Recensioni per
Chronicles of the Umbrella Academy
di Smaug The Great

Questa storia ha ottenuto 56 recensioni.
Positive : 56
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/04/20, ore 16:33

Dovrei davvero andarmi a sotterrare in un buco in qualche remota parte del mondo. Davvero, mi dispiace. Davvero, mi dispiace un sacco non aver recensito lo scorso capitolo, ma ho avuto davvero una complicazione dietro l’altra: parenti fastidiosi durante le vacanze di Natale, la scuola che ha deciso che “ehi, ma perché non oberiamo i nostri studenti di compiti ed interrogazioni?” fosse una buona idea, il mio computer si è rotto (ne ho preso uno nuovo solo in questi giorni di quarantena)…Insomma, la buona sorte ha deciso di abbandonarmi. Speriamo che in futuro vada meglio, davvero.
MA COMUNQUE. Buonasera, Smaug, sono davvero lieta di vedere che hai deciso di riprendere questa storia: ammetto di aver avuto paura che l’avessi lasciata, ma davvero, non sai quanto mi renda felice questo tuo ritorno, mi sono troppo innamorata di quest’interattiva. Non hai idea di quanto abbia sclerato quando la mia cara Zoey Charlotte Baston mi ha chiamato per dirmi che avevi aggiornato. Ho esultato (anche perché è apparso finalmente il mio bimbo, stavo per piangere quando ho iniziato a leggere il suo paragrafo, e non sto affatto scherzando).


Ma bando alle ciance, ed iniziamo con questa recensione (cercherò di recuperare anche quella dello scorso capitolo, tanto avevo già scritto buona parte di quello che dovevo dire).


“«L'amore è come un albero: spunta da sé, getta profondamente le radici in tutto il nostro essere,
e continua a verdeggiare anche sopra un cuore in rovina»”

Io non so se amarti ed odiarti. Non puoi citarmi Notre Dame de Paris in questo modo e aspettarti che io non inizi ad emozionarmi già dalle prime frasi di questo benedetto capitolo. Ma va bene, ok, non è di questo di cui devo parlare.
Allora, direi di partire con la protagonista del flashback di questo capitolo, ovvero la nostra cara Esmeralda. Mi ha sorpreso vederla solamente in quello spezzone sul suo passato e non nel “presente”, nel resto del capitolo, com’era successo invece per Artemis nello scorso capitolo, ma mi ha incuriosita come scelta. Anche perché anche se è presente solo nel flashback rimane il personaggio più importante, ed è anche molto presente, sebbene appena nominata. Mi chiedo se tu abbia un particolare criterio nella scelta di quale fratello usare per narrare questi “frammenti” di storia.
Dunque, Esmeralda. Esme è un personaggio che mi intriga particolarmente, mi ha interessato sin dallo scorso capitolo, quando è stata introdotta: i personaggi con poteri curativi sono sempre tra quelli che prediligo, perché possono davvero essere utilizzati in mille modi differenti, e avere ognuno una particolarità diversa. È vero che molto spesso i guaritori – in particolare se sono donne con poteri curativi – vengono molto stereotipati: sempre gentili, estremamente materni, affettuosi con tutti… Esme non mi sembra per niente così, e, personalmente, adoro questa cosa. Esmeralda è forte, e ce lo dimostra sin da subito, con i suoi toni feroci e sprezzanti nei confronti di Octavius, figura che sembra causare un forte timore reverenziale in tutti: eppure lei lo sfida, cerca di imporre la propria volontà su di lui, parla con forza, con energia, e nella mia testa ho fatto un piccolo confronto con Artemis ed il suo flashback: se la piccola Artemis era insicura e fragile riguardo i suoi poteri, riguardo l’uso che faceva di questi, Esmeralda è invece fin troppo sicura. Lei sa di essere una maga abile e talentuosa, di essere in grado di utilizzare i suoi poteri. È suo padre che non riesce a comprendere ciò, che non riesce a capire quanto lei sia in gamba, quanto potrebbe davvero fare. E questo la rende estremamente frustrata, e si vede. È molto diversa da sua sorella Artemis, e ho davvero apprezzato questa cosa: Artemis pare davvero molto più materna e gentile di lei, molto più esitante ed incerta sulla sua natura magica, e invece Esmeralda appare come forte, tenace, con la testa più dura del marmo. Eppure, credo che si tratti, magari anche solo parzialmente, una facciata che si è costruita nel tempo, in qualche modo: sembra fin troppo certa delle sue abilità, almeno quando era piccola, e mi chiedo se abbia cambiato o meno idea nel corso del tempo. Mi piacerebbe davvero sapere in che occasione e come avrà usato per la prima volta in battaglia i suoi poteri di autoguarigione, sorprendendo suo padre e gli altri suoi fratelli: chissà, sarebbe davvero interessante da vedere e scoprire.
Mi è piaciuto vedere come anche lei – nonostante la grande forza d’animo dimostrata – si affidi moltissimo al giudizio di Rigel, a quello che dice: si affida a lui, come credo abbiano fatto più o meno tutti i fratelli da piccoli, lui è un po’ il “fratello maggiore”, il loro punto di riferimento. Ma è stato anche interessante notare che Octavius, anziché dare importanza alle parole del figlio adottivo, del suo Numero Uno, lo sminuisca, sminuendo dunque anche quanto detto ad Esme, chiamandolo “ragazzino”. Ma ad Octavius non sembra nemmeno interessare del parere del professor Vitious, a quanto pare, quindi.
Esme mi sembra davvero piena di rabbia, di una forte rabbia repressa, è una ribelle, si oppone ad Octavius senza paura, eppure si scioglie immediatamente quando suo padre, inizia a farle dei complimenti, ad elogiarla, manipolandola senza alcun problema, e lei si lascia convincere da quelle parole: anche lei, come Artemis e Rigel, è fragile, in cerca di approvazione da parte di Octavius.
[…]“Esme è in palestra a fare a pezzi i manichini da...» diede una veloce occhiata all'orologio da polso «quasi due ore, ora che ci faccio caso. Forse sarebbe meglio andare a chiamarla.”. È questo che sta facendo Esme nello stesso momento in cui Caesar e Alexis giungono all’Umbrella Academy: che stia allenando le proprie capacità magiche e fisiche per compensare alla sua abilità poco adatta al combattimento. Immagino – spero – che per i Cavalieri sarà difficile affrontarla.


Passiamo poi a Elijah, il nostro caro Zar, volendo andare in ordine di apparizione. Che posso dire su questo personaggio? Allora, non so perché ma non credo che Elijah Stone sia il suo vero nome. Non so, forse sono io che sono paranoica, ma non mi sembra un nome particolarmente tedesco, e quindi ho iniziato ad avere un sacco di dubbi. Troppi dubbi, effettivamente, probabilmente sono solo io che prendo lucciole per lanterne. Ma ok. Ammetto che sono estremamente intrigata da questo personaggio. È freddo, metodico, molto calmo, ma ha qualcosa nel modo di parlare, nel modo in cui si relaziona con i suoi “compagni di squadra” che lo fa sembrare come un predatore, un anime feroce in gabbia: sembra quasi poter esplodere da un momento all’altro – mi ha ricordato per certi versi il professor Moriarty per come ce lo descrive Doyle nei suoi romanzi, anche se non so esattamente per quale motivo. Non sappiamo ancora niente di lui, tecnicamente parlando, se non dei miti, delle voci, nulla di concreto sulla sua storia: un assassino spietato, ma alla fine sono tutte leggende metropolitane quelle che ci vengono accennate durante il capitolo, dunque, chissà se sono avvenute per davvero. È una personalità intrigante, non c’è alcun dubbio. Non si sa ancora nemmeno perché intenda lasciare definitivamente l’Ordine: mi ha incuriosita davvero molto questo dettaglio, in quanto non sembra mosso dall’idea di avere successo e gloria nella vita, come ci si sarebbe potuto aspettare dal leader dei “villain”. Non mi stupirei se avesse una famiglia e volesse ritirarsi per loro, ma chissà, probabilmente sono io ad essere troppo romantica. Ma in fondo, non è possibile fare troppe ipotesi con uno così impassibile, così gelido. Mi sembra quasi un corrispettivo di Octavius: misterioso, di poche parole, abituato a comandare e ad essere rispettato dai suoi sottoposti. Solo che, al contrario di Octavius Cleremont, Elijah sta riuscendo dove lui ha fallito: tenere unita una squadra e comandarla con effettivo successo. Ironico, se ci si pensa: i Cleremont hanno vissuto insieme tutta la loro vita e sono più divisi che mai, mentre questo gruppetto di criminali si trova a collaborare da pochissimo e hanno già un’intesa decisamente migliore.


E poi c’è Kasumi, la Kitsune. Mi piace moltissimo il suo nome in codice, e ho un debole per la cultura ed il folklore giapponesi, quindi mi ha immediatamente rapito il cuore. Mi piace moltissimo come personaggio, e diciamo che nella mia testa lei e lo Zar sono diventati i genitori di questo gruppetto di sbandati: Kasumi sembra davvero una persona molto responsabile, con i piedi per terra, senza troppe fantasie. Non è una che si fa i castelli in aria, ma mira al suo obiettivo ed è determinata a raggiungerlo: ben si contrappone all’ingenuità dell’altra ragazza del gruppo, Nasheeta. Kasumi è estremamente pragmatica, e probabilmente potrebbe essere un buon leader, anche se appare chiaro come preferisca rimanere nell’ombra, fare lavori che richiedano scaltrezza ed astuzia: non è una da riflettori. E sicuramente appare come una di quelli più “inseriti” nell’Ordine, quasi al pari di Elijah, e sicuramente molto di più rispetto a Nasheeta e Gideon, e mi viene da chiedermi che tipo di percorso abbia intrapreso dopo aver terminato gli studi, e come abbia fatto a fare carriera nel mondo del crimine ad una così giovane età. Secondo me assomiglia davvero molto allo Zar, almeno per come si rapportano con gli altri, e sono sicura che in futuro ci regaleranno moltissimi scambi interessanti. Kasumi mi sembra pronta ad ubbidire e a rispettare gli ordini, una di quelle persone che si imparano a memoria quello che deve essere fatto, per poi saperli riprodurre alla perfezione. Una persona intelligente ma, soprattutto, molto metodica e preparata. Sembra ragionare a suon di logica, e sicuramente ha una mente calcolatrice, per quanto, probabilmente, facilmente in grado di adattarsi. Mi sa tanto o di Serpeverde, ma potrei tranquillamente sbagliarmi – chissà, le case di Hogwarts sono piene di personalità diverse e dalle mille sfaccettature. Mi interessa non poco, e sono veramente curiosa di come svilupperà il suo rapporto con i suoi compagni di squadra e ho bisogno di scene carine con lei e Nasheeta, potrebbero avere un’amicizia così bella – ignora i miei deliri, ti prego.


Allora, partiamo dal presupposto che chiunque abbia dato il nome in codice Apollo e il volto di Richard Madden a Gideon Reed ha creato la combo perfetta per farmi innamorare di un personaggio. Mannaggia a te, creatore/creatrice di Gideon, ovunque tu sia. Ma ok, estetica a parte, adoro Gideon. È davvero uno di quei personaggi che non faticano affatto a conquistarmi, ci mettono davvero mezzo secondo. E così ha fatto lui. Sarà il suo umorismo, la sua personalità, così effervescente se messa accanto a quelle di Elijah e Kasumi, ma lo sto davvero apprezzando. Diciamo che nella dinamica del loro bizzarro gruppetto mi sembra un po’ il figlio maggiore casinista, che i suoi genitori devono sempre sorvegliare per evitare che finisca nei casini. Mi sembra quel tipo di persona che si diverte a far casino – perdonami il termine – e a scherzare di continuo (basta vedere come sottovaluti i suoi nemici, al contrario di Kasumi e di Elijah), per poi dimostrarsi estremamente serio ed affidabile quando arriva il momento di “scendere in campo”. Anche perché, altrimenti, non avrebbe mai potuto far carriera tra i Cavalieri - non mi sembrano proprio i tipi che accoglierebbero uno così “superficiale”. Credo però che sia meno esperto di Kasumi, anche se più grande, in quanto sembra avere una conoscenza meno precisa delle dinamiche dell’ordine. Ha detto che potrebbe fare qualcosa per fermare Levi, e mi chiedo se effettivamente i Cavalieri non siano dotati di peculiarità che li rendano molto più efficienti (non per forza capacità innate, ma anche solo una particolare abilità con incantesimi, maledizioni ecc.). Sicuro c’è un mondo dietro le battute e l’atteggiamento strafottente di questo personaggio, e decisamente non vedo l’ora di vederlo in azione e di vedere più interazioni tra lui e gli altri Cavalieri, soprattutto con Elijah, ho adorato il modo di rapportarsi di questi personaggi così diversi l’uno dall’altro. Sono veramente l’opposto l’uno dell’altro, ed è una cosa che ho amato e che credo potrebbe portare a dei conflitti interni nel gruppo – anche se credo che Gideon sia perfettamente abituato a seguire un capo e ad obbedire agli ordini. Sicuro mi sembra uno che non ami passare troppo tempo a pensare ad un problema, ma più come un tipo molto più diretto, più propenso a compiere delle azioni dirette.


E per concludere, passiamo alla dolce Nasheeta, la Sfinge, e sicuro un personaggio che voglio adottare: sono disposta a firmare qualsiasi documento, ma devo adottarla e proteggerla anche se è più grande di me. Sto delirando? Sì, sto delirando, è normale. Allora, Nasheeta. Partiamo dal presupposto che adoro com’è di aspetto, ha dei capelli meravigliosi, e la amo ancora di più caratterialmente: mi fa davvero tenerezza, è la novellina del gruppo, la più giovane ed inesperta. Mi sembra molto ingenua, anche se non in senso negativo, anzi: è palese che si tratti solo di un’ingenuità dovuta alla sua poca esperienza e al suo essere nuova nelle dinamiche dell’Ordine. Dopotutto ha avuto un ruolo importante nel causare la morte di Octavius Cleremont, grazie al suo talento come Metamorphomagus (altro motivo per amarla, io ho un debole per i Metamorphomagi), e dunque si capisce quanto potenziale abbia: mi chiedo come abbia fatto a finire tra i Cavalieri ad una così giovane età, però, se sia stato Elijah a reclutarlo o qualcuno ancora più in alto di lui – la gerarchia dei Cavalieri mi incuriosisce troppo, non smetterò mai di chiedermi come siano organizzati e chi sia a capo dell’organizzazione. Si vede che Nasheeta ancora non ne sa molto di questo mondo, visto che era convinta che l’omicidio di Octavius fosse fine a sé stesso, un modo per eliminare una persona che aveva fatto cose brutte dal mondo. Fa tenerezza, è decisamente più “pura” dei suoi colleghi in fatto di ideali, per quanto possano essere puri degli assassini. Diciamo che pare credere davvero agli ideali dell’Ordine e a questa missione, ed è per questo che, alla fine, è facile simpatizzare con lei e con la sua determinazione e la sua dolcezza. Non va sicuramente sottovalutato: è chiaramente una tipetta che sa il fatto suo, determinata e pronta a tutto. Non penso affatto che sia l’anello debole del Reggimento, anzi. Sicuro si trova in un gruppo molto più compatto e coeso dei ragazzi dell’Umbrella Academy, e ho idea che per questo saranno in netto vantaggio. Non vedo davvero l’ora di vederla in azione, si prospetta davvero qualcosa di interessante!


Finalmente ho finito di parlare dei Cavalieri, dunque direi che è ora di iniziare a parlare dei Cleremont e delle loro peripezie. E partiamo da uno dei due ritardatari, gli ultimi arrivati, ovvero Caesar. Allora, ti dirò la verità: non mi aspettavo per niente che fosse così. Ma proprio no, me l’ero immaginato totalmente diverso, molto più cupo e arrabbiato - non chiedermi perché, io mi faccio i film mentali. Perciò non hai idea di quanto io sia stata piacevolmente sorpresa di scoprirlo così diverso da come lo avevo pensato! L’ho adorato subito, ho un debole per i personaggi così spiccatamente teatrali, me ne sono totalmente innamorata. La sua entrata in scena è stata semplicemente brillante. Quell’”Amore, sono a casa!” mi ha stesa totalmente, non riuscivo più a smettere di ridere – e poi vabbè, il fatto che si riferisse a Bizzie rende il tutto ancora più bello – ed è stato davvero una ventata d’aria fresca. È frizzante, energico, ed è così diverso dai suoi altri fratelli. Non sono mai stata più felice di essermi sbagliata riguardo un personaggio. Il suo rapporto con gli altri Cleremont è stato meraviglioso da leggere, proprio quello di cui avevo bisogno: è stato così bello vederli così uniti, pronti a scherzare e a prendersi in giro, con una ritrovata naturalezza, che non avevano mostrato nel precedente capitolo: credo che Caesar sia un po’ quello capace di far andare d’accordo tutti i suoi fratelli, come se fosse un po’ il collante che li lega l’uno all’altro. E sospetto anche che sia uno dei pochi in grado di avvicinarsi a Rigel “senza pericolo”: credo abbiano un rapporto piuttosto stretto, visto che è l’unico che ha deciso spontaneamente di andare a “disturbare” il fratello, mentre nessuno degli altri sembra aver voluto fare nulla a riguardo. Mi ha incuriosito anche il fatto che non sia andata una sua decisione andarsene, bensì abbia dovuto partire per adempiere ad una missione: che c’entri con i Cavalieri? O è forse qualche oscuro affare che Octavius lo ha mandato a compiere? Caesar è sembrato davvero stanco in questo capitolo, anche se ovviamente continuava a ridere e a scherzare con i suoi fratelli. Mi è piaciuto moltissimo come tu abbia inserito particolari sul personaggio, come, per esempio, il suo amore per la musica punk babbana, il suo scarso apprezzamento verso le regole e la complicità tra lui e i suoi fratelli, legame che esiste sin dall’infanzia. Davvero, non vedo l’ora di saperne di più su questo personaggio, si prospetta estremamente interessante.


Ed ecco che si passa alla nostra cara Artemis, mannaggia a lei e al suo nome, ho scritto Alexis una ventina di volte cercando di dirmi “scrivi Artemis, scrivi Artemis, scrivi Artemis”. Sono vagamente rimbambita, sì. Come aveva già dimostrato nel capitolo precedente, è una ragazza di una dolcezza infinita: l’ho amata la scorsa volta, con il suo flashback, e la amo ancora di più adesso. Le voglio davvero bene, mi sembra così pura, eppure così piena di dolore represso. Da pianista ho adorato il momento in cui la leggiamo seduta al pianoforte, intenta a suonare: è stato un dettaglio che ho veramente apprezzato, ed effettivamente ci sta, voglio dire, una personalità così sensibile non poteva che essere un’artista. Eppure, c’è qualcosa in lei che sfugge: è così gentile con tutti, eppure dubito che sia veramente così, non per tutto. ha sicuro un’anima buona, ma credo che abbia sofferto tanto, e che quella sofferenza le abbia scavato un buco nel cuore, una ferita che non riesce a rimarginare. Ora mi chiedo cosa sia successo nel suo passato, che cosa l’abbia spinta ad andarsene dalla sua famiglia, che visibilmente amava – e ama – con tutta sé stessa. Non solo i suoi fratelli, ma anche Octavius stesso, che ha sempre considerato come suo padre, il suo vero padre. E credo che il suo amore per loro la stia spingendo a mentire, a fingere di essere sempre carina e solare con tutti, nascondendo il proprio dolore per evitare di corrompere la tranquillità che sono riusciti a ricostruire con così tanta fatica. Ho amato il suo piccolo momento con Caesar, e quel Chase, quel soprannome così infantile che però ha detto davvero moltissimo: penso abbiano avuto davvero un legame profondo quando erano più piccoli, e lo dimostra la gentile complicità con cui si sono rivolti l’una all’altro, alla familiarità con cui Artemis lo ha accolto, come se il fratello non se ne fosse mai andato. Non vedo davvero l’ora di vedere lei ed il suo potere in azione, a dirla tutta!


Oliver è senza dubbio uno dei personaggi che mi ha colpito più di tutti: è assolutamente adorabile, e mi ha intrigata il fatto che abbia vissuto una delle vite più normali e comuni tra tutti i suoi fratelli, voglio dire, lavorava in un cinema e vive letteralmente poco lontano da Londra, e ha due cani (che tesoro lui, aiuto). Mi piace questa sua “tranquillità”, soprattutto se messa in confronto con tutte le tragiche storie che i suoi fratelli avranno alle spalle. Tuttavia, credo che questa scelta di vita sia dovuta al suo passato e al suo vissuto con Octavius Cleremont: per quanto non abbia voluto allontanarsi troppo dalla sua famiglia, a cui è evidentemente ancora molto legato, ha probabilmente voluto stare il più lontano possibile da una quotidianità caotica ed imprevedibile come quella che doveva essere all’Umbrella Academy. Mi piace davvero come sembri, alla fine, uno dei più maturi tra i Cleremont: il modo in cui si approccia con i suoi ritrovati fratelli mi fa pensare che, alla fine, lui viva questa separazione che li ha colpiti in maniera tutt’altro che drammatica. Sicuro avrà sofferto, ma penso che sia anche uno dei pochi tra di loro che sia riuscito ad affrontarla e a superarla, e anche l’unico ad aver trovato una propria stabilità nel proprio modo di vivere. Ma chissà, alla fine queste sono tutte supposizioni e nulla più. Sebbene abbiano tutti la stessa età, Oliver mi sa tanto di fratello minore, un po’ per il suo atteggiamento e la sua adorabile vivacità: è così felice con i suoi fratelli, adoro come si riesce a rapportare con loro, in modo così naturale, come se davvero non fosse passato un giorno dalla loro separazione, come se non si fossero distaccati affatto. È meravigliosa questa cosa, e anche estremamente realistica. A tutte le riunioni di famiglia è presente quel parente che sembra conoscerti da sempre e che ti tratta come se ti vedesse tutti i giorni, anche se magari tu non lo hai mai incontrato.


E andiamo poi a Hillevi, la nostra dolce Cleremont dai capelli blu (ottima scelta di colore, approvo tantissimo). Allora, ammetto che lei è quella tra i personaggi presenti in questo capitolo su cui non ho affatto un’idea chiara. Il contrasto con il suo prestavolto, molto gothic e la sua casa d’appartenenza, ovvero Tassorosso: un contrasto interessante e molto particolare, diciamo che mi ha colpita moltissimo come cosa. Sebbene nello scorso capitolo l’avessi inquadrata come una sorta di “sorella maggiore”, una figura materna per i suoi altri fratelli, non ho davvero idea di cosa dovrei pensare di lei. Di sicuro la preferisco notevolmente quando è lontana da Ezra: nello scorso capitolo c’era una tensione non indifferente tra di loro, una tensione che non mi era piaciuta affatto. Invece in questo Levi sembra molto più tranquilla, più rilassata, e mi viene da pensare che qualsiasi trascorso ci sia tra di loro (e sospetto siano stati una coppia, anche se onestamente spero di no) non sia finito affatto bene. In ogni caso, credo che distante da Ezra Levi sia molto più “solare”, e la preferisco notevolmente! Mi incuriosisce moltissimo come personaggio, e non vedo davvero l’ora di saperne di più. Mi piace molto il suo carattere: sembra davvero dolce e paziente, soprattutto per come si pone verso i suoi altri fratelli, e davvero, si prospetta essere davvero un bel personaggio, ricco di sorprese. Non vedo l’ora di sapere come funzioni davvero la sua Psicocinesi, che è un termine molto vago e che può comprendere moltissime capacità, come la telecinesi, la telepatia…Non ho davvero molto altro da dire, ma attendo con ansia di leggere di più sulla dolce Levi!


BEH ALLORA. Sono finalmente arrivata a parlare del mio bambino, di Alexis. Non puoi capire quanto mi sia emozionata nel leggere di lui, davvero, è stato meraviglioso. Ho passato un sacco di tempo a creare questo personaggio, e vederlo finalmente in questa fanfiction, vederlo prendere metaforicamente vita è stato qualcosa di stupendo. Mi stavo mettendo a piangere per l’emozione, aiuto. Sì, ti sembrerò esagerata – e non hai tutti i torti – ma niente, veramente, grazie. Grazie per averlo scelto, e grazie per averlo raccontato così bene. Quando è arrivato ho proprio detto “è lui, è proprio il mio stupido Alexis, il mio bimbo”. Il fatto che sia entrato di nascosto, in silenzio assoluto, senza voler aver contatti con nessuno dei suoi fratelli, i piccoli dettagli sul suo passato…Certo, una parte di me si aspettava entrasse insieme a Caesar e facesse un caos allucinante, ma ci sarà tempo per quello. Mi è piaciuta moltissimo l’interazione con Tony (non hai idea di quanto mi abbia fatto piacere questa cosa), e anche solamente come si sia riferito ad Octavius è stato perfetto: patrignp, non padre o papà, come lo hanno chiamato gli altri ragazzi Cleremont. Un piccolo dettaglio, ma non hai idea di quanto mi abbia fatto piacere. Ho apprezzato davvero anche come abbia messo in chiaro che non è che lui voglia essere lì a casa, ma deve esserci. Non posso dire molto altro su di lui, e non hai idea di quanto questo mi frustri, ma sappi che stai facendo davvero un ottimo lavoro nel rappresentarlo, e non sai quanto io sia felice di questo. Continua così, ti prego – seriamente, lo stai rendendo meglio di quanto avrei potuto fare io.


Ecco un altro personaggio su cui non posso praticamente dire niente, ovvero Antoine, Tony. Non posso parlare di lui perché sfortunatamente – o per fortuna – lo conosco benissimo come personaggio, fin troppo. Vorrei davvero poterne speculare e fare teorie, ma non mi sembrerebbe giusto, dato che conosco i suoi trascorsi ed il suo vissuto, quindi mi limiterò a sclerare perché è un bimbo adorabile e merita tanto amore. Devo dire che mi sembra reso benissimo, sia in questo capitolo che nel precedente. Ho adorato come tu sia riuscito a rendere bene il suo carattere finora, e far arrivare dei piccoli indizi su di lui al lettore che non lo conosce senza però mai dire niente di troppo, mantenendo un giusto velo di mistero sulla sua figura. È molto schivo nei confronti dei suoi fratelli, e non si è aperto per niente, se non quando, nel capitolo precedente, gli hanno fatto notare quanto fosse magro e se avesse problemi fisici riguardanti l’alimentazione. È il più chiuso tra i Cleremont, per ora, e credo non sarà affatto facile scucirgli qualche frase di bocca. Ho apprezzato moltissimo il fatto che abbia interagito seriamente con Alexis, è stata davvero una bella scena, molto interessante: nemmeno Tony salta dalla gioia di essere tornato a casa, e credo che questo lo metta sullo stesso piano di Alexis, come se fossero gli unici a potersi comprendere. Non posso davvero dire altro, o rischierei di farmi sfuggire informazioni importanti su di lui, quindi direi di finire qui questa interminabile analisi dei personaggi presenti nel capitolo.


Bene, dopo questa analisi troppo lunga – veramente troppo - direi che è il momento di passare all’effettiva analisi del capitolo, snodandola tra i vari paragrafi (eh, volevi che fosse finita eh? Non mi stupirei se adesso avessi già smesso di leggere questa recensione, e non avresti tutti i torti). Mi dispiace che questa recensione non abbia particolarmente senso, davvero, ci ho provato ma ho fallito. Pazienza. Vorrei prometterti che le prossime recensioni saranno più normali e coerenti, ma non me la sento di farti una simile promessa.


1. Ho adorato alla follia questo primo paragrafo. Onestamente adoro questo stratagemma dei flashback per darci delle informazioni in più su questi personaggi, anche se magari non saranno poi presenti nel capitolo in sé. Sono come due storie che avvengono su due diverse linee temporali, e adoro questa cosa, davvero. Mi è piaciuto davvero come tu ci abbia mostrato un po’ di più quello che succedeva all’interno dell’Umbrella Academy, e come Octavius inizialmente avesse tenuto da parte Esme: mi chiedo se abbia fatto lo stesso anche per altri dei suoi figli, magari dotati di poteri non specificatamente adatti al combattimento. Interessante come si riferisca ai ragazzi come se fossero dei soldati: coloro destinati a combattere in prima linea e quelli che, come Esme, devono limitarsi al supporto. E ho apprezzato molto anche conoscere di più del carattere manipolatore di Octavius: come aveva fatto con Artemis, anche qui riesce facilmente a convincere una dei propri protetti, e anche Esme – per quanto possa sembrare più forte della sorella – si lascia manipolare senza alcun problema dalle lusinghe del padre. Sono entrambe adoranti nei confronti di quest’uomo, di questo padre, e per lui farebbero probabilmente qualsiasi cosa: basta una parola, un complimento, e la rabbia di Esmeralda svanisce, sostituita dall’orgoglio che le parole elogianti di Octavius le suscita. Octavius sa perfettamente cosa dire e cosa fare per placare il temperamento ribelle ed irrequieto della ragazza, convincendola con subdoli complimenti e parole gentili, amorevoli, paterne. Una dinamica molto poco sana, quasi tossica direi, se mi permetti il termine. Sospetto che oltre ad Artemis, Rigel (probabilmente quello più vittima dei modi di fare di Octavius) ed Esme molti altri dei ragazzi abbiano avuto questa relazione con Octavius, questa sorta di “complicità”: non vedo davvero l’ora di sapere di più su come Octavius si relazionasse con loro e con tutti gli altri ragazzi. Interessante anche come Octavius si senta superiore a tutte le possibili autorità religiose: solo lui ha il diritto di poter scegliere sulla vita dei suoi figli, e nemmeno i pareri degli insegnanti valgono qualcosa. Bellissimo il riferimento a Vitious, mi ha davvero fatto piacere notare un nome della saga originale!


2. Allora, io sto adorando alla follia i paragrafi sui Cavalieri. Hanno delle dinamiche così dannatamente interessanti, e si portano dietro quel tocco di mistero che mi fa impazzire. Che poi vabbè, “tocco” è un eufemismo. Tutto ciò che li riguarda è un mistero, assolutamente. Il loro movente mi ha intrigata parecchio e mi incuriosisce il fatto che, effettivamente, Nasheeta non sapesse esattamente perché abbiano ucciso Octavius, il reale motivo, ma le è stato invece spiegato da Kasumi, che sembra sapere decisamente più cose. E qui torna la mia curiosità sui ranghi dell’Ordine, e su come vengano arruolati i suoi membri. E sì, “arruolati”, perché mi sanno davvero tantissimo di “corpo militare”, sebbene si occupino di commettere crimini. E mi viene da pensare che alla fine loro stanno seguendo solamente degli ordini, ancora non sappiamo chi tra i Cavalieri abbia commissionato loro l’omicidio di Octavius Cleremont e se siano davvero solo quelle spiegate da Elijah e Kasumi le reali motivazioni, il movente vero e proprio. Viene solitamente citato un certo Generale, nome che ho idea tornerà e sarà fonte di molti guai. Da brava appassionata di gialli e thriller so bene che solitamente, salvo alcune eccezioni, la prima soluzione, quelle che ti viene sbattuta in faccia sin da subito, non è mai come sembra, non è mai così semplice. Alla fine non me la sento nemmeno di indicare come villain questi quattro poracci, alla fine sono praticamente dei dipendenti – e ho idea che nell’ordine non siano esattamente caritatevoli con chi fallisce un compito.


3. E passiamo al paragrafo che ci introduce finalmente il Numero Tre, Caesar! Ironico come gli unici due Grifondoro della famiglia siano pure gli ultimi a tornare, i due scapestrati e un po’ casinisti definiti come dei randagi: due vagabondi, due giramondo, sebbene ognuno per diversi motivi. Ho già parlato a sufficienza del personaggio di Caesar, quindi ripetere ancora quanto io lo ami mi sembra solamente uno spreco di tempo – per te eh, non per me, io starei ore a professare il mio amore infinito per questo ragazzo – e voglio invece parlare di quanto abbia adorato questa parte. È stato un vero e proprio scorcio di vita familiare, di quotidianità, e non hai idea di quanto mi abbia scaldato il cuore vedere alcuni dei Cleremont uniti, pronti a comportarsi come dei normali fratelli, senza alcun rancore o tensione. Ho adorato l’entrata in scena di Caesar, la sua teatralità, la sua totale mancanza di discrezione, in opposizione a come si sia soffermato per un po’ a guardare quei fratelli che probabilmente non vedeva da davvero molto, troppo tempo. Mi è piaciuto il contrasto tra questa reunion e quella del capitolo scorso, così carica di tensione, un’ansia palpabile e anche abbastanza imbarazzante, come se si fossero incontrati degli sconosciuti, e non una famiglia: qui, invece, con l’arrivo di Caesar, queste ansie e queste tensioni sembrano dissolversi, e tutto è così splendidamente normale. È stato davvero interessante da leggere e molto toccante: non vedo l’ora che si uniscano anche gli altri Cleremont a questa “tranquilla quotidianità”, anche se ho idea che il dramma sia dietro l’angolo.


4. Come ho già detto, qui mi sono emozionata. È stato bellissimo leggere per la prima volta del mio bambino, e quindi niente, riguardo questo paragrafo sono estremamente di parte, mi dispiace. Anche perché c’è pure Tony. E Tony è un angelo, gli voglio troppo bene. Ma ok. È stata una scena meravigliosa: il contrasto netto dell’entrata di Alexis con quella di Caesar mi è piaciuto davvero moltissimo, uno teatrale, felice di essere a casa, e l’altro schivo, molto poco contento di essere lì, che cerca di non farsi vedere da nessuno…Come si suol dire: poetic cinema - ho davvero inserito un meme in una recensione? Sì, l’ho fatto, non odiarmi. L’incontro di Tony ed Alexis è stato veramente ben scritto, li ho adorati: ogni parola scambiata, se vista dagli occhi di qualcuno che conosce il loro passato, è assolutamente carica di significato, di molte cose in comune e altrettante che non condividono affatto (ribadisco il fatto che quei punti in comune non sono stati stabiliti apposta, ma io e Zoey Charlotte Baston abbiamo ormai sviluppato una telepatia non indifferente), e ho idea che se fosse stato un altro fratello e non Tony l’atteggiamento di Alexis sarebbe stato notevolmente diverso. Ho notato che il fatto che non abbia inviato cartoline di compleanno ha disturbato molti lettori, e ho riso tantissimo anche io per questo dettaglio: è proprio da lui, davvero. Mi ha fatto piacere che tu abbia “scelto” Tony per beccare Alexis praticamente all’istante, visto che è stato uno di quelli con meno interazioni tra tutti i Cleremont, e non aspetto altro che “vederlo” ancora in azione! E poi, vabbè, ho adorato il momento di introspezione su Rigel: vederlo così ferito, così solo e vulnerabile è stato spiazzante anche per me, e mi ha davvero intenerita. Alla fine è anche lui una “vittima” di Octavius, ma lui lo considerava davvero come un padre, l’unico su cui potesse contare. È stato un momento veramente intenso e toccante, e vederlo dagli occhi di Alexis mi ha fatto un certo effetto. Rigel è sicuro un personaggio ferito emotivamente e psicologicamente, e capisco benissimo come mai non sia ancora “uscito allo scoperto” per incontrare i suoi fratelli, ed è inoltre, probabilmente, il più distrutto dalla morte di Octavius – e credo anche il più ossessionato dalla vendetta verso i suoi assassini.


5. Questo è stato il paragrafo più confusionario, ma ho visto che hai corretto quelle cose che mi erano sembrate poco chiare, dunque procederò a parlare dei contenuti, senza soffermarmi troppo su queste piccolezze. Diciamo che ho notato come questo sia stato un paragrafo di “raccoglimento”, di spiegazione: i nostri cari Cavalieri ci hanno fornito delle informazioni in più sui ragazzi dell’Umbrella Academy, mostrandoli dunque dal loro punto di vista. Mi è piaciuto come Gideon abbia prontamente sottovalutato alcuni di loro – come Alexis – sminuendoli, e come sia stato immediatamente ripreso da Kasumi: denota molto le differenze tra questi due personaggi, calcandole ancora di più. Elijah ci ha fornito moltissime informazioni sui ragazzi dell’Umbrella Academy, delineando alcuni di loro come davvero pericolosi – leggere il nome di Tony mi ha fatta sorridere, che cutie –, altri come parecchio fuori allenamento o ancora incapaci di controllare appieno i loro poteri. Sospetto che, nonostante siano di più, i Cleremont si troveranno davvero in svantaggio nello scontro che arriverà, e dubito che qualcuno riuscirà a fermare Kasumi dal rubare questi documenti citati, non se sono impegnati a combattere. Sospettavo che Levi avesse una carriera musicale – forse per il suo prestavolto, ok, lo ammetto – e mi viene da pensare che lei e Ezra abbiano cooperato per qualche tempo, essendo lui un turnista. E alla fine ci viene anche accennato come mai questa strampalata banda abbia deciso di fare questo lavoro: Gideon per la gloria, Elijah perché si vuole finalmente ritirare – molto interessante questo aspetto del personaggio -, Nasheeta vuole mettersi alla prova, come giustamente ci si aspetta da una recluta, una nuova arrivata, e Kasumi si rivela essere estremamente ligia al dovere. Interessante, davvero. Adoro questi quattro personaggi, fremo dalla voglia di saperne di più.


E finalmente ho finito questa immensa, infinita, eterna analisi. È stato un parto, davvero, ci ho messo tantissimo – decisamente troppo – tempo. Mi dispiace che sia così caotica, incoerente, ma davvero, non ho la forza mentale di andarmela a rileggere e correggere, perdonami. Non credo nemmeno di aver scritto tutto quello che avevo in testa, sicuro mi sono persa qualche dettaglio per strada. Ma vabbè, ormai è fatta. Non so nemmeno se la leggerai tutta, ma fa niente, dovevo scriverla. Spero davvero che continuerai questa storia, perché ne ho fisicamente e psicologicamente bisogno (scherzi a parte, sono felicissima che tu sia tornato!).


Al prossimo capitolo!
A presto,
Helen

Recensore Master
06/04/20, ore 15:47

Hey! Come va? Perciò, andando subito al punto, di solito non recensisco mai senza prima aver recuperato quella precedente, e in realtà pensavo di far così anche sta volta, ma come già sai, le condizioni dell’assenza per il primo capitolo è abbastanza particolare, per cui vorrei evitare di perdere ulteriore tempo per colpa della sfortuna che ho per quanto riguarda i portatili, insomma, non sarebbe neanche giusto nei tuoi confronti. Ammetto di essere quasi caduta dal letto nel vedere l’aggiornamento, tanto presa com’ero da una delle mille discussioni che i miei compagni di classe stanno portando avanti in questi giorni, ma sono stata davvero felice di notare che avevi mantenuto la parola. Ovviamente, subito cellulare alla mano e chiamata alla mia cara A b y s s per avvertirla, tuttavia non saprei dirti quando potrà recensire anche lei, so che sta studiando come una matta per un’importante interrogazione di greco (capiscimi, in quanto amica ho il dovere di fare da tramite durante la sua momentanea assenza).
Prima di iniziare con la vera e propria recensione, vorrei dirti un paio di cose: la prima è che il tutto sarà strutturato in un modo forse non molto pratico, ma che per come stanno andando adesso le cose mi sembra il più pratico. Vorrei iniziare parlando un po’ dei personaggi che sono stati presenti in questo capitolo, cercando di non essere ripetitiva rispetto a quello che avevo scritto in precedenza, e poi del vero e proprio capitolo. Vediamo come va! La seconda cosa, ho notato un paio di sviste, dovute sicuramente al fatto che con tutti questi personaggi non è poi così difficile confonderli tra di loro, ma che potrebbero portare un po’ di confusione per un lettore un po’ meno attento, per cui credo sia giusto segnalarti ciò a cui io ho fatto caso:

“«Oh, ti prego» la implorò Numero Sette, mentre abbandonava a sé stessa la valigia e avanzava verso il camino «Speravo ci fossimo lasciati alle spalle quel soprannome sei anni fa»” a meno che non dovessi aver capito male la scena, credo che qui a parlare sia stato Caesar, ovvero Numero Tre.
“Gideon lanciò un'occhiata alla pagina aperta del suo fascicolo e scoppiò a ridere «Numero Nove è un comico depresso con la psicocinesi, cosa vuoi che faccia? Ci stende con un monologo auto ironico? Ci conquista con il potere della risata?»
Kasumi gli scoccò un'occhiataccia «Non sottovalutiamo nessuno. Se possiede la psicocinesi, gli basterebbe toccarci per sapere più di quanto possiamo permetterci che sappia. E vorrei ricordarti che non c'è per niente da scherzare con Numero Tre»”
anche se ne hai dato la giusta definizione, psicocinesi dovrebbe essere il nome del potere di Hillevi, mentre questa di Alexis è la psicometria.
“Gideon aggrottò la fronte in un broncio infantile, ma non rispose «Pare che Numero Tre si sia stabilita nel mondo musicale da cinque anni e che da allora non ha più fatto manifestazioni pubbliche del suo potere.” ecco, qui non so proprio di chi tu parlassi, complice il fatto che non sappiamo tutte le carriere che abbiano intrapreso i ragazzi dell’Umbrella Academy. Numero Tre è un maschio e, da quello che ci hai detto, era in missione. Per cui mi verrebbe da pensare che stessi parlando di Numero Due, ma anche lui è un maschio, in compenso ha intrapreso la carriera del turnista, oppure di Numero Quattro, visto che ne parlavano fino a poco prima e ancora non sappiamo nulla della sua carriera. Quindi non lo so? Spero tu possa aiutarmi a risolvere questo dubbio.

Detto questo, direi che è il momento di passare alla parte più interessante della recensione, iniziando proprio dai vari personaggi e provando a seguire l’ordine di apparizione, nella speranza di non dimenticarmi nulla per strada e di essere il più chiara possibile:

• Esmeralda Cleremont: Sono stata entusiasta di vederti iniziare il capitolo con un flashback dedicato a lei. Mi aveva incuriosita parecchio già dal capitolo precedente, alcune cose che aveva detto, unite al suo potere, mi avevano fatta scattare sull’attenti, totalmente attirata e già con una piccola passione nei suoi confronti, perciò conoscerla un pochino meglio è stato un piacere e, devo dire, non ha affatto deluso le mie aspettative, che ammetto fossero abbastanza alte nei suoi confronti. Dal suo confronto con Octavius, innanzitutto, emerge sicuramente un carattere forte e combattivo. Ci vuole coraggio ad affrontare un genitore in quel modo, soprattutto quando sei una ragazza e quello con cui ti trovi a scontrarti è un uomo come lui, non ha soltanto provato a parlargli in modo docile e persuasivo, non è stata lei quella a tentare un approccio diplomatico, invece sembra aver preferito sfidarlo apertamente, con un’aria leggermente saccente e davvero tanta sicurezza, quella che solo una quattordicenne può avere. In particolare, mi verrebbe da ragionare sul fatto che il padre abbia tenuto a precisare il fatto che è probabilmente la più matura tra i giovani Cleremont, chiedendomi se sia effettivamente così, senza contare il fatto che lo scopo fosse semplicemente quello di tranquillizzarla, convincerla che ne valesse davvero la pena di dargli ascolto. Non fraintendermi, avevi già fatto capire dallo scorso capitolo che fosse, evidentemente, una delle più “rigide” sotto alcuni punti di vista, nel momento in cui Artemis immagina lo sguardo di disapprovazione che le avrebbe rivolto sapendo che fosse uscita, d’altra parte ci hai anche fatto capire quanto lo stesso Rigel si facesse sopraffare dalle emozioni, quindi potrebbe essere una cosa coerente con la situazione che hai costruito fino a questo momento, ma per quanto riguarda la gestione delle emozioni, per adesso, Esme non mi sembra poi così diversa dal fratello, per cui non sarebbe poi così tanto una sorpresa se il suo fosse stato solamente un mezzuccio fin dal principio. Poi, su questa fanciulla ci hai donato anche una visione un po’ più approfondita dei suoi poteri. Anche in questo caso, le loro capacità crescono con loro e Octavius aveva la necessità di scoprirle volta per volta, per cui ho apprezzato molto il fatto che per un certo tempo abbia preferito non approfittare delle capacità rigenerative della ragazza per fare un passo più lungo della gamba, anche se posso capire la sua frustrazione, il sentirsi esclusa dal gruppo formato dai suoi fratelli, voler vivere anche lei quelle avventure, mettersi alla prova e vincere in prima linea, senza dover attendere che loro facciano tutto il resto. Una delle cose che mi interessano particolarmente è come possa cambiare il punto di vista su queste missioni semplicemente chiedendo a ognuno di loro, perché so bene che invece il mio Tony avrebbe fatto cambio con lei più che volentieri, ma su questo forse è meglio tornare un’altra volta. Nel corso del capitolo hai anche nominato il fatto che, ormai adulta, è andata a rifugiarsi nella sala dedicata all’addestramento, sfogandosi su i manichini, il che sembra proseguire sulla linea precedente, credo che sia molto probabile che dal momento che i suoi poteri non avrebbero potuto aiutarla nel corpo a corpo sia stato accostato all’addestramento per aumentare le sue capacità generative uno più mirato per permetterle di difendersi bene in un corpo a corpo. Sono convinta che ci sia altro di cui potrei aver voglia di parlare, ma adesso mi sembra il caso di proseguire, credo di aver detto tutti i punti salienti della mia piccola analisi, però posso riassumere volentieri dicendo che non vedo l’ora di rivederla.

• Elijah Stone: Passiamo allo Zar, che purtroppo non abbiamo avuto occasione di conoscere nello scorso capitolo. In un primo momento, mi ha ricordato il mio professore di storia e filosofia, anche se ogni singola cosa fa capire fin dal primo istante che si tratta di tutt’altro tipo di persona, quando arrivi in un ritardo non indifferente e pretendi di far subito secondo i tuoi comodi senza degnare gli altri di una spiegazione, per me ti sei praticamente scritto in fronte il nome del mio prof. Va bene, piccoli deliri a parte, mi ritrovo in una zona grigia nei suoi confronti. Da ciò che hai detto fino ad ora, risulta evidente si tratti di un personaggio piuttosto complesso e ben costruito, ma nonostante io sia curiosa di conoscere meglio il suo passato, cosa lo abbia portato a questo ruolo all’interno dell’Ordine, ma nonostante tutto non riesco ad essere interessata a lui quanto lo sono, al contrario, con i suoi compagni, ma sono convinta che riuscirai a smuovere la situazione, perché ha tutto il potenziale di avere una grandiosa storia da raccontare. Insomma, ci hai accennato ad alcune legende che lo riguardano, ma ciò che ci è stato detto è stato tramite lo sguardo ammirato e un po’ intimorito di Nasheeta, per cui ancora non ci è dato sapere quanto siano effettivamente veritiere. Nonostante all’inizio, dal modo in cui si rivolge ai suoi compagni, sembra dimostrarsi abbastanza distante, una buona controparte per il carattere glaciale di Octavius, che invece guidava l’Umbrella Academy, sono stata felice di notare come abbia coinvolto anche il resto della sua squadra nel discorso, dimostrando anche una buona dose di sarcasmo. Diciamo, perciò, che non sono ancora in grado di inquadrarlo alla perfezione, e ammetto che mi dia un sacco di fastidio non riuscire a farmi una vera e propria idea in base a ciò che è stato visto, ma dubito fortemente che sarà un despota, ma piuttosto si dimostrerà un vero e proprio leader, di quelli che nel piano ci sono pienamente, e che riuscirà a tenere la sua squadra molto più unità di quanto invece siano i Cleremont.

• Kasumi Ishikawa: La Kitsune, invece, è tutt’altra storia. Partiamo dal presupposto che adoro la figura del mito giapponese a cui è stata legata e, almeno da quello che ho visto, potrebbe sposarsi perfettamente con il tipo di figura che dovrebbe essa rappresentare, ci sono un paio di punti per cui devo ancora attendere una conferma, ma ci hai già fatto capire apertamente quanto non sia una ragazza da sottovalutare, per cui siamo sulla buona strada. Lei scatena sicuramente la mia fantasia, è abbastanza giovane, solo un anno più piccola dei Cleremont, eppure sembra essere più dentro alle dinamiche dell’Ordine anche rispetto a Gideon, che è più grande di lei, probabilmente ha una buona capacità di adattamento, o semplicemente far parte di questo sistema era solo il suo destino, l’ingranaggio di un macchinario che aspettava solo il momento giusto per iniziare a funzionare ed entrare in armonia con ciò che la circondava. Mi sembra una ragazza intelligente, forse una caratteristica necessaria per il tipo di ruolo che ha, insomma, se fosse stata una sprovveduta la sua carriera sarebbe certamente finita prima ancora di cominciare, invece pare che questa sia subito decollata, anche grazie al suo talento, che va sicuramente oltre a qualche alohomora detto al momento giusto… forse un percorso similie a quelli di uno spezzaincantesimi? In realtà, non ho idea se i membri più giovani abbiano effettivamente proseguito gli studi una volta concluso Hogwarts, ma non credo che l’Ordine accetterebbe dei ragazzini che hanno avuto solo un’istruzione alla magia basilare, per cui lo do per scontato, anche perché l’addestramento potrebbe essere anche interno. Ad ogni modo, sembra davvero molto seria, in certi versi anche più di Elijah, forse sfociando un po’ in una di quelle persone che studiano la loro lezioncina, in questo caso le regole e le caratteristiche della “società” in cui lavora, come se cercasse di compensare in questo modo qualche altra mancanza, ma credo che con il tempo sarà tutto più chiaro.

• Gideon Reed: Non so se il fatto che io lo adori dipenda dal personaggio di per se, dal fatto che il suo nome in codice sia Apollo o che il suo viso sia quello di Richard Madden, fatto sta che questa combinazione per me risulta incredibilmente fatale, trai Cavalieri è senza dubbio quello che mi piace di più, ora come ora, e non vedo l’ora di scoprire più informazioni su di lui, che mi sembra essere venuto meno allo scoperto degli altri. Purtroppo per me ho un debole per questo tipo di carattere nei personaggi, quelli che sono immischiati in una situazione enorme ma che cercano di prenderla con leggerezza, quasi come se fosse un enorme gioco, e magari poi si rivelano più serie e pratici di quanto mai si possa immaginare al momento in cui entrano in campo. Sembra proprio che sia questo il caso, tenendo conto del fatto che a quanto pare ha sempre portato al termine le sue missioni con successo, anche se di certo non mi aspettavo che fosse uno con la tendenza a lavorare in solitario, mi viene più facile immaginarlo di passaggio da un gruppo all’altro, pronto a ridere e scherzare con chiunque in attesa di qualche ordine. Non credo che sia uno che ragiona poi tanto su ciò che gli si dice di fare, insomma, da opinioni istintive, fa osservazioni un po’ derisorie e senza arrovellarsi in modo particolare nel pensiero, per cui posso solo supporre che sia uno che preferisca semplicemente agire, istintivo, quindi mi chiedo se, solitamente, i piani gli vengono forniti già belli costruiti insieme alla missione da portare a termine. Infine, hai pensato fosse il caso di riempirmi di curiosità con le sue straordinarie abilità, con cui potrebbe anche ovviare il problema Hillevi, senza però andare più nel dettaglio, complimenti, hai proprio voglia di farmi impazzire? Da ciò che è stato detto, non riesco proprio a farmi un’idea riguardo a cosa possa essere in grado di fare e ciò mi fa solo venire ancora più voglia di conoscerlo meglio e vederlo in azione!

• Nasheeta Ayed: Concludiamo i Cavallieri con la più piccola del gruppo, ovvero la Sfinge, nonché la fanciulla che ci ha gentilmente fornito le informazioni sui suoi compagni di squadra, grazie tesoro, mi hai semplificato la vita. Comunque, la adoro, magari non quanto Gideon, ma ha tutto il potenziale di conquistare il mio fragile cuoricino, perciò spero che lei e i suoi amichetti non si mettano d’impegno per distruggerlo. Nonostante, come ha tenuto a far notare, questa sia la prima missione seria che affronta, sono convinta che abbia davvero moltissimo potenziale, anche soltanto grazie al fatto che si tratti di una metamorfomaga: credo che questo tipo di personaggi siano parecchio sottovalutati all’interno del fandom, ma in una situazione del genere la capacità di assumere qualsiasi sembianza senza particolari vincoli deve essere davvero molto d’aiuto, basta pensare a con quanta facilità debba essere riuscita ad andare sotto copertura, perciò spero proprio che sfrutti al meglio questo suo piccolo dono, anche se non hai certamente bisogno di me per trovare tutti i modi in cui potrebbe utilizzarlo. Mi sembra anche un tipetto piuttosto intraprendente, con un buon senso dell’osservazione, vuole fare il suo lavoro al meglio, perciò, da quello che appare, ha fatto le sue ricerche preliminari sui fratelli Cleremont, notando le difficoltà riscontrate da alcuni di loro ed enunciando le sue conoscenze con fierezza, come se sapesse benissimo che quella è la sua occasione di dimostrare quanto si stia impegnando, il duro lavoro che sta portando avanti con l’obiettivo di avere un vero ruolo nel loro gruppo. In generale, comunque, mi piace davvero molto il suo entusiasmo, per quanto ci riguarda adesso l’Ordine si sta ponendo contro e a sfavore nei nostri eroi, conquistandosi il titolo di cattivi, ma lei sembra crederci davvero in quegli ideali e vuole entrare a farne parte in ogni modo, essere considerata un membro utile, da non mettere da parte, e questo mi fa capire che noi, dell’ordine, sappiamo meno di quanto pensiamo.

• Caesar Cleremont: Ecco, se Esmeralda era proprio come la immaginavo, per lui avevo tutt’altre aspettative, ma devo dire che così è decisamente meglio. Adesso non puoi saperlo, ma avevo provato ad analizzare ognuno di loro in base alle informazioni che avevo, per cui nel suo caso mi sono dovuta basare sulla canzone e le sensazioni che mi dava il suo prestavolto, arrivando a tutt’altra conclusione, però non posso davvero far altro che essere estasiata, lo amo, davvero. Il modo in cui ha reagito alla vista dei suoi fratelli, come se fossero la cosa più bella del mondo, tutto quello che potrebbe desiderare nella sua vita, questo è decisamente il tipo di “adorazione” che speravo di vedere da parte di almeno uno di loro, diamine, ne avevo proprio bisogno. Si è dimostrato fin da subito un ragazzo entusiasta, come se stesse cercando di vedere il positivo in questa situazione, ma a questo punto mi chiedo soltanto cosa provasse nei confronti di Octavius: è chiaro che fosse legato ai suoi fratelli e infatti, forse per ingenuità, una mancata comprensione di cosa passasse per la testa dei restanti Cleremont, non riusciva proprio a capire come mai questi avessero voluto andarsene, per cui mi chiedo se, da un certo punto di vista, essendo stato mandato in missione provasse un po’ di rancore nei confronti del padre, per averlo costretto ad allontanarsi da loro e privandolo quindi di alcuni momenti insieme. A questo punto, però, non mi sembra proprio possa essere definito come un tipo rancoroso, quindi non saprei, anche se per capirlo meglio dovrei anche sapere se quelli che ha incontrato fino a questo momento sono andati via di casa prima o dopo la sua partenza. Ad ogni modo, l’unica cosa che credo di aver effettivamente indovinato al primo tentativo, è che mi sembra proprio uno sicuro di sé, mi ha scaldato il cuore in modo ha conversato con i suoi fratelli, facendo capire quanto gli siano mancati e allo stesso tempo comportandosi quasi come se non si vedessero da solo una settimana. Okay, si capisce quanto questa cosa di lui e gli altri Cleremont mi abbia colpita? No perché deve essere chiaro che potrei morire per altre scene del genere. Ho bisogno che si vogliano tutti bene, anche se ci vorrà del tempo.

• Artemis Cleremont: Artemis non si smentisce, rispetto al capitolo precedente, rimane una dolcezza, non c’è che dire. Non potrei definirla come la mia preferita, complice il fatto che ho sempre avuto una preferenza per i personaggi maschili, ma ovviamente non posso che volere a lei e ai suoi modi di fare decisamente affettuosi già un mondo di bene. Posso dire che non sono stata affatto sorpresa di leggerla al piano? Ce la vedo proprio, sembra il suo strumento, delicato, come probabilmente è lei, sotto alcuni punti di vista, mi viene spontaneo immaginarla sedersi di fronte a questo con gioia mista a eccitazione, nella speranza che suonarlo potesse farla sentire di nuovo, completamente, a casa e nulla potrà convincermi del fatto che non sia stato così. Tuttavia, nonostante inquadrarla sembri una passeggiata, ho sempre di più la sensazione che non sia così: è rimasta ferita dal mondo esterno e ciò l’ha portata a desiderare di ripristinare il prima possibile il vecchio equilibrio, oramai andato distrutto, ma lei non si ferma certamente alla giovialità e gentilezza che sta dimostrando nei confronti dei suoi fratelli, credo che da una parte stia costruendo una sorta di maschera, come se cercasse di nascondere in tutti i modi come, per lei, non siano stati tutti rose e fiori quegli anni di lontananza, come se le sembrasse che questi abbiano trovato il loro posto e, di conseguenza, si sentisse in dovere di dimostrare che anche lei è felice, probabilmente senza neanche immaginare che, probabilmente, anche loro ne hanno passate tante. Il modo in cui è andata a difendere Caesar, quel Chase, poi, mi fa credere che abbiano avuto un forte rapporto di complicità in passato, del resto nello scorso capitolo ricorda lei stessa come lui, ogni volta che uscisse, volesse sapere tutto, perciò non vedo l’ora di scoprire meglio le loro dinamiche.

• Oliver Cleremont: Ecco, invece Oliver potrei già definirlo l’amore mio e dire che sono pronta a sposarlo. Che posso farci, questo ragazzo con due cagnoni e una delle vite più banali che ci si possa aspettare sembra proprio essere quello di cui aveva bisogna questa famiglia. Certo, non credo sia l’unico ad essere felice, ad avere un carattere positivo, ma al contrario non mi sembra proprio ci sia qualcun altro veramente leggero, come invece appare lui. Il modo con cui si comporta, prima con le sorelle, poi anche con il fratello, sembrano far intendere che sia uno di quelli che si è approcciato a questa separazione nel modo più positivo, vivendola come la normalità del crescere, anche se non è stato così per molti, ma vederla in questo modo gli permette di prendere il tutto con serenità, come se si lasciasse semplicemente guidare dal corso degli eventi, che mutano di volta in volta: lo ha detto lui stesso, sono stati lontani, è vero, ma questo non cambia i fatti, sono una famiglia. Nonostante in questo capitolo mi sia sembrato decisamente più rilassato, inoltre, quando lo hai introdotto non ho potuto che immaginarlo come parecchio energico, di quei ragazzi che senza neanche farlo apposta finiscono per muoversi costantemente come dei forsennati, perché semplicemente devono sfogare tutta quella carica che sono costretti a reprimere in altri momenti. Hai fatto capire, però, che a modo suo dovesse essere abbastanza responsabile, almeno quel che bastava per poter coprire Caesar, o forse il desiderio di stare vicino a uno dei fratelli, evitare che avesse problemi, aveva semplicemente la meglio sul suo carattere, che mi è parso avere anche toni leggermente infantili, a volte. Insomma, per farla bene, credo rientri in quella categoria di santi che pur di aiutare sono disposti a dimenticarsi che, tecnicamente, quelli maturi non sono loro. Di lui, in realtà, potrei parlare per secoli, ma in questo capitolo non mi è sembrato presente quanto nell’altro, per cui lascerò tutte le mie considerazioni su di lui per quando potrò recuperare quella recensione.

• Hillevi Cleremont: Passiamo invece alla cara Levi, così poi posso passare a un territorio che per me è più familiare. Tra i personaggi presenti in questo capitolo, lei è sicuramente quella che mi lascia con più dubbi e perplessità. Se non ricordo male, la prima cosa che mi aveva colpito di lei era il contrasto tra il suo prestavolto, con un look di tendenza gothic, e la sua casata, da cui sarebbe più facile aspettarsi qualcuna più simile a una Vsco Girl, del resto è la stessa casa da cui è uscito Tony, che di certo non ha l’aria più calorosa del mondo, quindi non c’è neanche da essere sorpresi, alla fine. Resta il fatto, che mi ero fatta una specifica idea di lei, affibbiandole quasi all’istante il ruolo di mamma del gruppo: mi da la sensazione di una piuttosto paziente e alcuni dei suoi interventi mi hanno fatto credere che potesse essere, a modo suo, piuttosto amorevole con i suoi fratelli, arrivando a preoccuparsi per loro molto facilmente. Purtroppo, da questo capitolo non sono riuscita a comprendere neanche lontanamente se mi trovo sulla giusta strada nel mio tentativo di definirla meglio all’interno della mia mente. Si, insomma, è rientrata nel gruppo più soft e che sembra non aver intenzione di scatenare parecchi drammi, ma ero già arrivata alla conclusione che debba essere piuttosto complessa, sia per il suo carattere che per la sua storia, perciò speravo davvero di potermi costruire qualche certezza in più, anche se a questo punto credo che finirai per farmi dannare un altro po’. Del resto, è uno dei personaggi che più mi incuriosisce, per cui probabilmente ci vorrà parecchio tempo prima che io sia pienamente soddisfatta di ciò che è venuto fuori. Comunque, cercando di non divagare troppo, per adesso preferisco come appare lontana da Ezra che con lui vicino. Lo scorso capitolo sembrava decisamente più tesa, come se la sua sola presenza potesse metterla in soggezione, limitandosi a un paio di frasi sporadiche, per cui sono stata davvero molto felice di vederla rilassata e vogliosa di scherzare con gli altri.

• Alexis Cleremont: Ed ecco finalmente il caro Alexis, l’ultimo dei Cleremont, sia per il suo numero che per l’arrivo! Che posso dire? Nulla, in teoria, visto che di lui so già tutto e sarebbe praticamente una presa in giro provare a capirci qualcosa. In compenso, lo conosco abbastanza bene da poter dire che, a mio parere, tu l’abbia reso davvero bene. Hai rivelato parecchi piccoli dettagli su di lui e la sua vita, eppure, allo stesso tempo, sei riuscito a lasciare per il futuro ancora molto da dire, cose importanti che possono aiutare a comprendere meglio il modo schivo con cui si sta comportando. Quando hai scelto di lasciare lui e Caesar da parte, avevo immaginato un’entrata in scena totalmente diversa, eppure sembra soltanto perfetto, vederlo sgattaiolare in casa come se non per lui non fosse mai stata tale, definire Octavius come il suo patrigno, decidere che no, la sua scelta di venire non è minimamente legata a loro padre, per lui non conta nulla, ma invece va ricondotta a Rigel, il suo fratellone così diverso da lui. Anche il suo modo di rivolgersi a Tony, una volta che il suo piano è andato in fumo, tutto questo mi sembrava semplicemente giusto, ma della scena ti parlerò meglio più avanti. Ad ogni modo, non è compito mio dirti se hai fatto o meno un buon lavoro nella sua resa, ma suppongo che almeno qualcosa debba contarlo, il fatto che a me sembri perfetto, e a questo punto spero solo che parlare di lui senza dir troppo diventi più facile.

• Antoine Cleremont: Concludiamo questa analisi con il mio bambino. Cos’altro posso dire, se non perfetto? Per adesso, è esattamente come lo avevo immaginato nel momento in cui ho iniziato a scrivere la sua scheda e non ho dubbi sul fatto che continuerà ad essere così anche con il proseguire della storia. In particolare, quando Artemis ha detto che si era chiuso in camera, mi è uscito dalle labbra uno spontaneo “aw, si, questo è proprio lui, finge di non esistere”, perché può sembrare una cosa stupida, ma avrebbe potuto star facendo qualsiasi altra cosa, eppure questa è una delle più adatte alla situazione in cui si trova. Lo hai mostrato giustamente schivo nei confronti dei suoi fratelli, come se cercasse effettivamente di far passare tutto il più velocemente possibile, ormai già pentito di essere tornato a casa, perché nonostante il poco tempo passato le cose si stanno già facendo più grandi e complesse di quanto avrebbe mai potuto volere lui, che è uno degli introversi della famiglia. Insomma, tutto ciò per dirti che mi sembri essere sulla giusta strada con lui, perciò spero proprio che continuerai così, per adesso ha interagito da solo soltanto con Alexis e, nonostante mi odierebbe per queste parole, io non vedo l’ora di vederlo confrontarsi meglio con il resto dei fratelli.

Wow. Okay, questa parte è finita. Come sempre ho un po’ esagerato rispetto al mio piano iniziale, ma spero sinceramente che questa serie di pensieri senza un vero e proprio filo logico sia stata sufficientemente chiara per comprendere come sto percependo questi personaggi. Ho provato a dire qualcosa su tutti coloro che sono stati presenti nel capitolo, perché proprio non mi va di escludere qualcuno, perciò spero di poter rimediare presto anche con i mancanti e di aver mantenuto un equilibrio decente tra una cosa e l’altra. Ora, passiamo alla fase tre, ovvero quella in cui provo effettivamente a parlare del capitolo. Credevi di poter finalmente liberarti di me, eh? Purtroppo per te, però, sono una logorroica e ho un altro po’ di cose da dire, per cui dovrai sopportarmi ancora. Iniziamo:

• Partiamo dal presupposto che amo i flashback e, se per qualche motivo, una volta finita questa storia decidessi di fare una raccolta dedicata solo al passato di questi ragazzi avresti il mio sostegno. Perciò, come avrai capito, è la parte che ora come ora mi interessa di più, perché senza questi momenti sarebbe davvero impossibile riuscire a capire come si è arrivati a quelli che sono adesso e il fatto che, per adesso, ognuno di loro veda un incontro in prima persona tra uno dei ragazzi e il padre lo rende ancora meglio. Ammetto che non mi aspettavo affatto che, su due capitoli, avremmo trovato in entrambi qualcuno che avesse, in qualche modo, una sorta di complicità con Octavius, aveva capito com’erano fatte le sue figlie e di conseguenza come comportarsi con loro, cosa fare per averle in pugno, dubito per lui fosse tanto difficile trovare la parola giusta al momento giusto e questo paragrafo ne è la prova, siamo sinceri, la metà dei genitori durante questo tipo di discussioni sono solo in grado di peggiorare la situazione. Al contrario, lui è persuasivo e con il suo modo di fare fermo e autorevole, quei piccoli momenti di affetto utilizzati quasi come premio, sembra essere riuscito a conquistare molti dei suoi ragazzi, riuscendo a domare Esmeralda anche durante lo scoppio di ribellione adolescenziale. Ho apprezzato davvero molto il riferimento al canon, visto che hai nominato Vitious, ma soprattutto sapere una parte importante delle dinamiche dell’Academy: sinceramente, non immaginavo che Octavius potesse aver scelto di non coinvolgere fin da subito Esme all’interno dell’azione, credo che possa essere comodo avere qualcuno che possa guarire gli altri nell’immediato, ma immagino che, dal suo punto di vista, la situazione fosse più complessa di così e, di conseguenza, gli sia parso più semplice agire in questo modo. Ad ogni modo, questo paragrafo è stato scritto in modo magistrale: non è affatto pesante e, il modo in cui hai descritto ogni emozione, è stato sicuramente molto utile pere entrare totalmente in sintonia con i personaggi, cosa che io trovo essenziale, specialmente quando il lettore non conosce ancora bene con chi si sta avendo a che fare, perciò non mi stancherò mai di dire quanto io ami il tuo stile di scrittura.

• Mi piace un sacco come hai strutturato questo paragrafo, anche se non saprei dirti con certezza il motivo, ma suppongo sia il fatto che si inizi nel mezzo dell’“azione”, per poi tornare indietro e lasciare spazio ai pensieri di uno dei personaggi. Il modo in cui hai parlato di ognuno di loro non è stato affatto invadente, anzi, credo risultasse davvero molto naturale, il che non deve essere stato facile, sei riuscito a trovare un giusto equilibrio, che non facesse sembrare troppo macchinoso il passaggio da un tipo di descrizione a un altro e, allo stesso tempo, abbiamo ricevuto qualche informazione in più anche sull’Ordine. La conclusione a cui sono arrivata per adesso, però, è che proprio non riesco a credere che siano del tutto cattivi, semplicemente c’è qualcosa di cui, ovviamente, non siamo ancora a conoscenza e che invece deve essere essenziale per comprendere il loro ruolo in tutto questo, non riesco neanche ad escludere l’idea che prima o poi debbano ritrovarsi a collaborare. Del resto, a quanto pare ogni loro azione ha uno scopo ben preciso e ragionato, quindi non avrebbe senso voler semplicemente fare qualcosa di cattivo, per di più credo ci sia un motivo dietro al “l'Ordine si sforza di versare meno sangue possibile”, insomma, come se stessero facendo qualcosa di giusto ma con mezzi per lo più scorretti, non so se mi spiego. Avrò ragione? Sto seguendo una pista totalmente sbagliata? Le frasi che sto costruendo, hanno effettivamente un senso anche per chi le legge? Suppongo che lo scopriremo solo vivendo. Devo ammettere, comunque, che ci sono parecchie cose che mi incuriosiscono, tra cui la loro sede, che sinceramente immaginavo un po’ meno deprimente, anche se suppongo che l’arredamento dei luoghi non sia proprio la loro priorità, anche perché ci si potrebbe lasciare dietro qualcosa di compromettente, in caso di emergenza, e la vera e propria organizzazione dell’Ordine, che sembrerebbe essere piuttosto complessa e con un discreto numero di membri, ma anche in questo caso credo proprio che mi tocchi aspettare.

• Allora, la presentazione di Caesar. Hai iniziato il tutto con una frase davvero d’effetto, mi è piaciuto l’utilizzo del termine randagi per parlare dei due grifi della famiglia, come se questi due ragazzi avessero entrambi vagato molto, negli ultimi anni, e adesso stessero cercando soltanto un posto dove fermarsi e recuperare le forze ormai sparite. L’arrivo in casa di Numero Tre mi ha fatto spuntare sul viso uno spontaneo sorriso che proprio non se n’è più voluto andare, per non parlare del fatto che amore fosse proprio Bizzie, perché insomma, sono convinta che in qualche modo fosse l’essere vivente preferito di ogni persona che abbia vissuto in quella casa. Poi, la stessa descrizione della scena che si è ritrovato davanti, è stato fantastico pensarli così uniti nonostante tutto, andando oltre a tutta la resistenza dimostrata invece dall’altra parte della famiglia: per un momento, è come se fossero diventati una famiglia normale, che si sta riunendo solamente perché è tradizione, e non per la morte del padre, ce n’era proprio bisogno dopo l’imbarazzante incontro del capitolo precedente. I loro dialoghi erano pieni della complicità e leggerezza che si può trovare solo tra persone che insieme ne hanno passate tante, che si conoscono da così tanto che non ha davvero nessuna importanza se poi si è stati lontani per un’altra buona porzione di tempo, perché certe cose non si dimenticano, non importa cosa succeda. Non lo so, sarò io che sono dannatamente debole quando si tratta di broship, ma è stato fantastico vederli lasciarsi tutto alle spalle, anche solo per qualche momento, tutto il male che hanno passato, in alcuni casi anche per colpa dei loro stessi fratelli. In particolare, poi, ho apprezzato incredibilmente conoscere il punto di vista di Caesar sulla “fuga” degli altri, anche lui se n’è andato, è vero, ma la situazione era totalmente diversa e deve aver fatto male non poter comprendere cosa accadeva.

• Ora, è vero, sono decisamente di parte, ma a mio parere questo paragrafo era semplicemente perfetto, l’ho amato dal primo momento fino all’ultimo. Come sempre, hai descritto ogni singola emozione in modo fantastico e non ho potuto che apprezzare il modo in cui lo hai mostrato, con questo immenso rifiuto nei confronti dell’idea di star davvero tornando a casa, perché davvero non era secondo i piani. Ritengo, in oltre, che tu abbia fatto una scelta eccelsa nel decidere di mostrare questo lato più debole di Rigel, sfruttando proprio quegli stessi poteri che Alexis non è mai stato pienamente in grado di controllare. Non oso immaginare quanto debba essere spiazzante ritrovarsi in una situazione del genere, il solo desiderio di ignorare una lettera che non voleva ricevere e poi vedersi parare davanti agli occhi una scena a cui mai avresti potuto credere avresti assistito, un giorno. Rigel si è ritrovato più distante dai suoi fratelli più di quanto avrebbe mai potuto volere, perché si, lui si era allontanato durante il periodo ad Hogwarts, ma sicuramente non desiderava che questi partissero, tal volta cambiando addirittura stato, pur di stare il più lontano possibile da quella che chiamavano casa. È stato il modo giusto di mostrarci tutto questo, una solitudine forzata, che è riuscita a portare con se una buona dose di sensi di colpa. Vogliamo parlare, poi, del dialogo tra Alexis e Tony? È stato breve, poche e semplici frasi, ma non credo che sarebbero state così efficaci se a parlare fossero stati altri dei fratelli Cleremont, né tantomeno se fosse stato più approfondito, andando a scavare nel dettaglio della loro intimità. Per questo, è sicuramente complice il fatto che conosco bene entrambe le loro storie, come hanno vissuto gli anni a casa, il momento in cui se ne sono andati e che tipo di vita hanno avuto dopo, cosa che invece mi manca per quanto riguarda gli altri OC, e, è innegabile (anche se stranamente non è stata una scelta volontaria) che mentre per alcune situazioni si sono ritrovati negli opposti totali, ci sono certe similitudini non indifferenti e che danno molta forza alle parole dette da Alexis in quel momento, insomma, credo che sia stata una scelta perfetta. Potrei parlare di questa parte per secoli, ad essere sincera, ma direi che questo sia più che sufficiente per farti capire la mia opinione, meglio andare avanti.

• Per forza di cose quest’ultimo paragrafo, a parer mio, è stato un po’ più confuso degli altri. I Cavalieri non vengono considerati in prima persona, ma bensì il suo scopo è mostrare meglio il loro piano, ma anche farci capire quali informazioni hanno sui ragazzi dell’Umbrella Academy e farne avere alcune a noi. Il problema è che, ovviamente, non conoscendo bene ognuno di loro può risultare difficile ricostruire il tutto, comprendendo con esattezza di chi si sta parlando, diciamo che io posso ritenermi fortunata, perché bene o male ho un’idea del potere di più o meno ciascuno di loro e non mi ci è voluto molto ad associare numeri, nomi, facce e capacità, ma questo non mi ha impedito di dover andare a utilizzare schemi e ad andare ad esclusione per capire di chi si stesse parlando, in alcuni momenti. Tuttavia, devo dire che questo è anche un grande punto di forza di questo pezzo. Mi spiego meglio: loro danno molto per scontato ed è perfettamente normale, sanno più di noi lettori, capiscono di cosa stanno parlando e sarebbe solo strano prolungarsi in spiegazioni che, per loro, non dovrebbero essere necessarie. Sono l’oggetto della loro missione, per cui sarebbe impossibile pensare che non abbiano idea di chi dovranno affrontare, per cui credo che sia molto più giusto così. Da quello che ho capito, poi, Levi è quella con il potere che avevo inizialmente dato a Tony e, come avrei voluto dire nella recensione al primo capitolo, sono davvero felice di aver fatto questa modifica, considerando poi quanto mi interessi quella ragazza. Di certo non mi aspettavo quel “sarebbe più difficile tenere a bada elementi come Numero Quattro o, Dio ce ne scampi, Numero Cinque”, tant’è che mi sono chiesta se avessi fatto confusione, anche se, in effetti, Tony potrebbe essere un po’ un problema una volta usciti della villa, quindi avrebbe senso questo commento, sempre se non consideriamo il fatto che non è affatto propenso ad utilizzare effettivamente il suo potere, nonostante ciò dai, alla fine sul momento non può causar loro poi tanti problemi. Comunque, a questo punto non vedo l’ora di sapere di più sui poteri di questi ragazzi e, soprattutto, chi ha avuto difficoltà nel gestirli, controllarli, e continua tutt’ora ad averne. Questo finale, perciò, mi ha lasciata con tanta curiosità, sia da questo punto di vista, sia per la voglia di leggere di questa nuova incursione all’interno di casa Cleremont.

E finalmente ho finito! Non vedevi l’ora, ammettilo. Sinceramente non sono neanche sicura che avrai la pazienza di leggere tutto questo, ma almeno così ho avuto una scusa per dare un senso ai miei pensieri, che come al solito fanno un po’ come gli pare. Per via della maggior parte delle fanfiction che seguo, sono abituata a capitoli ben più lunghi e corposi, ma ognuno ha le sue caratteristiche, così come i suoi gusti, perciò ho solo bisogno di un po’ di tempo per abituarmi a questo concetto e a darmi una regolata, di conseguenza, nel recensire, prometto che lavorerò su accorciare il tutto. Ho già tentato di darmi dei limiti, dicendomi di non scrivere più di un tot per ogni cosa, ma non è andata proprio benissimo, anche se in realtà poteva anche andare peggio.
Vorrei concludere ringraziandoti per essere tornato in azione, senza abbandonare la storia, sono stata entusiasta per tutta la lettura del capitolo ed è davvero un toccasana durante questa quarantena. Ah, un altro grazie anche per il fatto che nello scorso capitolo alla fine hai aggiunto la canzone corrispondente a ogni OC, che mi hanno accompagnata per tutto il corso di questa recensione, nonostante la maggior parte non rientri nel mio genere :’)
Detto ciò, spero di poter leggere presto un altro capitolo!
Baci
;*
Zoey
PS. Mi sono resa conto che, più andavo avanti, più degeneravo. Mi spiace. Ho provato ad avere un po’ di contegno, ma la maggior parte di questa recensione è stata scritta di notte, per cui non ti preoccupare se fai fatica a seguire qualche mio discorso. Colpa mia, non ho davvero la forza di rileggere il tutto e aggiustarlo, #sorrynotsorry.
(Recensione modificata il 06/04/2020 - 04:15 pm)

Recensore Veterano
03/04/20, ore 09:57

Smaug! Ma che sorpresa!
Ti dico che mi è venuto un colpo quando ho controllato le preferite e ho trovato questa storia con TRE capitoli. Ammetto anche che pensavo di avere le prime allucinazioni da quarantena e per questo all'inizio non ci ho fatto caso. Ma stamattina ritorno e sono davvero tre!
E non solo! Si parte anche con la mia Esme! Tra l'altro, ti faccio i complimenti per averla rappresentata così bene, non vedo l'ora di vederla interagire meglio con gli altri nei prossimi capitoli.
L'idea dei flashback è topica ma brillante, fattelo dire. Inoltre è il modo migliore per far conoscere meglio i ragazzi mentre si va avanti con la storia. E soprattutto per far conoscere Octavius che, per ora, si prospetta come un burattinaio patentato. Il modo in cui manipola i suoi "figli", usando diplomazia (nel caso di Esme) o gentilezza (per Artemis) e chissà cos'altro, mette i brividi. Ma magari è questo il suo fascino. Non voglio neanche immaginare (e d'altra parte muoio dalla voglia di scoprire) che rapporto avesse costruito con Rigel, per averlo così disperato alla sua morte. Devo dirti che mi ha fatto un sacco di tenerezza il secondo flashback.
Quanto ai cavalieri, vedo che Gideon si sta ambientando bene ahaha. Ho trovato molto costruttive le loro scene, senza cadere nel didascalico, e non vedo l'ora di vedere come si svolgerà l'azione nel prossimo capitolo!
Torna presto!



Aires di Ondine_and_Aires

Recensore Master
02/04/20, ore 18:04

Tu vuoi farmi infartare mesà.
Ciao Smaug (eheheh) ti assicuro che la tua pubblicazione è stata tanto inaspettata quanto profondamente apprezzata; devo ammettere, che non credevo saresti tornato e mi stavo dispiacendo ti pensare che Levi sarebbe finita nel dimenticatoio. Invece se una cosa buona sta portando questa segregazione forzata (l’unica, purtroppo) è veder riemergere autori del tuo calibro qui in EFP. Ti avevo già mostrato i miei apprezzamenti in passato e ad oggi non posso che ribadirli: sei bravo, bravo come pochi qui dentro e lo dico con estrema onestà. Stai costruendo una trama coinvolgente, con personaggi che -sono sicura- nascondo un potenziale notevole e la tua scrittura non stanca davvero mai. Mostri un’attenzione alla lingua che apprezzo tantissimo e sei in grado di tenere l’attenzione di noi lettori a livelli davvero alti. Per questo spero davvero che deciderai di continuare, perché questa storia merita di essere portata avanti.
Insomma, abbiamo gettato lo sguardo su Esme, che ho trovato magnifica. Mi piace che sia giudicata la più giudiziosa e ancor più mi piace leggere della sua frustrazione -mossa dal crepitio dell’adolescenza- per non poter partecipare alle missioni con i suoi fratelli. Questo suo lato l’ha resa fortemente credibile e umana e ancora una volta Octavius si mostra un grande calcolatore, che sa quando bastonare e quando dispensare premi. Immagino che molti di questi ragazzi, se non tutti, abbiano risentito di questo padre algido e che le conseguenze siano state devastanti.
E finalmente cominciamo a scoprire qualcosa di più anche sui cavalieri. Elijah, temibile e anche un po’ spaventoso (altroché se lo è). Kasumi adorabilmente pericolosa (perché se qualcuno poteva far aprire bocca ad Elijah, a quanto pare non poteva che essere lei). Nasheeta è... posso dirlo? Tenera. So che in questo contesto è difficile qualificare anche solo uno di loro con questo aggettivo, per un’autrice come me che ha dato vita ad uno dei ragazzi dell’Umbrella, ma del resto la vita vera ci insegna che non sono molte le volte in cui possiamo distinguere nettamente i buoni dai cattivi. Mi è piaciuto guardare con gli occhi carichi di entusiasmo di lei, che a differenza degli altri è una novizia e che non vede l’ora di entrare davvero in azione. E sempre grazie a lei sappiamo di più sullo Zar, su Kasumi, su Gideon.
Quindi la morte di Octavius è avvenuta per metterlo a tacere! Molto, molto bene (in senso metaforico, si intende). La trama si fa già intricatissima e siamo solo al secondo capitolo dalla selezione! Ovviamente è inutile che ti dica quanto io non veda l’ora di leggere il prossimo capitolo, visto che teoricamente, i cavalieri dovrebbero entrare nella villa. Ora perdonami, ma io ho fatto un po’ di confusione nella parte che riguarda i ragazzi dell’U. A., quando parlano del loro potenziale e della loro pericolosità, quindi eviterò di fare congetture a riguardo (di fatto sono certa solo di numero uno e di numero quattro 😅).
“Tornando a casa”: ho amato il fatto che tu abbia definito i ragazzi “randagi”, in quanto rende molto bene l’idea di questo gruppo di ragazzi che per motivi diversi, si sono visti costretti ad abbandonare casa loro, gettandosi in questo mondo -chi più chi meno- un po’ alla cieca.
E dunque anche Caesar è tornato e io sono già innamorata. La sua entrata è stata clamorosa e il piacere che ha provato nel rincontrare alcuni membri della sua famiglia, è arrivato dritto sotto la pelle. Ovviamente come tutti gli altri partecipanti, non vedo l’ora di scoprire quale sia la missione che lo ha tenuto così a lungo distante. Questo momento è stato uno dei miei preferiti del capitolo: vuoi per la vitalità di Caesar che era assolutamente necessaria, vuoi perché mi è sembrata la quiete prima della tempesta, fatto sta che l’ho letto con estremo piacere. Certo, non ti nego che mi è pesata l’assenza sia di Rigel che di Ezra, ma sono sicura non mancheranno nel prossimo capitolo.
Anche l’arrivo del secondo randagio mi ha fatto saltare qualche battito; Alexis, anche se ne sappiamo ancora molto poco, mi ha intenerita. Non ho la minima idea di quale siano le motivazioni che lo abbiano spinto, addirittura, a fare di tutto per non palesare la propria presenza, ma grandi traumi deve avere questo ragazzo alle sue spalle. Certo, chi non ne ha, dei nostri?
Inoltre, tentando di non fare spoiler di alcun tipo, mi pare di leggere una grande, grandissima affinità con la storia personale di Hillevi, il che neanche a dirlo mi porta già ad immaginare scenari incredibili. Non dico altro, cucio la bocca.
Bene, ora: Rigel non sei un c@@@o di Stark esci fuori dalle cripte! Qualcuno lo tiri fuori di lì, presto!
Insomma Smaug, io sono tanto, tanto contenta del tuo ritorno e spero davvero di leggere presto il proseguo di questa tua storia qui.
A presto.
(Recensione modificata il 02/04/2020 - 06:21 pm)

Nuovo recensore
02/04/20, ore 17:25

FINALMENTE.
Ti giuro che ho aspettato con trepidazione questo momento da quando mi hanno messa in quarantena! Okay, no. Salviamo un po' di dignità.
Ciao Smaug! Che piacere vederti di nuovo alle prese con l'Umbrella Academy, dopo tre mesi, e che bello poter finalmente recensire dignitosamente e non doverti molestare via whatsapp!
Soprattutto, è stato davvero stupendo vedere in scena il personaggio che ti ho proposto e che nello scorso capitolo non era venuto fuori. Caesar, fattelo dire, è esattamente come me lo immaginavo. Anche nei modi di fare, devo ammettere, ha quel non-so-ché di infantile che avevo pensato per lui. Molto carino da parte tua, inoltre, far affiorare per ora il lato più affettuoso di sé e lasciar perdere tutto il resto.
Aspetto di vederlo interagire anche con il resto dei fratelli con cui, credo, potrebbe avere un rapporto un po' più frammentato.
Visto che, sfortunatamente, non ho avuto modo di recensire lo scorso capitolo, ti darò qui un piccolo resoconto della mia opinione su tutti i personaggi che hai presentato fino a qui (penso siano tutti).
I Cavalieri mi piacciono un sacco. A pelle, mi danno l'idea di persone particolari e il fatto che, come hai accennato, lo Zar e la Kitsune vogliano andarsene dall'Ordine, in contrasto con l'entusiasmo giovanile di Apollo e della Sfinge, mi fa riflettere un sacco. Di certo devono avere un passato preciso con l'Ordine e l'Ordine stesso nasconde più secreti di quanti Octavius ne possa aver cavato via. Nasheeta è oggettivamente un tesoro, devo dirtelo; non so se sia così o sia tu a renderla in questo modo, però è un personaggio dinamico e vivace che dà una prospettiva interessante delle cose. Gideon, poi, serve davvero che te lo dica? Mi sta tremendamente simpatico e penso che, se non avesse preso parte all'omicidio di suo padre, Caesar lo adorerebbe! Kasumi è già un po' più difficile da leggere, però devo dirti che nelle piccolezze (la puntualità, il sarcasmo, l'attenzione ai dettagli, la mente molto logica) mi fa pensare a un personaggio intrigante e sono curiosissima del suo background. Quanto allo Zar, difficile esprimere un parere effettivo, ma per ora lo considero un elemento abbastanza imprevedibile e vorrei vederlo scendere in campo nel prossimo capitolo.
Quanto ai Cleremont, sono chiaramente tutti bambini problematici mai cresciuti. Come avevo previsto, molto di loro hanno ancora tanti, tanti problemi sia con se stessi che con il proprio potere e il loro patrigno. Ho apprezzato tanto la ricerca dettagliata di Elijah sul fatto che non tutti abbiano imparato a controllare pienamente le loro abilità, perché ci dice qualcosa di fondamentale. Nonostante l'addestramento frenetico e rigido di Octavius, non tutti hanno ottenuto i risultati sperati. Può darsi che sia perché in gran parte se ne sono andati dall'accademia abbastanza piccoli? Magari non avevano finito l'addestramento, chissà. Io, personalmente, a diciassette anni non ero per niente preparata ad affrontare il mondo esterno, figurarsi come dev'essere stato avere a che fare con poteri come i loro. In ogni caso, il personaggio di Rigel si va delineando sempre di più come quello di un anti-eroe, più triste che impassibile. E a quanto pare è anche molto distante dall'essere apatico. Non ci avevo proprio fatto caso prima, ma il flash di Alexis mi ha dato un'introspezione più precisa e mi ha fatto tanta pena pensare a quanto debba essersi sentito solo. Quindi in sostanza lo vedo tanto triste e, al contempo, non riesco a fare a meno di pensare a quanto debba essere rabbioso nei confronti di tutto e di tutti. Non faccio fatica a capire perché non voglia rivedere i suoi fratelli, dopo che lo hanno tutti abbandonato per una vita migliore.
Di Ezra fin'ora non ho capito granché, ma anche lui non mi sembra esattamente un esempio di stabilità mentale. Dal primo capitolo, mi sembra di aver capito che ci sia un rapporto speciale con Levi, che invece in questo capitolo mi è sembrata molto più a proprio agio e tranquilla. Temevo che anche lei fosse lo stereotipo della bambina problematica dell'accademia e invece mi ha piacevolmente sorpreso. Non so che aspettarmi dal suo potere, quindi vorrei vederla di più.
Tony è un altro personaggio molto, molto enigmatico e mi dà la sensazione di un tipo piuttosto riservato e che ne ha passate tante. A differenza degli altri, però, non mi sembra granché arrabbiato; per ora penso solo che per lui sia scomodo ritornare a casa dopo tanto tempo e che probabilmente non vede l'ora di andarsene.
Oliver invece... che ti devo dire? Lo adoro. L'ho adorato dal momento in cui hai menzionato che si è portato appresso due cani e a quanto pare era anche molto affezionato al mio Caesar. Spero che lui e Artemis, che mi sembra un'altra molto estranea al drama familiare, portino un pochino di stabilità. Di Esme -che tra l'altro ha un bellissimo nome e complimenti per il riferimento a Hugo- al momento non so che dirti; credo sia una ragazza molto forte, considerando che è dovuta crescere assieme a fratelli con poteri straordinari, pur avendone uno non troppo grandioso. Nel flashback hai accennato a gelosia e sensazione di ingiustizia sociale e, onestamente, non fatico a crederci. Spero solo che sia riuscita a crescere e maturare in modo sano.
Allo stesso modo, mi incuriosisce tanto Alexis, che torna a casa ma non vuole farsi vedere e viene beccato all'ultimo da Tony. Poverino. Ho l'impressione che lui faccia parte del club di quelli che se ne sono andati di casa il prima possibile e che, pur non essendo particolarmente contenti nel mondo esterno, non faccia i salti di gioia nel tornarci. Chissà cosa spera di ottenere dall'accademia.
Ed ecco qui. Direi che ho detto tutto. Spero ti ci voglia un po' di meno per pubblicare il prossimo capitolo, ma in ogni caso aspetterò con pazienza! Direi che ne è valsa completamente la pena e che non hai perso la tua bella penna.
Mi auguro di vedere un po' di azione nel prossimo chap, intesi?



Courtney
PS: sono davvero felice che tu sia tornato ;)

Nuovo recensore
02/04/20, ore 16:55

Ed eccoti qua!
Sinceramente non mi aspettavo di vedere mai questo giorno (perdona la malafede) e ci avevo un po' perso le speranze. Eppure eccoti qui!
Sono proprio felice che tu sia tornato ad aggiornare e spero che continuerai a farlo con regolarità, perché -non smetterò mai di dirtelo- mi piace un sacco il tuo modus scribendi e questa trama che stai tessendo è stupenda!
Il capitolo è steso bene, tra quattro scene (più un flashback) che si amalgamano tra loro correttamente. E' stato molto carino iniziare con la riunione vera e propria dei Cavalieri, che finalmente si mettono un po' più in mostra e vanno a delineare un'immagine più chiara dell'Ordine. Non vedo l'ora di scoprire cosa Octavius sapesse di loro, anche perché fin'ora è stato dipinte dai suoi cavalieri come un'associazione a delinquere un po' fuori dalle righe. Bella anche l'idea di far vedere la visione dell'Umbrella Academy a occhio esterno; il fatto che Gideon li abbia definiti delle "macchine da guerre" e che Kasumi non voglia sottovalutarli mi fa pensare che Octavius li abbia addestrati bene e, soprattutto, che li abbia messi in situazioni più grandi di loro, dove anche gente un po' più esperta del comune pubblico si è accorta del loro potenziale.
A proposito dei cavalieri di per sé, Elijah è ancora più terrificante di quanto sperassi e Kasumi si è confermata essere la mente più analitica del gruppo. Nasheeta continua ad allentare la tensione e la panoramica del decimo reggimento che ha fatto nella prima scena è stata molto molto utile, quasi quanto le domande stupide di Gideon (un grazie collettivo a Gideon per esprimere i dubbi di chi non ha il fascicolo ahah). Che dire? Li vedo in forma e pronti all'azione. Non vedo l'ora! Anche se, devo ammettere, il piano mi sembra un po' troppo basato su circostanze fortunate e ipotesi, non tanto per colpa dei cavalieri quanto per il fatto che l'accademia dev'essere davvero ben protetta da occhi indiscreti. Ci sono tante cose che l'Ordine avrebbe dovuto capire con facilità e che invece sono state lasciate al dubbio, probabilmente perché Octavius non era il tipo da farsi spiare facilmente.
Ma passiamo ai nostri Cleremont! Caesar è sicuramente uno dei miei preferiti, a questo punto, e apprezzo moltissimo il fatto che avesse tutta la potenzialità (compreso il suo potere ancora un po' vago, che diavolo sarà pain projection?) di essere cupo e burrascoso come giustamente lo sono altri dei suoi fratelli (Rigel? Ezra? Tony anche?) e invece lo vediamo splendidamente normale. E' tremendamente ordinaria la sua reazione una volta tornato a casa: vuole rivedere i suoi fratelli, vuole riabbracciarli e parlare di quello che si sono persi in tutti questi anni. Dev'essere stato terrificante, per lui, assistere in diretta alla "diaspora" (kudos per il termine azzeccatissimo) dei Cleremont senza poter fare niente e senza neanche capire molto. Non so te, ma Rigel non mi pare uno da spendersi in dettagli. Soprattutto riguardo eventi come questo. E quindi boh, vederlo interagire in modo così candido con Artemis, Oliver e Levi (che in questo capitolo è molto più tranquilla che nel primo e si mostra più nei suoi colori naturali) mi ha scaldato il cuore. Anche se, devo ammetterlo, il modo in cui se n'è andato alla fine mi ha dato tanto da pensare. Quello che abbiamo visto oggi è solo un lato del suo carattere e non c'è da sottovalutare il potenziale di cupezza e burrasca che anche lui ha. Spero di vederlo in azione nel prossimo capitolo!
La mia recensione si sta facendo piuttosto lunga, ma non posso proprio evitare di parlare di Numero Nove. Fin'ora la sua reazione è stata la più interessante di tutti. Mentre gli altri hanno mostrato imbarazzo e disagio nel tornare o addirittura ne sono stati sollevati o rincuorati, Alexis rigetta nettamente il suo ritorno, si augura di andarsene il prima possibile e ammette liberamente di essere stato "costretto" a tornare. Di sicuro deve aver vissuto i suoi anni nell'Umbrella Academy in modo non molto tranquillo e, mi dispiace per lui, ma al momento non so che darei per sapere dove e con chi è stato, cos'ha fatto e perché (PERCHEEEEE' D: ?) non ha mandato le cartoline di compleanno.
Spero di scoprirlo al più presto!



Elsa

Recensore Master
31/03/20, ore 23:27

Ciao Smaug! Non sai che sorpresa ritrovarti, speravo proprio in un tuo ritorno e sono felice di non aver visto disattese le mie aspettative.
In quanto al capitolo, ne sono molto ma molto entusiasta: hai un modo splendido di narrare e descrivere e adoro l'introspezione e l'accuratezza di cui ti munisci per permetterci di addentrarci nella storia, senza contare che sono conquistata dai tuoi riferimenti, che sia Hugo o un riferimento a Bilbo che non ha mancato di farmi ridere a crepapelle.
Trovo sia giustissimo introdurre ognuno dei ragazzi come stai facendo tu: Esmeralda, amo il suo nome, è un personaggio adorabile e tridimensionale; il suo modo di compiacere il padre e al contempo di sfidarlo per poi farsi piegare dalla di lui volontà mi ha intenerita (verso lei) e indispettita follemente (verso Octavius) e questi riferimenti al canon con Vitious sono sempre cosa gradita!
Octavius ha mostrato di non essere totalmente bianco o nero, quanto piuttosto di essere grigio...devo solo decidere quanto chiaro o scuro e la cosa non è ancora così semplice, specie se si osservano gli effetti che ha avuto sui ragazzi appena rientrati.
Partiamo con Caesar, colui che ha origini nostrane, mi sembra proprio un bel peperino, "quel tesoro sono a casa" (riferito poi a Bizzie, tesoro dei nostri cari) mi ha veramente piegata in due. A quanto pare il suo è stato uno degli allontanamenti più inusuali, trovandosi lui a svolgere una lunghissima missione: mi domando di cosa si tratti e quanto incida sulla storia dei ragazzi ma immagino dovremmo attendere per scucire qualche particolare in più! Inoltre mi sembra che abbia molto altro da mostrare e da dire ma a pelle direi che è già sul mio podio personale delle preferenze.
Alexis mi sembra invece più recalcitrante ad interagire con i fratelli e di sicuro non è felice di utilizzare il suo potere, mi affascina sapere che si è mescolato ai babbani e sono felice di sapere che nonostante tutto è riuscito a creare dei legami saldi fuori dalla turbolenta sfera familiare. Il suo potere è per ora uno di quelli che mi ha colpito di più, ci ha concesso di osservare le fragilità di Rigel e mi domando quanto abbia attinenza l'emotività e il coinvolgimento nel funzionamento delle sue abilità...ho il sospetto che fra le cose ci sia una ristretta correlazione. Direi che ora che ci sono tutti sono estremamente curiosa di vedere come sono i reciproci rapporti ma sono sicura ne vedremo delle belle!
Dei Cavalieri, invece, arrivati a questo punto credo siano tutti da temere e sono tutti terribilmente intriganti!
Elijah è colui che detiene le redini ma la mente più lucida mi pare ce l'abbia (insieme a una certa dose di pericolosità) Kitsune e non ti nascondo che tra loro è al momento la mia preferita. Nasheeta è colei che ci ha permesso di farci un'idea su quanto le cose siano tese e di vitale importanza, da quel che vedo il prossimo sarà un capitolo denso di azione e colpi di scena e con te al timone della narrazione non abbiamo che grandi cose da aspettarci!
Gideon ha invece la giusta faccia da schiaffi, mi preoccupa non poco la sua abilità e ciò che potrebbe scatenare contro Levi ma sono sicurissima che questa splendida creatura riuscirà in qualche modo a tenergli testa!
Detto ciò ti rinnovo i complimenti, sei veramente tanto capace e mostruosamente bravo. Spero di leggerti presto, ho l'ansia alle stelle dopo questo capitolo!
Alla prossima,
Anne
(Recensione modificata il 31/03/2020 - 11:31 pm)

Recensore Junior
31/03/20, ore 19:21

Ehilà!
Eccoti finalmente tornato tra di noi, ne sono davvero entusiasta. Ammetto che è da ieri sera che sbircio con una frequenza impressionate per vedere se avessi pubblicato o meno, poi oggi pomeriggio (dopo essermi ammazzata a fare addominali e quant'altro) ho visto il nuovo capitolo. Per quanto mi riguarda l'ho adorato ed è valsa l'attesa. Sai già che ti adoro come scrittore, ma ogni volta mi stupisci. Mi immergo in quello che leggo, sentendomi parte della storia e mi identifico con il narratore della vicenda. 
Ma analizziamo quello che abbiamo letto.
Da quanto ho capito inizierai ogni capitolo con un falshback di uno dei nostri magici Cleremont e la cosa mi piace molto perchè ci consenti così di vedere uno spaccato del passato dei ragazzi e la loro relazione con il Octavius. Che dire di quest'uomo? Un vero manipolatore. Credo che ci tenesse ai suoi "figli-supereroi", ma non so in che misura, se solamente per quello che potevano fare o anche per quello che erano realmente. Per avere una risposta a ciò credo che dovremo attendere ancora un po'. Esmeralda è un personaggio grintoso per cui non è difficile (almeno per me) non provare empatia, sono l'ultima di cinque fratelli e so cosa vuol dire essere sottovalutati ed io non ho la gravante di avere un dono limitato alla protezione. Ovviamente facevo il tifo per lei mentre leggevo, sperando ardentemente che potesse ricevere quello per cui si stava battendo. Alla fine però il nostro caro Octavius è riuscita a raggirarla, ma dandole comunque un contentino per quanto riguarda i suoi poteri. Quell'uomo è bravo, non c'è che dire.
Nei pezzi successivi invece facciamo la conoscenza di quei 
Cleremont che non erano ritornati all'ovile.
Partiamo da Caesar... lo amo, penso che fra tutto il branco lui sia il mio preferito. Mi piace il suo atteggiamento sarcastico, le sue battute piene di malizia contrapposta alla sua dolcezza (che tenta di nascondere ma non ci riesce per davvero) nei confronti dei suoi fratelli. A quanto pare lui non se n'è andato per proprio volere (come nel caso degli altri) ma perchè aveva una missione... Oh-oh-oh, ho come l'impressione che possa c'entrare qualcosa con l'Ordine! Chissà, chissà, ora sono curiosa come una scimmia. In ogni caso mi è molto piaicuto l'interazione del nostro Caesar con gli altri e mi incuriosisce molto il rapporto tra lui e Olvier, spero che potremo saperne di più.
Alexis è invece un personaggio che mi intiga, aspetto di sapere (sono pegio dei suoi fratelli) di sapere che cosa ha fatto nel corso di questi ultimi anni. Sicuramente è quello che si è allontanato di più dal mondo magico, tanto da arrivare ad ogni genere di espediente per limitare il suo potere, che però ci ha permesso di vedere un Rigel più umano. Mamma mia, quel pezzo mi ha spezzato il cuore in mille pezzi, giuro. A momenti sarei voluta entrare in questo mondo fantastico per abbracciarlo, probabilmente mi avrebbe stesso, però mi ha messo tanta tenerezza. Ho davvero apprezzato che tu ci abbia mostrato questo suo lato più vulnerabile, come sicuramente avrà fatto Alexis, tanto da spinegerlo a lasciare il suo rifugio sicuro per andare in un luogo da lui tanto detestato. 
Ora invece passiamo ai nostri Cavalieri, dove finalmente facciamo conoscenza del nostro amato Eljiah, che ho come l'impressione che sia a tanto così dal ribaltare Gideon. Uomo tutto d'un pezzo ed una vera leggenda all'interno del reggimento (io un po' me lo aspettavo, per mandare avanti questo ristretto gruppo di matti ci voleva qualcuno di tosto). Ho apprezzato molto il punto di vista di Nasheeta, che ci ha permesso di capire un po' le dinamiche e la "fama" degli altri tre componenti (la mia piccola è davvero come me l'ero immaginata, davvero). Anche se la nostra Sfinge non ha fatto più di tanta gavetta sono certa che, se l'hanno scelta, farà faville come il resto dei suoi compagni.
Ora sappiamo in cosa consiste la seconda parte del loro lavoro e ho come l'impressione che non andrà tutto liscio come l'olio. Spero che almeno riescano per davvero a prendere quanto devono, ma come minimo il nostro Numero Uno avrà nascosto i diari nelle cripte e tanti saluti a sant'Antonio. Ho i nervi a fior di pelle e non vedo davvero l'ora di leggere di loro che si infiltrano nella residenza di Rosewood con tutto il branco pronto a riceverli. Mamma mia, sono parecchio elettrizzata mi sento molto Nasheeta in questo momento. 
Menzione d'onore per Gideon, che inisieme a Nasheeta, alleggeriscono un po' la tensione perchè tra lo Zar e Kitsune non so chi sia più macabro e pessimista XD
Grazie davvero per questo bellisimo capitolo e per aver scelto la mia piccola, la stai renendo egregiamente. Mi ha fatto piacere sapere che hai apprezzato la sua scheda, saper di aver fatto un buon lavoro mi rende contenta. Se dovessi aver bisogno di qualche approfondimento dimmi pure, mi sono resa conto che ti ho scritto davvero poco per quanto riguarda la sua "abilità" ^^'
In ogni caso grazie ancora e a presto spero,
Chemy

Nuovo recensore
04/03/20, ore 22:24

Come promesso, a distanza di anni dalla pubblicazione di questo capitolo, eccomi qui. Per prima cosa mi sento in dovere di chiederti scusa perché, nonostante ci siamo tenuti in contatti e so che tu sai che ho buone intenzioni, ho rimandato questa recensione letteralmente per mesi. E per questo non ci sono davvero scuse.
Eppure eccomi qua.
Ho amato il modo in cui hai introdotto l'Umbrella Academy, quindi con la mia piccola Artemis che cerca disperatamente di scoprire le sue capacità. Hai colto esattamente il tipo di rapporto che avevo pensato per questi due personaggi, la fiducia cieca di Numero Sette nei confronti di suo padre, questo amore infantile ed esasperato che prova verso un uomo che la guarda e non sa bene ancora in che modo utilizzarla e il desiderio di lei di essere utilizzata, di essere sfruttata al massimo delle possibilità per il premio illusorio e vano dell'approvazione paterna. Insomma complimenti.
Te l'ho già detto tante tante volte, ma continuo a ripeterti che il bello del tuo modus scribendi è proprio la tua capacità di catturare il vero colore delle cose senza perderti tra le sfumature. E nella sequenza tra la prima scena e la seconda sei riuscito a rappresentare Artemis per quello che è: una bambina. La metafora del Vasto Mondo del Vento tra i Salici è stupenda, poi, e a proposito tanti kudos per l'idea; a me non sarebbe mai venuta. Così come la metafora che hai usato per il suo rapporto con l'Umbrella Academy, il paragone con il giardino che non è seccato ma si è evoluto imparando a fare a meno delle cure tradizionali fino a diventare una cosa da casa degli spettri del circo.
Rigel lo scopro sempre di più. E mi piace. Mi piace tanto la sua coerenza, la contraddizione di questo leader che non ha nessuno to lead e posso solo immaginare la sua reazione al riavere attorno a sé i suoi fratelli, dopo che li ha visti andar via uno dopo l'altro, abbandonarlo spesso e volentieri senza dire una parola e non farsi sentire per anni. Deve essere molto confuso e molto arrabbiato e molto felice, magari. Non lo biasimo per non essersi presentato alla riunione dei Clermont e di aver preferito essere da qualche altra parte a far qualche altra cosa.
Anche perché -e qui altri kudos- la riunione l'hai saputa gestire perfettamente. Si percepisce benissimo l'imbarazzo tra queste persone che un tempo sono state legatissime e ora si ritrovano costrette dalle circostanze a ritrovarsi. Oliver mi sembra dolcissimo e non fatico a immaginare che lui e Artemis siano stati complici nell'infanzia, anche e soprattutto vista la loro come natura pacata. Levi ed Ezra non so come decifrarli, ho ancora davvero troppo poco di loro; però boh, mi danno l'impressione di essere qualcosa tipo ex fidanzati ahaha. Non so guarda, ho questa vibe (perché, sì, per me vibe è vibrazione e vibrazione è femminile dannazione). Tony lo vedo ancora più evasivo degli altri e ho l'impressione che quel rimarco sul saltare i pasti sia l'accenno a un problema radicato e ben più lontano di un'osservazione piccata; spero di riuscire a conoscerlo meglio nei prossimi capitoli perché mi sembra parecchio interessante. E poi ovviamente Esme. Esme mi piace da morire. Rigenerazione? Cura? Mi dà proprio l'impressione di una che si getterebbe da un palazzo perché tanto il suo potere le para il fondoschiena ahahaha. Ma può darsi che mi sbagli eh.
Fin'ora però è quella che più mi sta simpatica e che comunque si è adattata meglio alla situazione e ho grandi aspettative per lei. Il tutto rimane però molto imbarazzante e statico; devo aspettarmi che Caesar e Alexis portino un brio di vita a quel mausoleo dell'Accademia, mi sa!
Quanto ai cavalieri, dedico loro un angoletto a parte della mia recensione. Partiamo dal fato che comunque non abbiamo visto granché di loro in questo primo capitolo, però dal poco che ho visto mi sembrano tutti elementi molto interessanti e molto pericolosi. Kasumi aka Kitsune per esempio mi sembra del tipo looks like a cinnamon roll, could actually kill you. Spero di essermi resa chiara. Con questo suo aspetto petite e adorabile, un po' da bambolina, ha anche l'aria di una che potrebbe spezzarti il collo con la facilità con cui schiocca le dita. Mi sembra anche una tipa molto realista (il suo discorso con Gideon lo ha reso chiaro) e coscienziosa e, soprattutto, una che sa quello che sta facendo. Gideon e Nasheeta, dall'altra parte, mi sono apparsi un po' persi nell'entusiasmo della loro impresa ben riuscita. Non che non mi piacciano, anzi. Il riferimento a Horatio Caine mi ha stesa e da allora non riesco a fare a meno di immaginare Gideon come un mezzo divo del cinema, drammatico e scenografico quanto più possibile; non vedo l'ora di vederlo entrare in azione. Nasheeta invece penso sia una metamorphomaga, da quanto ho capito, e anche una novellina in tutta questa cosa dell'Ordine dei Cavalieri, per questo sono molo curiosa di leggere la storia dal suo punto di vista, anche considerando che sarà più semplice scoprire come si è unita all'Ordine e come funziona l'intera organizzazione.
Quanto allo Zar (che nome inquietante), mi fa pensare tanto. Non perché abbia qualcosa in particolare da pensare ma proprio perché, per l'appunto, non so che pensarne. Immagino che il prossimo capitolo riguarderà la pianificazione della seconda parte del piano (che, wow, che cosa diamine è? Non era l'assassinio di Octavius il punto della situazione?) e la lettura del testamento (brividi) del vecchio.
Non so davvero in cosa sperare.
Nel tanto, spero che arrivi il capitolo, prima o poi.



Khaleesi

Recensore Master
29/12/19, ore 20:27

Ciao Smaug, spero perdonerai il mio ritardo, purtroppo le feste mi hanno completamente assorbita e non sono riuscita a passare prima.
Ci tenevo davvero tantissimo a ringraziarti per aver preso Ezra, ero incerta a riguardo e sono felicissima di essere stata smentita!
L'altra grande gioia che mi hai dato è stata scoprire che lui e Levi, scritta magnificamente dalla splendida Bri, sono insieme in questa avventura. Grazie mille davvero!
Per quanto riguarda il capitolo, è stato un inizio molto molto intrigante e assolutamente ben narrato!
La citazione mi è piaciuta molto e sono assolutamente conquistata dalle tue minuziose descrizioni.
Purtroppo ci metterò un po' a memorizzare i vari ragazzi, temo. Artemis è sicuramente quella che rimane più facilmente impressa nella memoria del lettore, essendo a lei affidata la narrazione di questo capitolo. E' un personaggio molto sfaccettato secondo me e sono curiosa di saperne di più sul suo rapporto con Rigel, così come non vedo l'ora di scoprire cosa l'abbia portata ad andarsene più tardi di casa. Per quanto riguarda Bizzie, mi domando come mai tardi ad apparire (che sia come dice Ezra? Non lo so, ma ti prego, non spezzarci il cuore!)...
I Cavalieri di Vetro sono dei cattivi veramente magnetici e per ora la mia attenzione è stata certamente calamitata da Elijah e Kasumi, ti dirò di più, anche se il primo ha un'aria più truce è da lei che i nostri ragazzi dovranno veramente guardarsi!
Rinnovandoti tanti complimenti e mille grazie ancora, spero di leggerti presto!
A.

Recensore Master
26/12/19, ore 15:24

Il vento fra i salici! Non potevi tirare fuori citazione più gradita! Pensavo lo conoscessimo tipo in tre in tutto il mondo, invece evidentemente siamo almeno in quattro ehehehe.
Ciao Smaug! Perdona davvero il terribile ritardo, ma i giorni antecedenti alla Vigilia sono stata divorata dal lavoro e finalmente oggi mi sono potuta ricavare un angolo di solitudine per leggere per bene questo capitolo!
Allora prima di Tutto buone feste, spero che stiano procedendo al meglio! Secondo poi, ovviamente, ti ringrazio un numero infinito di volte per avere accolto Hillevi fra i tuoi ragazzi; spero che con la sua scheda io abbia reso l’idea di quanto tenga a questa anomala ragazza e capire che questa sia stata apprezzata da te non può che rendermi felice. Grazie grazie e ancora grazie. Ovviamente sono anche estremamente felice di veder spuntare Ezra, il personaggio della cara Anne. Fremo seriamente per vedere come li farai interagire in futuro, per il momento non sono che “comparsi”, ma sono certa riuscirai ad approfondire la loro storia con i tempi giusti.
Veniamo alla protagonista indiscussa di questo capitolo: Artemis mi sembra davvero un personaggio che nasconde una forza incredibile, dietro all’apparente fragilità che viene descritta. Il suo rapporto con Octavius è… anomalo? Vedo forse incrinarsi un tantino l’algida armatura del mecenate? O forse è solo il punto di vista di questa dolce ragazzina a deviarci? Non lo so, qualcosa non mi torna, ma staremo a vedere. Mi ha decisamente resa più triste, leggere del suo ritorno alla villa. Il senso di colpa che cresce in Artemis nell’attimo in cui si rende conto dello stato di abbandono del giardino è stato sinceramente toccante; si capisce che abbiamo a che fare con un essere umano sensibile e mi chiedo il motivo per cui ha preso l’amara decisione di andarsene. A tal proposito, ti faccio notare che parli sia si lei che di Esmeralda come le ultime ad essersene andate. Comunque a parte questa sottigliezza, è stato molto piacevole leggere dei ricordi di Artemis, di una lei sedicenne, che incontra i propri “fratelli”, perché con poche parole abbiamo una piccola idea di chi siano gli altri e del loro carattere (prendo come esempio Levi che l’avrebbe coperta -tipico suo- o di Rigel, che l’avrebbe rimproverata). Mi chiedo quale sia il legame fra lei e Rigel, mi incuriosisce molto. Che tipo di sentimenti li muove? Quale è la loro relazione? Da quello che ho potuto leggere non sono ancora stata in grado di formulare un’idea ben precisa. Da un lato mi pare che Artemis lo abbia rispettato e abbia provato nei confronti di Numero Uno un senso di soggezione, dall’altro sento che ci sia dell’altro (“E per lei non ci fu nulla da fare se non scoppiare a piangere, stretta nel desiderio di rifugiarsi tra le sue braccia” mi sembra una frase dal significato profondo.) Non vedo davvero l’ora di leggere altro, si!
E gli altri..beh, non so bene cosa dire degli altri fratelli. Sono stati tutti presentati molo velocemente e nessuno di loro è stato approfondito, quindi per ora non riesco a formulare un vero e proprio giudizio. Preferisco, prima di parlare a vanvera, di avere altro materiale a disposizione per poter parlare di loro.
Ora veniamo al Decimo Reggimento: ma che assurdo incontro avverrebbe all’interno di una gelateria?! Sono abbastanza morta dalle risate per questa cosa; questi ragazzi sono incredibili. Mi è piaciuta moltissimo Kasumi, davvero molto: la sua risolutezza nel parlare con Gideon, la lucidità che emerge dalle sue parole… insomma credo sia (e sarà) un valido elemento della squadra. Mentre Gideon è Nasheeta (mitici capelli rosa, chissà se lei è Levi frequentano lo stesso parrucchiere) mi sembra facciano già scintille. Comunque la “leggerezza” con cui parlano del lavoretto svolto è dura da digerire, ma rende l’idea: per loro quello è stato “lavoro”, non so se mi spiego. Ma ora sono super curiosa e voglio sapere mille cose in più! Come mai hanno ucciso Octavius? Quale è il piano sotto a questa faccenda?
Sono cu-rio-sa! Spero davvero pubblicherai presto il nuovo capitolo.
Nel complesso complimenti, la tua scrittura si è riconfermata accurata ed estremamente piacevole. È bello poter seguire storie così.
A presto e ancora buone feste!
(Recensione modificata il 26/12/2019 - 03:49 pm)

Recensore Junior
24/12/19, ore 18:17

Ciao!
Scusami davvero tanto se recensisco solo ora, ma questi ultimi dieci giorni sono stati infernali. In realtà il Natale a casa mia è l'Apocalisse scesa in terra tra: regali, preparare il cibo per la Vigilia, il Natale e il 26, un presepe che occupa un'intera parete... sono sfiancata. Sembro uno trottola impazzita. 
In ogni caso prima di tutto grazie mille per aver scelto Kasumi, quando l'ho vista comparire tra gli Oc scelti ho emesso uno squittio di pura gioia. Mi spiace un po' per Dante, ma capisco il perchè tu abbia preferito altri personaggi a lui quindi non ti preoccupare. 
Il capitolo è ben scritto, le tue descrizioni poi sono sempre superbe: mi coinvologono e mi danno la sensazione di essere davvero lì, insieme ai personaggi. Ho solo notato qualche errore di distrazione, delle ripetizioni, e solo qualche punto lacunoso (delle cose davvero minime non ti preoccupare, io le ho notate perchè mi sarò riletta questo capitolo almeno sei volte da quanto mi è piaciuto). 
Ho adorato il fatto che tu sia partito da un flashback che ci permettesse di conoscere uno dei Cleremont: Artemis (bel nome!). Al momento forse è quella di cui abbiamo un idea più chiara grazie appunto ai primi due pezzi. Mi è venuta la pelle d'oca nel leggere del suo rientro al maniero, di come si sia sentita nel vedere il giardino (da lei tanto amato) così trascurato. Ci hai dato una panoramica ben delineata dei suoi sentimenti, anche se mi si è spezzato il cuore quando Rigel ha letto ad alta voce il suo diario, ho sentito un astio incredibile e a mio modo di vedere un po' esagerto (forse dovuto al fatto che lui si senta tradito dai fratelli e allo stesso tempo sia geloso del loro coraggio). Ecco il tuo personaggio è uno di quei pochi il cui carattere mi affascina ed allo stesso tempo mi irrita XD Credo che tu sia stato molto abile nello strutturarlo, quindi ti devo assolutamente fare i miei più vivi complimenti. Altro personaggio che mi lascia sulla mezza via tra odio e amore è il nostro defunto Cleremont Senior, perchè per quanto severo nel flashback di Artemis mi è parso con un lato più umano. Mi è piaciuto il fatto che abbia provato a rapportarsi nel modo migliore che potesse con la bambina, che ci sia messo di impegno insomma e che non sia limitato a guardarla con rassegnazione, dandole invece la spinta per impegnarsi ancor di più. 
Se queste sono le premesse sinceramente non vedo l'ora di leggere di più su ognuno dei nostri ragazzi!
Artemis mi piace come personaggio anche se sono certa che ci sia ancora molto da dire su di lei, cosa le è successo nel Vasto Mondo o la portata dei suoi poteri (in realtà sono incuriosita di tutti quelli nominati). Per quanto riguarda gli altri fratelli mi è piaciuto molto il loro incontro, si iniziano ad intravedere alcune delle dinamiche passate e le varie preferenze (anche se devo ammettere che ho dovuto fare un po' su e giù per il capitolo per fissarmi ogni nome con il giusto PV, ma è una cosa che faccio sempre). Ora sono in attesa di conoscere anche i membri più sclamanati della comitiva, perchè se l'ultimo pezzo era già eletrizzante senza di loro non voglio immaginare quando saranno davvero tutti riuniti insieme. La mia domanda è, quanto tempo ci metterà Rigel a convincerli che Octavius è stato ucciso? 
Piccolo spazio va ai Cavalieri. Prima di tutto ho davvero apprezzato come hai reso Kasumi, è lei al 100% se non di più. Anche se io non lo avevo detto a chiare lettere hai capito perfettamente che lei è quel genere di persona che vede il bicchiere mezzo vuoto piuttosto che pieno, quindi complimenti. Poi ho notato quei piccoli particolari che la rendono davvero lei: il gusto del gelato al cocco, la sua insofferenza per i ritardatari, il suo essere materna nonostante la sua giovane età e soprattutto la sua calma anche quando sta parlando di questioni pericolose. 
Apollo e la Sfinge mi stano estramamenre simpatici, ho adorato il loro battibecco. Mi parevano davverod due bambini che litigavano per un giocattolo, sono certa che saranno l'elemento di divertimento all'interno della storia. All'appello mancava solo il fantomatico Zar e ovviamente non vedo l'ora di poterlo conoscere perchè mi sa di un personaggio davvero tosto se le sue occhiate sono in grado di tacitare i due fanciulli precedentemente nominati. Mi interrogo anch'io sul motivo del suo ritardo... magari aveva un incontro con il famoso Generale? Soprattutto in cosa consiste il lavoro che devono ancora svolgere, spero che non debbano fare fuori anche il resto del clan perchè ho come la sensazione che non ci riuscirebbero (per quanto bravi).
Menzione d'onore per il riferirmento ad Horatio Caine, adoro <3 (anche se devo ammettere di essere più fan di Leroy Jethro Gibbs)
Grazie ancora per avermi permesso di partecipare, attenderò con ansia di poter leggere il prossimo capitolo. 
Buone Feste,
Chemy


 

Nuovo recensore
22/12/19, ore 15:01

Ehi!
 
Se ti dicessi che non ho emesso un gridolino strozzato quando ho visto che avevi aggiornato questa FanFiction che il mio oc rientrava tra quelli scelti… beh, mentirei spudoratamente. Perché sì, mi ha reso felicissima e adesso sarò di buonumore per tutto la giornata, yay!
 
Dato che questo capitolo è stato più lungo rispetto al prologo, ovviamente, posso confermarlo: amo il modo in cui scrivi. Ho amato particolarmente le descrizioni dei luoghi e le sensazioni provate da Artemis quando torna nel luogo dove ha passato la maggior parte della sua vita: sei riuscito a farmici immedesimare e, al pensiero di quei sentimenti così strazianti, mi si è stretto il cuore. Il dolore della perdita, l’essere rimasta delusa da ciò che ti aspettavi dal mondo esterno, il vedere quanto ciò che ti circonda sia cambiato, il ritornare in un posto che ti ha causato tanto dolore, ma che alla fine è pur sempre casa…
Insomma, le parole che hai usato sono perfette e i pensieri di Numero Sette sono narrati in una maniera impeccabile... Non ho visto neanche un errorino, gli sforzi, le cure e le attenzioni che hai dedicato alla tua storia sono notevoli ed evidenti, e quindi sì, mi è piaciuta tantissimo.
 
Ma bando alle ciance, parliamo del capitolo un po’ più dettagliatamente. E mi sembra doveroso iniziare da Artemis. Dopotutto, questo capitolo ruota attorno a lei e incominciamo a vedere la situazione dai suoi occhi.
Il flashback mi è piaciuto molto, mostra chiaramente che tipo di padre fosse Octavius. Ma, al contempo stesso, lo vediamo leggermente diverso, una specie di rottura quasi impercettibile della sua maschera. Anche se non lo abbiamo ancora visto interagire con gli altri Cleremont, in qualche modo sappiamo che Artemis fosse la sua preferita, o almeno quella con cui avesse un rapporto più stretto. In qualche modo è qualcosa che si percepisce senza nemmeno una spiegazione, e ti faccio i miei più sinceri complimenti per questo, perché decisamente non è qualcosa da tutti gli scrittori.
 
E ora, passiamo a quella che è stata indubbiamente la mia scena preferita fino ad ora. Come ho già accennato, le descrizioni sono impeccabili ed è facile immedesimarsi in Artemis. Inoltre abbiamo anche una sottospecie di conferma della sensazione che provavamo prima: Artemis e Octavius avevano un legame speciale. Avevano fatto crescere insieme dei fiori.
Insomma, non so bene gli altri personaggi, ma penso che se Oliver gli avesse proposto di fare qualche attività padre-figlio, Octavius probabilmente gli sarebbe scoppiato a ridere in faccia.
A questo punto non posso fare a meno di chiedermi cosa sia successo di così spaventoso nel Vasto Mondo – che, tra l’altro, adoro tantissimo come termine, possiede qualcosa di particolarmente idilliaco – da volerla far tornare a casa con la coda tra le gambe. Metaforicamente parlando, ovviamente.
Ed eccolo qua, Rigel! Il nostro asociale preferito ahahah! Sinceramente, non vedevo l’ora di rivederlo. È uno dei personaggi che mi affascina di più, indubbiamente.
Il rapporto tra lui ed Artemis mi ha intrigata. Mi sembrano due personaggi molto diversi tra loro, ma che al tempo stesso hanno qualcosa di fondamentale in comune, qualcosa che li distingue dal resto della famiglia Cleremont: sono gli unici due che non sono mai riusciti ad integrarsi realmente con il mondo esterno. Questo tratto li fa assomigliare molto a Octavius, da questo punto di vista.
 
I Cavalieri del Vetro. Finalmente facciamo la loro conoscenza.
Li ho amati tutti e quattro – beh, per quanto riguarda Elijah, mi strega, più che altro, poiché mi dà già l’idea di uno di quei Cattivi con la maiuscola… adoro! – e il battibecco tra Nasheeta Gideon mi ha fatta morire dal ridere, con Kasumi che si era ritrovata costretta a fare da mamma al gruppetto. Li hai umanizzati molto, loro tre… quasi quasi faccio il tifo per loro ahahah!
Per ora la mia preferita tra i Cavalieri del Vetro è la Sfinge, semplicemente adoro la sua personalità!
Mi domando che fine abbia fatto Elijah… ho un brutto presentimento.
 
E adesso, passiamo all’ultima scena, dove incontriamo anche il mio amato Oliver!
La scena di per sé è stata… strana, inaspettata. Il disagio è palpabile. Non so nemmeno come spiegarlo: è come vedere un gruppo di sciroccati che si costringono ad essere persone normali. Per esempio, Oliver me lo sarei aspettato molto più… energico, diciamo (non voglio spoilerare niente su di lui ahah). Però non so, è come se fosse una scelta intenzionale.
Passando alla scena in sé, l’amicizia tra Oliver e Artemis mi ha fatto una tenerezza immensa. Si vede che erano molto legati e ho trovato tenerissimo il fatto che si scrivessero lettere. E adesso sono curiosa di saperne di più aaaaa! Di quali promesse non mantenute stai parlando? Perché mi lasci con quest'ansia addosso?! Scherzo, ti adoro proprio per questo.
Gli altri personaggi mi hanno fatto una buona impressione, però non si sa ancora molto su di loro quindi aspetto il prossimo capitolo per poter dare un'opinione più approfondita.
Uno che ha attirato moltissimo la mia attenzione, però, è stato Tony, il Numero Cinque. Sono curiosa di scoprire cosa l'abbia portato ad avere quel disturbo alimentare. Octavius, sicuramente.
La scena dove Ezra suggerisce che Bizzie potrebbe più non vederli come padroni mi è piaciuta tantissimo. Indubbiamente uno dei pilastri di questo capitolo. Si può quasi sentire gli altri personaggi deglutire, insieme a quel senso di colpa per non aver mantenuto i rapporti con lei.
Mi domando dove sia Rigel. Che si stia preparando per accusare gli altri fratelli di omicidio premeditato?

Inutile dire che aspetto con ansia il prossimo capitolo!
Ammetto di essere sorpresa di essere la prima a recensire, conoscendo la mia lentezza.
Grazie per aver letto questa recensione!

ShyestBanshee.


P.S.:
Prima che me ne dimentichi, volevo solo avvisarti che durante il capitolo hai scritto che sia Artemis, che Esmeralda è stata l'ultima ad andarsene, ad eccezione di Rigel, ovviamente.
"L’ultima ad andarsene [...] e la prima a tornare strisciando."
"Esmeralda era stata l’ultima dei Cleremont ad abbandonare il nido per darsi alla vita solitaria, quindi aveva avuto tempo per studiare i motivi dello scioglimento dell’Accademia e tastarne con mano propria le conseguenze."
E niente, volevo solo fartelo notare poiché può essere confusionario.
Un abbraccio!

Recensore Junior
07/12/19, ore 09:57
Cap. 1:

Che dire, I supereroi non mi fanno impazzire, non ho mai visto Umbrella Academy e sono tuttora indecisa se recuperarla o meno. Il tuo prologo mi ha colpito per lo stile e molto: è avvolgente e pieno e sarei veramente onorata di proporti 2 OC (spero di fare in tempo, ma dovrei riuscire a mandartene sicuramente uno entro domani). Attendo notizie

Recensore Master
02/12/19, ore 00:43
Cap. 1:

Buonasera caro Smaug e scusa l'ora improbabile!
Scusa se mi paleso praticamente all'ultimo minuto ma sono stata in viaggio e fino all'ultimo ero incerta sul candidare un OC, temevo l'idea di misurarmi con un qualcosa di così epico e originale.
Il prologo è ben scritto, davvero, ed è questa una delle ragioni per cui ero tentata di partecipare: sei stato veramente tanto bravo! Se poi ci metti la mia saga letteraria preferita e una delle serie che più ho amato quest'anno, come resistere?
La forzata scomparsa di Octavius è qualcosa di veramente losco e per questo così intrigante da spingermi a volerne sapere assolutamente di più! Tra l'altro se da un lato mi dispiace per lui, dall'altro, come tu hai lasciato intendere nel presentarcelo, probabilmente non aveva le mani in pasta di qualcosa di lecito e ciò mi porta a credere che fosse un personaggio dalle sfaccettature oscure che riesce ugualmente, anche con la sua assenza, a catturare il lettore.
Rigel invece mi ha suscitato molta empatia, cosa che il Luther della serie non è riuscito a fare con me, si vede che è un personaggio dinamico e che ha tanti spigoli quanti sono gli angoli (nascosti, per ora) più smussati della sua personalità.
Bizzie è secondo me la chiave per capire Octavius e già ti dico che neanche lei è passata inosservata, di primo acchito ti posso già dire che mi piace molto.
In poche righe sei stato capace di darci un assaggio succulento e definito abbastanza da inquadrare i personaggi ma non abbastanza da saziare la voglia di sapere.
Eccoci dunque: vorrei proporti un OC maschio, Cleremont. Può andar bene?
Ancora tanti complimenti,
Anne