Recensioni per
Racconti di eccezionale ordinarietà
di Estel_naMar

Questa storia ha ottenuto 73 recensioni.
Positive : 73
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/04/20, ore 16:58
Cap. 3:

Ciao!
Wow. Semplicemente wow. Questa storia tratta tematiche molto delicate in modo eccelso e ha tutti i crismi delle storie che io non posso fare a meno di amare in maniera imprescindibile e folle. In primo luogo, amo il modo in cui hai alternato le riflessioni di Yashal in terza persona con quelle della tua narratrice in prima persona. La narratrice, Abigail, sembra essere nei confronti di Yashal una sorta di fata turchina: c'è sempre, non sappiamo bene come, è un'entità impalpabile e silenziosa che la segue negli anni davvero difficile della sua pre-adolescenza e adolescenza. Il suo augurio per lei alla fine è così ineffabile, malinconico e delicato.
Già, perché cosa vi è di più difficile delle scuole medie, se non rispetti dati canoni, se vieni totalmente schiacciata dall'altro generalizzato? Attraverso il suo difficile e delicato rapporto con il suo corpo, attraverso le parole comuni ma altrettanto feroci che la sua famiglia e i suoi conoscenti le rivolgono, Yashal diventa un simbolo importante per chiunque si sia trovato a fronteggiare e a soffrire per queste problematiche. Yashal cresce, come tutti cresciamo, esce fuori da quel contesto di bulletti ragazzini, ma le ferite che tutto ciò ha lasciato su di lei sono sottopelle, sono un doloroso promemoria che salta fuori nei momenti meno opportuni, come nel volersi avvicinare ad un ragazzo. Si è sentita troppe volte non abbastanza per avere abbastanza coraggio da farlo.
Lo stile che hai usato in questa storia è delicato, ma altamente introspettivo, quasi oracolare in senso buono. Le immagini e le sensazioni che descrivi sono così comuni (ma non banali, attenzione) che chiunque ha avuto un rapporto complicato con la propria fisicità e ha dovuto sottostare alle battute cattive di compagni e parenti non può fare a meno di empatizzare.
Alla prossima,
Desy

Recensore Junior
08/04/20, ore 10:38
Cap. 1:

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni! Già l’ultima volta avevo leggicchiato quest’opera e ora l’ho letta fino alla fine. Si tratta di un duro argomento, quello di una relazione in bilico. Non mi soffermerò troppo sullo stile, ti dirò che ho letto questo racconto con più facilità dell’altro, per quanto trovi alcuni dialoghi ancora esageratamente lunghi, ma temo che questa sia una nostra incompatibilità ^^”.
Ora, parlando della storia in sé, mi è piaciuta l’amicizia fra Adrea e Alessio (hai usato davvero dei bei nomi <3), amo leggere di storia d’amicizia simili. Poi, ho apprezzato lo stato emotivo della protagonista, indecisa su cosa fare della relazione con Gabriele, e anche il finale, con quest’ultimo che arriva cavaliere galoppante, non mi è dispiaciuto. Si può dire che sia un happy ending?   
Devo ammettere che non aspettavo un tuo ritorno, quando divento critica le persone spariscono, mi sono sentita rallegrata quando hai richiesto lo scambio.  
Non credo di avere altro da aggiungere, perciò ti saluto e ti auguro una buona scrittura!
A presto!
(Recensione modificata il 08/04/2020 - 10:39 am)

Recensore Master
07/04/20, ore 21:29
Cap. 2:

Ciao ^^
Questa storia mi è piaciuta davvero tantissimo, infatti l'ho letta tutta d'un fiato, gustandomela anche con una certa curiosità nel voler scoprire il motivo che ha frenato questi due ragazzi dal continuare a frequentarsi e conoscersi meglio.
La conoscenza tra questi due ragazzi parte per una "volontà dall'alto", per volere di quest'amica in comune che ha voluto si conoscessero perché secondo lei avrebbero avuto una grande affinità (amica, che, tra l'altro, ha anche il nome di uno dei miei personaggi preferiti della mitologia greca, ma queste sono divagazioni). Max decide di fidarsi e quindi d'intraprendere una conversazione con questa ragazza che all'inizio appare molto misteriosa, tanto che lui arriva a dubitare che sia davvero ciò che dice di essere e che Cassandra gli abbia giocato un brutto scherzo. Annie è molto reticente, molto timida e sembra non voler in alcun modo vedere Max, o anche solo aprirsi con lui. Rimane sulle sue, gli parla di sé in maniera superficiale, senza permettergli di andare oltre. Ci impiega davvero molto tempo per aprirsi con lui, per mostrargli davvero chi c'è dietro la maschera di timidezza che indossa.
La loro conoscenza ha il sapore un po' "retrò" dei vecchi tempi, dove le persone si conoscevano pian piano, scoprendosi a poco a poco, senza fretta e senza bruciare le tappe. Mi è piaciuta questa dicotomia di una conoscenza più "classica" unitamente a una fatta attraverso i social.
Max e Annie scoprono di avere molte cose in comune, più di quante credessero e avrebbero mai immaginato, e questo fa scoccare in loro quella scintilla che all'inizio non c'era stata e che faceva trascinare le loro conversazioni quasi per inerzia. Ora che si sono scoperti, che si sono messi a nudo, le loro vere personalità emergono e la discussione assume i toni ferventi e appassionati di due persone che si sono ritrovate nei loro interessi e che si scoprono accettati nel loro essere nerd. I richiami a grandi classici che li accomunano, alla musica, all'ideologia politica sono molteplici, e sono tutti in comune, seppur "desueti" o "poco accettati" nella società. Al giorno d'oggi, essere un nerd va quasi di moda, ma fino a poco tempo fa i nerd erano emarginati e derisi, quindi non faccio fatica a immaginare per quale motivo Annie si sentisse tanto insicura prima di scoprire che Max condividesse con lei certe cose. Allora si è sentita accettata e si è invaghita di lui esattamente come lui si è invaghito di lei. Si sono trovati, in un certo senso. Hanno scoperto di essere complementari e, alla fine, hanno deciso di abbattere quella barriera che li divideva e che rendeva Annie quasi astratta, quasi un'idea, per incontrarsi davvero, proprio il giorno prima della partenza di Max.
Ed è di persona che i due concludono ciò che hanno iniziato giorni prima, in tutti i sensi. Si possono, infatti, scoprire fisicamente, attraverso i gesti e il contatto delle mani, attraverso le carezze e la pelle contro pelle. Si scoprono in sintonia, a parlare di tutto fino alle cinque di mattina, a rimanere l'una nelle braccia dell'altro e a godersi quella sensazione di completezza. Di nuovo, Annie mostra il suo atteggiamento reticente, la sua ritrosia ad aprirsi, ad avvicinarsi, e confessa la sua paura di un rapporto, di sentimenti forti, ma poi con Max si lascia andare, di nuovo riesce a superare le sue stesse barriere e a godersi un momento che è perfetto e che è totalizzante sotto tutti gli aspetti e i punti di vista.
Il loro è un sentimento intenso, coinvolgente bellissimo, ma con amarezza si ferma a quell'unica sera in cui si sono visti di persona. Era tutto perfetto, tutto al posto giusto, ma anche tutto destinato a finire lì. Annie e Max non si sono più sentiti né rivisti da quella sera: mi sono chiesta quale fosse stato il motivo che li ha spinti a una scelta del genere. Max dice che non c'era posto per un "noi" nelle loro vite, ma la cosa interessante è che i due non hanno neppure provato: hanno avuto un assaggio di ciò che sarebbe potuto essere e l'hanno rifuggito. Probabilmente per il timore di rovinarlo, che potesse andare distrutto, perso. Hanno preferito conservare il ricordo della meraviglia dello stare insieme, di quella sintonia e perfezione, piuttosto che rischiare di distruggerlo.
Il loro è rimasto un amore metafisico, che hanno sfiorato e non hanno voluto rivonare.
Questo storia è stata intensa, malinconia e davvero struggente. È piena d'amore e di desiderio e di un qualcosa che si è solo sfiorato con la punta delle dita, che ha fatto stare bene, che poteva essere stupendo, ma di cui si preferisce conservare il ricordo, piuttosto che il dolore di averlo profanato. Loro si sono dati una notte soltanto, Questo mi ha fatto un po' pensare alla Canzone di Marinella del sommo De André, quando dice "e come tutte le più belle cose vivesti solo un giorno , come le rose".
Davvero tantissimi complimenti! Alla prossima :)

Recensore Veterano
07/04/20, ore 09:36
Cap. 2:

Ciao! Rieccomi per lo scambio ^^ Sono molto contenta di essere tornata a leggere questa raccolta perché l'idea in sé mi piace molto. Partendo dal titolo, nella mia testa al nome "Annie" è partito un collegamento con "Io e Annie" di Woody Allen, ahahahah In questo caso conosciamo gli eventi dal racconto di un protagonista maschile, un Massimiliano che però ti presta attenzione solo se lo chiami " Max". Sarà che ho sempre preferito leggere di protagonisti maschi, sarà il modo molto schietto e ironico con cui si esprime, ma a me Max è stato subito simpatico. L'ho trovato molto realistico nel suo approcciarsi ad Annie, con i suoi dubbi sul non saper bene interpretare l'iniziale scarsa apertura di lei. Giustamente, quando ci si conosce in chat è difficile instaurare subito un rapporto ed è molto credibile il fatto che il primo tentativo non sia stato emozionante come lui si aspettava. È bello comunque come pian piano, continuando a messaggiare, scoprano di avere sempre più in comune: inizialmente sono interessi come la musica rock ( mi è piaciuta l'ironia di Max e la piccola riflessione sull'argomento musica e ribellione giovanile, mi ha riportato anche un po' indietro nel tempo ai miei anni di liceo ahahaha) passando ad argomenti più seri, come l'orientamento politico. Anche in questo caso ho trovato realistico e molto naturale il modo in cui hai costruito l'evoluzione del loro tipo di conversazione. In particolare ho apprezzato tutta la dinamica dello scambio degli audio: ho trovato giustissimo i dubbi e le paranoie di Max, che già si figurava scenari catastrofici in cui l"amica Cupido" in realtà lo avesse raggirato o peggio. Capiamo subito che Annie è una nerd patentata, cosa che me l'ha resa subito mooolto simpatica (d'altronde, come fai a non innamorarti di una fan di Star Wars e del Signore degli Anelli, COME?) e infatti pure Max ci casca con tutte le scarpe ahahaah trovato davvero molto dolce il momento in cui si rende conto di essere cotto di questa ragazza e come sorga in lui prepotentemente il desiderio di vederla. Mi è piaciuto davvero moltissimo anche il momento del loro incontro, l'iniziale timidezza e in seguito il raggiungimento di una sempre maggiore intimità. Alla fine ci ho sperato con tutto il cuore che scattasse il bacio, ma ho apprezzato comunque che tu abbia deciso di mantenere il realismo anche in questo: non viviamo in un telefilm e spesso non riusciamo a cogliere le occasioni nel momento in cui si presentano. Alla fine i nostri due protagonisti non finiscono insieme, ma hanno comunque avuto modo di assaporare un momento davvero unico e che di sicuro ha lasciato in entrambi un bellissimo ricordo. Che dire? Questa storia, nella sua semplicità mi ha davvero incantata. Ho amato lo stile semplice, diretto, i dialoghi spontanei, i due protagonisti, tutto! Ti faccio davvero tanti complimenti, rispetto al primo racconto questo l'ho trovato molto più coinvolgente, gusto personale ovvio! Ciao e a presto!! Zobeyde

Recensore Master
06/04/20, ore 19:23
Cap. 3:

Ed eccomi qui (scusami il ritardo ma ho avuto del lavoro da quando ci siamo scritte e solo ora sono riuscita a trovare un attimo).

Questo capitolo è stato... Complicato. Complicato perché io ho passato metà della mia adolescenza a cercare di accettare il mio corpo; non sono stata né anoressica né boulimica, ma ho avuto compagne di classe che lo sono state e io stessa prima di accettarmi come sono dal punto di vista fisico ci ho messo una vita.

Non posso capire la situazione psicologica della ragazza del racconto in tutto e per tutto, ma posso rivedere alcune sue caratteristiche che mi hanno colpito: il parlare delle compagne di classe, la paura di non piacere, di non essere abbastanza; il commento di qualche parente sul fatto che alle medie (in pieno momento dello sviluppo) avessi talmente tanta fame che mi sarei mangiata il tavolo, se avessi potuto; tentativo di dimagrire quando ho veramente preso 10 chili che non avrei dovuto prendere, l'inizio dello sport (ho fatto ginnastica artistica, sci e sub per tutti e tre gli anni delle medie); il timore di un rifiuto di un ragazzo sommato ad altri.

Questo racconto mi ha creato talmente tante emozioni che mi sono rivista in Yashal e non posso che dirle, ormai da adulta, che passa. Il lavoro da fare è immane, ma non lo si fa da soli. Credo che la mia fortuna sia stata quella di avere due genitori che mi hanno sempre sostenuto, mai giudicata e che mi hanno sempre trattata da adulta, anche quando adulta non ero.
Yashal, il tuo manifesto va letto e sappi che non sei sola.
Questo mi sento di dire.

Il racconto fila liscio, lo stile è calzante e un paio di sviste che avevo visto quando oggi pomeriggio avevo iniziato a leggerlo (prima di venire interrotta dalla vita che va avanti nonostante la quarantena) sono state velocemente già corrette, per cui non ho nulla da aggiungere.

La profondità di quanto ho letto mi ha scossa e mi ha ricordato per un attimo da dove sono venuta; serve anche a diventare più forti.
Dunque grazie e complimenti.

Alla prossima recensione!

Saeko

Recensore Junior
06/04/20, ore 14:27
Cap. 1:

Finalmente sono risucita a passare!
Allora, devo dire che questa storia, per certi versi, l'ho sentita mia. Sarà che è un periodo difficile, sarà che sento molto la lontananza del mio personale Gabriele, ma ho molto empatizzato con la protagonista.
All'inizio ho trovato un po' strano il loro modo di parlare, estremamente preciso e con uno stile quasi "filosofico", ma proseguendo con la lettura l'ho trovato sempre più adatto ad Andrea e Alessio, come se fosse qualcosa di loro. 
Quando ho capito che il "problema" tra Andrea e Gabriele era la distanza, ho subito iniziato a empatizzare. Non risucivo a capire cosa intendesse con il fatto che lo amava troppo, che si era donata troppo a lui e si sentiva vuota, ma la distanza ha dato una prospettiva a queste frasi e me le ha fatte comprendere. La distanza è una delle peggiori nemiche di una relazione perché, come Andrea stessa dice, per poter coltivare un rapporto serve presenza, serve parlare, serve il contatto. 
Non che le relazioni a distanza non esistano, ma sono davvero pochi quelli che riescono a gestirle al meglio per lunghi periodi e davvero non so come facciano. 
Quando poi ho capito che Gabriele era venuto da lui è stato davvero emozionante e il loro ritrovarsi è stato dolcissimo e intenso. 
Sei davvero brava a scrivere questo tipo di storie e, sebbene sia una grande amante di tutto ciò che è fantastico, spesso la realtà si rivela quasi più sorprendente di qualsiasi universo magico. 
Non vedo l'ora di leggere anche la prossima storia!
Alla prossima,
Sel.

Recensore Master
06/04/20, ore 09:09
Cap. 2:

Carissima, eccomi a recuperare il secondo capitolo di questa raccolta ^^.
Al momento è il mio preferito *^*!
Credo di aver amato praticamente tutto di questa storia, di essermi sentita vicino ai tuoi protagonisti in un sacco di occasioni.
Mi è piaciuto moltissimo, ad esempio il piccolo particolare di Massimiliano che preferisce essere chiamato con il suo nomignolo Max, se si vuole attirare la sua attenzione, io sono uguale!
Poi: qualche anno fa ho conosciuto anche io un carissimo amico online, abbiamo cominciato a chattare inizialmente anche io non avevo il coraggio di incontrarlo nè di spedire messaggi vocali o ascoltare i suoi, perchè mi mette a disagio ascoltare la voce di chi non conosco di persona. Le cose tra noi sono rimaste sul piano dell'amicizia e basta ma mi fa piacere non averlo perso di vista. Siamo entrambi molto nerd, e per questo mi sono rivista anche nelle chiacchiere di questi due ragazzi: la nerdaggine unisce e aiuta a sciogliersi. E' stato veramente molto tenero vedere come Annie si lascia sempre più andare e Max diventa sempre più cotto, aaaaawn. Effettivamente sembrano fatti l'uno per l'altra... quando poi si mettono a parlare di Tolkien e a scambiarsi le frasi in elfico sono impazzita!
Quando invece ho conosciuto il mio ragazzo, il primo giorno proprio, io avevo da poco fatto un incidente e portavo il collarino (com'ero sexy :P) e lui che è infermiere si preoccupava per me e mi aveva anche fatto qualche massaggio (motivo per cui mi sono ritrovata un sacco anche nella parte finale della storia)
Il finale è agrodolce, anche se già s'intuiva, dalla distanza vera e propria fra loro, che sarebbe stata una storia quasi impossibile, ma questa sarà un'esperienza che entrambi porteranno nel cuore per sempre, un piccolo infinito che nessuno potrà mai rovinare.
Ultima cosa: ti faccio i complimenti per come descrivi Padova, con dolcezza e amore: si vede che questa città ha una grande importanza per te.

Riesci sempre a raccontare storie tremendamente reali di giovani italiani che non posso fare a meno di sentire vicino, ed è una cosa splendida!
complimenti vivissimi, cara <3

alla prossima :-*
un bacione!

Bennina

Recensore Master
05/04/20, ore 19:31
Cap. 1:

Ed eccomi qui per lo scambio libero del Giardino.
Ho scelto questa raccolta in quanto la trama mi ha incuriosita da subito, spesso le storie di vita quotidiana di persone normali sono proprio le migliori anche perché ci possiamo rispecchiare in qualche modo e mi piace anche l'idea dei finali aperti, infondo sono persone che magari manco si conoscono e quindi possiamo solo dare sfogo alla nostra fantasia.
Qui troviamo la storia di Andrea, che dopo un periodo lontano dalla sua città natale è ritornata ma i dubbi la assillano: avrà fatto bene a tornare? che ne sarà di Gabriele? e della loro storia? domande che penso chiunque si farebbe al posto suo, ma ecco che lui compare dal nulla, all'impprovviso, quando Andrea meno se lo sarebbe aspettato, e direi neppure noi ce lo saremo aspettato, un bell'effetto a sorpresa non c'è che dire a cui da adesso tocca a noi immaginare come andrà.
I dialoghi poi mi sono piaciuti, proprio perché sono dialoghi che tutti noi potremo avere, quindi molto realistici, complimenti.
Il tuo stile è abbastanza scorrevole ma devo farti una nota: il testo secondo me è scritto tropo piccolo e troppe parti lunghe apiccicate, che rendono la lettura fastidiosa agli occhi, quindi ti consiglio di usare un htmail, ma per il resto non ho altro da rimproveerarti, i miei sono solo consigli^^.
Ti faccio i miei complimenti, continua così e alla prossima ciaoo.

Recensore Master
02/04/20, ore 22:26
Cap. 1:

Ciao!
Il titolo di questa raccolta mi ha attirato non appena l'ho letto: a parer mio, infatti, il bello delle scene "ordinarie" sta nel fatto che il lettore può in qualche modo ritrovarci dei frammenti del proprio vissuto.

Il tuo racconto mi ha fatto sovvenire di plurimi spaccati personali, giacché tocca più temi. 
Parla del coraggio di lasciare il nido e partire verso nuovi orizzonti; di come una città sconosciuta possa diventare "casa" a prima vista, calzandotisi addosso con la stessa precisione di un guanto; di certi legami capaci di prenderti così tanto da offuscare tutto il resto. 
E tuttavia, neppure la relazione più salda può rimanere indifferente di fronte alla lontananza.
Andrea e Gabriele hanno consapevolmente deciso di testare la forza della loro storia attraverso un periodo di separazione, ma la cosa evidentemente non sta andando bene; non per le solite, banali ragioni legate a gelosia e cose simili, quanto piuttosto perché essi erano abituati a viversi così intensamente da non voler nemmeno tentare di creare un "surrogato". 
Li capisco, ed è un pensiero che tendo a condividere. Dopo aver provato la pienezza del "tutto", è infinitamente triste doversi accontentare di una misera "parte"; piuttosto, meglio nulla.
Per fortuna, nel contesto della tua storia le rispettive posizioni non si erano ancora cristallizzate in maniera irreversibile: Gabriele non ha avuto paura di mettere da parte l'orgoglio e andare a cercare la compagna – così ammettendo di non poterne fare a meno.
Benché siano solo personaggi di fantasia, auguro loro che un simile sentimento rimanga ben saldo – giacché, nella realtà, ho visto situazioni simili risolversi in maniera del tutto diversa. 

Ho apprezzato l'atmosfera intima e colloquiale con cui hai condotto la narrazione, e non mi è parso di riscontrare errori!

È stata una lettura piacevole! :)
A presto, 
Irene 

Recensore Master
02/04/20, ore 16:33
Cap. 1:

Ciao ^^
Intanto voglio dirti che apprezzo molto l'idea di parlare di persone comuni e delle loro vite. Spesso in una storia si raccontano fatti o personaggi straordinari, dimenticando quanto sono interessanti invece le piccole cose di tutti i giorni.
In questo primo racconto vediamo Andrea, una ragazza che, dopo essersi trasferita a Torino per alcuni anni, torna a casa cambiata e con una grande storia d'amore alle spalle. O, più che grande, è una di quelle storie in cui l'amore è sbocciato all'improvviso e con tale forza da essere impossibile da cancellare.
Scopriamo che il suo ragazzo, Gabriele, sognava di diventare un attore e alla fine c'è riuscito, diventando famoso e questo l'ha costretto ad allontanarsi da lei.
Mi è piaciuto molto il rapporto tra Alessio e Andrea, un'amicizia vera, senza falsità e che porta Alessio a dirle ciò che è meglio per lei con schiettezza, ma senza cattiveria, col solo scopo di farla tornare a essere felice.
Mi è piaciuto molto anche il finale, con Gabriele che raggiunge Andrea e i due capiscono che insieme possono superare tutte le difficoltà.
Ho apprezzato la scelta di mantenere un finale aperto, anche perché come hai detto tu stessa, questa Abigail che ha visto la scena e immaginato la loro vita non può sapere tutto, ma solo fare congetture. Io personalmente spero che Andrea e Gabriele riescano a restare insieme e che il loro amore trionfi su tutto.
Ti faccio i miei complimenti per la bella idea che hai avuto e spero di poter incontrare presto altre persone con le loro vite ^^
Baci, pampa

Recensore Master
02/04/20, ore 11:42
Cap. 2:

Ciao!
Eccomi qui. Allora, inizio col dirti che ciò che ho apprezzato di più di questa storia è la sua incredibile e meravigliosa contemporaneità. Raramente ho letto una storia che fosse così adeguatamente calata negli anni 2000.
Perché sì: Max e Annie sono in primo luogo figli di questo millennio, con le loro conversazioni skype e i messaggi vocali, il loro rapporto virtuale e tutto ciò che ne segue. Ma è sempre compito dei figli quello di uccidere i padri: come tali, infatti, attraverso la loro musica impegnata e le loro idee politiche a questo millennio, a questi tempi infami e alle loro contraddizioni - come direbbe Verlaine - si ribellano, con tutti gli strumenti a lora disposizione.
Ho trovato molto teneri tutti gli accenni che hai fatto alla dimensione nerd, a cui entrambi appartengono.
Per un attimo, mi sono trovata. apensare che si potesse trattare di una storia di catfish, visto che Annie aveva quantomeno delle serie di reticenze ad incontrare Max.
Ho apprezzato molto il modo in cui hai descritto il loro incontro nella realtà: si è sentito il peso del bacio mancato, ma ancora di più il peso delle loro differenze e del loro essere persone totalmente diverse, che alla fine non sono abbastanza motivate ad approfondire la loro conoscenza. Mi è sembrato accurato perché il rischio di restare delusi e scottati nell'incontrare irl una persona conosciuta online è sempre alto, ma più probabile rispetto a quello di innamorarsi follemente.
Complimenti dunque. Una storia molto attuale.

Alla prossima
Desy

Recensore Master
01/04/20, ore 23:34
Cap. 1:

Ciao cara,
Ce l'ho fatta a leggerti e sono veramente felice di averlo fatto. Questo racconto è di una umanità pazzesca. Tra le righe ci sono tanti di quei sentimenti familiari, di quelle paure vere, tangibili, autentiche, che tutti abbiamo provato almeno una volta nella vita... quelle insicurezze. Tu parli della normalità, di amicizia, di amori, di dubbi, ma prendi la situazione interessata e la smolecoli. La studi, la divisi, la riassembli, la spezzetti e trovi i sentimenti, e li descrivi, facendolo sembrare pure un lavoro facile, che però non lo è. Rimani coerente, nella descrizione delle scelte dell'essere umano.
Come si fa a non immedesimarsi in Andrea, ferma, statica in un momento accanto ad Alessio, alla ricerca di risposte sulla vita, sulle scelte. Dopo così tanti anni l'unica cosa a non essere cambiata è proprio il rapporto tra i due, uniti, pronti a supportarsi e Alessio sembra la luce che serve ad Andrea per non cadere nel baratro, per non lasciarsi sprofondare dai dubb che la vita le sta mettendo addosso; il futuro della sua storia con Gabriele vacilla, e non perché manchi qualcosa ma perché ha paura di rimanere ferma in un punto e di vivere la sua felicità con lui, senza però vivere altro. È come, però, se la distanza tra lei e Gabriele abbia messo in stand by il loro rapporto, dove Andrea ha avuto modo di riaccendere una parte della vita che aveva tenuto all'oscuro, le sue ambizioni e il suo modo di essere; il confronto che fa con la relazione di Alessio è quasi una richiesta di conferma della normalità, che anche lui si senta così.
Una storia che è la metafora dell'essere completi ma di dover essere anche soli, di non dimenticarsi di se stessi, di vivere in funziona propria e di chi amiamo e non solo degli altri.
E il finale aperto colma la distanza tra i due, ne illumina di nuovo desideri e paure, i gesti sembrano impacciati, come se fossero i primi mai accaduti ma che allo stesso tempo sanno di confidenza che forse hanno paura di affrontare.
Questa storia è un quadro di Van Gogh che vortica di colori, sensazioni, ma ha un equilibrio stabile, che porta sempre e comunque dentro l'animo umano e ne ha mille sfumature e significati.
Sono molto contenta di averla letta, ed è stato un vero piacere ♥
Miry

Recensore Master
01/04/20, ore 18:54
Cap. 2:

Cara Annie,
forse queste mie sembreranno considerazioni un po’ sparse, lo ammetto, ma ho appena finito di leggere e sto raccogliendo le idee: prima le cose importanti. Mi è piaciuta, la shot, per com’è scritta e per l’idea - insomma, mi è piaciuta senza se e senza ma. Fin da subito sia ha il sentore che Max ed Annie non staranno insieme anche se per un momento c'è la sensazione che quest'amicizia vissuta online possa sbocciare e diventare un'amicizia vera o una relazione amorosa. Tecnicamente, da parte tua c’è uno sforzo di rendere il parlato (anche romano) e una serie di vocali e conversazioni sui un social, sì, e c’è la volontà di mostrare la nostra società contemporanea attraverso gli occhi di due giovanissimi adulti. Il modo è passare per una conoscenza che viene vissuta a tappe e prosegue sul terreno comune della subcultura cinematografica nerd e pop che fa riferimento all’opera tolkieniana filmica e letteraria e ad altre epopee e brand (i Lego, Star Wars). Non vengono disdegnati neanche gli aspetti più blandi, come la fede musicale e quella politica. Quest’ultima, se la storia fosse stata ambientata trent’anni prima avrebbe avuto un impatto ancora maggiore e più interventista, ma serve a delineare bene i personaggi di Annie e Max, giovani radical-chic nerd. Come tutti gli incontri che avvengono in chat, non sappiamo chi abbiamo dall’altra parte. Max sceglie di fidarsi e trova immediatamente delle affinità con Annie, ma l’atteggiamento di lei è scoraggiante, figlio di una ritrosia che il ragazzo smantella a suon di cose in comune.

L’unica volta in cui riescono a vedersi, scatta qualcosa e qui tu sei stata molto brava a non farli baciare perché tra loro rimane un discorso sospeso non abbastanza intenso da essere portato avanti per le più disparate ragioni che, però, non rivelerai mai. Max voleva vederla e alla fine ci riesce, pedala di corsa attraverso Padova pur di vederla e lei è lì, nella sua essenza più naturale, semplice ed essenziale, nella sua normalità che anziché spiazzare viene accolta con giubilo. L’intesa rimane fino a quell’ultima cicca, eppure non c’è un dopo perché non c’è più tempo e Max deve necessariamente tornare a casa. La cosa particolare è che la scintilla non scocca e questo effettivamente spiega il discorso che tu fai alla fine. Non scocca perché nonostante quest’intesa profondissima Annie e Max non si cercano. Non ci sono guerre di mezzo o epidemie (sic), ma non c’è alcuno sforzo per rivedersi – viaggi in città, skype, telefonate o qualsiasi altro mezzo utile per vedersi, tutte cose che avrebbero potuto essere plausibili. Rimane, dunque, l’ipotesi che si siano lasciati travolgere dall’abitudine a non sentirsi, anche se quella felpa avrebbe potuto dare loro uno spunto per rivedersi. Ma, appunto, avrebbe potuto. Complimenti per la bella storia e per la bella idea, mi è piaciuta davvero tanto!

Shilyss

Recensore Master
31/03/20, ore 19:34
Cap. 1:

Ciao! :)
Mi sono approcciata con molta curiosità a questa raccolta, perché il genere introspettivo è un genere che mi piace davvero moltissimo e di cui amo leggere, quindi ho trovato pane per i miei denti, insomma.
Ho molto apprezzato questo spaccato di vita che hai descritto qui, questo dialogo tra due amici che si ritrovano dopo molto tempo e che parlano di cose che a tutti può essere capitato e può capitare di vivere.
Abbiamo Andrea, la ragazza che ha lasciato tutto per andare a Torino, a cercare una vita migliore altrove, e la trova in una città che, per sua stessa ammissione, pare cucita su di lei. Qui incontra anche Gabriele, il ragazzo di cui si è innamorata follemente, in un vortice di sensazioni così forti che le sembra come se sfuggano al suo controllo, come se siano più grandi di lei, capaci di travolgerla e soffocarla. Un po', da queste sensazioni sembra spaventata, proprio perché ne è stata completamente assorbita, risucchiata. Il suo è un amore totalizzante e irrazionale, tanto che le pare di star perdendo se stessa.
In tal senso, ho visto il suo amore con Gabriele non proprio positivo. Nel senso che va bene l'amore travolgente, e va bene la loro complicità e il modo in cui siano riusciti a equilibrare vita di coppia e tutto il resto, ma non va bene che i sentimenti per l'altro siano così travolgenti da annullare se stessi. L'amore deve essere un completamento, un prolungamento della propria identità, non un qualcosa di soverchiante, che schiaccia e soffoca e spaventa, tanto che Andrea sente che la sua relazione con Gabriele rischia di andare a finire e sfiorire, non tanto per la vita che l'altro conduce, priva di privacy a causa della sua fama, quanto piuttosto proprio per la natura dei loro sentimenti.
Andrea, con Alessio, l'amico di una vita, mostra tutta la sua fragilità emotiva, tutte le sue insicurezze, mettendosi a nudo senza paura che l'altro possa ferirla, in nome di quell'amicizia che li unisce e che sa essere vera e sincera. Alessio la invita alla razionalità, ad analizzare la situazione in maniera più oggettiva, dimostrandosi più pragmatico della sentimentale e passionale Andrea. I due hanno una visione della vita differente, seppur si trovano d'accordo su alcuni punti. E proprio in questa diversità Andrea trova degli spunti di riflessione e anche il coraggio di guardare i messaggi del suo fidanzato, cosa che fino a quel momento non aveva fatto, probabilmente per paura di trovarvi scritta una fine che lei sente come imminente, come se quell'allontanamento volontario ne fosse già un'anticipazione.
Il finale mi è piaciuto moltissimo, non solo perché è un finale aperto, che io apprezzo sempre grandemente, ma anche per la dolcezza e l'intensità della scena descritta, con Gabriele che si presenta a sorpresa da Andrea, stupendola e posticipando, di fatto, quella fine che lei forse vuole scrivere alla loro relazione, dimostrandole quanto è forte il suo sentimento per lei presentandosi al suo cospetto. I due hanno modo di riscoprire e sentire quanto si amano attraverso il contatto e i piccoli gesti, in una scena di grandissima intensità ed enorme coinvolgimento emotivo.
Ho trovato i dialoghi particolare, e proprio per questo credo che la tua sia stata una scelta consapevole e dettata dal fatto di voler dare una determinata impostazione a questa storia. Siamo tutti d'accordo sul fatto che dei dialoghi, per essere naturali e realistici, debbano essere brevi, e scevri di quelle informazioni che gli interlocutori dovrebbero conoscere a priori, mentre i dialoghi di questa one-shot sono tutto il contrario, e proprio per questo reputo che sia stata una cosa voluta. È come se avessi voluto dare un'impostazione da monologo di teatro, come se noi fossimo spettatori seduti ad assistere al flusso di pensieri e al ragionamento dei protagonisti. Poi magari ho travisato, però ho avuto quest'impressione.
In conclusione, è stata una lettura davvero molto piacevole e interessante, intensa e coinvolgente, quindi complimenti!
Alla prossima :)

Recensore Veterano
30/03/20, ore 19:49
Cap. 2:

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino!
Il testo si apre in un modo molto coinvolgente e mi è piaciuto fin da subito per come è scritto.
Bello come si dica che Max è il nome che lo fa voltare, mi è piaciuto un sacco come esprima questa cosa.

L’inizio tra i due appare difficile, Annie sembra molto fredda e distaccata, lasciandoci desiderosi di vedere e capire di più.
Il loro modo di scoprirsi così lento mi è parso pieno di delicatezza. È interessante anche la figura di Cassandra, motore dell’azione ma anche mai presente sulla scena.

Poi all’improvviso, il loro rapporto esplode, come se una goccia avesse fatto traboccare il vaso che lentamente si era riempito.
Quando parlano del signore degli anelli tutto diventa travolgente, infuocato, ma la situazione ritorna a raffreddarsi quando Annie continua a tergiversare per evitare di incontrarsi. Questo mi ha fatto chiedere se ci fosse qualcosa che Annie nascondesse.

Mi è piaciuta molto la descrizione di Padova mentre Max è in bicicletta. Mi sono immaginata la città come molto affascinante nell’oscurità della notte.

Ho letto il momento dell’incontro come sospesa. Vedevo la scena davanti ai miei occhi, la vedevo svolgersi con tutta la naturalezza che si legge nel testo. Per tutta la durata del racconto ho avuto una sensazione di spontaneità e veridicità.

La conclusione mi ha spezzato il cuore, giuro. Leggere quelle parole mi ha fatto male, forse più di quanto abbia fatto ai personaggi della storia. L’idea di tutto quello che sarebbero potuti essere mi ha provocato una profonda tristezza. La loro piccola parentesi è stata perfetta ed è doloroso pensare che non sia stato altro che un momento nelle loro vite impegnate.
Complimenti per questo testo che comincia con una delicatezza indicibile e, dopo un fuoco centrale, recupera questa delicatezza che rimane con noi anche dopo aver finito la lettura.

Ancora una volta grazie per avermi permesso di leggere questo testo.
Spero di sentirti presto.

Alla prossima,
M.