E ancora piango. Mi stai facendo amare questi due ancora di più.
I flashback sono scritti benissimo, e sono davvero davvero dolorosi da ripercorrere (per me, figuriamoci per Buck).
Steve è un angelo, come sempre. Temo di ripetermi, ma il modo in cui riesce a far sciogliere quel ghiacciolo di Winter Soldier è fenomenale. Si intuisce in questo capitolo, secondo me, quanto ciò accadesse anche nel periodo pre-siero: Bucky è quello forte, il vero *scudo* di Steve, che però è l'unico a cui permette il contrario. Ah quanto si amano quei due (e ah quanto non sto usando la grammatica italiana in questa recensione).
Mi hai definitivamente uccisa con la frase "Non mi hai mai lasciato andare nemmeno quando te lo chiedevo", cioè, è perfetta.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo,
Irene x

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Ma io piango. Leggendo questo capitolo (bellissimo, btw) non posso che immaginarmi quando, da piccini, a Brooklyn, era Bucky a dover preparare il bagno caldo a Steve, fragile e malaticcio. E ora che è il contrario, ahh i feels. Comunque, Steve è la dolcezza as always, con questa sua sensibilità quasi materna, capace di trasformare anche la più fredda macchina da guerra. Il loro amore mi uccide, oddio.
Ottimo lavoro, mi sta piacendo troppo come questa storia sta andando (per quanto painful).
Alla prossima!

la tristezza di questo pairing e di questa storia mi sta invadendo.
bellissima, comunque. la descrizione di bucky, come fatto di vetro e *congelato*, è azzeccatissima, la adoro.
complimenti, non vedo l'ora di leggere altro da parte tua!
alla prossima,
Irene.

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..eeee dritto fra le preferite! Passo passo, hai già iniziato a scrivere come vorrei che avvenisse il nuovo incontro fra i due amici, post-helicarrier e post-salvataggio dal fiume. E adesso logico che mi aspetti un due, e poi un tre, e così via fino a quando avrai inchiostro nella tua virtual pen :)
braviSSSSSSima e.. al prossimo pezzo!

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