Recensioni per
Il gioco della vita
di alessandroago_94
Con colpevole ritardo dovuto alla preparazione di un esame fortunatamente superato, eccomi qui, con la solita dose di curiosità e di attesa che provo alla lettura di un nuovo aggiornamento. Te lo devo dire che mi è piaciuto molto o possiamo saltare questo punto e passare al solito sproloquio sulle mie esperienze personali, questa volta in riferimento alle ore di educazione fisica? Facciamo che ti accontenti di un cenno alla tua bravura nel descrivere le ambientazioni e le caratteristiche fisiche e caratteriali di ciascun personaggio - in sostanza, nulla di nuovo, te lo ricordo ogni settimana - e passiamo alla nota biografica. Le mie ore di educazione fisica erano, da un lato, molto divertenti, non tanto per i compagni di classe e per gli sport praticati, quanto per il mio abbigliamento e il mio evitare ad ogni costo di cambiarmi in pubblico, o, meglio, di mostrare anche solo un braccio scoperto, e per la mia rinomata stanchezza e pigrizia. Ho sempre odiato l'attività fisica e il movimento in generale, con tutte le sue spiacevoli conseguenze. E pensa ch'ero così incapace che se riuscivo a entrare in squadra, questa era sempre delle ragazze, perché in numero dispari e inferiore rispetto ai maschi, e perché ero costretto a fare almeno un minimo, altrimenti me ne sarei stato seduto a guardare gli altri faticare e a vantarmi della mia pancia piatta e della mia magrezza per costituzione! Non per niente i miei voti in quella materia erano davvero pessimi, nonostante gli sforzi subiti per averli... Fortuna ha voluto che non ci fossero mai stati bulli nella mia classe, fatta eccezione per qualcuno un po' più appassionato degli altri e pronto a criticare, ma mai nessun episodio di violenza e sempre con termini gentili, non minacciosi. Ho capito l'inerzia di Anotnio: anch'io sarei rimasto in silenzio, ma col cellulare alla mano per registrare i dialoghi e il rumore delle percosse, giusto per avere le prove da far mostrare a qualcun altro a chi di dovere, per evitare ripercussioni sulla mia persona. Mi è dispiaciuto molto anche per Francesco, poverino, e Federico mi dà veramente i nervi, proprio tanto, eh! E condivido il pensiero sia sul mondo del calcio - non poteva essere altrimenti, eh! - che sull'inerzia degli insegnanti, a volte solo interessati allo stipendio e all'evitare ogni discussione, sempre per mantenere il posto di lavoro intatto. Per essere le persone che dovrebbero insegnarci a stare al mondo prima ancora di incrementare il nostro bagaglio culturale, sono molto incapaci ad assolvere il primo compito... Beh, in attesa del prossimo capitolo, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti. ;-) :-) |
Ciao! |
Buonasera! |
Ciao, |
Ciao!!! 😊 |
Ciao! |
Ciao! |
Ciao! :) |
Ciao mio carissimo e bravissimo scrittore! :) |
Ciao!!! 😊 |
Rieccomi qui dopo un paio di giorni davvero carichi di lavoro. Beh, prima di tutto, vorrò avere qualche indizio in più sulla chiacchierata al telefono di Livia, giusto per confermare o smentire la mia tesi a riguardo che non ti dirò ancora... Non sei l'unico a cui piace tenere col fiato sospeso, sai? Per il resto, il ritmo del capitolo è stato molto lento, ma con un paio di scene rapide e inaspettate, proprio di mio gusto. Mi sembra che Antonio stia diventando un passettino alla volta più sicuro di sé o, al contrario, meno timido e riservato, prima andando a casa di una ragazza e adesso tentando una conversazione con un quasi sconosciuto. Mi è dispiaciuto per la situazione di Roberto, molto attuale e realistica, purtroppo. L'io pessimista mi dice spesso ch'io e i miei coetanei siamo destinati a lavori saltuari e che la pensione non la vedremo mai e l'io pratico gli risponde che lo sa già e che si è già premunito in anticipo e lo mette a tacere. Questo è un esempio del mio flusso di pensiero e dei miei tanti volti... Concludo dicendoti che attendo il prossimo capitolo con ansia e rinnovandoti i miei soliti più sentiti e sinceri complimenti. ;-) :-) |
Ciao, |
Secondo me Antonio avrebbe dovuto dire alla madre la verità. Il bullismo si combatte solo avendo il coraggio di rivelare a chi di dovere i soprusi che si subiscono... Però non so, forse, in fondo, Federico non è poi così cattivo come sembra. Abbiamo conosciuto anche un altro personaggio, Jasmine, che sembra intenzionata ad offrire con Alice la propria amicizia ad Antonio. |
Ciao! :) |
Beh, a me il fluire dei pensieri di un personaggio mi è sempre piaciuto e coinvolto più di una scena d'azione, perciò più scorre e più io son contento! Detto questo, ho gradito molto com'è avvenuta l'introduzione di Jasmine e come l'incontro tra le ragazze e Antonio sia stato piacevole e fruttifero. E mi è piaciuto il fatto che non voglia la pietà di nessuno - anche se io ho imparato ad accontentarmi delle briciole e ogni minimo gesto di pietà o di pena è sempre ben accetto, perché, in fondo, anche le briciole nutrono, mica solo la fetta di pane, ed è sempre meglio avere poco che nulla, no? - e che si sia lasciato andare abbastanza per studiare con le ragazze e accettarne l'appoggio. Mi devi spiegare come ti è venuto di paragonare i tasti del pianoforte con le donne... Davvero molto bello, originale e particolare, unico! Lo devo sapere! Infine, capisco come si sente Antonio quando suona, perché provo lo stesso quando scrivo e quando canto, anche se sto sempre in allerta per non essere scoperto e sentito dai famigliari - non c'è una vera ragione, solo mi dà fastidio che altri sappiano quello che faccio, ecco... -. Perciò, in attesa di leggere il seguito - se vuoi rallentare il ritmo, per me non ci sono problemi, anzi! -, ti rinnovo i miei più sentiti e sinceri complimenti. ;-) :-) |