Recensioni per
Cuore di ferro
di Ita rb

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 55
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
21/12/15, ore 07:21
Cap. 8:

Sono un po' in ritardo con il commento del tuo aggiornamento, ma è un periodo faticoso con il lavoro, e - nonostante avessi letto subito il capitolo - arrivo a recensirlo solo ora. ;_;

Veniamo al testo: ormai la discesa di Till verso il profondo dell'inferno non può più essere fermata, ha assaggiato il vero 'potere' - il potere degli Dèi, che possono disporre a piacimento degli altri esseri, decidendone vita e morte - e ormai non può più fare a meno di questo delirio.
Ti ricordi quando ti dissi che Till mi ricordava l'apprendista stregone che fa ballare le scope? La scena nel Sonderabau riecheggia pienamente questa mia impressione - la danza c'è davvero, solo che la scopa è una ragazza, costretta a ballare al suono dei suoi folli ordini e della sua lussuria di onnipotenza.‎
Eppure, nonostante la fragilità di lei, il suo corpo emaciato e la volontà fiaccata, la ragazza ne esce vincitrice, e per un attimo sembra piegare le arti oscure dello stregone, rendendolo inerte e inconcludente. Se lei non ci fosse riuscita, temo non sarebbe uscita viva da quella camera, perché Till è ormai oltre la pietà, e chi si mostra debole viene torturato e ucciso, finisce spezzato, dopo aver divertito il carnefice per qualche istante.
Ripeto, non credo che Till l'abbia risparmiata per pietà, ma perché lei - semplicemente - si è mostrata più forte della sua aspettativa, non ha mostrato la gola come una vittima, e questo comanda una sorta di rispetto distorto.
O forse mi sbaglio ed è stata solo un'altra versione oscena del suo gioco, ma in ogni caso la scena è stata potente, mi ha fatta star male e al contempo mi ha catturata, perché in quel momento ero lì con la ragazza, le gambe tremanti mentre mi rialzavo dal pavimento sudicio e stringevo i denti in un altro passo ‎- e poi un altro ancora.

La ricomparsa di Lawrence riporta le cose al loro Status Quo: è l'apparizione della vera divinità di questa storia - di cui Till è pallida copia, nonostante i suoi strenui tentativi di assomigliargli - e, come un Dio, non si può fare a meno di riconoscerne il potere.
Hai concluso il capitolo con un vero e proprio cliffhanger che mi ha dato brividi: la passione di Lawrence è il sangue (e certo non in senso figurato), dunque me lo sono immaginato durante la 'caccia' e mi ha inquietata. So che non hai intenzione di mostrare apertamente la sua vera natura, e non ti nascondo che un po' mi dispiace, ma capisco che - in una storia come questa - sia molto più efficace fare intuire l'ombra del soprannaturale piuttosto che rivelarlo apertamente.
Tuttavia, ora muoio dal desiderio di sapere cosa davvero intendesse Lawrence nel finale - cosa davvero può e vuole mostrare a Till, della sua realtà.
Aggiorna presto, che ora *devo* saperlo, e ancora complimenti per come stai scrivendo e gestendo questa storia incredibile.
A presto! :*‎

Nuovo recensore
19/12/15, ore 15:11
Cap. 8:

Ciao,sono ritornata! Come va?☺ per la storia sai cosa penso di Till,ma Lawrence sai che ruolo secondo me? Quello del diavolo! Nel senso che lui consiglia a Till di fare cose criminali,ma è Till che decide per se stesso. Comr un detto che si dice nel mio paese "Cu è ciu babbu Carnaluvari o cu ci va rappressu.."

Recensore Master
19/12/15, ore 14:59
Cap. 8:

Ciao!
Eccomi a recensire questo aggiornamento (che tanto attendevo) pronta per esprimere, come al solito, il mio disprezzo per Till <3
Voglio specificare ovviamente che tu non c'entri nulla con il mio denigrare il tuo personaggio, perché io giudico negativamente il suo operato, tu come caratterizzazione del tuo personaggio (sì, perdona la ripetizione) sei stata magistrale, tanto che io ho i conati ogni volta che leggo cosa produce la sua mente o le sue azioni.
Non c'è niente da fare, Till ha ottemuto a pieni voti tutto il mio odio!
Avevamo visto, nei capitoli precedenti, che una piccola fiammela di umanità si era accesa in lui, ma giustamente, come può uno come Till Zeigler, abbassarsi a essere umano? Come può lui abbassarsi a sentire un sentimento scorrere nelle vene e tubarlo? Non può, ebbene, ecco che sopprime tutto con l'odio, perché lui non vuole capire, per lui tutto è superfluo, a lui interessa solo il potere e l'alimentazione del suo ego fin troppo povero a mio avviso. Lui è la pura menzogna Nazista, cresciuto sull'onda di ideali che, a detto loro, l'avrebbero fatto diventare un uomo, e invece è nulla. Lui è un involucro vuoto, anti-emozione. Lui è solo ego artefatto, perché senza quel tipo di potere è niente.
Oh ma Till calmo eh! Secondo lui, le progioniere devono pure ballare in suo onore sulle note del nulla e per di più improvvisando e ascoltando una musica che non c'è. Il fatto che lui abbia l'eco del brano nella mente, che lo rimembri o altro non significa che le altre e gli altri debbano sentirla, non è proprio così. Li no, però, lui oltre che "potente" è diventato ancora più capriccioso di prima, e non dirmi che prima già non era capriccioso, e pretende pure che loro si improvvisino ballerine per rendere omaggio alla sua gloria (?) ah ah ah rido per non impazzire davanti a un essere umano del genere. Anzi solo essere, senza umano.
Udite, Udite, secondo Till Zigler bisogna sapere bellare e cantare e se non lo sai fare lui fa i capricci e si mette a torturare le povere fanciulle prigioniere in quel posto orribile.
Il mio disprezzo cresce sempre più <3
Lei, però, devo ammettere che è stata coraggiosa nel sapergli, in qualche modo tenergli testa con le sue risposte. Sebbene sia stata attenta gli ha risposto, non è stata zitta, ha dovuto ribattere per forza.
Questo viene spontaneo è insito nei coraggiosi e secondo me, lei lo è stata.
"Da sempre - è normale fra colleghi, non credete?" E qui parte l'applauso mistico per Lawrence che cela un sarcasmo e una sottile vera cattiveria dietro quelle parole. Sì, Till si è preso cura della tua follia, ecco cosa xD
Lultima parte, lo scambio di battute, il dialogo tra Till e Lawrence mi è piaciuto un sacco, forse perché c'è proprio Lawrence <3 e io sono di parte sì lo so. So che qui è mostruoso, so che qui è una canaglietta senza ritegno, ma quando parla, parla, lui è bellissimo ù.ù
Credo di aver sproloquiato abbastanza, mi ritiro (?) Bellissimo capitolo, intenso,
Alla prossima!

Recensore Master
19/12/15, ore 11:51
Cap. 8:

Eccomi qui.
Allora, non so bene come affrontare questo capitolo: penso che comprenda tutto quello che ho detto nelle precedenti, ovvero che l'animo nero di Till è veramente profondo, ma inconsapevoli stille di rimorso o umanità o stupore ancora lo agitano, anche se presto soffocate, e che per quanto la figura di Anderson lo intrigi e ammaestri, c'è ancora un senso di repulsione e antipatia verso di lui, come se gli ultimi barlumi di lucidità gli impedissero di cedere totalmente.
In questo capitolo, ambientato come ti ho già detto nel mio scenario preferito, il bordello, mi ha colpito molto la ragazza: subisce una tortura orribile - perché è tortura, questa - ma ha una tenacia e una sopportazione tale che perfino Till si stupisce. Non credeva che qualcuno potesse resistergli e vincerlo, in un qualche modo, ma questa poverina lo ha fatto, anche se ha sparso il suo sangue e ha subito tutto quel dolore.
La scena è stata descritta molto bene, e nel suo aspetto grottesco e disumano rende bene l'idea di come la Violenza stia esplodendo, ora senza freni.
Hum, ora: non so bene come interpretare le frasi finali. Cosa sta per accadere? Quando Anderson sorride c'è da avere i brividi, quello lo so: per questo ho già i brividi.
Non mi resta che continuare a seguire, e vedere quel che accadrà.
Bel capitolo anche questo.

A presto,
Manto :*

Recensore Veterano
19/12/15, ore 10:22
Cap. 2:

Eccomi qui, visto che il prologo era molto corto, ho deciso di recensire anche il primo capitolo.
Anderson pare proprio uno psicopatico, non c'è che dire. Till è un po' una SS anomala, visto che, di solito, i soldati di questo corpo venivano molto inquadrati e veniva fatto loro una specie di lavaggio del cervello fino a che non si convincevano completamente dell'idea per cui combattevano.
Anderson ha un atteggiamento abbastanza credibile, peccato che il nome dia adito a chiedersi come mai sia in un corpo così germanico, pur avendo questo dubbio di provenienza geografica... Però, chissà, probabilmente è uno dei punti cruciali della trama, quindi non si può dire.
Mi chiedo come verrà gestita la parte sovrannaturale della storia... Io non amo molto il fantascientifico e nemmeno il sovrannaturale, però se si tratta di storie ben scritte, credo che possano essere apprezzate anche da chi non ama alla follia il genere...!
Per il momento lo stile che hai usato mi piace, perché è consono al tipo di storia e al periodo in cui è ambientata. Non pare vi siano errori di grammatica o di sintassi, quindi complimenti!
L'unica cosa - oddio, parlo io che con l'editor di EFP non so fare un accidenti... - secondo me da rivedere è il corpo del testo, che personalmente preferisco 'giustificato', ma, ripeto, è solo una mia preferenza!
Per il resto, ottimo lavoro. Se riesco a trovare il tempo credo proprio che leggerò anche i prossimi capitoli, per vedere soprattutto come si evolve Anderson. Mi piacciono i personaggi cattivi delle storie e mi pare proprio che lui sia uno di questi.
Alla prossima!

Recensore Veterano
19/12/15, ore 10:12
Cap. 1:

Essendo solo un prologo, e abbastanza breve, per ora si può commentare poco...
Comunque hai fatto fin da subito una presentazione accattivante del personaggio, descritto più nel suo approccio con quello che sta capitando, piuttosto che con le solite descrizioni che purtroppo spesso si trovano in storie pubblicate su questo sito. Preferisco il metodo che hai usato tu.
La ripetizione della frase 'jedem das seine', poi, ha creato un certo climax fino alla fine del capitolo. Trovo sia stata una bella idea ripeterla più di una volta, in modo da focalizzare l'attenzione del lettore proprio su quella scritta che attira anche l'attenzione di Till.
Per ora, ottimo lavoro!

Recensore Master
18/12/15, ore 19:57
Cap. 7:

Eccomi qui.
Scusa per il ritardo, mi ero accorta dell'aggiornamento ma volevo essere al cento per cento delle mie attenzioni per commentare.
Questo capitolo mi è piaciuto in una maniera assurda: non so dirti il per quale motivo - anche perché la violenza è assurdamente ottenebrante, qui -, ma l'ho letteralmente divorato.
Ecco che ritorna il diavolone di Anderson, che tortura e tormenta Till sempre di più: come maestro del male è perfetto, direi.
Ogni volta che lui è nei paraggi, Till esprime il peggio di sé: eppure, penso che sia un personaggio ancora più complesso: a volte si rivede, prova rimorso; poi lo soffoca in un'ondata d'odio. Si crogiola nei ricordi di Klara, ma la tratta male; insomma, è un personaggio assai disturbato.
La presenza di Anderson sicuramente non aiuta.
Hum, ora, un'altra cosa che mi ha colpito: non so, ma le scene ambientate nel bordello mi sembrano le più belle, le più intense.
A parte il colpo di scena del suicidio - bravissima, bravissima! Non me lo sarei mai aspettato, anzi... pensavo che potesse succedere qualcosa di positivo, ma la Speranza sembra aver ormai abbandonato questi lidi. Devo farmene una ragione -, ma l'atmosfera in sé: sempre al limite, tra erotismo e violenza, intimità e volgarità... sono sensazioni che forse provo solo io, ma sono molto forti.
La presenza di Anderson amplifica anche questo: la sua lascivia perversa e crudeltà impensabile amplificano le scene, come se dessero loro una risonanza ancora maggiore.
Bravissima, veramente bravissima.

A presto!
Manto

P.S. Ho visto che hai aggiornato oggi. Cercherò di essere più puntuale questa volta!

Recensore Veterano
15/12/15, ore 19:34
Cap. 7:

Che bello trovare un nuovo capitolo, temevo di dover attendere di più e invece... e poi mi rincuora sapere che la storia è già scritta, perché questo mi dà la sicurezza di poterla presto tardi leggere tutta.^^

Ma veniamo al capitolo: ricordi quando ti avevo scritto che mi era parso di intravedere un barlume di rimorso in Till? Ebbene, direi che in questo capitolo il rimorso c'è stato eccome - un rimorso osceno, dato che sono le proverbiali lacrime del coccodrillo dopo il lauto pasto - ma è pur sempre uno scampolo di coscienza, che evidentemente non è del tutto sopita dentro di lui.
Davvero non so cosa pensare di questo strano impulso che ha portato Till a cercare la sorella di Teresia - a sfidare addirittura lo scherno del suo Dio/Demone ispiratore (che, ovviamente, non può comprendere questo bisogno, essendo al di sopra di sentimenti prettamente umani come la compassione), e ad arrischiarsi a tornare nel Sonderbau dopo la bravata della notte prima. Probabilmente la spiegazione sta tutta nel finale, quando Till asserisce che non voleva parlare di quei sentimenti, ma solo liberarsene - un po' come se la sorella di Teresia fosse una specie di recipiente inanimato dove riversare le scorie indesiderate della sua psiche. Dico bene? Oppure devo interpretare quel rimorso come la prima crepa nella corazza apparentemente inscalfibile di Zeigler?
Ricordi cosa scrissi a mia volta in GdS? Che il diamante - sostanza durissima per eccellenza - ha un unico punto debole che, se crepato, lo farà finire in mille pezzi; forse Zeigler ha trovato la sua crepa?
Brancolo nel buio, ed è questo il bello: a questo punto si aprono molte possibilità, e temo che l'ago della bilancia sia proprio Lawrence; lui può far pendere i piatti in una direzione o nell'altra, e questo mi agghiaccia e mi affascina allo stesso tempo.

Sono rimasta colpita dal suicidio della sorella di Teresia, non me l'aspettavo proprio; ti dico che mi ero preparata due scenari: in uno, Till ridiventava una bestia e le faceva fare la fine delle altre vitamine; in un'altra, lei avrebbe raccolto le sue scuse. Anche qua hai saputo cogliermi di sorpresa, ma ormai dovrei sapere che in questa storia nulla è come sembra, e che i meandri oscuri dei fantasmi che la popolano portano verso il profondo della tana del bianconiglio, e non verso l'esterno.

Sono davvero colpita, presa tra disagio e fascinazione, e decisamente ansiosa di leggere il resto. Aggiorna presto, se puoi, e io sarò qua a leggerti. :)

Recensore Master
15/12/15, ore 15:36
Cap. 7:

Ciao!
Guarda chi c'è? *alza manina* Lo so, sono in ritardo!
Questa capitolo sembra un baratro verso la transizione. Le parole di Lawrence e il piccolo disappunto di Till sembrano muoversi proprio su quella scia delle sigarette stesse.
Si sente la voce di Till, per una volta, non parla a sproposito e questa volta sembrano visibili, udibili e percepibili, anche se vaghe. Ecco perché dico che le sue parole, come le sue emozioni si muovono coma la scia del fumo della sigaretta. Perché sono palpabili seppur fioche.
Per quanto io possa essere di parte verso Lawrence trovo, quella soprannaturale freddezza, affascinante, sarà strano dirlo, ma è l'effetto che mi fa, forse perché da lui me lo aspetto in questo momento, forse perché non è umano, differntemente da Till.
Ho come l'impressione che, per quanto Till possa essere stato manovrato, all'inizio fosse affascinato da Lawrence e, per questo, non ha voluto deluderlo con la storia delle Vitamine. Si è messo in mostra, Till, esibendo tutto il suo ego e la sua presunta superiorità. Ora sembra pentito, addirittura cita il nome di Teresia, sembra contrariato davanti alla meschinità di Lawrence. Che strana la vita è Tll? Beffardo il destino...
Però non mi piace il fatto che Lawrence lo torturi psicologicamente a quel modo, capisco che lui si voglia divertire e che possa fare leva, sulla sua psiche, proprio in quel momento, ma mi infastidisce.
Till mi strappa le sberle dalle mani però eh... va a parlare con la donna e va bene... ma cosa le dice? "non pensavo che tua sorella sarebbe morta"
Davvero? No, dico fa sul serio? E lo sa pure che gli sta raccondanto una stupidaggine. Come perdersi in un bicchiere d'acqua, sì, Till, tu sai farlo davvero e molto bene anche!
Non so chi mi sta innervosendo di più XD
Nonostante io disapprovi l'atteggiamento che Lawrence ha avuto nei confronti di Till in questo capitolo (peggior dei precedenti) devo dire che il finale è stato di classe. La sua è una cattiveria sopra le righe decisamente. Vera e propria lucida follia.
Spero che saggiornarai altrettanto presto con il prossimo capitolo =) Sono curiosa di vedere cosa farà, o meglio, come tenterà di muoversi Tille e come proseguirà il suo divertimento Lawrence.
Brava, comunque, non è facile scrivere di certi argomenti, ma tu sei stata brava come sempre e decisamente competente!
Alla prossima!

Nuovo recensore
14/12/15, ore 21:49
Cap. 7:

Ho iniziato a leggere questa storia ,perché mi piace il periodo storico,ma anche perché ero incuriosita dalle figure di Zeigler e Anderson... Dopo che ho letto i capitoli sai cosa penso che Till è il solo artefice delle sue azioni,le barbarie e gli orrori non li commette perché è manipolato da Anderson. A volte penso che Till abbia una doppia personalità
(Recensione modificata il 14/12/2015 - 09:51 pm)

Recensore Junior
14/12/15, ore 13:05
Cap. 3:

Ehilà. Cominciano i capitoli forti e questo è solo il principio. Non ho mai sentito parlare di cose del genere, la tua è pura invenzione o veramente ci sono dei riferimenti a torture di questo tipo?
Sei stata molto brava a rendere il lettore confuso, confuso come Ziegler. Anche se alla fine abbiamo ricevuto la risposta, questo non cambia di molto la nostra confusione. Ancora non so cosa accade esattamente in questo campo, a parte l'ovvio conosciuto da tutti.
Sicuramente ci aspettano cose molto peggiori e cruenti che ci faranno rabbrividire. Il capitolo mi è piaciuto, perché sei riuscita a far interessare il lettore sempre di più. O almeno parlo per me. Più andavo avanti, più volevo sapere.
Non ho trovato errori di alcun tipo, il capitolo è scritto bene e scorrevole.
Quindi complimenti.
Alla prossima :)

Recensore Veterano
13/12/15, ore 07:24
Cap. 6:

... per un attimo ho creduto a un rigurgito di coscienza (e di pietà) da parte di Till, ma immaginavo che non potesse esserci alcuna redenzione in vista: questa storia è troppo cruda, troppo realistica per lasciare spazio a false speranze più adatte a una fantasia romanzata, che alla realtà...
Tuttavia, è interessante notare come quel guizzo di rimorso abbia colto Zeigler nel momento in cui non era in compagnia del suo Caronte demoniaco, e non è certo un caso; l'influenza di Lawrence su di lui è fortissima, ne mette in luce ogni tratto abietto, amplificandolo a dismisura, e la sua presenza aleggia anche quando non è presente, sebbene la sua forza si smorzi un po' - quel che basta per quella fioca scintilla d'umanità, subito seppellita dai detriti del delirio di onnipotenza ormai scatenato.
Mi ha colpito lo sguardo della sorella di Teresia, e mi chiedo se la rivedremo ancora... io spero di sì, ma tenuto conto dei 'piani' che Zeigler ha per lei, forse non dovrei nutrire una tale speranza...

Ho trovato il flashback su Rupert estremamente interessante: anche qua, descrivi due tipologie umane con una lente crudamente realistica, mettendo in luce altre miserie umane; da una parte abbiamo Klara, che sembra un po' la controparte femminile di Zeigler: narcisista, senza scrupoli, volta a un edonismo sfrenato - e crudele, con quella crudeltà 'superficiale' che è propria delle persone senza valore. Ho trovato terribile quel suo modo di sbeffeggiare il marito che, tuttavia, non è a sua volta esente da colpe.
E la sua colpa non è certo quella di essere storpio, quanto quella di aver sposato quella donna senza avere sul serio l'intenzione di amarla - ma solo per facciata - e dunque che cosa poteva aspettarsi da un tale matrimonio?
Certo, magari sperava in un' apparenza immacolata, ma ha fatto male i suoi calcoli, prendendosi in casa quella specie di mina vagante.
Non che non ci sia spazio per provare pietà per Rupert, perché mi ha fatto comunque compassione: Zeigler ha ragione a definirlo un uomo finito - finito nel corpo e nell' anima, uomo che vive ormai solo di desideri negati, e delle briciole elargite da coloro che lo sfruttano solo per via della sua posizione.
Anche qua: no redenzione, niente spazio per sentimenti rassicuranti, ma solo la cruda realtà di un' umanità estremamente fallata, senza speranza.
Ti faccio ancora i miei più profondi complimenti per come stai gestendo questa storia: al di là dell' ambientazione storica accurata (e importante!), ciò che colpisce è proprio questo studio quasi 'clinico' dell' inclinazione tutta umana alla viltà e alla cattiveria, che tu presenti con una bravura e una profondità che colpiscono al cuore.
Resto in attesa del prossimo aggiornamento, e ti ringrazio ancora per questa splendida lettura.

Recensore Junior
12/12/15, ore 15:37
Cap. 3:

Woooo! Fantastico il colpo di scena del tatuaggio! Dipingi molto bene le atmosfere cupe e la follia che doveva imperare in quei posti a quell'epoca. Sono rimasta abbastanza disgustata ma questo è un bene perché significa che hai centrato il bersaglio. E sono sempre più incuriosita da questo Lawrence. Mi aspetto qualche tipo di nefandezza anche da Till ora e spero di saperne di più anche sulle alte sfere d'ora in poi.
C'è un piccolo refuso all'inizio: letteralmente sulle spinte invece che sulle spine, credo.
Per il resto, tutto molto bello come sempre!

Recensore Veterano
12/12/15, ore 08:26
Cap. 5:

Questo capitolo è stato una purga per il cuore, mi ha fatto quasi star male fisicamente, ma l'ho letto tutto d'un fiato, perché le purghe si ingoiano in un sorso, e perché in certi inferni è giusto - e doveroso - andare con gli occhi bene aperti.
Lo si deve alle vittime di quegli inferni, lo si deve alla loro memoria, ai calvari che hanno dovuto scontare; noi possiamo solo decidere di 'conoscere' - senza distogliere lo sguardo - e di narrare ciò che è stato, a monito per i coevi e per i posteri - come tu stai facendo con così grande coraggio col tuo 'cuore di ferro'.
Ora capisco meglio il significato del tuo disclaimer (e di quello che mi hai detto in privato), e non posso far altro che ammirarti per la strada che hai deciso di percorrere con questo racconto così aspro e abrasivo.

In questo capitolo, finalmente lo scopo di Lawrence raggiunge il pieno compimento: portare alla luce la bestialità di Till, fomentando quel delirio di potere e onnipotenza già presente in lui, ma tenuto a freno da una sottile patina di 'civiltà'; ora quella patina è crollata sotto le tentazioni di quel demone incarnato che è Lawrence, e la bestia è libera, ed è senza freni, senza più alcuna parvenza di controllo sulle sue pulsioni.

Due paragoni mi sono venuti alla mente, mentre leggevo la terribile scena con le ragazze: la prima è la storia dell'apprendista stregone - Till, stupido e incosciente novizio che decide di far ballare le scope per il suo puro divertimento, senza rendersi conto che non potrà avere il controllo di quel potere, e che le conseguenze potranno essere imprevedibili. Solo che, in questo caso, lo stregone non è assente, ma è proprio la forza oscura che ha spinto l'apprendista a scatenare quelle stesse forze che non potrà controllare, e perché? Per il suo sadico e infinito divertimento... questa cosa la trovo agghiacciante e affascinante allo stesso tempo, non mi era mai capitato di trovare una dinamica del genere in una storia, e tu sei infinitamente brava a sviscerarla con una tale maestria.

L'altro paragone è con la Divina Commedia, dove un virgilio demoniaco scorta un dante stupido e incosciente verso gli abissi dell'inferno - e non per salvarlo, ma per dannarlo. E anche qui, perché? Perché si annoia, perché gode nel trascinare gli altri nel fango, nel vederli dibattere in pulsioni sempre più distruttive e degradanti.
Ma Lawrence è un angelo caduto, e come tale è al di sopra di tali pulsioni, ne è distaccato spettatore, sadico certo, ma non forza il libero arbitrio delle sue vittime. Le vittime scelgono di diventare carnefici per loro precisa volontà, Lawrence è solo colui che indica la strada.
Anche qua: agghiacciante e sinistro, una dinamica che mi turba e mi avvinghia, e non mi consente di distogliermi da questa storia vischiosa ed oscura - e bellissima, si, perché una cosa così 'intensa' non può non essere bella, sebbene di un bellezza crudele.
Davvero brava, non posso definirti diversamente; stai creando qualcosa di unico, ed estremamente complesso, non posso far altro che complimentarmi.

Recensore Junior
11/12/15, ore 20:48
Cap. 2:

I miei complimenti!
Questo capitolo è molto intrigante nonché davvero ben scritto. E' raro trovare qui in Efp un testo senza errori grossolani e pochissime imprecisioni sintattiche, per lo più cose che riguardano lo stile e non la correttezza della frase in sé. In più la lettura scorre veloce (anche grazie alla correttezza!) e non ho mai incontrato qualcuno di quei tipici elementi che ti fanno storcere il naso anche in un testo ben scritto, nello specifico sto parlando di aggettivi, metafore, similitudini e terminologia varia ed eventuale usata in modo "fantasioso". Tu sei precisa, non ti perdi in poeticismi che poi ti sfuggono di mano e riesci ad esprimere bene i concetti e le atmosfere.

Il mistero inizia ad infittirsi intorno a Lawrence e io mi sono fatta una mezza idea sul suo ruolo, ma non la dirò perché non voglio proprio sparare supposizioni dopo un solo capitolo. Mi sembrerebbe sciocco. Tuttavia sappi che ha catturato la mia attenzione e che mi piace. E' ambiguo e questo risveglia i miei sensi di ragno scatenando la mia fantasia.
Per quanto riguarda Till, per ora è un soldatino ligio al dovere. Mi aspetto cose folli da lui e i suoi colleghi, staremo a vedere.

E' solo il primo capitolo quindi non posso ancora avere un'opinione precisa, ma nel complesso questa storia sembra possedere la giusta dose di mistero e realismo che me la potrebbero far piacere. E quindi continuerò a leggerla!