Recensioni per
Can You Lead Me to the Light?
di __aris__
Cara Aris, ben ritrovata, cominciavo a perdere le speranze di poter vedere un seguito a questa tua sentita e delicata storia. In questo passaggio, peraltro molto atteso dopo quanto era accaduto fra Tyrion e Sansa, ero curiosa di scoprire come i due si sarebbero comportati l’uno verso l’altra. Tu ci hai dato solo la versione da parte di Tyrion e della meraviglia che ha provato nel trovarsi accanto nel letto niente meno che Sansa che rifugge di bellezza e per la quale sarebbe disposto a cedere ogni ricchezza pur di mantenere la possibilità di averla effettivamente a fianco forse per sempre. Proprio lui così deriso e denigrato dalla sua famiglia. Proprio a lui magari toccherebbe il compito di prendersi cura della figlia di Ned Stark per uno strano gioco del destino. O forse è solo il destino che si prende gioco di lui facendogli immaginare un futuro che mai potrà compiersi. I suoi sono i pensieri di un uomo che temendo di aver bevuto troppo tanto lucido mentalmente non è, ma a lui tutto sembra prendere la consistenza di un sogno nel quale avrebbe piacere di potersi perdere per trovare finalmente un attimo di pace in questa sua vita che tutto è fuorché pacifica. Non mi resta che attenderti nuovamente complimentandomi per la delicatezza della tua scrittura. A presto! |
Personalmente dopo aver letto il 18esimo non me lo aspettavo, ma questo 19esimo capitolo è a tutti gli effetti un punto di svolta: finalmente Tyrion ha trovato il modo (ma direi piuttosto il coraggio) di fare un passettino in avanti con Sansa, chiedendole esplicitamente di restare con lui anziché tornare al banchetto per il matrimonio di Jon. Forse, alla fin fine, tutto il vino che ha tracannato è servito a qualcosa. |
Sei stata velocissima cara Aris a pubblicare in tempi rapidi un nuovo aggiornamento. Sansa sta riconducendo Tyrion nelle sue stanze e anche se non conosce cosa effettivamente gli passi nella mente in quanto non sa quello che è stato il suo passato dopo che si erano separati, comprende comunque che ci sia qualcosa che lo sta logorando, una serie di ricordi che sono tornati alla luce per effetto del matrimonio di Jon. Ovviamente anche per Sansa è un trauma rientrare in quelle stanze dove anche lei ha vissuto e ha vissuto un momento particolare della sua vita e come per Tyrion anche lei viene investita da una serie di ricordi che si trasformano in immagini che le si palesano davanti agli occhi. Rivede il divano dove per per molto tempo Tyrion ha dormito senza mai chiedere nulla e imporre la sua presenza, ma è ugualmente difficoltoso riaffrontare quella parte del suo passato. Tyrion è ancora perso in un mondo tutto suo offuscato dall’alcol e fa discorsi strani non rendendosi ben conto di dove sia. Sansa vorrebbe solo poter essergli di aiuto anche se non sa bene come comportarsi in questa situazione: prova dei sentimenti ambigui verso di lui, vorrebbe avvicinarsi a lui per fargli sentire la sua vicinanza ma al contempo non è sicura a cosa potrebbe portare un tale comportamento. Però quel “restate” che per ben due volte rivolge a Sansa è una supplica rivolta proprio a lei. Penso che anche obnubilato dal vino Tyrion sia cosciente di essere in compagnia di Sansa e voglia farle arrivare un messaggio, visto il loro rapporto attuale, probabilmente vuole che lei venga a conoscenza di alcuni fatti della sua vita passata, in maniera che lei lo veda sotto un’altra luce. Chissà quale effetto avranno sulla mente e sul cuore le parole appena ascoltate da Sansa all’indomani del risveglio di Tyrion. Ti aspetto come sempre curiosa di leggere l’evoluzione di questo rapporto. Un saluto. |
Cara Aris, attendo sempre con molto piacere i tuoi aggiornamenti e in questo passaggio vi ho trovato una nostalgia enorme che ha investito il folletto per tutti i ricordi che il matrimonio di Jon ha riportato alla sua memoria. E’ dolore quello che ha provato e per sconfiggerlo ha pensato di annegarlo in boccali e boccali di vino. Persino il suo compagno di bevute Bron capisce che qualcosa di diverso e particolare abbia colpito Tyrion, ed è per questo che lo lascia nelle abili mani di Sansa che lo osserva cercando di ritrovare l’uomo arguto, intelligente e pronto di sempre in quell’uomo che ora sta biascicando parole ormai senza senso e che riguardano entrambi. Vi è una enorme malinconia nel vedere quell’uomo ridotto in uno stato non consono alla sua posizione. |
Ciao aris! |
Ben ritrovata Aris con un passaggio dove i ricordi tornano e tornando portano tormento. Tyrion al pari di Sansa sta vivendo quel momento del matrimonio di Jon con la proincipessa di Dorne come fosse sospeso in un’altra dimensione, quella dei suoi ricordi quando erano le sue mani che stringevano quella di una donna che tanto aveva amato e che forse era stata l’unica a ricambiare il suo amore, Tysha con i suoi grandi occhi celesti nei quali potersi perdere e perdere la cognizione di tempo e spazio, dove potersi annullare e pensare positivamente. Ma rammenta anche un altro matrimonio con i suoi famigliari che anziché sorridere e condividere quel momento avevano atterrito talmente la sua sposa che Sansa lo guardava con paura. La cerimonia prosegue ma Tyrion fa una fatica tremenda ad essere presente con la mente che continua a slegarsi da quegli eventi e a portargliene in mente altri. Solo il tocco di Sansa sulla sua spalla lo riporta alla realtà e ancora una volta lo sguardo di Sansa ha il potere di annebbiargli il cervello e fargli provare la voglia sorprendente di abbracciarla e baciarla. Anche lei era stata sua moglie in un altro tempo in cui era lui a esserle di supporto cosa che ora gli sembra impossibile da mettere in pratica. I ricordi vanno e vengono lasciando nella sua mente solo un tumulto interiore e uno scostamento dalla realtà del momento. Attimo molto intimo e intenso ben dosato dalle tue parole. A presto! |
Ciao aris, ci eravamo lasciati con una Sansa visibilmente in difficoltà nel recarsi al Tempio per le nozze di Jon con Alessa di Dorne, ma in questo capitolo pare proprio che le medesime difficoltà siano condivise anche da Tyrion, anche se naturalmente per motivi diversi. |
A mani basse, bassissime, uno dei migliori capitoli della tua raccolta, "so far", come direbbero gli inglesi. |
Ben ritrovata Aris, anche questa volta sei riuscita, con la sensibilità che ti contraddistingue per le parole utilizzate, a farci percepire in quale ambasce si trova Sansa nel vedere Jon allontanarsi con il suo mantello nero decorato di fiamme rosseggianti per recarsi al Tempio per il matrimonio: ha una paura che le oscura lo sguardo poiché teme, causa quelle fiamme, di restare nuovamente sola dopo che suo fratello sarà convolato a nozze. E a lei in questo momento si ripresentano vecchi fantasmi che si stanno però concretizzando nella nuova realtà in cui vive. Sono fantasmi che l’hanno accompagnata per un buon tratto della sua vita. Solo Tyrion, che da vicino la osserva sempre con un occhio particolare e attento, come se fosse un nume tutelare, le si fa presso per tentare di alleviare queste sue paure che si rende conto stiano prendendo il sopravvento su Sansa. Per nulla al mondo vorrebbe che Sansa dovesse rivivere attimi tremendi della sua vita passata e per alleggerirle lo spirito tenta delle battute che hanno come unico scopo di scacciare la paura che attanaglia il cuore di Sansa. E Sansa capisce il suo intento e gliene è grata, come già altre volte gliene è stata per tutto ciò che tenta di fare per lei con la sua semplice e confortante vicinanza. Ti aspetto al prossimo aggiornamento e ti saluto caramente. |
Ciao aris, sono stato un po' assente su EFP negli ultimi mesi ma non appena ho ritrovato (grazie alle feste: a proposito, auguri!) un po' di libertà e non appena ho scoperto che questa storia, che come sai mi sta molto a cuore, si è arricchita di un nuovo capitolo, mi sono subito fiondato a leggerla, e ora eccomi per la recensione. |
Bentornata Aris, sentivo la mancanza del tuo racconto e del tuo modo delicato ma incisivo di narrare. In questo quadro poni l’accento sulla persona di Tyrion che vuole ritagliarsi un momento di ricordo rivedendo Sansa ballare come faceva una volta con la luce negli occhi prima che le tenebre le ammantassero il cuore. Vuole rivederla per qualche istante felice e serena, come quando ancora credeva nel bel cavaliere dalla scintillante armatura, sogno che purtroppo si era infranto non appena aveva conosciuto veramente Joffrey, non più sola ma utile a qualcuno e in questo caso quel qualcuno è il re suo fratello che sta per sposarsi e che vuole fare dono di un ballo senza inconvenienti alla sua futura sposa. Tyrion avrebbe potuto lasciare Sansa e Jon da soli a provare i vari passi per i balli ma ha voluto ritagliarsi anche lui un momento di leggerezza come quella che osserva negli occhi di Sansa che pare distendersi in compagnia di Jon accettando le sue parole scherzose ma rispondendo con un tono serio quando gli dice che lei non mente al re suo fratello. Tyrion ha vissuto quelle serate nel silenzio insieme ad una coppa di vino lieto solo di aver potuto donare un momento di condivisione di un tempo passato a Sansa la cui serenità gli sta molto a cuore. Colgo l’occasione per porgerti auguri di Buone feste sperando di rileggerti presto! Un affettuoso abbraccio. |
Ciao aris, finalmente un nuovo capitolo stavolta incentrato unicamente su Sansa. |
Ciao Aris, bellissimo questo brano che hai scritto con una vena romantica e malinconica al contempo che si sente lungo tutto il passaggio. L’unica protagonista è Sansa: Sansa che vede avvicinarsi sempre più l’ombra della solitudine che potrebbe inglobarla in sé. I festeggiamenti per il nuovo tempio hanno sancito anche l’annuncio che suo fratello Jon, il re dei sette regni, si sarebbe sposato presto con la principessa e lei sarebbe rimasta nuovamente sola. Sola perché senza più la sua famiglia e la sua casa, e allora la mente vaga, osservando la bellezza dei giardini con la loro esplosione di colori, ad altri panorami cari al suo cuore e mai come in questo momento vorrebbe tornare là dove tutto ha avuto inizio, là tra quel cielo bianco che è un riflesso della neve gelata come gelato è ora il suo cuore, ma che potrebbe riscaldarsi al calore dei ricordi. Veramente brava, sei riuscita a catapultarci nella nostalgia provata da Sansa in questi momenti dove pare rivedere scorrere davanti agli occhi tutto ciò che è accaduto con le conseguenze che questi avvenimenti hanno portato e dopo tutto quello che ha passato il dolore più grande è dover ammettere di ritrovarsi nuovamente sola mentre qualcun altro potrà ricominciare a progettare il futuro. Ti aspetto sempre con molto piacere per il prosieguo della tua storia. Un affettuoso abbraccio. |
Ciao Aris, interessante questo passaggio nel quale possiamo notare l’interessamento di Tyrion verso Sansa che con la sua grazia e il suo ascolto costante lo rende partecipe della preoccupazione che ha per lui. Mai avrebbe pensato che una Stark, una fredda donna del Nord avrebbe provato interesse per un Lannister, invece deve ricredersi, perché è proprio quello che gli sta mostrando Sansa. Una Sansa che con il tempo è cambiata, è diventata più padrona delle proprie emozioni e non arrossisce più come sarebbe accaduto una volta al più piccolo complimento che le fosse stato rivolto. Entrambi ricercano la reciproca compagnia, forse per allontanare tristi ricordi lontani che con il passare del tempo e delle azioni e dei comportamenti messi in atto si stanno lasciando alle spalle. I dialoghi fra i due sono apparentemente semplici ma riportano ambedue a passati momenti condivisi che probabilmente vorrebbero fossero di più, e così vediamo Sansa che è accondiscendente con Tyrion mostrandosi veramente interessata del suo nuovo lavoro, attorniato da vari strumenti astronomici di cui lei non conosce nulla, ma è lieta di ascoltare Tyrion che glieli illustra, ricordandogli al contempo di non continuare a rintanarsi nella torre ma di uscire qualche volta a vedere come è il mondo lì fuori e magari per passeggiare nuovamente nei giardini in compagnia. Direi che l’incontro è stato proficuo, ora resto in attesa del prosieguo. Un caro saluto e a presto! |
Di solito, nello scrivere una recensione, parto dall'inizio del capitolo procedendo poi con ordine fino al suo termine; stavolta inverto la rotta ed inizio col rispondere alla domanda che hai posto alla fine: il capitolo è ottimo, anche senza la gif d'apertura a cui ci eravamo a poco a poco abituati. |