Recensioni per
Blackmail
di Laylath_and_ RedLolly

Questa storia ha ottenuto 112 recensioni.
Positive : 112
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
18/03/17, ore 00:49
Cap. 31:

Mi viene da piangere. Mi sono svegliata due anni in ritardo, perchè questa storia è stata postata nel 2015 e io l'ho letta solo ora, ma... no, davvero, mi viene da piangere, e non ci crederete ma significa che mi è piaciuta. Sono stata letteralmente sommersa dall'angoscia, dal dolore, e vi dirò che in certi punti mi è pure venuta la nausea per la troppa crudeltà (e io sono vaccinata nei confronti di 'ste cose, perchè ne leggo a bizzeffe), ma DIAMINE SI', il fandom di FMA ha tutt'ora bisogno di storie del genere. Sono emotivamente scossa da questa storia, dolorosa come poche io ne abbia letto in anni. Adoro la coppia principale, i colpi di scena, l'interiorità dei personaggi. Ho apprezzato poco la "troppa" violenza, ma non per essere moralista, semplicemente perchè tutto questo dolore lo si apprezza ma fino ad un certo punto, ecco... però complimenti. Vi piazzo senza remore nelle ricordate, già solo perchè l'avete veramente scritta a quattro mani, e dal mio punto di vista è un'impresa titanica.

Recensore Junior
21/11/15, ore 10:49
Cap. 31:

Avevo visto quasi subito l'aggiornamento, ma ultimamente non ero nel mood per mettermi a leggere in generale. Però ho recuperato -scusate il ritardo!- e non potevo che sentirmi sollevata dopo questo finale.
Mi è molto piaciuta la scena d'apertura, l'ho trovata delicata nonostante l'ambientazione. A quanto pare si può proprio definire un cimitero "gentile". Dopo aver letto le prime righe mi è venuto da chiedermi: "chissà cosa ha spinto Fury a arruolarsi?", un animo così gentile sembrerebbe scontrarsi con la durezza che l'esercito impone. Ma credo sia questo uno dei motivi principali per cui Roy l'ha scelto per comporre la sua squadra.
Per quanto si vedano poco, quasi di sfuggita, i genitori di Kain sono bellissimi personaggi, dototati di quella compassione ed empatia che anche nel mondo reale è un dono molto raro. Il confronto fra le due donne continua su quella linea della delicatezza che si tratteggia fin dall'inizio del capitolo. Ciò di cui Riza ha più bisogno, perché siamo onesti, nè Roy o Breda, ma neppure Havoc o Rebecca sono capaci fino a questo punto di delicatezza.
Però si stanno indirizzando tutti verso la via della guarigione. Anche Roy che finalmente capisce quanto male si stia facendo con quei cocktail di alcol e medicine. Sembra quasi che finalmente tutti stiano venendo a patti con se stessi. Ce n'è voluto di tempo, ma sono cose lente e ammetto che all'inizio ero un po' spaventata all'idea che non venisse loro concesso il tempo necessario. Ma già quando due capitoli fa ho letto un anno dopo, tutte le mie preoccupazione sono svanite. Mi piace molto il ruolo di Breda nella scena con Mustang: è tratteggiato benissimo. Immagino proprio così Breda.
Ma torniamo a Riza e Ellie. Mi sono sempre domandata chi avesse ricoperto il ruolo di figura materna per Riza e sembra che voi mi abbiate dato una valida interpretaizone. Questo breve spaccato tra le due è proprio un raggio di sole in tutta la storia, così carica di angoscia e dolore. Ti permette di capire che c'è la speranza, l'aspettativa per un futuro più sereno.
Infine, basta uno sguardo tra Roy e Riza, com'era bastato nel Giorno della Promessa. Proprio questo dettaglio mi sembra così emblematico per capire il loro rapporto: un solo sguardo è sufficiente. L'ultima frase ci fa intuire in un qualche modo le cose si sistemeranno e che i personaggi possono aspirare alla meritata felicità.
Che dire di più? Grazie per il coraggio di scrivere una ff del genere. Penso sia unica nel suo genere. E complimenti per essere riuscite a combinare stile, intreccio e introspezione per 30 capitoli!
Sicuramente terrò sott'occhio lo spin-off con i miei tempi biblici. Ma non temete: non vi abbandono!

Recensore Master
11/11/15, ore 18:09
Cap. 31:

Ellie Fury è davvero una donna eccezzionale.
La sua calma, la sua dolorosa dignità e semplicità in un momento così duro e difficile da accettare sono davvero ammirevoli.
Il fatto che lei e suo marito Andrew abbiano accolto Riza come una figlia, come l'unica parte di Kain in qualche modo ancora viva mi ha davvero commossa. Sono stati momenti davvero molto belli.
Un applauso al grande Breda, che con pesce e patate riesce a portare Roy alla ragione, a liberarsi piano piano delle medicine e ad andare avanti come stanno facendo tutti.
Il finale poi è bellissimo, con la nuova squadra Mustang finalmente riunita.
Certo hanno ancora addosso tante cicatrici, ma il dolore aiuta a crescere e a diventare più forti.
Davvero complimenti ragazze!
Avete scritto una storia dura, con alucni capitoli davvero difficili e dolorosi da leggere, ma allo stesso tempo una storia bellissima, con un finale comunque positivo e pieno di speranza e fiducia nel futuro.
Aspetto la continuazione e ancora sinceri complimenti.
Narclinghe

Recensore Master
08/11/15, ore 16:23
Cap. 31:

Vedere Ellie con questa serenità così inquieta e carica di dolore fa davvero male, ed ancora di più se penso che ha riversato tutto ciò che avrebbe potuto fare per suo figlio nel solo atto di cambiargli puntualmente i fiori. Tuttavia non ce l'ha affatto con Riza: sa bene che Kain nutriva per lei un amore quasi filiare. Anzi, finisce con il consolarla, proprio come una madre fa con la propria figlia, e ad invitarla a restare per un po'. Credo sia stata una mossa giusta per prendere davvero congedo da Kain, e considerare per un breve lasso di tempo Andy e Ellie come genitori, quasi fosse la loro bimba. E' come se avesse contribuito a rendere il legame con Kain ancora più forte. Anche se è morto, è un piccolo soldato che vive ancora nei ricordi di Riza e nella quotidianità dei coniugi Fury.
Che persone meravigliose! In qualche modo hanno anche contribuito a rivalutare il suo rapporto con Roy e con tutti gli altri. Questi mesi sono stati difficilissimi, ma proprio non può rinunciare a quella che oramai è diventata la sua amorevole e numerosa famiglia. :)

E' vero: in fondo Roy è diventato ciò che non avrebbe voluto essere. Ma in fin dei conti dopo tutto ciò che è successo un po' lo riconosco. Questa ossessione verso la propria incolumità è scaturita dagli eventi che hanno coinvolto la sua squadra, così terribili e così indelebili. In quache modo hanno anche innescato una reazione di protezione non solo rivolta a loro stessi, ma anche alle proprie famiglie. Perché sì, anche loro hanno subito l'ansia dell'attesa, le famiglie di Fury e Falman prima di tutte.

Ma Breda prontamente pone dei paletti a questo che si sta rivelando come una sorta di eccesso, così come ha sempre fatto anche Riza. Le precauzioni sono necessarie ma sta pericolosamente smarrendosi; così come la faccenda dell'alcool alle medicine. Effettivamente il cibo è sempre una soluzione xD Sul serio, il fatto di staccare un po' la spina per concedersi qualcosa di salutare può essere un toccasana. Ahahahah senza medicine è dura all'inizio eh? Dai che ce la faremo! :D

Per me è stato un piacere leggere questa ff. E' vero, ci sono stati argomenti e scene molto dure, ma è proprio ciò che apprezzo in una storia: che si faccia un lavoro appassionato e realistico come questo. Il lavoro a quattro mani non l'ho mai sperimentato, ma il fatto che voi abbiate collaborato, vi siate accordate sui passaggi, su chi vive e chi muore è davvero ammirevole! *-*

Sono molto felice di sapere di un seguito. Ovviamente io seguirò anche quello! :D
Bravissime ad entrambe! :*

Appuntino: Quant(e) altre volte

Recensore Master
08/11/15, ore 00:19
Cap. 31:

E così si conclude anche questa long che, a mio avviso, resta una tra le più forti, a livello di contenuto, della sezione.
Non potevate scegliere epilogo migliore per la vicenda: anche qui Ellie rappresenta una spalla su cui piangere, il supporto morale di cui si ha bisogno nei momenti di sconforto, e nonostante sia lei che Andrew avessero tutte le ragioni del mondo per avercela con lei hanno rispettato fino all'ultimo il volere del figlio, trattandola come fosse una loro parente.
Sarà anche vero che da certe esperienze non si esce mai del tutto, ma il supporto emotivo è e resta una delle migliori medicine in questi, casi, e senza troppi melodrammi siete riuscite a far intendere come l'aiuto dei Fury sia diventato indispensabile per Riza, che per la prima volta accetta il contatto fisico senza respingerlo.

Assieme alla ripresa d Riza, vediamo un Roy alle prese con l'astinenza da farmaci. Anche lui me lo immagino smunto e con le occhiaie, ma sono sicura che un altro po' di pesce con patate sapranno stabilizzarlo. Breda, se non ci fossi bisognerebbe inventarti.

La parte che ho gradito maggiormente è stata la fine, quella in cui Riza scende dal treno e trova il resto della squadra ad attenderla, ed era come se fosse necessario il suo ritorno affinché una "nuova" squadra tornasse attiva, con parecchie cicatrici, vero, ma affiatata come un tempo nonostante i brutti trascorsi.
Roy e Riza che senza dare adito a smancerie plateali sono stati più che apprezzati e molto, molto teneri. Sicuramente riprenderanno la loro storia, anche se avere lasciato un finale abbastanza aperto su questo confido in un loro riavvicinamento affettivo.

Un ultimo appunto sul seguito: Lolly mi aveva già anticipato su ciò che avete intenzione di scrivere in futuro e ammetto che inizio a temerlo proprio alla luce di un finale così speranzoso. Ma non voglio pronunciarmi oltre, lo farò quando leggerò la vostra nuova fatica.

Che altro dire? Semplicemente complimenti per aver ideato questa storia credibile, dai tratti molto forti, a volte indigesta, ma davvero ben fatta. Io e Victor ci congratuliamo con voi.

Bye.

Recensore Master
23/10/15, ore 18:19

Non vi nascondo che ho avuto il magone per buona parte della lettura di questo bellissimo capitolo.
La parte della doccia è davvero tremenda per Riza.
E' terribile vedere come una normalissima azione di vita quotidiana per Riza si sia trasformata in una terribile tortura, fisica e soprattutto psicologica.
Trovo quindi perfettamente naturale il fatto che lei esca di casa alla notte, per ritrovarsi e per tranquillizzarsi.
Come ho trovato bellissimo che finalmente sia riuscita ad andare al cimitero a rendere il giusto omaggio al caro amico Vato.
Un passo avanti nel superare tutto questo dolore.
Come è stato bellissimo vedere arrivare lì anche Roy, e condividere insieme tutto questo.
Andranno insieme anche sulla tomba di Kain vero?
Questo episodiio mi ha dato speranza che per loro due possa ancora esserci un futuro, e che non tutto è perduto.
Complimenti e al prossimo capitolo.
Narclinghe

Recensore Master
22/10/15, ore 18:17

Un anno è passato, e molte cose sono cambiate.
Mi ha fatto piacere ritrovare Riza ancora assistente di Mustang (non riuscirò mai ad immaginarla con l'occhio di vetro), e non mi ha stupito il fatto che Roy abbia messo una pietra sopra alla fine della loro relazione.
Ciò che mi ha stupito invece è il comportamento di Roy come Comandante Supremo.
Se persino la stessa Riza arriva a giudicare eccessive le esecuzioni e le incarcerazioni di anarchici o presunti tali, penso che Roy forse sta esagerando, e anche tutti i farmaci che prende non lo aiuteranno di certo a ragionare in maniera lucida e responsabile.
Breda è davvero grandissimo; è bello il fatto che aiuti Elisa ed i suoi figli ad andare avanti; solo lui poteva farlo.
Mi spiace che i figli di Elisa abbiano interrotto i rapporti con quelli di Havoc, anche se questo era prevedibile visto quello che è successo, ma sono sicura che questo rapporto si potrà in futuro recuperare.
Vado al prossimo capitolo.
Ancora complimenti.
Narclinghe

Recensore Master
20/10/15, ore 16:53

Quelli che sono normail gesti quotidiani sono diventati dei promemoria continui per la povera Riza. E' stato molto interessante venire a conoscenza di questi dettagli, di come quell'occhio finto le ricordi le torture subite - mi avete fatto ricordare Operazione Valchiria a questo giro - di come sia molto peggio del tatuaggio che, giustamente, non era esposto agli occhi di nessuno all'infuori di lei e Roy, di come la vita sia cambiata sia fuori che dentro casa sua: di come le soldatesse commentino volgarmente le sue tristissime vicissitudini e come Black Hayate sia assente, come Falman e Fury.
La doccia però è la parte peggiore. Il solo sfiorarsi in un gesto innocente come quello di insaponarsi la fa ritornare all'abuso compiuto dai suoi sequestratori; e immagino quanto sia ripugnante ora per lei provare dell'autoerotismo per ricordare le notti con Roy.

Quel che però manca sul serio, ciò che veramente fa aggiungere il culmine della disperazione e della solitudine è proprio quell'atmosfera di calma con tutti i membri della squadra, non ancora coinvolti in nessuna cosa che avrebbe potuto comprometterne la solidità.
Le parole di Roy più avanti sono davvero veritiere: "...guardi vecchie foto in cui le decorazioni della divisa sono molte di meno, ma capisci che eri molto più felice e realizzato."
C'era una serenità impagabile in quei momenti, con il cioccolato alla cannella, le parole a sproposito di Falman, le ciambelle di Breda e il musetto sporco di cioccolata di Fury e la risata di Havoc.
Si ripassa con le foto che appartengono a ciascuno con la mente, e nel mentre si arriva alla prima foto di Kain con loro.

Avviarsi al cimitero è l'unica cosa che l'istinto dice di fare in questi casi: da Vato, l'unico che è a Central City ed il cui pensiero da parte di Riza è stato in parte fagocitato dalla perdita di Fury. E' bene che comunque vada anche da Kain. Certo, sarà molto più difficile per lei, visto che non ancora riesce a collegare il suo nome alla parola "tomba", tanto meno riuscirà a guardare i genitori negli occhi - dovesse incontrarli.

Mi fa tanta pena, piccola, proprio come le prime settimane ToT
E Roy dovrebbe smettere con i sonniferi.
Pure la recensione è un po' impastricciata. *^*
Molto brave!

Appuntini:
ci aveva fatto l’(’)abitudine
anche se era (s)ogni volta un supplizio.
il dolore alla milza che si present(ò)

Recensore Junior
20/10/15, ore 11:55

Starei cercando di scrivere il primo capitolo della tesi (belli i tempi quando scrivevo fanfiction!), ma proprio non mi viene, perciò recupero gli ultimi due capitoli di Blackmail, che sono usciti uno dietro l'altro.
Siamo agli sgoccioli, ma francamente pensavo sarebbero stati più penosi, pieni di sofferenza per noi lettori. Meglio per noi lettori! Fortunatamente s'intravede un barlume di luce.
Cerco di andare con ordine. Leggo il titolo "Chi va avanti e chi si ferma" e già intuisco chi non è riusciuto ancora a rimettere insieme tutti i pezzi, chi non ci riuscirà mai, probabilmente, perché ci sono anche le schegge e sono quelle che tagliano, s'incastrano sotto pelle e fanno male. La mia stella Riza. Ma anche il suo perfetto e complementare compagno Roy. [Ora, probabilmente sono io che ho qualche problema, ma da quando faccio tai chi e mi sto avventurando nelle terre della filosofia orientale, non posso fare a meno di vedere questi due come yin e yang... Saltate pure questa parentesi]. Vedo un anno dopo e questo salto, mi dico, è una benedizione. Il tempo nei primi capitoli scorre così lentamente in tutta la loro violenta concitazione, sembrava essere fermato ad un certo punto e invece ci frega tutti andando avanti, obbligandoci a spostarci con lui. Vedere Roy autodistruggersi è straziante, forse più di quanto non lo sia con Riza. Lui continua a perdere ogni giorno. La sicurezza, che spesso sfiorava la spocchia, il carisma, la passione: sta tutto appassendo. Ho seriamente paura per quell'ulcera; ma saranno gli effetti dell'ultimo episodio di Downton. Riza che impone le distanze è quasi un ritorno al passato, ma in questo caso è solo uno scimmiottare il passato. Non si torna indietro, non senza Fury e Falman. Lo sanno tutti, ma fingono di non saperlo. Comunque vada Riza non può fare a meno di farsi coscienza e indulgenza per Roy. Sembrerebbe il personaggio più freddo nel team, quello più distaccato, in realtà è quello con il cuore più puro, clemente e volto al perdono. Un'altra cosa terribile è la paranoia di Roy, che aveva così brillanti sogni per un futuro di pace, e invece si sta trasformando in un carnefice. Personalmente avrei perferito la benda all'occhio di vetro, ma sono consapevole che è solo perché alla benda associo il celare, nascondere anche con valore più generale. Ma una violenza come quella che ha subito Riza non si può e non si dovrebbe celare.
Ho adorato il quadretto di Breda e la famiglia Falman. Si avverte proprio l'idea del "prendersi cura", del sostenersi. Ho come l'impressione che lui stia diventando la figura paterna di riferimento per i bimbi, e va bene così, che sia un vecchio e fidato amico del padre, che può mantenere la sua memoria viva, a prendere quel ruolo.
Sono proprio i bambini a risultare vittime tanto quanto gli adulti di ciò che è successo un anno prima. Anche quelli di Havoc. Ma quanta dolcezza nella scena delle coperte rimboccate!

Passo all'ultimo capitolo pubblicato, su cui potrei tranquillamente scrivere un saggio [com'è che invece della tesi invece proprio non riesco a buttare giù una riga?]. La prima parte tutta concentrata sulla doccia è un bel colpo di psicologia e introspezione di Riza, che ti fa attorcigliare la pancia in un nodo. Incredibile come certi oggetti possano diventare delle armi. Mi riferisco allo specchio, che impone a Riza una continua tortura, tra l'occhio di vetro e la schiena liscia. Un Riza senza tatuaggio e cicatrici faccio fatica ad immaginarmela, non immagino lei. Sappiamo tutti che non era solo un tatuaggio, non erano solo cicatrici, non era solo una schiena. Riza si deve reinventare, ricreare; deve trovare la nuova se stessa. Certo è che questo è molto difficile quando tutti i terribili ricordi delle sevizie riemergono. Ma ci sono anche i ricordi buoni, quelli che sono come balsamo: i momenti di tenerezza con Roy. Vorrei tanto che le fosse regalato un altro momento come quello. Posso sperare?
Da brivido la parte in cui ammette di trovarsi brutta. Viene incredibilmente facile empatizzare.
L'idea della passeggiata notturna mi piace. La sento molto vera. Scatta proprio l'istinto di uscire e camminare quando l'insonnia di attacca. Ed era forse naturale che quella passeggiata la portasse alla tomba di Falman. Lei non lo sapeva, il suo cuore non aspettava altro -forse per questo si è riacceso il ricordo della cioccolata alla cannella? E finalmente scoppia a piangere e viene a patti con la morte di almeno uno dei due amici. Come mi sono sentita anche io più alleggerita dal magone.
E alla fine arriva Roy. Il destino parla chiaro: non si possono separare due anime che si appartengono come loro. Non importa come, ma devono stare insieme. Posso sperare in un riavvicinamente anche in senso romantico per questi due? Ditemi di sì. Poco romantico è che loro due si avvicinino sempre davanti a una lapide, ma va bene così, perché è l'unico posto dove non contano i gradi. Davanti al dolore si è tutti uguali, con lo stesso bisogno di conforto e vicinanza. Sembra quasi e Roy e Riza riescano solo ora a percepire e visualizzare il vero grade dolore dell'altro. Non aggiungo altro, perché non voglio tediarvi oltre. In teoria, se non sbaglio, manca solo l'epilogo; in qualunque momento pubblicherete sarà comunque atteso con trepidazione.
A presto e portate pazienza per la lungaggine e il ritardo.

L.

Recensore Master
19/10/15, ore 21:47

Avete presente quella scena di Inside Out in cui Gioia dà i ricordi base a Tristezza affinché diventino malinconici? Ecco, l'ultima parte è esattamente questo.
Nonostante questo relativo ritorno alla normalità Riza sente ancora che gli spettri dal passato continuano a perseguitarla specialmente quando è da sola e deve fare i conti col proprio riflesso allo specchio. Efficaci sono stati il ricordo delle soldatesse che facevano mobbing e la parte in cui si toglie l'occhio di vetro. Certamente non immaginava che l'assenza del tatuaggio la destabilizzasse a tal punto da pensare che sia l'unico legame che la univa a Roy quando invece è (era) solo il punto di inizio, senza tenere conto di tutto quello che ne è conseguito.
E da qui andiamo alla seconda parte, la mia preferita, dove Riza va al cimitero e chiede scusa a Falman per non averlo pianto come si deve. Essendo il mio personaggio preferito del team mi ha fatto molto piacere vederlo in qualità di attante anche da morto, il suo ricordo e quello di Fury fungono da collante tra passato e presente e sembrano preparare Riza per il futuro. Perché checché lo abbia negato per tutto questo tempo chi muore non torna indietro e non ci si può fare nulla.

Molto bella è stata la comparsa inaspettata di Roy, questo riavvicinamento a tentoni, inconsapevolmente "tattico" e misurato, tipico di Falman, apre uno spiraglio a un avvicinamento affettivo tra i due. E se il nostro caro sottutto ha dato la spinta, il piccolo della squadra costituirà un nuovo incentivo per ricominciare ed andare avanti, perché è giusto che si vada avanti, anche per rispetto di chi non c'è più e ha dato la vita per gli altri.

Insomma, è giunto il momento di affrontare i propri demoni.

Alla prossima.

Recensore Master
17/10/15, ore 10:29

Fare un salto di un anno ci fa vedere quanto le cose siano tornate ad una calma apparente: Riza è tornata ai suoi doveri di assistente di Mustang, lui ha rinunciato a forzarla ad avere un contatto intimo - seppure non le ha chiuso del tutto la porta, anzi! - ed ovviamente non mancano gli episodi di attentati. Molto attenta la riflessione secondo la quale Roy non voglia solo proteggere il paese dagli anarchici violenti, ma anche la sua stessa pelle e quella dei suoi sottoposti rimasti: è troppo marcato ciò che successe un anno prima, e non mi risulta difficile immaginare che quei fatti gli si presentano sempre davanti agli occhi grazie anche solo al fatto che alcuni componenti del team originario non ci siano più.

Il rapporto con Riza è diventato maledettamente freddo, e sono sicura che non solo Roy soffre per questo. *^*

Però qualcuno sta cercando di sopravvivere. Elisa sta meglio, e il merito non è solo di Rey, di Lisa, o del lavoro che la aiuta a distrarsi: Breda ci ha messo molto di suo, finendo per avviare questo rituale del giovedì, ma soprattutto per provare a riempire almeno in parte il vuoto lasciato da Vato. E' vero, Havoc non avrebbe mai potuto compiere questi gesti per le ragioni riportate, tanto meno i bambini si sarebbero trovati a loro agio. Particolarissimo il dettaglio di Lisa che vedendo i gemellini a scuola si lasci andare a pensieri tormentati.
Povero cicciotto Heymans! *^*
Anche lui come Havoc non si dà pace per ciò che è successo, tanto più del fatto che lui con la sua astuzia è riuscito a scappare salvando così la vita almeno a Riza.
Mentre Breda pensa a ciò Jean si rammarica con un pizzico di rabbia che Vato non possa godere della crescita dei suoi figli. E' vero, è stato qualcosa che ha rasentato una benedizione la possibilità di vedere la vita finché invecchierà. E pensare che Vato non possa, fa davvero male.

Ovviamente non poteva mancare la "campana" dei due gemelli. Se a Jilly non interessa molto, un animo più sensibile come quello di Jody sta chiaramente dicendo di aver avvertito dei cambiamenti radicali nei loro rapporti, e di aver cominciato a sentirli dal compleanno scorso, quando non c'era nessuno delle persone che voleva bene, fra chi è rimasto ucciso e chi invece ha dovuto subire il lutto.
Ma è una bella iniziativa andare a far visita a Riza: è stato Jody più di chiunque altro a dare un eccezionale supporto alla bella cecchina, a spronarla silenziosamente ad andare avanti.
Forza, magari si farà un compleanno più sereno di quello precedente. :)

Non ditemi che siamo agli sgoccioli! T-T

Recensore Master
16/10/15, ore 23:30

Quando vedo Roy in questo stato mi sento in colpa perché bene o male è lo stesso in cui l'ho fatto versare anche io.
Vediamo che la sanità mentale non è di casa nella Royai, e se Riza sembra stia recuperando, Roy sta pian piano scendendo nel baratro dell'insanità mentale. Una bomba a orologeria pronta a esplodere come lui potrebbe anche compiere azioni al limite della legge, come la marea di arresti ed esecuzioni avvenuti in questo ultimo anno. Di sicuro non posso non comprendere la fetta di oppositori al suo regime che sta progressivamente facendosi sempre più grande e non a torto: ovviamente i dettagli sul rapimento e conseguente sevizia della squadra non verranno mai fuori e di conseguenza molti potrebbero trovare eccessivo il trattamento politico riservato agli oppositori. Certo è che così Roy sta soltanto fomentando ancora di più la situazione e non dovrà sorprendersi se prima o poi un ordigno davvero pericoloso farà la sua comparsa sotto la sua macchina.
Riza con l'occhio di vetro non riuscir mai a figurarmela, povera lei. Essendo il racconto filtrato dal punto di vista di Roy non sappiamo cosa le passi per la testa, probabilmente farà ancora degli incubi la notte ma sembra un muro invalicabile, non riesco a capire cosa le passi per la testa. Ad ogni modo sono curiosa di sapere come riuscirete a sciogliere questo nodo.

Heymas, mi hai fatto prendere un quasi-infarto.
Credevo si sarebbe messo a fare chissà cosa con Elisa (grazie Lolly), ma invece si sono limitati a una casta discussione. Niente da fare, Eliza è di Vato e tale resterà, ti rossino, è meglio se fai un viaggetto a Drachma per schiarire le idee vah, che non c'è trippa per gatti.
Comunque mi rattrista vedere i due piccoli Falman che hanno interrotto qualsiasi tipo di rapporto coi gemelli Havoc, che nel frattempo, almeno Jody, non si spiegano il perché di questo cambiamento nei loro confronti.

Jody poi è davvero ben caratterizzato: inconsapevolmente ha costituito un appoggio incredibile per Riza e ha, perché no, in parte colmato il vuoto lasciato dal desiderio di maternità.
L'unico ad aver recuperato una normalità relativamente stabile è appunto Jean, che a parte i piccoli problemi quotidiani dovuti agli isterismi di Rebecca si gode la sua vita e la sua famiglia.

Alla prossima!

Recensore Master
09/10/15, ore 18:24

Anche questo capitolo mi ha fatto venire i brividi!
Una parte della storia può dirsi conclusa; il senatore e l'anarchica sono stati giustiziati, ma alla fine la vendetta non paga, perchè tutto quello che si è perso non tornerà più indietro.
Infatti la doppia esecuzione ha lasciato a Roy dell'amaro in bocca.
Riprendendo Roy, capisco il suo desiderio di vedere Riza, ma lui deve capire che il trauma che la ragazza ha subito non si risolve in 20 giorni (forse non si risolverà mai), ed il solo fatto di vederla e di toccarle le spalle ha avuto il solo e tremendo risultato di far riaffiorare in Riza gli atroci ricordi della violenza subita.
Sono d'accordo!
Credo anch'io che per ora è meglio che Roy e Riza non si vedano più.
In futuro chissà, ma lo ritengo improbabile.
Per fortuna accanto a lei ci sono Havoc ed il dolcissimo Jody che la aiutano ad avere comunque un contatto col Mondo.
Rinnovo ancora i miei complimenti per la storia.
Al prossimo capitolo.
Narclinghe

Recensore Junior
05/10/15, ore 17:37

Ammetto di aver seguito questa storia fin dalla prima pubblicazione. Ma sono un pessimo recensore, perché difficilmente riesco a tirare il filo del discorso che inizio. Però, sentivo la mancanza del fandom. Ho resistito solo un mese lontano. Nel frattempo ho fatto il rewatch e riletto il manga, quindi provo a ritornare in veste di recensore.
E come volevasi dimostrare, ho già perso il filo...
La storia. L'ho seguita fin dal principio, dopo aver sbirciato nei profili autori perché ammetto di essere un po' schizzinosa e non avendo molto tempo (ora di più, visto che la mia pubblicazione si è conclusa) mi piace leggere storie di qualità, sia per quanto riguarda la trama, sia per quanto riguarda lo stile. E non sono rimasta delusa. Anzi. Partiamo dallo stile, che mescola in maniera molto equilibrata narrazione, descrizione, dialogo e introspezione. Un equilibrio non facile da mantenere, ma che non manca mai. Ci sono certe descrizioni da brivido: ci vuole molta lucidità da parte di chi scrive per riuscire a non cadere in certe trappole. Tutto risulta così vivido, verosimile, per quanto non auguri a nessuno di vivere certe esperienze. Direi proprio che la verosimiglianza è un punto forte di questa storia.
Passiamo alla trama: siete partite con un espediente abbastanza comune -so per certo che ci sono altre storie in cui il team, e Riza in particolare, vengono rapiti per ricattare Roy. Ma poi la vostra storia prende una piega davvero inaspettata. Il ritmo rimane sempre incalzante, tanto che in giungo vedere un vostro aggiornamente mi gasava tantissimo. Leggere Blackmail era la mia pausa mentre preparavo gli ultimi esami. Rileggevo, e rileggo, ogni volta il nuovo capitolo un paio di volte: la prima volta con ansia per i personaggi e le vicende, la seconda per recuperare tutto quello che mi lascio indietro. E poi rileggo alla ricerca di indizi. Diciamo che c'ho l'occhio lungo, o la mente molto allenata per cui quando leggo una storia o guardo un film/serie tv riesco ad anticipare le mosse. Ma voi mi avete colta di sorpresa. Mi riferisco a Falman. La sua morte proprio non me l'aspettavo. Il resto, e spero di non offendere nessuno, l'avevo intuito. Anche la morte di Fury. Questo comunque non toglie niente all'originalità della storia. Ci vuole coraggio ad uccidere personaggi tanto amati. Un coraggio che a me, il più delle volte, manca.
Anche se temo che sorte ben peggiore della morte sia capitata a Riza. E questo ci conduce -finalmente!- a questo capitolo. Per me, vederla così sofferente, ferita e mutilata è un dolore grosso. Riza è il mio personaggio: è stata infatuaizone fin da subito (parliamo del lontano 2006... mi sento vecchia...) e ci sono tantissime cose di lei che rivedo in me. Leggere questa Riza è straziante. Insomma, già mi metto facilmente nei suoi panni, ma così... è terribile, davvero. Questa Riza è mossa magistralmente, per quanto io non sarei mai riuscita a concepirla nella mia mente. Sento che la fine si avvicina per la storia, ma per lei la fine di tutta questa sofferenza è ben distante. Vederla staccarsi da Roy è doloroso, suona quasi innaturale, ma doveroso. Non potrebbe essere altrimenti. Spero solo che riesca ad intraprendere la strada della guarigione. Non perché voglia vederla con Roy, ma perché vorrei vederla serena, nei limiti del possibile.
Roy, quale altro elemento potrebbe governare se non il fuoco visto il suo carattere? Possibile che sia così cieco? Certo, anche lui sta soffrendo, ma è un dolore tutto diverso, con una struttura forse più facile da demolire. Purtroppo, in quanto uomo, non potrà mai capire fino in fondo certe cose, che sono naturali per una donna. Come il desiderio di maternità, che in questo caso si affianca al terrore di un rapporto intimo con un uomo, che di conseguenza rende il desiderio impossibile. Ma forse c'è un barlume di speranza... Io desidero vederlo.
Nel frattempo lasciamo Riza alle cure di Havoc e Rebecca, all'amore disinteressanto e lenitivo dei bambini (Jody in particolare). E ai deliri di una mente che necessita riposo e pace. Una pace intaccata dai tempi di Ishval, forse adirittura prima.
E come volevasi dimostrare ho fatto un pastrocchio. Perdono. Ma ho già detto di essere pessima come recensore. Spero di riuscire ad arrivare fino alla fine in maniera attiva. Altrimenti sappiate che vi seguo e apprezzo questo lavoro davvero sovversivo, sotto certi aspetti. Forse mancava una storia così nel fandom.
A presto!

Recensore Master
05/10/15, ore 17:24

Che Roy a volte non sappia dove stia di casa la ragione è un dato di fatto.
La morte di quei due non è servita a un emerito niente. Non ha riportato in vita Fury e Falman, non ha fatto tornare in sé Riza e non ha tranquillizzato Roy. Se c'è una cosa che insegna FMA è che si deve fare attenzione a quello che si desidera, e qui la lezione è stata imparata a posteriori.

Havoc e Jody sono un amore. <3
Sapendo che con lui non ha un certo tipo di approccio, Riza si sente al sicuro. Sa che Havoc la tratta come una sorella e mai si azzarderebbe a toccarla come farebbe Roy. Che stia sempre a letto e abbia iniziato molto lentamente a riprendersi è segno che ci vorrà del tempo prima che torni a stabilizzarsi e ad avere una certa autonomia, seppur provata dal suo handicap fisico e mentale. E qui vengo alla parte più angosciante del capitolo, quella in cui Roy ha dimenticato il cervello a casa e pensa che bastino venti giorni per far tornare Riza quella che era un tempo. Leggendo il battibecco con Rebecca avrei avuto voglia di prenderlo a schiaffi, chissene se poi mi avrebbero arrestata.
(ma a volte prenderei tutti i maschietti di FMA a schiaffi)

E così Riza lascia -per ora- Roy. Per nulla scontato considerata la situazione di stallo in cui versavano i due. Ma credo che al momento sia giusto così, qualsiasi tipo di approccio fisico da parte di lui la destabilizzerebbe ancora di più e probabilmente dovrà passare un anno abbondante prima che qualcosa, tra loro, torni a funzionare. Personalmente spero così, ma chissà... Certo è che non potrà restare per sempre a casa degli Havoc.
(resto sempre del parere che avrebbero dovuto tirarle via lo scalpo)

Alla prossima.

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