mia o è voluto?
E’ interessante scoprire che Ledah ha una sorella, ma credo che, visti i capitoli successivi, aspetterò a farti domande su questo.
Infine, una frase riguardo Ledah che pare più una condanna di morte, che altro, quasi un monito che non si avrà mai la pace, che sarà sempre una lotta continua e incessante, fino a trascinarsi attraverso l’esistenza: “Noi non dimentichiamo chi sei stato”.

CAPITOLO 17:
Bella l’immagine della cittadina, ma, sinceramente, ho trovato che l’orologio sia un po’ troppo umano per Esperya, mi è parso quasi stonasse rispetto al resto e rispetto alla descrizione nella storia. Probabilmente è per averlo visto tante volte, ma mi ha ricordato il Big Ben e quindi mi ha riportato bruscamente alla realtà, cosa che con un fantasy non dovrebbe mai accadere.
La storia di Caillean è molto triste ed è interessante esaminare il contrasto fra lei e Airis, sopratutto dopo, quando quest’ultima userà questo nome, quasi a voler ritornare al passato, a essere ciò che era PRIMA. L’idea che sia stata isolata dal paese per una diceria la dice lunga sulla natura umana per prima cosa, e, per seconda, mi ha ricordato la figlia della protagonista della “Lettera Scarlatta” di Hawthorne, Perla, con cui condivide anche uno spirito indipendente e selvaggio e i capelli rossi. Sperando non faccia una brutta fine, visto che sono ancora a metà libro u.u
Il fatto che, poi, sia stata accusata di omicidio mi ha ricordato Ethernia, anche se so che le due storie sono indipendenti; il problema è che, inevitabilmente, esistono dei paralleli fra le due, essendoci qualcosa di tuo in entrambe, anche se Fuoco è molto più... “matura” e complessa dell’altra e presenta un disegno molto più definito. Insomma, si vede che ci tieni molto di più e ci investi molte più energie e tempo.
Collegata all’accusa che le è stata mossa, invece, copio questa frase, che penso sia un po’ alla base della durezza e della scontrosità della guerriera nei confronti delle persone (parlo di quando diventa adulta, ovviamente): “Tutti quelli che si sono avvicinati a me sono morti. Non voglio avere sulla coscienza un'altra persona innocente”. L’idea che possa pensare questo è agghiacciante e qualcosa mi dice che si è isolata ANCHE per questo motivo. Per non parlare della guerra: è molto più facile uccidere un soldato, anche se vicino, di cui non sai nulla apparte la fazione di appartenenza, dimenticandoti di tutta la dimensione emotiva e “umana” legata ai rapporti fra persone (quel soldato è un tuo simile, perchè ucciderlo?). E, in tutto questo, la cecità che avanza prepotenente, pronta a strapparle via il periodo di tregua concessole.
I problemi di forma sono analoghi a quelli del capitolo precedente, quindi non mi ripeto. L’unica nota riguarda le virgole, il cui uso non sempre condivido, che ti ho segnalato soltanto quando la loro posizione, a mio parere, influenza la lettura del testo e il senso della frase.

Buona giornata,
Viviana

p.s. Ch. 16
"Nessuno, nemmeno gli antichi maghi avevano mai avuto il potere di contrastare il quasi eterno inverno della foresta; nessuno poteva astenersi dal cercare riparo durante i temporali." (prova a rivedere la frase, perchè non mi suona bene, le due parti sembrano scollegate)
"che finisse il suo turno" (senza il "suo")
"era suo padre a fargli da guida" (era stato)
"se ne fossero andate" (se ne erano andate)
"Non voleva averci più nulla" (avere)
"notò che il portone era rimasto socchiuso" (era socchiuso)
"da quelli occhi severi (quegli)
"da delle lunghe ciglia" (senza il "delle")
"Se fai "cra" sei perfetto." (facessi, saresti)
"Dicono che sia [...] ma io non credo" (senza il "che", "io non ci credo")

Ch. 17
"fissava l'entrata della sua bottega" (ripetizione di "bottega"!!)
"Stupidi idioti. Cosa ne sapete voi di me e della mia famiglia?!” (qui ci vedo meglio semplicemente solo il punto di domanda)
"se non sono lucida" (sarò)
"Magari acchiappo un coniglio" (acchiapperò anche)
"in cui Caillean era riuscita" (sarebbe meglio renderla "Quando Caillean [...]")
"per ancora qualche ora" ("ancora per qualche ora")
"celata dal fitto fogliamo" (fogliame)
"ci deve per forza essere" ("ci deve essere per forza")
"null'altro che le forme sfocate e opache" (senza "le")
"gliel'aveva detto" ("le aveva detto")
"nella ricerca disperata" (alla)
"O perché te l'ha ordinato Aesir?!" (senza "!")
"attraverso i sentieri tortuosi di una città" ("della città")
"il campanile della chiesa con un enorme orologio veniva divorato dalle fiamme" ("il campanile della chiesa con l'enorme orologio venne [...]")
"l'oro delle lancette e dei simboli che indicavano le ore si scioglieva come neve al sole, le campane suonavano forsennatamente, come impazzite." ("[...] si sciolse [...], mentre le campane ]...]")
"come se fossero fatte sabbia" (state fatte di sabbia)
"di cadaveri, brucia" (senza la virgola di mezzo)
"e lontano suono" ("e il lontano suono")
"La case erano quelle tipiche di ogni piccolo villaggio, con tetti spioventi alternati e piccole finestre, e si alternavano a edifici più signorili," (attenzione alla ripetizione di "alternati/alternarsi"!)
"Il lontananza" (In)
"si diffondeva per tutta la vallata" (si diffuse)

Recensore Master

Rieccomi qui! Si vede che l’alternativa a leggere la tua storia è studiare, vero?
Scherzi a parte, oggi ti devo un po’ fustigare, anche se so che non è completamente colpa tua. Ma procediamo con ordine, come sono solita fare o ci perdiamo.
Complessivamente, posso ritenermi abbastanza soddisfatta di questi due, sono passati i problemi con la collocazione temporale e inizio davvero a capirci qualcosa di trame e luoghi, ma, soprattutto, personaggi (e, date le new entry, per fortuna!). Non può che farmi piacere, ovviamente, ma è ancora troppo presto per giudicare questi aspetti, tanto più che finora potrebbe essere visto come una sorta di enorme e lunghissima premessa, un approcciarsi alla storia necessario dal momento che ci muoviamo in un mondo che tu stessa hai inventato (e continui a creare giorno dopo giorno).

CAPITOLO 10:
Iniziare il capitolo con l’immagine tipica dell’uomo tormentato (la versione dark del celebre quadro di Friedrich, per intenderci) mi ha fatto pensare bene, ma, poi, scorro la pagina e mi trovo, subito sotto, un TUO commento. Ora, da una storia del genere e da te non me lo sarei mai aspettato, tanto più quando mi hai confermato che non si trattava di una svista, ma di un qualcosa di voluto. Intendiamoci, Hime, quella frase è completamente fuori luogo e non ci fai una bella impressione con i tuoi lettori, soprattutto dal momento che ci si aspetta da te una certa serietà. Certe cose lasciamole alle note d’autore e lasciamo a chi legge la libertà di farsi un’immagine nella testa e – perché no? – di commentarla, ok?
Tuttavia non è certo per questo che ti sei beccata la seconda neutra nel giro di poco, non sono così puntigliosa da guardare a simili dettagli. La ragione, infatti, sta, ancora una volta, nella forma: non tanto negli errori, spesso stupidi (!), ma nella punteggiatura, con cui talvolta è stata una vera e propria lotta. In particolare, nell’11 mi sono ritrovata a doverti segnalare delle frasi perché la posizione attuale delle virgole (quando ci sono, sia chiaro) impediva di rendere la frase nel modo corretto, con le giuste pause ad effetto. Ancora una volta ti ripeto quale è l’unica soluzione: revisione, revisione e ancora revisione. Ma ora, non alla fine, però.
Passando ad aspetti legati alla trama, invece, non posso che applaudire di fronte al tuo talento, sia per la tua capacità di giostrarti nelle descrizioni, sempre perfette, impeccabili, vivide e... realistiche, ma soprattutto perché credo di poter definire questo il mio capitolo preferito. Sei stata talmente abile nel descrivere il tormento di Ledah e la sua estenuante lotta interiore con l’altra parte di se stesso (e questo ci dovrebbe far riflettere già), che ho sofferto con lui, mi ci sono immedesimata, ho condiviso il suo tormento e, infine, il suo cedere al loro subdolo potere, la sua metamorfosi. Come se, ancora una volta, la speranza fosse solo una vana illusione, troppo impegnata con altri per badare a lui, a noi (e qui il richiamo alla frase di apertura è fortissimo).
“L'amore è l'arma che le donne usano per sottometterci a loro, per poi strapparci il cuore senza ripensamenti”. Queste sono le parole del generale sull’amore e ciò che io mi sono chiesta, semplicemente, invece di condannarlo o cos’altro, è stata “Perché?”. E’ una visione talmente forte e definitiva, netta, che penso che tutto il resto, tutte le altre questioni siano superflue. La storia di Ignus ci permette di avere una panoramica più generale sui personaggi e ci ricorda ancora una volta, come se fosse necessario, che tutti abbiamo una storia che ci influenza, che le ragioni di ciò che siamo e facciamo vanno ricercate nel nostro passato e, soprattutto, che nulla è fatto per nulla. “Manifestum est nihil fieri, nihil factum esse, nihil futurum esse sine causa”.
Ma, in realtà, penso che il pezzo migliore sia il finale. Quello è l’apice grandiosa di una capitolo splendido (e per questo ti ho bacchettato più del solito per la forma!); il cambiamento dell’elfo ci lascia senza parole, perché ci ricorda, ancora una volta, quanto sia labile il confine fra il Bene e il Male. So che non tutti i tuoi lettori hanno apprezzato questa tua visione “dark” degli elfi, ma io, personalmente, ritengo sia un altro dei tuoi colpi di genio, dei tuoi memento su quanto questo mondo sia illusione.

CAPITOLO 11:
Ti segnalo per prima cosa che, fra la frase e l’inizio del testo, manca lo spazio.
Poi, i frammenti di memoria sono degli ottimi spezza-trama e ci permettono al contempo di dare uno sguardo al passato e capire le ragioni dietro le cose (vedi papiro qui sopra sul dieci), ma anche di staccarci un momento dalle vicende e costruire pian piano, gradualmente, tutto il mondo di Fuoco. Dopotutto, quella di Ledah e Airis è soltanto UNA storia in mezzo a miliardi di altre, per quanto importante ed è bene, ogni tanto, ricordarcelo. Certo, a differenza dell’altro, questo è un po’ più difficile da collocare, ma sono sicura che, prima o poi, troveremo la risposta a tutto. Ci sono anche flashback nel passato di Airis, giusto?
I problemi con la punteggiatura sono i medesimi già segnalati per il capitolo precedente, quindi non sto a ripetermi. Piuttosto, mi preme segnalarti come tu qui, probabilmente a causa del fatto che stiamo dando uno sguardo al passato, faccia spesso confusione con i tempi verbali fra passato e presente, come puoi evincere più sotto da quelli che ti ho segnalato. Fai attenzione, è un errore molto grave!
Notevoli in questo capitolo, invece, sono i discorsi del Padre, che intuisco essere una tua “intromissione” (se così si può dire), un dire la tua mettendo le tue parole, le tue idee, la tua visione del mondo e delle cose, in bocca a questo personaggio abbastanza vecchio da poter essere saggio, ma abbastanza umano da poter essere peccatore e da commettere errori, anche gravi. Indubbiamente l’uccidere (e il suo senso o non-senso), la guerra, la crudeltà sono temi centrali di tutto il romanzo e penso che avremo modo, col tempo e i capitoli, di vedere anche altri punti di vista “teorici”, oltre a una bella visione di come stanno le cose in realtà, in modo da farci un’idea completa. Sei abbastanza abile, matura e brava da non lasciare spazio soltanto a un punto di vista, per quanto possa somigliare al tuo.
Interessante anche la panoramica che hai iniziato a fare sul mondo in cui si muovono i personaggi, ci aiuta a collocare tempi e situazioni nello spazio, ora che il materiale accumulato inizia a essere un po’. So che ti è già stata chiesta da molti, ma sarebbe possibile avere (o c’è già) nei prossimi capitoli una cartina? Sarebbe molto utile a chi ha bisogno di immaginare e vedere le cose per capirle al meglio. Ti ringrazio.
Come sempre, nel post scriptum trovi qualche segnalazione.
Ti auguro una buona giornata,
Lady Viviana

p.s. Ch. 10
"provando disperatamente di afferrarla" (ad afferrarla)
"E' come se le forze l'abbiano improvvisamente abbandonata." (l'avessero)
"al volere per proprio futuro principe?" (del)

Ch. 11
"Sembra che hai fatto la lotta con un gatto" ("Sembra tu abbia fatto")
"quella donna grassottella e dai capelli neri come la notte" (al posto della "e" ci vedo molto meglio una virgola)
"Ne guardò le mani callose, che con una solerzia simile a quella di un cuoco professionista tagliavano le rape e le melanzane" ("Ne guardò le mani callose che, con una solerzia [...] professionista, tagliavano [... ]")
"prima però vai a prendere" (ci vedo meglio "devi andare a prendere")
"granché dalla loro opinione" (la loro)
"Se non fosse per quella zazzera rossa, sarebbe una bambina normale." (fosse stato, sarebbe stata)
"Prense l'elastico" (Prese)
"la pace su tutta Esperya." (in tutta Esperya)
"mentre addentano voraci" (addentavano)
"Ad accoglierla c'è lo spettacolo" (c'era)
"a perdita d'occhi" (d'occhio)
"si stense accanto a lei" (si stese)
"un'azzurro" (un azzurro)
"Ma di che parli, papà!" (non sarebbe meglio "ma di cosa stai parlando, papà?")
"la loro avanzato" (avanzata)
"di un un altro uomo." (parola ripetuta!)
"nessuno di loro sa davvero cosa significa" (espressione ripetuta! Prova a rivedere, in modo da trovare un sinonimo!!!)
"Prense un bel respiro" (Prese)

Recensore Master
26/11/14, ore 21:25

Ciao!
Recensisco un capitolo prima di quanto ti avevo annunciato perché devo segnalarti alcune criticità di questi ultimi che ho letto e non volevo rovinarti mettendo tutto insieme. Come vedi, è una neutra. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, lo so e capisco e condivido le tue ragioni, ma è giusto che ti tratti come gli altri e quindi ti devo falciare un po'.
Come sempre apprezzo tantissimo sia le immagini (suggestive in un modo che fa rabbrividire), che il modo in cui hai sviluppato la trama: è inutile, adoro Airis sempre di più man mano che vado avanti e anche se, per certi versi, lei è un po' un'anti-eroina (perché non è perfetta, perché è cieca, perché a volte sbaglia, eppure è più forte dei suoi due "colleghi" messi insieme), per altri, è proprio per quei motivi elencati fra parentesi che piace tanto. O, almeno, per me è così.
Nel post scriptum ti ho messo tutti gli errori che ho trovato, con qualche suggerimento quando mi sembrava meno immediato. Può darsi che me ne siano sfuggiti altri e di un paio non riesco a decifrare la mia scrittura (mannaggia -.-'), ma l'importante, a mio parere, è che tu abbia capito in generale cosa c'è che non va.
Un carissimo saluto,
Viviana

p.s. Ch. 3
"poi ci accasciò al suolo"
"senza distogliere gli occhi da Ledah e cominciò a"
"grondavano di sangue" (non sarebbe più corretto scrivere "grondavano sangue"?)
"Ledah scatto veloce indietro"
"il morale dei soldati sarà stato così a terra" (sarà)
"come se si stesse"
"del brillio di centinaio di migliaia di spade"

Ch. 4
"provò di alzarsi"
"è rotto, maledizione" (maiuscola)
"Non sappe quantificare"
"Il sole era ormei alto sopra"
"Se lo rimise in spalle"
"Non può. è cieca"
"E' come se l'onda" (è)
"A due di loro erano statei"
"ma Ledah non lo ignorò" (forse volevi dire "ma Ledah lo ignorò"?)
"che dall'incontro [...] si generano delle scintille" (generano)
"non c'era un'umana" (questa frase non ha molto senso, non dovrebbe essere "non c'era un'elfa/o" oppure "c'era un'umana"?)

Nuovo recensore
11/05/14, ore 14:20

o_O o_O o_O o_O o_O o_O o_O o_O o_O o_O o_O 8-D 8-D 8-D 8-D

Recensore Veterano
04/05/14, ore 18:06

Beh, che dire? Ci sono molte descrizioni, che in generale la sottoscritta gradisce, inoltre sono state rese molto bene e per niente stancanti. 
Una piccola nota: riguardo gli avvenimenti, questo capitolo è un po' vuoto. Magari sarebbe stato meglio aggiungere qualche evento in più per renderlo più ricco e sostanzioso.
La scrittura è sempre perfetta e la storia continua a piacermi molto.
Al prossimo capitolo ;)