Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
18/10/17, ore 17:47
Cap. 8:

Ho apprezzato tantissimo il riferimento a Odino. Per il resto è davvero scritta bene, come sempre usi parole precise che colpiscono nel segno e fanno riflettere davvero molto. Mi sono completamente persa nella lettura, mi è piaciuta davvero molto. Tantissimi complimenti, come sempre sei bravissimo e dimostri di avere un sacco di talento! :3

Recensore Master
18/10/17, ore 17:45

Ciao alessandroago, mi scuso se sono sparita, ho avuto diversi impegni, ma eccomi qui per recuperare =)
Complimenti un acrostico davvero molto bello. Bravissimo, mi hai trasmesso malinconia e tristezza, non so se era il tuo intento, ma è quello che ho percepito.
Passo al successivo^^

Recensore Veterano
16/10/17, ore 21:01

Ah la notte... una teca di infiniti ricordi che spesso ci bucano il petto.
La notte è la casa dei sogni che non si sono mai realizzati, dei desideri più profondi dell'animo che risorgo alla mente e che ci spingono al silenzio. Mi piace pensare che la notte sia la morte della nostra criticità.
Cosa significa? Be', è vero o no la notte ci fingiamo registi di film mentali che in confronto potrebbero benissimo battere qualsiasi altra produzione cinematografica acclamata?
Purtroppo la nostra mente è incline al pensiero, in tal caso corrosivo, e all'autocommiserazione. La solitudine della notte e il suo silenzio sono terreno fertile per tutto ciò.

Il componimento si presenta come al solito splendido. L'ho trovato molto soggettivo, e anche se la Elena di cui parli non esiste, sono sicurissimo che tu abbia fatto riferimento a qualcosa o qualcuno in particolare.
Bene, questa piccola sfumatura quasi insignificante, l'ho trovata invece molto interessante: agli albori della poesia dei travatori francesi (1100 circa) viene posta la figura di un certo Jaufré Rudel, un musico che si esibiva sulle note del cosiddetto 'amor lontano'; un'espressione che indicava la composizione di versi sulla base di una figura donna inesistente.
In generale, la poesia mi ha rimandato all'amor cortese - per l'appunto - e al saluto, allo sguardo che ogni compositore dell'epoca aspirava a ricevere come pagamento delle sue virtù. Certo, non erano forse prodigi di bellezza... ma le loro gesta e le loro opere sono ancora vive. Dei signori forti, nerboruti e possenti che ci è rimasto?
I miei più grandi complimenti, carissimo. Sei sempre eccezionale!
Makil_

P.S. mi scuso per la recensione incasinata, ma digito da cellulare e... e non so cosa effettivamente gli sia preso c.c
(Recensione modificata il 16/10/2017 - 09:03 pm)
(Recensione modificata il 16/10/2017 - 09:03 pm)

Recensore Master
15/10/17, ore 20:47

XD
Non ti so dire il perché, ma sono scoppiata a ridere più volte durante il corso della lettura!!! Ma del resto, te l'ho già scritto in una recensione precedente: sono scema XD
Il primo motivo è stato:
"parte, in testa, una cantilena"
che mi ha fatto pensare a:
"Ho un problema nella testa: funziona a metà
Ogni tanto parte un suono che fa"
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH ti prego, non prendermi per pazza, però... puahahahahah, ti giuro che è stato il mio primo pensiero! Tra l'altro a me Rovazzi non piace, non mi piace Andiamo A Comandare, ma l'ho dovuta sorbire così tante volte nell'ultimo periodo che ora ci faccio pure i collegamenti, ODDIO!!!!
Il secondo motivo è stato quando ho letto: "sai, per te sono solo uno sfigato"
Ahahah! Non prendertela, non è assolutamente per prendere in giro te o i tuoi versi, ma leggere la parola "sfigato" in mezzo a questi versi tutti seri ed elaborati mi ha fatto morire, non ti so dire nemmeno il perché XD
Poi ho riso anche al "Lui è palestrato" perché mi sono immaginata il classico tizio tutto muscoloso e col sorriso da pubblicità del dentifricio e boh, mi ha fatto ridere!!!
Mi sto rimbambendo, è ufficiale!
Scusami davvero per il modo poco serio con cui ti sto recensendo, ma ora mi riprendo, te lo giuro! Spero almeno di averti strappato un sorriso e di non averti offeso ^^
L'intero componimento mi ha fatto pensare a una rivisitazione dei poeti antichi, come Dante o Petrarca, che spesso erano innamorati persi di una ragazza che non li considerava. Ecco, è una sorta di versione moderna di queste disperate poesie d'amore!
Nonostante tu abbia detto che la poesia è stata scritta per svago, l'ultima parte lascia un po' l'amaro in bocca. E' triste perché il protagonista si rende conto di non avere speranze, ma è anche bello perché lui continua a cullarsi nel ricordo di questa ragazza così dolce.
Inoltre mi piace il fatto che hai utilizzato il nome Elena. Oddio, a me questo nome non piace, però il fatto che faccia rima con "cantilena" mi ha fatto supporre che la pronuncia fosse "Elèna", con l'accento sulla seconda E, e così mi piace di più *-*
Questa posia forse ha suscitato qualcosa in me che tu non ti aspettavi, forse non puntavi a questo, ma io ti devo ringraziare. Perché comunque sei stato in grado, per l'ennesima volta, di trasmettermi qualcosa, qualsiasi cosa essa sia, e ciò denota ancora una volta la tua bravura :3
Complimenti per come stai mandando avanti questa raccolta, continua così!!! ♥

Recensore Master
15/10/17, ore 20:20
Cap. 9:

Questa poesia è davvero triste, tanto tanto triste.
Mi è piaciuta tanto, perché mi sono rivista in molti dei tuoi versi, in certi momenti. Ci sono quelle giornate in cui ti senti solo, vorresti solo dimenticare, pensi di non poterlo sopportare. Sono giorni davvero soli, grigi.
E a tal proposito ti devo citare una canzone che mi ha riportato a mente la tua poesia: si tratta di Lonely Day degli ormai da me citatissimi System Of A Down. Ti consiglio, oltre ad ascoltarla, di cercare il testo. Secondo me si addice perfettamente a questi tuoi versi, sarebbe stata la loro perfetta colonna sonora.
Passando al componimento: ho trovato l'inizio velato di una dolce malinconia, di un desiderio di compagnia e di affetto, di essere capito e amato. Qualcosa che chiunque prova: avevo scritto anch'io, in passato, un componimento in cui raccontavo di un fantomatico angelo, una persona che mi completasse in tutto e per tutto, con cui potessi fuggire da tutte le convenzioni, che mi coccolasse e con cui potessi andare d'accordo. Quest'angelo che però era destinato a rimanere nella mia immaginazione.
Chi non vorrebbe l'esistenza di una persona del genere?
Ma poi, ecco, si torna alla realtà e ci si domanda: "Questa persona può esistere? Potrò mai trovare una persona del genere nella realtà?"
No. La risposta è no: i rapporti appaiono sempre troppo superficiali, la gente non dà mai la giusta importanza a chi lo circonda.
Sembra che nessuno sia giusto per noi.
Ed ecco ii desiderio di rimanere soli.
Come sempre, spero di aver interpretato bene e non aver fatto pasticci.
Grazie. Grazie per aver scritto questi versi e per avermi rapito con essi. Grazie per trasmettere così tanto con i tuoi versi, e grazie perché ogni volta che ti leggo è come se tu mi parlassi di te :3
Passo alla prossima!!! ♥

Recensore Master
15/10/17, ore 19:55
Cap. 8:

Yo fraté, come butta???
Ahahahahahahahahahahahah cominciamo bene, ma tu nelle NdA hai detto che questa poesia a tuo avviso aveva qualcosa di rap e io ho voluto fare un inizio rap XD
In effetti alcuni passaggi richiamavano un po' il mondo rap, così come il tema della canzone (rap = polemica e critica sociale, si sa), ma siccome ti è venuta spontanea possiamo dire che è puro freestyle, quando i rapper improvvisano ^^
Mi sono piaciute due strofe in particolare, ovvero:
"Aver la volontà di vivere,
la volontà di scrivere,
credere o non credere
in quel che si sente dire"
quindi quella iniziale, e poi:
"La volontà di scrivere cose a caso,
per riempire un foglio bianco.
Per chi ci crede ancora, vada pure avanti a naso,
ma io mi fermo, ora, poiché sono stanco."
l'ultima, che secondo me è anche la più rap di tutte. Mi piace troppo *-* adoro il modo in cui riesci a incastrare le parole, sei un genio!!!
Mi piace molto il tema che hai trattato: la volontà e la libertà di scegliere. Si è liberi di scegliere se credere nel futuro, nelle persone, nei miglioramenti, nelle nuove generazioni; l'uomo, per natura, in genere sceglie di riporre fiducia e speranza in ciò che lo circonda, perché questo lo fa stare bene e gli dà la forza per andare avanti.
Ma quasi sempre si rimane scottati, perché quasi nulla è come lo vorremmo. E noi che facciamo? Ci crediamo ancora e ancora, ci caschiamo tutte le volte, perché nonostante tutti l'illusione ci fa vivere bene.
Non so se fosse questo il senso della poesia, ma io l'ho interpretata così ^^
Complimenti davvero, le tue poesie hanno sempre quel qualcosa che lascia il lettore soddisfatto, che lo coinvolge e lo conquista :3
Vado a leggere la prossima!!! ♥

Recensore Master
15/10/17, ore 15:54

Ale, eccomi, scusa per il ritardo!
Oh, ma questa è un'altra fantastica perla!
Sai cosa? Sono contenta che Elena non esista, perché non vorrei ti avesse veramente fatto soffrire...
Parlando in generale, qui tu mi hai fatto riflettere su una cosa: hai portato fuori delle frasi che parlano di estetica, della bellezza del nuovo tizio di questa Elena...
Ma poi, alla fin fine, qual è la bellezza che conta davvero? Quella dell'anima, non quella esteriore; anche chi sceglie i propri compagni di vita in base a criteri estetici, o magari soprattutto in base a questi, poi finisce per pentirsi e rimane fregato.
E sai cosa? Ben gli sta.
Ogni persona può essere bella, sia dentro che fuori, ma tutto è soggettivo, quindi non vedo per quale motivo ci dovrebbe essere un'omologazione in tal senso.
L'immagine dei pensieri notturni mi ha colpito, sono cose che succedono e che danno da pensare... cose che poi si trascinano, sotto forma di malumore, anche durante la giornata seguente. Ed è terribilmente difficile distrarsi e non pensarci più.
Sei stato molto capace e magistrale anche con questi versi, ho trovato delle rime, dei termini alti e altri più comuni, che però si sono amalgamati benissimo tra loro, insomma... un ottimo lavoro!
Complimentoni e alla prossima ♥

Recensore Master
13/10/17, ore 23:25

Buonasera carissimo! Ho letto la poesia tutta d'un fiato, perchè il suo ritmo incalzante mi ha spinto in quella direzione. Posso solo dire che il protagonista non è un perdente, anche se come dice non è mai sceso in campo, ma un vincitore, perchè la bellezza esteriore nulla può contro l'intelletto e la bellezza e la purezza dell'animo.
Ci sentiamo presto!
Evelyn

Recensore Master
12/10/17, ore 22:10

Questa Elena dovrebbe esistere e andarsi a leggere la tua poesia!!!
Mentre cerchiamo Elena, l'ho letta io e mi è piaciuta davvero tanto.

Le tue poesie sono sempre ricche di pensieri, di riflessioni che ti appartengono e che poi riescono ad entrare anche nei nostri di pensieri, trasmettendo molto attraverso versi importanti.
Il non sentirsi all'altezza porta a giudicarsi, solitamente a sminuirsi eccessivamente, invece bisogna battersi, sperimentare, provare...! Anche se è molto complicato, e sono una delle persone che può capire bene questo stato d'animo.

Grazie Ale per i tuoi versi, complimenti!

Buona notte,

-Bigin

Recensore Master
12/10/17, ore 21:59

Come sempre accade, ogni poesia che ci proponi mi spinge a pensare e ripensare. Già il titolo stesso mi piace: nel cuore della notte evoca mille e più sensazioni. Io credo che questi siano i momenti in cui puoi fermarti sul serio, liberare la mente e trovare il modo e il tempo per rigenerarsi. Complice l'oscurità, è più facile fermarsi lasciando indietro lo stress quotidiano, quando dobbiamo correre a destra e a manca per fare tutto ciò che lo stile di vita dei giorni nostri ci impone. Proprio per questo nella nostra mente libera, emergono anche pensieri densi di malinconia, come un amore sfuggito, mancato, mai avuto. Sai che anche a me è accaduta una cosa simile? Proprio in certe notti insonni d'estate pensavo alla malinconia scaturita in me dal mio essere perennemente ignorata da lui che mi faceva battere il cuore e che aveva solo occhi per quell'altra. Forse la colpa era mia che non mi sono mai fatta avanti, forse la consapevolezza di fare un buco nell'acqua... Non lo so, comunque oramai è andata e tutto appartiene al passato.
Non so se anche per te la poesia significa qualcosa di simile, però l'ho trovata tremendamente in linea con la struggente malinconia tipica del cuore della notte. Suggestiva al massimo.
Ottimo lavoro.

A presto!

🌛

Recensore Master
12/10/17, ore 21:37

Come, Elena non esiste nella realtà? Il tuo protagonista vada a cercarla! Provi a bussare alla sua porta, provi a migliorarsi! In amore non ci dev'essere pigrizia, non vince il più bello o il più grosso ma chi si dà più da fare. E soprattutto:
Ma, poi, sono davvero uno sconfitto?
In campo non ci sono neppure mai sceso!
Ah, la vita è grama per un povero fesso,
destinato a non vincere neppure un minimo conflitto.
Ad essere emarginato,
a combattere contro i mulini a vento.

nessuna battaglia è persa in partenza, ma nessuna è vinta per chi non si getta mai nella mischia.

Beh questa poesia era tutta comprensibile quindi me la sono goduta più delle altre, alcune in parte influenzate dall'argomento o dall'ispirazione. Questa era più fluida e più discorsiva, meno ermetica eppure trasmetteva tanto ed era anche sbarazzina e simpatica. Alla prossima caro Ale, ci siamo anche iscritti allo stesso contest sulle songfic e ti auguro tanta ispirazione!

Recensore Junior
08/10/17, ore 22:11

Buonasera :) Eccomi a recensire anche questo componimento. È una poesia molto profonda e introspettiva, che a volte sprofonda in toni cupi, e parla di qualcosa che manca e che opprime con la sua assenza.
Questa mancanza tormenta e perseguita, ed è un vuoto che non può essere colmato nemmeno dalle parole più belle e rende la vita faticosa e insostenibile.
Anche se ci fosse una medicina per questo male, si finirebbe per rimanere inerti senza fare nulla, forse un po’ perché non si sa cosa bisogna fare. Quindi in un certo senso si vuole guarire ma non si fa niente per riuscirci.
Ci si abbandona ad una dipendenza verso questo qualcosa che non c’è…
Avanzo un’ipotesi che spero non sia troppo azzardata…che sia l’amore, questo “sogno irrealizzabile”, ciò che manca? Io ho interpretato così questa poesia forse un po’ triste ma comunque bellissima. Come al solito complimenti e a presto :D

Alessia Krum

Recensore Veterano
06/10/17, ore 18:24
Cap. 9:

Mamma mia, caro Ale!
Un componimento che sfiora il sublime, in un livello magistrale di lessico e immagini del tutto magnifiche. 
Mi hai lasciato un amaro sulla bocca incolmabile: sono senza parole, perciò ti avverto di prendere con le pinze quello che sto per scrivere... tanto mi hai lasciato di stucco con questi semplici, non troppo lunghi versi.

La poesia narra del dolore della solitudine, mettendo in luce il problema dell'incompiutezza dell'uomo (in Grecia parlavano di esseri androgini che vanno in cerca della propria metà per tutta la vita). E la solitudine che scaturisce dall'evidenza dell'incompiutezza è dannosa, letale e dolorosa, e ci provoca dei buchi nel petto immoderati. 
E si ha paura - come se traumatizzati da una fobia - di cercare veramente la persona che possa colmare quei buchi. Si ha paura dei pettegolezzi, del dolore ulteriore che potrebbe nascere inevitabilmente per sorte o natura, dell'altrui parere. 
Andrea Cappellano, nel De Amore, diceva che l'amore era questo: ossessione, pensiero fisso, passione e, infine, timore: timore della cosa più piccola e della cosa più grande. Ma non è forse lo stesso timore prodotto dalla stessa capacità di amare a trattenerci dal farlo? 
Perciò: non vale la pena provare ad amare, a colmare la solitudine del cuore, considerando l'idea del timore, piuttosto che essere intimoriti e basta? 

Con questo spunto di riflessione ti saluto.  
La poesia mi è arrivata dritta al cuore. Ed è una delle più belle che abbia letto in questa tua raccolta, per tema e stile.
Un grandissimo abbraccio, carissimo Ale!

Recensore Master
06/10/17, ore 12:57
Cap. 9:

Mamma mia, che senso di tristezza! Il concetto di solitudine emerge da ogni singolo termine usato, c'è pure un enorme senso di vuoto e voglia di cacciare via chiunque. È un grido pieno di contraddizioni in quanto c'è questa solitudine vista come una corazza in grado di offrire certezza e protezione, però contemporaneamente emerge il desiderio di compagnia, sia essa l'amore o semplicemente qualcuno con cui scambiare due chiacchiere. Su questa seconda cosa trovo un goccio di timore e qui mi ricollego al concetto di solitudine visto come corazza protettiva. Tutto questo mi rispecchia tantissimo perché essendo una persona molto insicura, spesso tendo ad isolarmi e così facendo, rischio di perdere grandi occasioni ed opportunità. È una lotta dura, perché dopo tutto noi non siamo creati per la solitudine, saremmo "animali sociali", però la paura di soffrire a volte è più grande. Stando soli, si evitano fregature dagli altri. Ma ne vale la pena? A voi la sentenza.
A te i complimenti 👍

A presto!

🌛

Recensore Master
05/10/17, ore 21:51
Cap. 9:

Ricercare la solitudine talvolta può aiutare; dedicarsi degli spazi per sé è importante.
La solitudine diventa la miglior consigliera, soprattutto quando si è stati delusi dalle persone e si pensa che nessuno possa comprenderci o migliorare la situazione.

Davvero bella e intensa.

Complimenti!

-Bigin