Recensioni per
Eternal prize
di oOBlackRavenOo
Amo troppo questa storia e il modo in cui l'hai scritta! |
Ottava classificata al The Path of Your Pack
Passando ai tempi verbali, ce n’è uno di cui ho notato più e più volte un errato uso: il gerundio. Il gerundio, essendo un modo implicito, non ha un soggetto proprio, ma si riferisce sempre (a parte rarissime eccezioni che non sono quelle della tua storia) al soggetto della frase principale a cui è collegato. In frasi come: risponde Lydia, borbottando un “non sono invidioso” abbastanza offeso, è solo una questione di principio. il “borbottando” scritto così si riferisce a Lydia, non a Stiles: dato che il soggetto cambia, le opzioni sono principalmente due: o metti un punto e virgola dopo Lydia e poi cominci con “borbotto” o crei una coordinata come “e io borbotto un […]”. Appurato che il soggetto deve essere lo stesso della principale, ci sono altre caratteristiche del gerundio di cui non hai tenuto considerazione: il gerundio ha bisogno di una frase principale per essere usato, non può rimanere solo con altre subordinate e coordinate come nel caso di Restando chino per non so quanto tempo, anche quando finalmente riprendo lucidità e l'acqua scorre sotto i miei occhi e sul mio viso, che sposto appena per ringraziare l'angelo al mio fianco ...ma il cuore salta, con forza, mancando i battiti. o come nel caso di ci voltiamo e ora anche Laura si è unita a noi, portandomi un altro cornetto alla crema, che davvero non posso accettare. Portandolo verso di lei, ma lei lo risposta verso di me. in cui sarebbe stato meglio usare una virgola piuttosto che il punto, dato che la principale di “portandolo verso di lei” sta nella frase precedente. Il problema, invece, di frasi come Non credo che potrei guardarlo ora come ora, dirigendomi nel bagno, chiudendo la porta alle spalle non a chiave purtroppo essendo comune. è che non c’è alcun nesso, a livello di grammatica, tra “non credo che potrei guardarlo” e “dirigendomi” ed infatti sarebbe stato più corretto “e per questo mi dirigo in bagno” o costrutti simili. A livello di parole singole, invece, ho trovato alcuni errori piuttosto gravi che all’inizio ho pensato fossero sviste, invece poi si sono rivelati veri e propri errori dato che li hai ripetuti sempre, in particolare:
Hai commesso alcuni errori anche con le preposizioni, come nel caso di presentarsi con un ragazzo (si dice “presentarsi a un ragazzo”), o e dove mi sento bene con me stesso da riuscire a buttare alle spalle tutti i problemi incontrati fino al rientro (per inserire la preposizione “da” prima ci sarebbe bisogno di scrivere un “mi sento talmente bene” o “così bene” perché “mi sento bene” da solo non regge il “da”) o rendendocene contro solo quando entriamo a contatto (il “contro” è in rosso perché è un errore di distrazione, mentre l’errore per quanto riguarda la preposizione è che l’espressione è “entriamo in contatto”). Ho trovato anche errori che riguardano le concordanze, come nel caso di “poi ha conosciuti tutti prima” (“conosciuto”, l’ausiliare avere non concorda con il complemento oggetto); sbuffo voltandomi scocciato verso Peter, che mi fa l'occhiolino, tenendo il braccio ben stretto intorno alle spalle di Lydia che le sussurra qualcosa all'orecchio al quale annuisce. (qui non capisco a chi si riferisca il “che le”: se è Peter a sussurrare qualcosa all’orecchio a Lydia, allora deve essere sostituito con “a cui sussurra”, senza il “le”; se è Lydia a sussurrare qualcosa nell’orecchio, allora il “le” deve essere sostituito con “gli”); Comunque si allontana, ma l'imbarazzo mio non scende, come il mio sguardo sul braccio ancora teso intorno alla vita di Derek e mi chiedo se ne sia consapevole o meno. (il braccio teso intorno alla vita da quello che ho capito è quello di Derek, ma scritto in questo modo sembra che sia di Stiles perché la vita è quella di Derek. Era più corretto qualcosa come “il mio sguardo sul braccio di Derek, ancora teso intorno alla mia vita”); gli do veloce una ginocchiata proprio lì in mezzo alle gambe che lo fa gridare dal dolore, piegandosi di lato. (scritto così sono le gambe che fanno gridare di dolore l’uomo, non la ginocchiata, per questo “proprio lì in mezzo alle gambe” deve diventare un inciso ed essere racchiuso tra due virgole). Un altro errore che hai compiuto spesso è confondere l’aggettivo con il relativo avverbio, come nel caso di vengo veloce tirato su in cui è più corretto utilizzare “velocemente” perché i verbi non vogliono aggettivi ma avverbi. Oltre a tutto questo, ho trovato anche errori di distrazione vari di in una storia di questa lunghezza non tengo conto ma che segnalo per correttezza:
Stile e lessico: 10/20 Quando una storia è piena di errori grammaticali lo stile non può che risentirne perché il ritmo della lettura viene spezzato da frasi che non hanno un senso compiuto o che hanno bisogno di più riletture per essere comprese. La tua storia fa parte di questo caso ed infatti è stato così, ci sono state tante frasi che ho dovuto rileggere per capirne il senso, per capire a chi ti stavi riferendo e cosa stava succedendo. Ma, oltre a questo, non ho apprezzato molte altre cose. Solitamente, prima di pensare al mio gusto personale riguardo allo stile, cerco di capire se lo stile si adatta ai personaggi e al contesto descritto nella storia. Questo diventa ancora più importante quando si narra in prima persona, dato che tutto ciò che viene riportato è come se venisse riportato attraverso la mente del personaggio in questione. Nel tuo caso ho trovato terribilmente sbagliato il tuo stile con i personaggi di cui parli; ho trovato terribilmente inadatto il linguaggio e le strutture che hai scelto di utilizzare rispetto a Stiles, ma di questo credo ne parlerò nel dettaglio nella sua caratterizzazione. Ci sono altre cose che ho trovato poco adeguate nel tuo stile: uno è stato il registro medio-basso che hai deciso di utilizzare, con molte strutture (come l’inversione dell’ordine delle parole come nel caso di iniziando a rilassarmi finalmente // massaggiandomi subito il naso leso nell'orgoglio soprattutto // Torno a sbirciare la mia preda comunque // mentre affondano le unghie come artigli dentro la parete) e espressioni che appartengono alla lingua parlata (ho un cerchio alla testa // che indietreggio e che diamine. Ma quanto si diverte male?! –> l’espressione credo sia un regionalismo; tra l’altro, questo è anche uno di quei casi delle esclamazioni che citavo all’inizio, dato che “che diamine” è un’esclamazione e come tale richiede il punto esclamativo). Se fossi riuscita a ricondurre queste parole e struttura al personaggio di Stiles non sarebbero sorti problemi, ma non li ho trovati da lui. Alcune frasi non mi hanno convinto per il lessico, come chiamare la pizza a domicilio (non chiami la pizza ma la pizzeria), tirarmi su l'umore (l’espressione corretta è tirar su il morale), In realtà è così difficile che neanche si nota che ho qualcosa, anche da spoglio. (“spoglio” è più un termine che utilizzerei per un albero, non per una persona. Più che altro avrei scritto “anche quando sono nudo” o “senza vestiti”). Altre scelte che non ho apprezzato affatto riguardano l’uso della parola “mug” per “tazza” (perché questa scelta? Non ne capisco il senso visto che “mug” è perfettamente traducibile con “tazza”), l’uso frequente dell’espressione “mi fa” (appartenente ad un registro troppo basso per una narrazione) per “mi dice” o sinonimi (avrei preferito che il tuo repertorio lessicale variasse un po’), o anche il riferimento ai personaggi con il colore dei loro capelli, artificio di cui non ho mai compreso il senso. Caratterizzazione dei personaggi : 16/20 Ho abbassato di parecchio il punteggio per un motivo: teoricamente l’intera storia dovrebbe essere narrata dal punto di vista di Stiles e dovrebbe essere raccontata come se fosse Stiles a raccontarcela, ma il narratore non è Stiles. Non lo è assolutamente, il narratore non mi ha trasmesso nulla che fosse riconducibile a Stiles. Stiles, in quanto personaggio, sì: lo è quando è descritto come un ragazzo tutto pelle e ossa armato di sarcasmo; lo è quando straparla e non attiva il filtro cervello-bocca; lo è nelle sue azioni e nelle sue battute. Ma quando leggevo ciò che il narratore raccontava e pensava… in quelle parole non sono riuscita a ritrovare Stiles, se non forse in qualche piccolo sprazzo qua e là. Al contrario, invece, ho ritrovato tutti gli altri personaggi, e sei riuscita anche a rendere molto bene Derek, che credo sia uno dei personaggi più difficili da rendere in una storia. Invece tu ci sei riuscita ed anche abbastanza bene. In particolare ho adorato il suo modo in cui sei riuscita a fare riferimenti alla serie televisiva, con i continui rimandi all’essere un lupo (cosa che poi si riscopre essere vera), o alle sue sopracciglia e alla sua totale mancanza di conversazione (sopracciglia a parte). Ho trovato ben caratterizzati anche altri personaggi: Scott ed il modo in cui si preoccupa per il suo migliore amico/fratello (grazie per il riferimento alla Melissa/Sceriffo <3 ); Lydia e al suo temperamento forte, a tratti autoritario, ma allo stesso tempo protettivo nei confronti dei suoi amici; Isaac e le sue continue battute acide; Erika con la sua mania di mettersi sempre in mezzo, di provarci con Stiles, anche se sta con Boyd; Cora e Laura che sono le sorellastre malefiche di Derek, ma che ci sono sempre quando c’è bisogno di loro ed infine Peter che non perde mai l’occasione di fare battute a sfondo sessuale. Attinenza ai prompt: 10/10 L’utilizzo che hai fatto del prompt “Aerials – System of a Down” è stato meraviglioso: all’inizio ho pensato che si limitasse solo ad essere il sottofondo musicale al negozio di dischi mentre Stiles comprava il regalo per Cora, ma andando avanti sei riuscita ad inserirlo in più modi e ad integrarlo davvero molto bene nella storia. Lo sceriffo ha ragione: uno Stiles annoiato promette guai, in particolare uno Stiles annoiato che ha in mano il cellulare di Derek. La citazione “La gelosia è un misto d'amore, d'odio, d'avarizia e d'orgoglio.” (Alphonse Karr) è esplicitata solo una volta, nel bigliettino che Laura lascia a Stiles nel libro che gli manda in prestito, ma un po’ tutta la relazione tra Stiles e Derek è racchiusa in questa citazione. Anche il prompt “paura di perderti” l’ho ritrovato più volte: nella paura di Stiles di perdere Derek quando presume la sua relazione con Jennifer; quando Stiles va a trovare Derek, finalmente, ma è la notte in cui Derek non riesce a controllarsi e immagino abbia paura di perdere Stiles sia per quello che gli può fare sia per quello che potrebbe decidere dopo averlo visto; e infine quando Stiles decide di essere egoista e “ordina” a Derek di non andarsene. Sviluppo della trama/introspezione: 8/10 Scusami, ti chiedo davvero scusa, se spenderò poche parole sulla trama, ma questa recensione sta venendo più lunga di quanto immaginavo, è l’ultima (mi dispiace che sia toccato a te) ed un po’ devo ammettere di iniziare ad essere stanca. Per quanto riguarda l’introspezione, credo di averne parlato abbastanza quando ho spiegato perché non ho ritrovato il personaggio di Stiles nel ruolo del narratore (ed essendo questa una fanfic narrata in prima persona l’introspezione si identifica per forza di cose con il narratore ed il personaggio). Per quanto riguarda la trama, invece, credo che questo è il punto di forza della tua storia, perché sei riuscita a creare una trama complessa e molto articolata, che si sviluppa con la giusta dose di tempo che richiede il progresso nella relazione tra Stiles e Derek e con la giusta dose di imprevisti e incomprensioni a cui i due personaggi vanno più volte incontro, per poi finalmente chiarirsi alla fine della storia, dopo che Stiles ha scoperto la vera natura di Derek e la sua storia. Ho apprezzato particolarmente i vari riferimenti alla storia del telefilm, come la scelta di lasciare licantropi la famiglia Hale, il riferimento ai cacciatori, la relazione di Lydia con Hayden e Jackson (la parte in cui descrivi del regalo di Jackson a Lydia è divertentissima!) e tante altre. Originalità: 8/10 Di fanfic AU in cui Stiles è un barista, incontra Derek come suo cliente, lavora con Laura nello stesso bar/café ne ho lette davvero tante nel fandom inglese, perciò non ho trovato la tua idea originalissima, ma l’intreccio che hai creato, la trama che hai raccontato, le varie “disavventure” che Stiles e Derek hanno dovuto affrontare per arrivare alla fine del racconto, invece, le ho trovate abbastanza originali. Gradimento personale: 3/5 Correttezza grammaticale, stile e narratore a parte, ci sono state diverse cose che mi sono piaciute nella tua storia. Innanzi tutto il rapporto tra i personaggi: tra Derek e Stiles, in primis, ma anche quello tra Stiles, Cora e Laura, tra Stiles e Scott, tra Stiles e Lydia, e, insomma, con Stiles e qualsiasi personaggio abbia interagito con lui. In più, a dispetto di quello che ho detto riguardo lo stile, ci sono state alcune frasi che mi hanno meravigliata e che mi sono piaciute, frasi come: Insomma, io avevo capito che ci sarebbe stato uno scontro epico, una acerrima e accesa battaglia fratello contro fratello per la supremazia, ed anche la possibilità di rinfacciare di aver battuto l'altro per un mese perché rappresenta un po’ il rapporto tra Stiles e Scott e perché, povero Stiles!: credeva che si sarebbe visto solo con Scott, invece si è ritrovato tutto “il branco” a seguito, Derek compreso. Anche il momento in cui Derek gli spiega come tirare la palla, un pochino mi si è stretto il cuore perché mi ha ricordato troppo la puntata in cui Allison sussurrava all’orecchio di Scott ç__ç quanta nostalgia! Insomma, se ho “criticato” la tua correttezza ed il tuo stile è perché credo che colmando le mancanze che ho notato sono sicura che puoi scrivere delle fanfic davvero stupende, perché le basi per farlo ce le hai tutte. Se posso darti un consiglio, ti consiglierei (perdono per la ripetizione) di trovarti una beta che ti aiuti a correggere le tue storie prima di postarle e che ti spieghi i tuoi errori. Punti bonus: 5/5 Sterek*** –> 3 punti + 1 recensione premio Prompt scelti: 3 Totale: 68/100 |
Ed eccomi arrivata alla fine. Mi dispiace, in realtà, perché è una fanfic davvero molto bella che mi ha appassionata, ed ora non mi farà più compagnia :( Ma posso sempre rileggerla ;-) |
Oh, questi capitoli sono un po' più angoscianti, ma è perché i due ragazzuoli non ne vogliono proprio sapere di parlare apertamente di ciò che provano :'( |
Cavoli, solo oggi sono riuscita a riprendere la lettura della tua storia, ma ne è valsa assolutamente la pena *__* |
che bel finale per questa ff,complimenti! :) |
Ciao! |
Eccomi alla fine sorellina....yeeeeeeeee |
Aaaansiaaa. Troppa davvero. |
Wow ma quanto lo hai fatto bipolare Derek in questa ff. |
And now kiss!!!! I'm so wery happy. |
Sorellina eccomi. Sono in ritardissimo ma ieri sono crollata. |
Ciao! Ho iniziato questa sera a leggere la tua storia, oggi che hai postato l'ultimo capitolo... |
Come sempre una conclusione degna di questo nome!!! Bellissimo tutto il capitolo! Peter che li spia mi ha steso!! Mi è piaciuta tantissimissimo l'ultima parte... Ho adorato troppo vederli così innamorati e persi... Lo sceriffo come sempre si è rivelato magnifico e fondamentale!!!! Ottimo lavoro!!! Un bacione <3<3<3 |
Ciao. Oggi dev'essere una giornata angst... sarà colpa della pioggia o delle tue storie, oppure entrambe. Giuro che stavo per piangere... ma andiamo con ordine. |