Recensioni per
Il giustiziere dei poveri
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 51 recensioni.
Positive : 51
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/09/19, ore 15:15
Cap. 1:

Eccomi anche qui.
Permettimi di citarti (o meglio, di citare il tuo personaggio): “Quando la libertà è troppa, diventa il regno dei prepotenti,” disse, continuando a guardare attraverso il rotolo di scottex. “Diventa la prigione di chi è ligio alle regole e il parco giochi di chi delle regole se ne frega.”
Mai parole furono più vere. È triste vedere questi funzionari pubblici (assistenti sociali, polizia ecc) con le mani legate dietro la schiena, costretti a lasciar passare ingiustizie perché inseriti in un sistema fallato, che permette ai più furbi o a chi gode di immeritate immunità di aggirare le regole e di marciarci sopra. Non è colpa loro, che sostanzialmente non hanno alcun potere di cambiare le cose, eppure la gente se la prende con loro.
Lo si vede nella disillusione di Maura, che sicuramente svolge quel lavoro da decenni, nella rassegnazione di Gianfranco, ma anche nella presa di coscienza di Luca, stanco dei soprusi subiti da gente per bene e dell'arroganza di certi "postulanti". Silvia vive ancora nel mondo delle favole, invece, riempiendosi la bocca di slogan posticci e pateticamente falsi.
Ti faccio i miei sinceri complimenti per aver riportato alla luce questi aspetti - tristemente veri - della nostra società, senza fronzoli né geremiadi politicamente corrette.
Al prossimo capitolo, dunque!^^

Recensore Junior
16/09/19, ore 14:47
Cap. 1:

Ciao Old... quanta amarezza e impotenza in questo primo, promettente, capitolo...
Mi ricorda molto 'La carogna', sai? E credo proprio che amerò questa tua storia nello stesso identico modo, con uguale intensità.
In un ufficio del genere ci ho lavorato, una decina di anni fa, ragazzina ingenua, troppo sensibile, fresca fresca di laurea. Quante tranvate in faccia ho preso!! Quanti signor Dahibi ho incontrato, quanti Caputo Francesco e quante badanti proprio come la tua Wasylyk. Quante Bergamini Ersilia, troppe, ne ricordo una che mi aveva preso proprio a benvolere, sola al mondo e ai limiti dell'indigenza, con una casa di proprietà che le crollava sulla testa e abbandonata al suo destino di miseria. Veniva a chiedere un aiuto e si trovava davanti me per prima, una semplice segretaria tuttofare che non aveva proprio idea di come poterla aiutare. Si fermava a parlare con me, frugava nella borsa in cerca di caramelle e si dispiaceva quando non ne trovava nessuna da regalarmi. La ricorderò sempre con infinita tenerezza.
E così mi hai fatta piangere anche stavolta, e anche stavolta sei finito dritto tra i preferiti.
Non vedo l'ora di leggere il seguito, anche se non mi aspetto nulla di buono. Non si vedono minipony all'orizzonte, decisamente no...

Elly
(Recensione modificata il 16/09/2019 - 02:48 pm)
(Recensione modificata il 16/09/2019 - 02:50 pm)

Recensore Master
15/09/19, ore 20:52
Cap. 1:

Ave OF, inizio ben triste, i furbi prevalgono sui deboli, i casi che narri sono non accadibili, ma accaduti ..
Un assistente sociale che al principio era tutto pucci pucci, amico amico, che si ricrede sulla scorta dell’esperienza maturata vista la collocazione in un ambiente davvero ostile.. I furbetti che dettano legge, trovano i cavilli, invece chi è ligio la prende nel baugigi.. niente sussidio, anzi. Deliziosi gli intermezzi del caffè tra colleghi, che denotano e mostrano differenze e consumati siparietti.
E nulla .. a volte la realtà supera la letteratura, note vicende giudiziarie non passano inosservate.

Al prossimo capitolo!
JQ

Recensore Master
15/09/19, ore 15:21
Cap. 1:

“Quando la libertà è troppa, diventa il regno dei prepotenti,” disse, continuando a guardare attraverso il rotolo di scottex. “Diventa la prigione di chi è ligio alle regole e il parco giochi di chi delle regole se ne frega.”
Questa vorrei davvero appenderla sui muri di tutte le scuole italiane, alla pubblica visione dei genitori che producono bambocci imbelli e menefreghisti.
La situazione che descrivi è veramente realistica. Non c'è libertà di parola per garantire libertà di parola, non c'è libertà di uscire tranquilli per fare in modo che tutti possano gironzolare tranquilli. E chi dovrebbe tutelare il prossimo, finge di non vedere per comodità. Un po' come racconta Gian.
E' un mondo capovolto, nel quale (io perlomeno) non mi riconosco più da tempo e penso che anche Gandolfi abbia la medesima precezione. Penso che sia stanco, che il Gandhi che c'è in lui stia evaporando, privandolo della libertà di essere onesto e corretto.
Il rischio che corriamo è questo: vedene talmente tante e averne talmente le palle piene, che non siamo più neppure liberi di essere persone tolleranti (nel senso buono e non logoro del termine).
Non vedo l'ora di leggere il seguito della vicenda, ho come il sentore che Luca si incavolerà a bestia e saranno cavoli acidi per tutti. Finalmente.
Alle prossima! ^^

Recensore Master
15/09/19, ore 12:30
Cap. 1:

Cazzarola, che bell'inizio allegro. Abbiamo un assistente sociale sempre più disilluso dai buoni propositi con cui aveva esordito nel suo lavoro, circondato poi da un ambiente non proprio facile. Gente che si approfitta delle leggi e trova scappatoie per fare i propri comodi, altri che non sono in situazioni di bisogno e si approfittano lo stesso dei sussidi, e in tutto questo i veri poveracci che fanno la fine dell'ortolano (gira che ti rigira il cetriolo va a loro...). Quando leggo di situazioni del genere mi sale la carogna. Ma questa gentaglia non ha un briciolo di cervello o di bontà? E i fanatici del politicamente corretto hanno gli occhi foderati di prosciutto o sono rincoglioniti? Ma perchè nessuno fa qualcosa? Ed è meglio che mi fermo qui, sennò succede un casino. Tutto questo per dirti che seguirò con interesse anche quest'altra storia, che mi sembra molto simile a un'altra tua opera che pubblicasti tempo fa (se non sbaglio era "La carogna").

Al prossimo capitolo! 

Recensore Veterano
15/09/19, ore 11:52
Cap. 1:

Ciao! E' molto interessante ciò che hai raccontato in questo capitolo. Hai detto che le storie delle persone sono vere,volevo chiederti se le hai sapute documentandoti o se lavori in qualche ufficio dei Servizi Sociali. Grazie!

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