Con Incoronata abbiamo un capitolo centrale, uno snodo cruciale di questa Withering Bones: cominciano a svelarsi i motivi, gli amici, i nemici. Eve. Come la sua controparte moderna, la piccola viene per rappresentare qualcosa che secondo alcuni non sarebbe mai dovuto esistere, secondo altri è blasfemo e immorale, secondo altri ancora quasi inevitabile -naturale. È un po' questo, tra i vari, il problema di Alex e Albert: sono sulla bocca di tutti, ma interessano davvero a nessuno (quasi). Prendiamo Simmons, ad esempio: con Lansdale, non c'è interesse nella loro voce -solo avidità, gelosia, invidia. Progettano di sfruttare una relazione segreta con lo scopo di forzare il trono: il potere consuma chi ne fa uso, ma anche chi lo brama senza alcuna tregua.
Come non citare Marcus, che nell'alter ego del passato condivide alla fine lo stesso destino di quello futuro. Marcus pretende di essere, di avere il controllo sulle vite di tutti, di essere notato, ascoltato, obbedito -sciocco, si fida- viene invece ammazzato, come un cane, dimenticato. In una foresta a cibo per lupi, in una fogna a nido di larve -poco importa quando è di un uomo senza codice che si tratta, uno senza morale se non quella di distruggere e regnare sugli altri per far risaltare se stesso.
Perfino Excella, apparente protagonista e regina, gioca a parlare di Alex e Albert -ma lo fa con tutta l’ingenuità, la bontà, la riconoscenza di una ragazzina troppo piccina che occupa un trono troppo grande. È incoronata, ma non davvero regina; è innocente, ma non abbastanza da non anelare realmente al re; è una bambina e cerca qualcuno di cui fidarsi, abbastanza da lasciarsi ingannare da chi più ammira. È uno specchio, Excella, niente di più: riflette ciò che vi si specchia, e anche se vero, o falso, proprio non importa.
Poi c'è Claire, ingenua (per poco) quanto Excella, più libera -sfrontata, non teme il re (la verità), non le interessa la facoltà di poter giudicare. Claire è così, l’occhio esterno alla storia, quello che non si fa influenzare: si potrebbe dire che è avanti, e si direbbe la verità, perché è in grado di comprendere quando tutti gli altri sono ciechi. A Claire è stato fatto dono di poter vedere, di conoscere le sagome oltre lo specchio e ottenere la chiave dell'enigma: a lei decidere se risolverlo o meno (ma che spreco se un alleato così strano e prezioso scegliesse di tirarsi indietro).
È un predestinato invece, Stuart, il prescelto della storia: colui che tocca la serpe senza mai esserne divorato. Riesce dove tutti hanno fallito, vive dove il resto è morto e non necessita di chiavi per giungere alla soluzione: Stuart sa, e basta. È il primo a venire a conoscenza della possibilità, per Alex e Albert, di trascendere, di sopravvivere a un tempo che li vuole ridotti a cenere, ed è anche l’ombra di Lady Alex, il braccio e la mente quando lo specchio crolla e la signora si sgretola. Stuart è chi è stato scelto per crescere il futuro in carne e ossa -perché lui non parla di Alex e Albert, ma con loro, e ha imparato a comprenderne la storia, le ragioni, le debolezze, i punti di forza: conosce, e possiede il metro giusto per definire la linea sottile che separa ciò che è giusto da ciò che è sbagliato.
Infine, Alex e Albert. Che dire di loro, se non raccontare la bellezza della tragedia che li caratterizza, il loro eterno incontrarsi e sfiorarsi senza potersi mai toccare davvero (non sempre). Ci provano a vincere ma soccombono sempre, finiscono per amarsi facendosi male a vicenda -e il fatto è che non è nemmeno colpa loro: c'è una tradizione che chiede il pegno; ci sono voci, dèi a esigere il tributo in sangue e seta, così la storia finisce sempre per essere contro di loro (eredi di un sangue e di un ruolo sbagliato, di una terra dannata nei Secoli Bui).
Eppure, nonostante tutto, Alex e Albert trovano ancora il modo di amarsi, di non lasciarsi (e se una scena di sesso dovessi scegliere tra le varie stupende che hai scritto, questa sarebbe sicuramente tra le prime in list), a modo loro di trovarsi e incontrarsi contro ogni aspettativa.
In fondo, è anche per questo che Incoronata è un capitolo così importante: dimostra come una corona non faccia una regina, come ci sia altro che davvero importa, e come, in una storia che rema al contrario, bastino pochi (pochissimi) semi per garantire al futuro di avere la propria parte. (Recensione modificata il 15/03/2018 - 03:55 pm) |