Ciao, cara! Sono Dream. ♥
Me ne rendo ben conto: sono sostanzialmente scomparsa da EFP per un lungo periodo di tempo, tuttavia non potevo certo perdermi questo capolavoro. E così eccomi qua, mi dispiaccio di esser giunta a recensire solo adesso.
Ad ogni modo, bando alle ciance: passiamo al gioiellino in questione.
Ci sono davvero tante cose che desidero scriverti, tanti elogi che voglio assolutamente porti, che non so nemmeno da dove incominciare.
Allora, procediamo per ordine. I personaggi. Piccola premessa: ognuno di loro è stato delineato con la massima cura e gestito con ammirabile maestria. Ognuno di loro si evolve col susseguirsi degli eventi, si trasforma senza risultare innaturale. Ognuno di loro è dotato di una psicologia approfondita.
In particolare, devo complimentarmi con te per la protagonista. Ecco, vedi, come saprai a me Belle non è mai dispiaciuta. Ciononostante, sei tu che per l'ennesima volta l'hai avvalorata, inducendomi ad apprezzarla sempre più, capitolo dopo capitolo.
Sin dalla sua prima comparsa, la fanciulla non si è certo presentata come una donna debole, tutt'altro! Ma è stato nel corso dei recenti avvenimenti che è emersa la sua vera forza. Una forza reale, tangibile. In vero, Belle non si è piegata. Ha affrontato dapprima il comportamento del padre – tra parentesi: mi è piaciuto tantissimo come Gold l'abbia costretta a reagire –, successivamente Cora ed infine i due lutti (povera, povera Ariel). Per non parlare degli screzi con il resto della servitù.
A questo proposito mi complimento per la natura realistica di questa storia, attuale. D'altro canto, in qualsiasi epoca, le male lingue per un motivo o per un altro trovano sempre una ragione per accanirsi. E purtroppo i lutti sono inevitabili.
Ehm, possibile che io riesca sempre a tergiversare, in un modo o nell'altro? Torniamo alla nostra eroina, che è meglio.
Ho in particolare gradito come tu abbia fatto trapelare la sua indole testarda, lasciandola tornare da Gold in piena notte. Non so, mi è parsa una scelta molto calzante al personaggio!
Gold (♥). Ebbene, Gold è una perla. Debole, codardo, razionale, consapevole dei propri difetti, tormentato come non mai e in fondo – nonostante il sentimento nutrito nei confronti della ragazza – l'uomo “malvagio” di sempre. Ahimè, a seguito della farsa inscenata in questo capitolo ho ragione di pensare che il male sia irreversibilmente una parte di lui.
Comunque, passando a fatti più lieti – si fa per dire –, è stato commuovente leggere la lotta contro di se stessi e le elucubrazioni dei due. In particolare, mi ha intenerita come Robert abbia scoperto, conosciuto l'amore. Trovato la luce in mezzo a quell'oscurità.
Notevole è anche Cora. Infima, astuta, scaltra, possessiva. Personalmente, mi piace molto. Un'antagonista eccellente, in poche parole.
Mi dispiace solo per la figlia. Ed a proposito di Regina, i miei complimenti per aver reso benissimo il suo primo incontro con Daniel! Lo ammetto: nella serie lui non mi è piaciuto affatto. L'ho trovato “piatto”. Però tu gli hai conferito personalità.
Altre figure che mi hanno colpita molto sono state: Tink. Hai costruito attorno a lei un passato interessante e azzeccato al suo carattere.
Henry. Il bambino segnato dalla vita ancor prima di averla vissuta.
Concentrandomi sul recente “Whispers in the dark”, mi sembra doveroso riservare uno spazietto anche ad Emma e Mary Margaret.
In quanto alla prima, lo confesso: preferisco la donna della serie tv, cionondimeno, questa versione adolescenziale risulta comunque perfettamente IC.
Per quel che riguarda la madre è tutto il contrario. Se nel corso delle puntate mi è risultata praticamente indifferente, nella tua long non ho potuto fare a meno di innamorarmi di lei, della sua vicenda.
È una donna dall'animo forte, che quantunque ami la figlia non si lascia accecare dai propri sentimenti. Ne comprende gli errori, tenta di riportarla sulla retta via.
Bene, ora credo che sia proprio giunto il momento di passare al contenuto (come? Non ha ancora finito? XD Mi dispiace, sto diventando prolissa...).
“La chiamava Sweetheart”.
Breve, incisiva.
Per un'imprecisata, arcana ragione, è stata proprio tale frase a colpirmi. Mi ha trasmesso un senso di dolcezza. Come se a seguito del dolore, delle sofferenze patite, per Gold e Belle fosse finalmente giunta la calma. La pace.
Mai sperare in una simile circostanza. Mai.
Alla fine del paragrafo la seguente manciata di parole ha distrutto ogni mia speranza: “continuava a ripetergli di star sprecando tempo che avrebbe potuto impiegare molto più intelligente – tornando alla sua vecchia vita, per esempio; tornando da Cora, che avrebbe ancora potuto offrirgli il mondo in una mano. Cos’avrebbe ottenuto invece da questa camerierina tanto dolce?
Niente.
Solo amore.
Qualcosa che sarebbe potuto essere tutto.”
Perché Gold è buio. E il buio viene attratto dal chiarore, dal bene. Gold è raziocinio. Sete di un potere che consuma e logora, simile ad un veleno.
E seppur sino ad adesso l'imprenditore abbia “solo” programmato una vendetta, temo che questo pensiero si ripercuoterà sull'avvenire della coppia.
Inoltre... Ho un piccolo dubbio: mi sembra di aver letto che il Natale appena trascorso è del 1888, eppure il prologo è stato ambientato nel 1890. E nel preludio Gold non ha Belle. E pertanto io prevedo tanto, tanto angst. Devo, uhm, preoccuparmi per questo particolare? ^^'' Il lieto fine non è contemplato fra i tuoi piani, vero?
Ad aver attirato la mia attenzione, è stato oltre a ciò il tratto in cui Belle ammette di dovere gratitudine a Gold.
Forse perché è tanto buona, forse perché a muoverla è un amore sincero, forse è per il suo essere giovane... In ogni caso, non ho potuto evitare di provare pietà nei suoi confronti.
Lo stile. Ormai lo avrò detto in innumerevoli occasioni, ormai ti sarò sembrata ridondante, malgrado ciò lo ripeto: amo il tuo stile.
Fluido, scorrevole, delicato. Perfettamente adatto al contesto.
L'impaginazione. Dunque, dunque. Non mi pare di essermi mai soffermata su questo aspetto – aspetto che tra l'altro considero molto personale, in quanto dipende dai gusti – ma mi sento comunque di complimentarmi con te anche su tale fronte.
In vero, il carattere è piacevole alla vista, non stancante e il complesso risulta ordinato.
Bene, con questo dovrei aver finito. Mi scuso per non poter promettere costanza in fatto di commenti e domando venia nel caso in cui questa recensione possa risultare particolarmente confusionaria: negli ultimi mesi commento molto sporadicamente, e ammetto di dover “riprenderci la mano”. In conclusione, innumerevoli complimenti! Sei un'autrice dall'enorme talento, continua così.
Un bacio. :* ♥ |