Buonasera, amico carissimo!
Ho ricevuto il tuo messaggio e mi sono fiondata a leggere il primo capitolo della tua nuova storia.
Ok, ti avviso: io sono già in fissa! :P
Il fatto che il protagonista sia un ragazzo timido, chiuso ed emarginato mi ispira moltissimo. Come dico sempre io, le persone più silenziose e apparentemente innocue sono quelle con i segreti più oscuri.
Inoltre, una costante del racconto sarà l'amico fedele di Antonio, il pianoforte.
E' stato davvero piacevole leggere il capitolo con la meravigliosa presenza del suono del pianoforte. E' uno strumento a dir poco magico e Antonio deve essere davvero bravo nel farne risaltare tutte le sue potenzialità.
Bellissime le riflessioni che hai fatto sulla musica, questa immagine del pianoforte come unica consolazione del protagonista o come prolungamento delle sua dita.
L'abbandono del padre ha sicuramente influito su questa chiusura del ragazzo nei confronti del mondo.
Inoltre, Antonio sembra essersi sentito sempre fuori a posto: a casa, con sua madre, con i suoi compagni, con il resto della famiglia... Pare che non abbia alcun punto di riferimento e tale mancanza si percepisce molto bene dal modo un po' brusco e maleducato con cui risponde all'ospite.
Roberto Arriga, che personaggio interessante!
Da poche battute mi è risultato un uomo molto sui generis e che ha ancora molto da raccontare. E' tenero che rivolga dei complimenti ad Antonio, forse l'atteggiamento più paterno che Antonio abbia mai ricevuto nella sua vita.
Sono davvero elettrizzata di seguirti in questa nuova avventura! Il punto di partenza mi piace e mi hai infuso tanta curiosità.
Buonissima settimana e tanti complimenti!
Un abbraccio forte. |