E dopo innumerevole tempo e svariate peripezie eccomi finalmente con questa nuova recensione!!! ( Non mi sembra vero, te lo giuro xD) . Prima di cominciare, tuttavia, voglio dire che in questo quarto capitolo ho profondamente, pazzamente, illimitatamente amato alla follia Daryl e Carol, davvero senza alcuna riserva! Leggendo non ho potuto fare a meno di notare come sprigionino amore e tenerezza veramente da ogni fibra del loro corpo e ho (ri)avuto la conferma che quello tra Carol e Daryl è un legame unico, senza paragoni nel mondo di the walking dead, in assoluto.
Ciò detto, veniamo innanzitutto a Daryl: come nel capitolo precedente, anche in questo mi hai fatta soffrire, mannaggia a te! xD. Hai presentato un Daryl la cui tensione è stata un climax ascendente perciò procedo per punti. 1. In apertura, prima di entrare nella casa. Ecco, qui emerge subito quanto sia stremato, all'inverosimile, seriamente al limite delle sue forze e....ho partecipato al suo calvario senza mezze misure, mandando al diavolo la Chiara critica e distaccata! E' stato il potere dei dettagli a produrre questo effetto: lo zaino che grava sempre maggiormente sulle sue spalle, le gambe che non reggono più tanto da portarlo a scegliere di aspettare il vagante piuttosto che andargli incontro in un assalto e poi....quell'urlo. Daryl ha riconosciuto che non è la voce di Carol ma anche la remota possibilità che possa accaderle qualcosa di male lo fa impazzire e al contempo gli fornisce l'adrenalina necessaria per non arrendersi. Wow! 2. Il momento prima di entrare nella casa. Per questa parte la parola chiave è una ed una sola: smania. Silvia, innanzitutto i miei vivi complimenti per l'uso dell'alternarsi di momenti presenti e riflessioni sul passato. Il flashback del rapimento di Maggie e Carol, in particolare, è veramente ben riuscito e soprattutto mette in evidenza una cosa importante: tu hai menzionato, oltre alla paura di non poter rivedere Carol, anche il senso di orgoglio di Daryl nel constatare che la stessa se la fosse cavata da sola, elemento questo da non sottovalutare affatto poichè ha evidenziato indirettamente la grinta e il coraggio di Carol e al contempo la stima di Daryl nei suoi confronti). Inoltre sei riuscita a trasmettere in maniera eccellente il senso di insofferenza che prova Daryl: la frustrazione nel vedere, o meglio, nel non vedere alcun segnale dalla casa, il mordersi il labbro in seguito alla tensione ( azione, tra l'altro, di cui Daryl nemmeno si accorge e questo è nettamente in linea con la personalità del personaggio), il desiderio di agire che lo corrode e poi lo spinge a cogliere quell'unica occasione di entrare nella casa quando lo scagnozzo di Devian ( ah, te l'ho mai detto che il nome Devian ricorda l'aggettivo "deviato" e questo è molto suggestivo visto che lui è effettivamente un pazzo deviato?) esce fuori a recuperare delle borse, ecco, tutti questi elementi si sommano l'uno con l'altro alla perfezione, trasmettendo un senso di impotenza e inquietudine molto forte. A proposito dello scagnozzo, "l'energumeno biondo", c'è stato un particolare che ho apprezzato moltissimo: Daryl che dopo avergli trapassato il cranio con una freccia, passa accanto al suo cadavere e...si ferma colto da titubanza. E' un attimo, un singolo istante, ma che ha un'importanza fondamentale perchè rivela un tratto del carattere di Daryl che è quello per cui io lo adoro ed è il mio personaggio preferito: l'umanità. Daryl è un'anima buona, burbero e scontroso nei modi, certo, ma con un cuore estremamente compassionevole e per certi aspetti "puro" nonostante il mondo in cui si trova a vivere e le sevizie che ha subito negli anni della sua giovinezza. E in questa precisa scena traspare proprio questa innata nobiltà d'animo; insomma, Carol è dentro la casa, forse morta, forse ferita, in preda a chissà chi o chissà cosa, e se Daryl fosse immediatamente corso dentro a cercarla nessuno lo avrebbe certamente criticato. E invece no, lui si ferma vicino al corpo morto di un uomo che di fatto non conosce, che anzi in quella circostanza è un suo nemico, ma che comunque è un uomo, con un vissuto, magari una famiglia, e credo che nella testa di Daryl, in quell'attimo di titubanza, si affollino tutte queste riflessioni....meraviglioso! 3. La liberazione di Carl, Tracy e Cody e lo scontro con Devian. Dunque, mi è piaciuto molto che il tutto sia accaduto, come dire, "alla Daryl": non ho visto gesta plateali del tipo "ehi, guardate, sono l'eroe belloccio di turno che ha ucciso tutti quanti senza sforzo alcuno", no, nulla du tutto questo. Daryl al contrario riesce ad uccidere Kurt e Holsey e poi senza troppi giri di parole e smancerie libera i ragazzi e dà loro le indicazioni su come procedere. E nel darle ecco nuovamente venir fuori la magnanimità di Daryl: mette la vita dei ragazzi prima della sua esortandoli ad andare al pick-up, al sicuro. Certo non disdegna l'aiuto di Carl nel cercare qualcosa di utile e nel nascondere il cadavere (ottimo, non hai lasciato niente al caso ma ti sei ricordata del cadavere in bella vista e hai posto rimedio), ma non vuole che la vita del giovane Grimes e dei due fratelli sia ulteriormente messa a repentaglio. Veniamo poi allo scontro con Michael Devian: sensazionale il gioco "labirintico" che si crea tra i due in questa resa dei conti. Sullo sfondo dei corridoi innumerevoli della casa che hai descritto nei più piccoli dettagli, (stanze, vicoli ciechi, diramazioni, arredamento delle camere, modalità in cui la luce filtra nelle medesime e tanto altro ancora), pittoresco è stato il contrasto tra Daryl, che non conoscendo l'ambiente si muove con difficoltà per giunta ferito ( non hai idea dell'ansia che ho avuto che venisse colpito a morte O.O) e Devian che invece abilmente e un po' alla " Matrix" si muove con scaltrezza di qua e di la, diventando una figura quasi a intermittenza. Bello poi è stato l'effetto sonoro che hai creato, con Daryl che sostanzialmente vede solo un'ombra che si muove velocemente e che per catturare la quale si affida all'udito piuttosto che alla vista: la voce di Devian raggiunge Daryl e gioca su una pressione psicologica subdola (si prende gioco di lui facendo riferimento a Carol) per cercare di distrarlo ed ucciderlo. Infine, la scena quasi da Far West nella quale c'è uno scambio di proiettili fra i duellanti che poi si conclude con il provvidenziale intervento di Carl. A questo proposito, voglio dirti che la scelta di far morire Devian per mano del ragazzo e non di Daryl è stata brillante e soprattutto ha scongiurato un epilogo che sarebbe stato banale: Daryl è un uomo coraggioso, forte, determinato, ma pur sempre un essere umano che nella specifica situazione è anche stanco e ferito gravemente. Pertanto, se fosse riuscito ad uccidere anche il villain numero uno dopo aver già eliminato i suoi tre scagnozzi, saremmo scaduti un po' nello scontato, nonché nell'improbabile (ricordo che Devian si muove agilmente nella casa che conosce bene, mentre Daryl è nettamente svantaggiato in questo senso).
4. Il ricongiungimento con Carol. Semplicemente ADORO. Romantico, sofferto, passionale, erotico al punto giusto, intimo, dolce, un momento che riesco perfettamente ad immaginare svolgersi sotto i miei occhi in tutto il suo pathos. Di Carol parlerò dopo, ma per quanto riguarda il comportamento di Daryl, c'è solo da dire che mi sono letteralmente sciolta leggendo le tue righe. A partire da lui che nota come sia legata ma al contempo non arrendevole, dal taglio alla gola che gli si presenta come una ferita fortunatamente non troppo grave, dal tenero, liberatorio abbraccio che lo porta per terra insieme a lei, dalla domanda "stai bene?" semplice ma potente nel suo realismo, fino al bacio "gentile, morbido, che si trasforma e [...] diventa necessità più profonda" che sostituisce il proposito di Daryl di ammonire Carol per la sua incoscienza. Un momento di rara bellezza, commovente.
Veniamo a Carol, procedendo anche qui per punti. 1. L'incontro con Carl. Tanti gli elementi interessanti: Carol che come al solito, da testarda combattente quale è, si sforza di tenere gli occhi aperti nonostante i forti giramenti di testa e poi che quando vede Carl non può fare altro che esclamare " Ti ho trovato", come se la gioia di aver raggiunto il suo obiettivo, l'aver concluso la sua ricerca, prendesse il posto del dolore e delle sofferenze passate. Coerente poi con il personaggio di Carol è il momento in cui la stessa decide di non nascondere a Carl cosa è successo a Rick, preferendo piuttosto spiegargli la realtà dei fatti per evitare di alimentare false speranze nel ragazzo ( Carol, anche nella serie tv, adotta il principio "meglio una brutta verità che una bella bugia" ed è piacevole riscontrare questa linea di comportamento anche nella tua ff). Toccante, ancora, è il momento in cui Carl nomina Daryl, alla cui sola menzione Carol si addolora profondamente tanto da spingere Carl ad incoraggiare e confortare la donna ( bello il breve scambio di ruoli esplicitato da Carol stessa-" Adesso sei tu che consoli me?"), frangente, tra l'altro che mi consente di aprire una brevissima parentesi su due geniali parallelismi tra Carol\ Daryl: il primo è quello per cui, separati gli uni dagli altri, il solo pensiero reciproco provoca loro uno stato emotivo di angoscia, ansia, sofferenza e dolore cocente che tuttavia i personaggi sopportano in silenzio, come se anche le pene d'amore fossero un prezioso fardello da conservare nella propria interiorità evitando urla e piagnistei eclatanti; il secondo è quello legato alla considerazione che entrambi fanno sulla somiglianza di Carl con Rick nel modo di agire. Bene, questi due parallelismi credo siano più importanti di quello che sembrano per il semplice fatto che implicitamente richiamano un legame tra Daryl e Carol non solo fisico, ma anche e soprattutto emotivo, una connessione ed un'affinità mentale tali che i due pensano cose e sperimentano sensazioni simili.
Terminata questa piccola digressione, vorrei soffermarmi sul comportamento che Carol adotta con Tracy e Cody: in primis, ottimo è il modo in cui tratti un tema molto spinoso come quello della violenza in generale e in particolare della violenza fisica, tema che affronti con tutta una delicatezza che si rispecchia proprio internamente alla narrazione, cioè nella modalità di agire dei personaggi. Carol (ma anche Carl) avrebbe potuto indagare di più sulla condizione dei due fratelli, sulla loro storia, sulle torture subite; avrebbe potuto tartassarli con tutta una serie di domande, magari inopportune e invadenti, ma al contempo legittimate dal contesto stesso di prigionia che in linea teorica potrebbe indurre le vittime a conoscere meglio gli estranei con cui si condivide la cella. Invece Carol sceglie la via dell'osservazione, della discrezione. Non domanda a Cody "perchè non parli", bensì mette assieme gli indizi che cattura con gli occhi e giunge da sola alla conclusione che al ragazzo è stata tagliata la lingua.
Punto 2. L'incontro con Devian. Beh, di questa parte parlerò più approfonditamente dopo, quando tratterò il personaggio di Devian, perché diciamoci la verità, nel loro incontro è stato lui il protagonista assoluto! (un po' perchè Carol era impossibilitata a muoversi e a parlare più di tanto, un po' perchè il fascino depravato di Devian è qualcosa di veramente formidabile e che esercita un cono d'ombra anche sulla forte personalità di Carol stessa). Tuttavia, degno di nota è il dettaglio di Carol che sostiene lo sguardo del suo carnefice, rivelandosi ancora una volta una vera e propria badass xD e anche l'accostamento Devian- Ed è stato molto molto interessante: è chiaro che quella che sta vivendo Carol non è una bella esperienza, ma il fatto che i modi di fare di Devian le abbiano ricordato il violento marito mi ha piuttosto colpita, non me lo aspettavo proprio a dire il vero, perchè è un parallelo che porta inevitabilmente il lettore a riflettere su questa domanda: se Devian, uomo maligno e crudele, le ricorda Ed, di che entità possono essere state le violenze che Carol ha subito da quest'ultimo?. Un po' più prevedibile, ma in totale accordo con il personaggio, è stato il silenzio di Carol di fronte all'interrogatorio di Devian e anche il suo indiscutibile senso del sacrificio ( "Puoi anche uccidermi [...] non avrai nessuna informazione da me!").
3. La reunion con Daryl. (Il mio momento preferito <3!) A tal proposito ho già analizzato la scena dal punto di vista di Daryl che nel loro ricongiungimento (quanto meno nella primissima parte) svolge il ruolo attivo e agente, mentre lei quello passivo (e come avrebbe potuto essere altrimenti dato che era legata?). Posso però analizzare una sua azione di cui, ahimè, non sono stata troppo entusiasta ( fra i tanti elementi positivi, almeno uno semi-positivo lo dovevo trovare xD): i pugni che Carol dà a Daryl cogliendolo di sorpresa. Ora, è evidente che è un gesto che Carol fa per sfogare la tensione (ci mancherebbe, dopo tutto quello che ha passato, povera donna!), però mi è parsa una scelta più "alla Silvia" che non " alla Carol". Mi spiego: se penso al personaggio di Carol, nella serie tv, difficilmente ricordo di averla vista abbandonarsi ad esternazioni simili: non ha agito così con la morte di Sophia, non dopo l'uccisione di Lizzie, nè durante la confessione dell'omicidio di Karen e David. Tuttavia è anche vero che la vita della Carol di questa ff ha avuto un'evoluzione rispetto a quella che ha in twd ed è anche vero che appunto questa non è la serie tv ma una ff che ha una sua autonomia e indipendenza, quindi, che dire, il gesto "dei pugni" di Carol può essere considerato, per come la vedo io, come un originale tocco d'autore, gesto di cui seppure non sono stata una fan, ha caricato il personaggio di Carol di un gusto nuovo ed autentico.
Andiamo avanti con.....Devian!!! Per lui un unico punto: il magistrale dialogo con Carol. Beh, che posso dire, io A-D-O-R-O questo personaggio, e se non fosse che amo Daryl alla follia, potrebbe essere veramente il mio preferito della ff. Già dal suo esordio mi ha fatto un'impressione estremamente positiva, anzi mi ha conquistata per dirla tutta, ed andando avanti con questo quarto capitolo le mie aspettative su di lui non sono state deluse. Quello che invece mi è un po' dispiaciuto è che sia morto, perchè credo che avrebbe avuto ancora molto da dare, ma qui sto parlando veramente da fan e non da lettrice critico-oggettiva (in realtà più vado avanti con la ff e più quella parte di me sta lasciando il posto alla Chiara fan scalmanata xD).
Ma bando alle ciance e veniamo al dialogo: magistrale il modo in cui hai trattato il suo comportamento, è stata una goduria leggere di quella sua innaturale calma, la famosa quiete prima della tempesta! Per non parlare poi di quel sarcasmo che lo accompagna sempre quando dice o fa una delle sue nefandezze, un sarcasmo che agisce in due direzioni, fa gelare il sangue nelle vene da una parte e dall'altra costruisce attorno al personaggio un'aurea ipnotica per cui il lettore resta quasi ammaliato da "quegli occhi color ghiaccio" che con tanta disinvoltura compiono le più disparate empie azioni. E ti garantisco che nella conversazione con Carol (più un monologo a dire il vero dal momento che lei si rifiuta di parlare) sono rimasta catturata da tutto, dalle sue movenze - lo stare appoggiato al muro per poi darsi uno slancio con la gamba e rimettersi in piedi, il sedersi per terra a gambe incrociate, il camminare avanti e indietro per la stanza, l'annusare e il toccare Carol) e dal suo modo di parlare, e su questo punto c'è veramente molto da dire. Tanto per cominciare è sensazionale il passaggio dai toni della calma apparente, della "messa in scena", a quelli del cinismo e della rabbia che caratterizzano la sua vera natura; ma ancor di più veramente da oscar è il suo modo di parlare, la scelta attenta di ciò che deve dire e di come lo deve dire: Carol non vuole parlare e lui che cosa fa? Scegli un nome per lei dopo però aver pronunciato le sue prime parole, "beh mia cara [...]sei in un bel casino", un modo con cui mette fin da subito le cose in chiaro. Ed è proprio questo il modo di procedere di Devian, prospettare con il sorriso sulle labbra le più strazianti delle torture, lasciar intendere da un linguaggio schietto, ironico e creepy nella sua semplicità che la morte è vicina per chi gli si vuole opporre. E sempre a questo proposito, non è mai banale ma anzi, in un certo senso è quasi teatrale nel modo in cui si atteggia e parla, con quella commistione di risatine, pause e sguardi penetranti costruita ad hoc: non dice a Carol, " io ti sto punendo perchè uno dei tuoi ha ucciso i miei genitori ( tra l'altro è stato un bel colpo di scena sapere che, un po' come "il Governatore", mantenesse i suoi genitori "in vita" seppur vaganti) e ha saccheggiato le mie cose....", ma esordisce con il voler raccontarle una "storia", una storia in cui racconta di un evento che, "mi ha fatto davvero male", dice. Ecco, un uomo che sta ben attento a non smascherarsi in tutta la sua perversione (che comunque emerge di tanto in tanto con degli impeti d'ira), un uomo che preferisce la via della disinvoltura, dell'uccidere con il sorriso sulle labbra, un uomo che assomiglia molto a Negan (che tu hai quasi anticipato visto che quando hai scritto questa ff Negan ancora non esisteva nella serie) ,poiché ne condivide il godere della propria perversità, e al contempo se ne differenzia in quanto quest'ultimo è un vero e proprio folle, sadico, squilibrato mentre lui stesso no, lui segue una logica in quello che fa, contaminato ormai fino al midollo dalla spirale di violenza che domina il nuovo mondo dei vaganti. Insomma, un personaggio che ricorderò con grande piacere, una specie di Catilina versione post-apocalittica xD
Per quel che concerne i personaggi di Carl, Tracy e Cody faccio invece un discorso più generale poichè in questo capitolo sebbene il loro ruolo sia stato importante, è risultato comunque un po' minoritario, o meglio, ha orbitato intorno a quella che è stata la linea portante, vale a dire il ricongiungimento di Carol e Daryl. Carl, si è mostrato, come sempre, coraggioso ( è lui ad uccidere Devian scongiurando la morte di Daryl), determinato, responsabile, maturo, discreto ( in relazione a come si è rapportato ai due fratelli) e contemporaneamente ha mantenuto realisticamente i tratti di un ragazzo della sua età, con tutte le sue fragilità e debolezze- mi riferisco nello specifico al pianto di nascosto da Tracy e Cody e alla preoccupazione quando viene a sapere della sorte toccata a suo padre, Rick-. Molto commovente è stata poi una riflessione che fa Carl e che mi ha fatto venire l'amaro in bocca e al contempo una stretta al cuore: i suoi due giovani compagni di cella, proprio come lui, sono orfani di madre e della loro famiglia non è rimasto loro altri che il padre. Questo è un dettaglio molto importante perchè inconsciamente porta Carl ad un'empatia particolare nei loro confronti e ad un legame invisibile ma molto forte (non è un caso che sia proprio Carl ad insistere perchè i due fratelli vengano con loro a farsi guarire e non tornino al loro accampamento). Per quanto riguarda Tracy e Cody, quello che mi suscitano è un grande senso di tenerezza che, emerso fin dalla loro prima presentazione, in questo capitolo viene alimentato dalla triste storia che Tracy racconta, di come la loro vita senza agi, nei boschi, fosse stata comunque felice prima che fossero imprigionati e che uno dei due accampamenti venisse messo a fuoco in seguito alla confessione di Joy.
Due fratelli uniti da un amore profondo, che pur cercando di resistere, impotenti, a tutte le violenze che hanno subito e che continuano a subire, tuttavia purtroppo sono ormai diventati l'ombra di sè stessi, sentono le loro forze venir meno, addirittura non sanno più quale sia la differenza tra vivere e sopravvivere. Ecco, di fronte a due personaggi simili è estremamente difficile rimanere indifferenti e anche quella vena, se vogliamo, di acidità che caratterizza Tracy e che potrebbe renderla non troppo simpatica come personaggio ( a differenza di Cody che fin dall'inizio, con la sua ingenua bontà ottiene immediatamente la solidarietà del lettore, o quanto meno la mia) svanisce subito quando in questo capitolo, più che nel precedente, la si vede piangere e aprirsi a Carl in tutta quella che è la sua afflizione.
Per finire, una trattazione a sè richiede la parte finale di questo capitolo che regala degli elementi piuttosto rilevanti e ben costruiti: il piccolo diverbio tra Carol e Daryl per chi debba mettersi alla guida che richiama, se non vado errata, quello che ci fu in uno dei capitoli precedenti, quando i due discutono su chi deve riportare Rick e Michonne a casa. Diverbio che viene saggiamente interrotto da Carl che si offre di guidare (almeno per un po' perchè poi faranno a turno) al loro posto, tranquillizzandoli sulla possibilità di condurre il veicolo anche con un solo occhio (mi ha fatto sorridere quella battuta xD). Un'altra parte decisamente graziosa è stata quella in cui Tracy loda le "gesta" di Daryl, definendolo il "marito" di Carol stessa, che tra l'altro non sente l'esigenza di smentire una simile affermazione (probabilmente perchè sente Daryl come il vero uomo della sua vita, al contrario di quello che ha rappresentato per lei Ed). Ottime, ancora, sono le riflessioni che Carol fa quando tutti stanno dormendo (dolcissimo il particolare - come sempre hai una dote per l'uso dei dettagli- di Daryl che addormentato continua a tenere la mano sulla gamba di Carol), in relazione ad una probabile giustificazione della venuta di due nuovi ospiti nella comunità di Alexandria, Cody e Tracy, due perfetti sconosciuti con i quali però per un giorno hanno condiviso il destino e "questo è bastato sia a me che a Carl per aiutarli", afferma. In conclusione, a suggello di un eccellente capitolo denso di avvenimenti ed emozioni, il riferimento al gioco del "Carta-Forbice-Sasso" si presenta come una pennellata di leggerezza su di un quadro ancora tutto da dipingere.
Silvia, qui si conclude la mia "Divina Commedia" venuta finalmente alla luce dopo un travaglio di giorni, settimane, mesi? Non lo so, comunque sono contenta di averla scritta perchè questo è stato un capitolo ottimo su tutti i punti di vista, della narrazione, delle tematiche, della sua composizione....il mio preferito, lo confesso xD Alla prossima recensione (spero a breve!) e, come sempre, high five!!!
Ps. è una recensione molto lunga e quindi non l'ho riletta, perciò perdona eventuali errori xD
Your Pulcino <3 (Recensione modificata il 30/10/2016 - 10:32 pm) (Recensione modificata il 31/10/2016 - 10:15 am) |