Buongiorno ♥
Ero davvero molto curiosa di iniziare questa tua storia e questo inizio ha rispettato in pieno tutte le aspettative.
Ho adorato il modo in cui hai deciso d'iniziare il capitolo, con questo flashback in cui Fleur ricorda la fiaba che Azael le leggeva spesso, per dilettarsi a spaventarla. Molto interessante la scelta della fiaba stessa, che diviene un parallelismo con la situazione che Fleur ha vissuto (e si ritroverà a breve a vivere), con suo fratello. Barbablù tenta le sue mogli con il proibito, il precluso e, nonostante loro sappiano di star facendo qualcosa di male, non riescono a tenere a freno la curiosità e si spingono a fare ciò che poi decreterà la loro rovina. In questo, non sono dissimili da Fleur stessa: più avanti, infatti, viene detto che Azael l'ha spinta più volte a peccare e, per questo motivo, lei non vuole avere nulla a che fare con lui, perché non vuole ricadere in quella spirale di tanti anni prima. Barbalù è Azael e Fluer quale delle sue tante mogli è? Quella che si salverà o una di quelle che sono finite appese ai ganci?
Dopo questa introduzione d'impatto e che ho davvero adorato, perché le tue introspezioni e descrizioni sono sempre meravigliose, arriviamo al momento presente, dove vediamo una Fleur cresciuta, con i suoi traumi per la morte dei genitori, ma che in linea di massima si presenta come una ragazza assolutamente normale, o che quantomeno aspira alla normalità: sta guardando un film con la sua migliore amica ed esce con un ragazzo. Conduce l'ordinaria vita di una diciassettenne, eppure Azael è un ombra e un segreto nella sua vita, qualcosa di cui non ha mai parlato a nessuno e di cui anora si porta dietro gli strascichi.
Quando lui la ricontatta all'improvviso, infatti, possiamo vedere quanto questo personaggio sia stato influente e incisivo nella vita di Fleur, nonché per lei negativo. La ragazza ne ha estremamente paura e ne restituisce un'immagine che è quella assimilabile all'uomo nero agli occhi di un bambino. È completamente terrorizzata da lui e sono davvero curiosa di conoscerne il motivo, anche perché è da considerare che Fleur è ancora giovane, e quindi i ricordi che ha, legati al fratello, risalgono a quando era una bambina e poco più. È quindi interessante pensare che la visione che ha di Azael sia veritiera, ma forse anche un po' distorta dai suoi occhi impauriti di bambina. Insomma, non sto nella pelle al pensiero di scoprire cosa hanno combinato questi due e quali traumi Azael ha causato a Fleur.
Ho davvero apprezzato il parallelismo tra Fleur e I fiori del male di Boudelaire, opera che tra l'altro amo immensamente: di lei, in questo modo, ci restituisci una duplice immagine. Da una parte, abbiamo una ragazza che cerca di vivere la sua normalità, la suo quotidianità, una vita qualunque di una persona qualunque, dall'altra c'è un'anima dannata, sporcata da quei peccati che Azael l'ha costretta a compiere. Un'anima in qualche modo disillusa, che non crede nell'amore e non crede che nessuno possa aiutarla, tantomeno Dio, che non l'ascolta, anche se si professa buono, Fleur è una persona delusa e, anche se all'apparenza non lo dà a vedere, molto triste. È profondamente segnata da molte cose e questo, a dispetto del suo nome che richiama alla delicatezza e alla purezza, la rende sporca e dannata. Fin qui, mi è parso un personaggio molto interessante, dalle molte sfaccettature da scoprire, e che non dubito tu saprai valorizzare al meglio, con le tue introspezioni sempre meravigliose, che adoro.
Passando ad Azael, posso affermare con certezza che già m'intriga moltissimo. Ne hai dato una descrizione molto accurata, mostrandocelo sia dal punto di vista di Fleur che da quello di se stesso e di lui emerge una dicotomia che lo rende dannato e, in qualche modo, spinge quasi a provare empatia nei suoi confronti. Azael è un mostro, è il buio, la tenebra e un demone crudele e spietato, eppure lo è diventato perché ha sofferto, ha sofferto così tanto da venire irrimediabilmente corrotto, consumato, marcito. Di nuovo, si può fare un parallelismo, questa volta con Lucifero, che un tempo era un angelo, spendente, bellissimo e amato da Dio, ma che poi ha subito una terribile punizione ed è stato privato di tutto, cosicché di lui non rimangono che l'odio e la malvagità. Per Azael è stata la stessa cosa: qualcosa è successo, nella sua vita, che l'ha reso un mostro. Non è nato così, non vi è arrivato per indole, ma ci è diventato, qualcosa lo ha spinto a cambiare e a essere ciò che è ora. Azael si presenta, quindi, come un personaggio in chiaroscuro, un personaggio che non è solo male puro, ma che è sporcato dall'eco di ciò che è stato prima. Così come Fleur ha il seme del male dentro di sé, dunque, Azael ha invece il ricordo di quando era un uomo e non solo un mostro. Una dicotomia davvero molto interessante, che non può che rendermi questo personaggio graditissimo. Sono certa che mi piacerà un sacco, soprattutto perché hai detto che sarà cattivissimo e, ormai lo sai, più sono cattivi e più mi piacciono, quindi aspetto con ansia che Azael tiri fuori il peggio di sé.
La zia Marcy è un personaggio fantastico e che sa decisamente farsi ricordare: fuori dalle righe, libera e libertina, vive la sua vita lontano dalle convenzioni, dai pregiudizi e dalle catene. È una persona allegra e di buon cuore, anche se assolutamente eccentrica. Chi non vorrebbe una zia Marcy in famiglia? Io sicuramente la vorrei. Svegliarsi la mattina con i suoi vestiti sgargianti e i suoi discorsi sul procurarsi schiavi da mandare a far compere non può che essere un modo meraviglioso per iniziare la giornata XD Freddy e Miia mi fanno pena, poveri, perché hanno avuto la sfortuna di allacciare legami con una persona che non porterà nulla di buono nelle loro vite, e mi riferisco soprattutto al primo, che rischia grandemente la morte, a meno che Fleur non decida di allontanarlo da sé prima che sia troppo tardi. Lo farai, vero, Fleur? Perché è troppo tenero per farlo morire. Lui e Miia sembrano essere personaggi positivi per Fleur, e forse potrebbero aiutarla molto con la sua situazione, se solo lei decidesse di aprirsi con loro. Tenere l'esclusiva del suo rapporto con Azael e di quello che hanno vissuto è autodistruttivo: lei se ne rende conto, ma sceglie coscientemente di agire in questo modo, di rimanere sola, d'isolarsi. Che è il primo passo par fare una brutta, pessima fine.
Una cosa che ho amato di questo capitolo (e che credo sarà di conseguenza una tematica ricorrente nella storia) è la religione e il modo in cui è stata ripresa: hai deciso di parlare del Dio del vecchio testamento, quello più austero, severo e vendicativo, e quindi di dare di lui un'immagine un po' diversa da quella positiva che è invece prevalsa nei nostri giorni. Questa lettura, e tutti i ragionamenti che vi ruotano intorno, compreso l'approccio di Fleur alla religiosità, rendono la tua storia davvero molto interessante e ricca di spunti di riflessione. Mi piace molto il modo in cui tu sia riuscita ad amalgamare la situazione da te presentata con la tematica religiosa, di cui mi piace sempre molto leggere nelle storie, ma che raramente vedo. In questa storia, poi, è assolutamente un valore aggiunto, poiché crea una dicotomia davvero accattivante con questi personaggi che sono oscuri, torbidi, dannati e peccatori. Sono davvero curiosa di scoprire quali saranno le tematiche trattate nella storia, che in questo primo capitolo si possono solamente presagire e ipotizzare.
Insomma, un inizio davvero col botto, per un'altra storia che si prospetta interessantissima e che non vedo l'ora di proseguire. Non c'è niente da fare: tu sei sempre una garanzia.
Complimenti e alla prossima ♥ |