Ben ritrovata cara Duchessa, dopo parecchio tempo, tanto che temevo tu non volessi più portare a compimento questa storia così particolare e intensa nel suo sviluppo per i personaggi trattati in maniera inconsueta.
Sansa, che ora non è più Sansa, bensì Alayne Stone, sta cercando con fatica di abituarsi ad essere un’ombra, qualcuno che deve passare inosservato agli occhi altrui e che non può farsi toccare tropo dalle cose che le ruotano intorno. Vicino a lei ora c’è costantemente Lord Baelish, con il suo modo di fare e di trattarla, lui il suo protettore il quale l’ha condotta a Nido dell’Aquila proprio per nasconderla. Ma ora è anche a casa di sua zia Lysa, della quale osserva il comportamento che ogni tanto rasenta attimi di follia misti ad un odio profondo quanto immotivato. Ma non può aprirsi con nessuno, perché Alayne è nata da poco e anche lei stessa ha ancora poca dimestichezza con il nuovo personaggio che deve interpretare. Nei lunghi momenti di solitudine, durante i quali può pensare a se stessa, quasi con timore si accorge che alcune cose della sua Grande Inverno sono state dimenticate, eppure ha tanto bramato di potervi tornare ed essere riaccolta tra qualcosa che le è famigliare e caro. Sansa ricorda bene Approdo del re e la fortezza rossa, ricordi vividi, appena un po’ sbiaditi dal tempo che passa. Per cercare di mantenere vivi e tangibili i ricordi, si ritrova a creare con la neve delle sculture dei luoghi che per un po’ di tempo le sono appartenuti. Lo sconcerto è non ricordare esattamente casa sua, mentre ogni luogo della fortezza rossa le appare di fronte agli occhi come se vi si trovasse, forse perché lì, in quel luogo, ha lasciato una parte del suo cuore dolorante, poiché è consapevole di aver tradito chi aveva scoperto di amare.
Ora ti attendo per proseguire nel viaggio che hai fatto intraprendere alla nuova Sansa. A presto allora!

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Ciao Duchessa, dopo parecchio tempo torni con questa tua storia e subito veniamo a conoscenza delle Nozze viola, della fine di Jeoffrey e della fuga di Sansa. Una fuga che sa di sparizione, come se Sansa Stark non fosse mai esistita e non fosse mai arrivata ad Approdo del re, dove tanto dolore aveva provato e dove, però, aveva scoperto un amore particolare proprio nella regina Cersei. Ora è solo una ragazza dall’aspetto inquietante che non riconosce quasi la sua immagine allo specchio. Pare un corvo dalle ali nere, come i suoi nuovi capelli, che vive in casa di una zia che non conosce, insieme ad un bambino petulante che nulla ha a che vedere con il dolce e delicato Tommen il quale ora si è trasformato, dopo la morte di Jeoffrey, in re. Non riesce ad immaginare il dolore provato da Cersei, che ha sempre anteposto tutto e tutti davanti al bene di ogni suo figlio. Sansa è terrorizzata dal fatto che anche lei ora possa odiarla e che tutte le promesse fatte sono decadute, come parole destituite da ogni valore. Aveva tradito sia Myrcella, sia Tommen ma soprattutto Cersei nelle promesse fatte, e ora le rimaneva solo piangere nella notte, senza che nessuno sapesse del suo tormento, per una vita che avrebbe dovuto iniziare da capo a vivere, lontana anche da chi poteva donarle un po’ di conforto. Sempre intensa nel tuo raccontare. A presto!

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Eccomi nuovamente cara Duchessa a leggere questo capitolo, che ci mostra in maniera plastica una Sansa che non riesce a rendersi conto e ad accettare lo sterminio della sua famiglia avvenuto ad opera dei Lannister. Si sta lasciando andare, poiché il suo corpo e il suo spirito forse vorrebbero essere insieme ai suoi cari e non in quel covo di vipere ed assassini. L’unico che le dimostra un conforto e una compassione sinceri per ciò che sta attraversando la sua giovane vita, messa così tanto a dura prova, è il figlio della regina. Tommen la stringe in un abbraccio e lascia che sfoghi il suo dolore che comprende non abbia eguali, poiché probabilmente ora Sansa è veramente rimasta sola. Quella mattanza degli Stark è passata di bocca in bocca e Cersei è furiosa per non essere stata in grado di fare alcunché. E pensare che qualcuno le aveva detto di stare attenta, ma lei non aveva voluto ascoltare e ora è Sansa, la sua Sansa, ad uscirne distrutta. Se la vede comparire dinnanzi con gli occhi pieni di lacrime e un fuoco che li fa bruciare, e può sentire quel fuoco che sta attraversando Sansa mentre quest’ultima la bacia furiosamente, probabilmente per sentirsi ancora viva. Cersei vede in Sansa la luce della disperazione in quel momento e comprende di amarla immensamente. Un caro saluto e a risentirci presto.

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Ora Sansa è diventata Lady Lannister, sposa di un uomo che non ama ma che comunque non fa pressioni su di lei, che in questo frangente subisce una sorveglianza più stringente di quanto non fosse prima. Lei è pur sempre la figlia del protettore del Nord e Tywin ha ben in testa questo concetto, che potrebbe portare alla conquista, dopo la guerra che spera di vincere, anche di Grande Inverno e dei suoi estesi territori. Il rapporto con Shae è guardingo ma non ostile. Sansa ritrova la sua spensieratezza solo quando ha la possibilità di trascorrere del tempo insieme alla regina, che è alquanto provata da tutte queste manovre di palazzo, anche se non vuole darlo a vedere. Ma oramai Sansa è diventata abile a capire quando qualcosa turba la Leonessa, il cui pensiero è sempre rivolto alla figlia lontana, da quando ha saputo che al matrimonio di Joffrey con Margeory sarebbe intervenuto anche il principe Oberyn, che ha il dente avvelenato con i Lannister, poiché li considera i mandanti della morte dei suoi cari. Snsa vorrebbe poter fare qualcosa per alleviare il fardello che silenziosamente Cersei sta portando, però proprio da lei ha imparato quando è il momento di restare alla finestra ad osservare e riflettere sul da farsi. Un capitolo di passaggio che ha delineato i nuovi equilibri che stanno venendo a crearsi. Cara Duchessa ti aspetto al prossimo aggiornamento, impegni di studio permettendo. A presto!

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Un passaggio delicato questo per le donne coinvolte. Sansa si accorge di aver perso la sua fiducia e la sua innocenza. Non riesce a credere in Brienne e alla salvezza che le propone. Intanto le situazioni stanno procedendo travolgendo tutto e tutti. Lei deve tentare di non permettere agli altri che leggano i suoi pensieri, deve essere attenta e accorta, non deve commettere sbagli, in quanto ne aveva già fatti in passato ed ora stava vivendo la sua nuova condizione per colpa di quegli errori. Poi la situazione precipita e lei si ritrova promessa sposa a Tyrion, un uomo che non ama e che un poco la spaventa. Vorrebbe rimanere saldamente al fianco di Cersei che le dona quel senso di protezione e sicurezza. Ma anche lei ha notato quanto la Leonessa stia cominciando a vacillare in preda alle vicissitudini della corte con tutti gli intrighi annessi e connessi. Ha visto come la notizia del suo imminente matrimonio l’abbia coinvolta pur non potendoci fare alcunché. Anche lei è ormai una pedina nelle mani del padre Tywin che decide di qualunque destino per fare in modo che sia di sostegno alla casata. Anche Shae è rimasta sconvolta dalla notizia, ma quando la mattina successiva alla cerimonia entrerà nelle sue stanze troverà un letto intonso a significare che il matrimonio non è stato consumato e forse anche lei riprenderà fiato. Al prossimo aggiornamento. Un saluto.

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Altro bel passaggio dove ci riporti Jamie Lannister liberato dalla sua lunga prigionia nelle mani proprio del fratello di Sansa. Cersei è felice che sia tornato sano e salvo, mutato nell’aspetto, ma ancora lui. Per provare a sentire le sensazioni che sempre li avevano legati Cersei propone una cena con presente anche Sansa e per Jamie il loro interagire è la conferma della momentanea felicità della sorella data appunto da quel rapporto così intimo instaurato proprio con Sansa, una nemica. Jamie in cuor suo può solo sperare che quando tutto finirà, sua sorella Cersei non si spezzi e il sorriso, che sembra aver riconquistato, scompaia per sempre dal suo volto. Un saluto e al prossimo aggiornamento.

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Un connubio quello di Sansa e Cersei che si sta facendo sempre più stretto. Un dualismo di pensieri di due donne preoccupate per le persone a cui tengono. Sansa non ha voluto abbandonare Approdo del Re per non lasciare Cersei, alla quale la lega un rapporto che le permette di respirare e di sognare. Non deve più sposare suo figlio, il quale ha già scelto un’altra sposa, molto più interessante politicamente parlando, anche se le angherie nei suoi confronti non sono cessate. Lei vuole prendersi cura anche del piccolo Tommen, come promesso, e intanto ha stabilito un buon rapporto con Margeory, la futura regina, e anche con i suoi famigliari, ma deve sempre essere all’erta poiché non li conosce. Pur di scappare da Approdo farebbe qualsiasi patto purché Cersei e Tommen potessero avere la vita salva e sa benissimo che non potrebbe accadere. Anche Cersei è persa in pensieri rivolti a salvaguardare coloro che le sono cari, proprio come Sansa, con la quale divide le sue notti e continua a pensare a suo fratello Jaime, prigioniero da qualche parte e trattato chissà come. Ma il suo cruccio più grande è quando la sera chiude gli occhi per dormire e le si affaccia alla mente costantemente la profezia di una vecchia che aveva visto la morte dei Lannister. Lei teme per i suoi figli, tutti, e per suo fratello. E’ un tormento che non la abbandona mai neanche quando giace apparentemente serena fra le braccia di Sansa. Storia sempre molto ben narrata che ci conduce nei meandri delle menti delle due protagoniste che sembrano oramai essere collegate a filo doppio l’una con l’altra. Entrambe si preoccupano l’una dell’altra. Nessuna vuole lasciare l’altra da sola. Chissà come si districherà questo nodo che hai intessuto fra di loro? Non mi resta che aspettare che tu me lo sveli e nel frattempo ti mando un caloroso saluto.

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Ciao Duchessa, nuove umiliazioni stanno per prepararsi per la povera Sansa sempre in balia di quel folle di Joffrey che la sottoporrebbe a tutto per il suo divertimento. Ma lei ha Cersei, con lei suo figlio cerca di trattenersi un po’ di più. Ma c’è anche una strana atmosfera: si sta preparando la battaglia e neanche i Leoni Lannister sono sicuri della vittoria. Tutto sembra rarefarsi, Cersei che la guarda in uno strano modo, lei che prega insieme alle altre dame, Joffrey che ha voluto andare a combattere in prima linea, e lei in cuor suo spera che il suo futuro sposo possa venire comunque difeso dalla schiera di guardie che sempre lo attorniano. Ma è Cersei quella che la impensierisce, il suo atteggiamento è protettivo poiché sa che se i Leoni perderanno Sansa avrà la vita salva anche se probabilmente non potrà tornare a casa sua ma per lei, la figlia del Leone, sarà morte certa e così anche per il figlio rimastole vicino, così intimando a Sansa di mantenere la sua posizione fra le altre dame, con il piccolo Tommen si reca nella sala del trono per donare una morte dolce al suo piccolo principe in modo che non possa cadere in mani nemiche. Proprio mentre si sta accingendo a questo atto estremo suo padre Tywin annuncia la vittoria sull’esercito di Stannis. E’ arrivato in tempo e l’ha salvata dall’irreparabile. Sansa invece è fuggita nelle sue stanze in cerca di riparo. Lei non sa cosa fare, ma di una cosa è certa, non vuole lasciare la regina con la quale ha stabilito un rapporto profondo che lo diventa ogni giorno sempre di più e che farebbe inorridire suo padre nel vedere cosa sta diventando alla corte dei Leoni. Ma Sansa ha anche altri motivi per non volersi allontanare: lì in quel luogo di intrighi ha anche delle certezze e delle persone di cui lei deve prendersi cura per mantenere una promessa e che si prendono cura di lei. Come per esempio il Mastino, che spunta tra le ombre della sera per portarla in salvo, mentre questa ridda di pensieri le offuscano la mente, allettandola con la sua proposta di fuggire. D’altronde una battaglia è stata appena vinta ma la guerra è ancora lunga e chissà quali risvolti potrebbe riservare a tutti loro. Un capitolo che ha ben messo in evidenza il sentire di Sansa e di Cersei. Resto in attesa del prosieguo e nel mentre ti aspetto, se vorrai e avrai tempo, anche tra le mie righe. Un caro saluto.

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Ciao Duchessa, il primo cavaliere è arrivato e ha portato scompiglio nella corte dei Leoni. Di Tyrion Sansa aveva sentito parlare da Cersei in maniera ben poco amichevole; non era infatti riuscita a mascherare l’odio che provava verso quel piccolo fratello che aveva reso orfani lei e Jamie della madre. Sansa lo aveva incontrato e le era parso gentile e preoccupato per la piega che stava prendendo il comportamento di suo nipote il re al quale sembrava che solo lui potesse porre qualche freno. Era infatti arrivato e proprio in quei giorni era stato comunicato che la dolce Myrcella sarebbe andata in sposa ad un principe di Dorne, una piccola leonessa sola in un covo di vipere. La piccola principessa si era confidata con un qualche timore a Sansa che aveva cercato di sollevarle lo spirito ricordando anche a se stessa cosa avesse provato quando si era allontanata da casa sua per andare in cerca del suo amato principe, sperando per Myrcella che il destino con lei fosse più magnanimo di quanto non era stato con lei. Myrcella si fa promettere proprio da Sansa di prendersi cura del fratello Tommen mentre negli stessi momenti una madre si sta struggendo per il destino toccato in sorte a sua figlia e del quale proprio Sansa le dice di essere a conoscenza osservando come la rabbia potesse cambiare i bellissimi lineamenti di Cersei quando in preda all’ira tentava di preservare da ogni male i suoi figli con qualsiasi mezzo avesse a disposizione. La storia si sta facendo più interessante anche perché Sansa è entrata sempre più in empatia con Cersei, la quale di fronte a lei non è stata in grado di nascondere il turbamento che la notizia del prossimo matrimonio di sua figlia le ha portato. Anche lei è diventata una donna da offrire al miglior offerente per meri scopi di potere proprio come era accaduto a lei. Ti aspetto presto!

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Ciao Duchessa, altro passaggio intenso dove si comprende che il rapporto tra le due donne sta diventando sempre più coinvolgente per entrambe. Ma se in quei momenti Sansa prova un senso di liberazione, di protezione, di sentimento, nel suo cuore si agita anche lo spettro della paura costante rappresentata da Joffrey che non si perita di continuare a farle del male sia personalmente che perpetrato dalle sue guardie, ma Sansa non può e non vuole che lui la possa vedere indebolita. Lei è la figlia del Lupo e come tale ha imparato a soffrire senza dare la soddisfazione di vedere quanto dolore le viene provocato. Sansa è un’anima delicata e come scopre che Joffrey vorrebbe fare del male ai gattini di Tommen, un senso di angoscia la prende, poiché ai due figli della regina si è veramente affezionata, tanto da pensare che il piccolo Tommen sarebbe sicuramente andato d’accordo con suo fratello Bran se le loro famiglie non fossero state in perenne lotta. Cersei però si è accorta che ci sia qualcosa che turba la piccola Stark e tenta di rasserenarla e di farle dire quale sia il suo tormento. Appena saputolo sembra dmenticarsi di tutti e di tutto quanto le sta intorno, poiché è nuovamente il suo figlio primogenito nonché preferito ad avere dei comportamenti violenti. Però Cersei riprende pressoché subito il suo altero comportamento e tranquillizzando Sansa viene da quest’ultima coinvolta in un abbraccio folle, per sentire ancora il suo calore e la sua vicinanza. La bacia furiosamente per avere il contatto più diretto possibile con lei. Per sentirla sempre più vicina arriva a strapparle parte del vestito che mette in risalto le ferite che, come Sansa, ha sul suo corpo e che la regina ricopre sotto strati di tessuto affinché nessuno possa sapere cosa anche lei abbia subito nel tempo. Sansa comincia ad essere dilaniata poiché, qualora Robb avesse vinto la guerra, il dolore di dividersi da Cersei sarebbe stato inimmaginabile visto il sentimento che sentiva crescere verso di lei. Sempre più coinvolgente questo tuo racconto. Un saluto e a risentirci presto!

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Cara Duchessa, sei riuscita a descrivere questo passaggio importante della vita di queste due donne con estrema delicatezza, anche il lettore ha potuto giungere per gradi verso l’atto finale che ha tanto sconvolto Sansa. Sono due donne talmente diverse l’una dall’altra, che quasi Sansa si interroga su quale possa essere il legante fra di loro che sta percependo esserci. Sansa che quasi non riesce a capacitarsi dell’interessamento della regina nei suoi confronti, e di quanto ella stessa stia riuscendo a ritrovare qualche momento di calma e serenità dalle avversità che le si abbattono contro per volere del solo figlio della regina, quando trascorre il tempo in compagnia della sovrana e dei suoi figli che pare l’abbiano presa anche loro in simpatia. Gli schiaffi che continua a subire solo nel privato da parte di Joffrey fanno arrabbiare Cersei quando ne viene a conoscenza e a Sansa pare strano che lei non possa sapere del comportamento tenuto da suo figlio anche quando è lontano da lei, visto che alla Fortezza Rossa ci sono spie in ogni angolo del castello. Sansa comincia a guardare Cersei in un altro modo, quasi accantonando il suo essere facente parte dei Lannister. E quando Cersei tenta un primo approccio con un bacio, dapprima delicato e poi sempre più passionale, Sansa si ritrova a ricambiare con ardore, pentendosi poi nell’intimità delle sue stanze su quanto accaduto, anche perché Cersei per lei è il nemico. Lei purtroppo fa parte di coloro che hanno fatto piazza pulita della sua famiglia e Sansa non vuole dover essere obbligata a scegliere tra questo rapporto nascente con la regina dagli occhi di smeraldo e la sua famiglia, poiché la scelta sarebbe obbligata: lei è una Stark di Grande Inverno e fa parte di un branco che deve sopravvivere anche se il lupo solitario muore. Sempre molto interessante la maniera che hai di esplorare questo particolare rapporto tra queste due donne. A presto!

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Ecco che in questo capitolo, cara Duchessa, ci fai intravedere qualcosa di più di quello che si agita nell’animo di Cersei. Sansa lentamente si sta risvegliando dal sonno in cui è caduta dopo l’ennesima violenza subita da quel folle che è il figlio della regina; il suo risveglio le pare irreale, le sembra di trovarsi a Grande Inverno per il freddo che percepisce sulla pelle ma ha anche la sensazione di calore che un corpo vicino al suo le rimanda forse per darle conforto. Sansa non capisce ancora ma si sorprende una volta di più nel trovare vicino al suo letto con una mano fra le sue, la regina, la madre del mostro. Anche Cersei comincia a chiedersi perché il destino di quella ragazzina le interessi così tanto, stia prendendo stabilmente posto sia nella sua mente che nel suo cuore, tanto da parificare questo sentimento a quello che lo lega a suo fratello Jamie che per lei è sempre stato disposto a fare di tutto in quanto dal momento della loro nascita sono stati legati indissolubilmente. E ora questa ragazzina, poco più di una bambina, con il suo atteggiamento e con la sua innegabile bellezza, provocano in Cersei sentimenti che vuole approfondire così come ha capito che vuole avere Sansa per sé, per conoscerla, proteggerla, amarla, possederla. Hai posto i mattoncini per una storia che sta delinaendo i suoi contorni ora non più sfumati. Curiosa ti attendo per il seguito. Un saluto.

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Buongiorno Duchessa, con un capitolo che comincia a far vedere una certa qual interazione tra Sansa e Cersei. Sansa è sempre sotto l’attenta lente dello sguardo di Cersei che vede come agisce con i suoi figli più piccoli e la giovane Stark ha paura di fare una qualsiasi cosa che possa scatenare le ire della regina madre. Sansa che è persa nei suoi ricordi di Grande Inverno con i suoi fratelli e i suoi genitori; ora bramerebbe soltanto poter riabbracciare almeno Robb che la portasse via dall’inferno dove è precipitata in un incubo che continua a seguirla giorno per giorno. Joffrey è quanto di più abietto esista sulla faccia della terra e non si perita per divertirsi di continuare a farla picchiare davanti al resto della corte, annoiandosi anche mentre Sansa cerca di resistere non permettendo a se stessa di far uscire un lamento mentre viene percossa. La gentilezza la trova solo nel Mastino, il cane dei Lannister, che con cura e attenzione la riporta nelle sue stanze dopo l’ennesima brutalizzazione di cui è stata vittima. Sansa nella sua disperazione si è chiesta il perché Cersei anche questa volta non fosse venuta a soccorrerla portandola via dalle grinfie di suo figlio. Ma Cersei venuta a conoscenza dell’ennesimo affronto fatto subire alla piccola Stark si reca nuovamente da lei e la osserva con una lacrima che le scende salata e bruciante lungo la guancia a significare che quel suo figlio maggiore è di una cattiveria che non ha limiti e quindi nessun controllo. Sansa è una bambina che è stata sottratta alla sua famiglia troppo presto, era un ostaggio che serviva viva e vegeta alla loro causa, ma comunque la si volesse vedere restava solo una bambina spaventata scaraventata in un mondo popolato di mostri. La stretta delicata alla mano fa presagire che qualcosa nel rapporto con Sansa che ricambia la stretta stia per cambiare. Resto in attesa di leggere in quale maniera. A presto!

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Ciao Duchessa, un altro squarcio che apre nella mente delle due donne protagoniste una serie di pensieri. Sansa è incredula che sia stata proprio Cersei a prendersi cura di lei con tanta amorevolezza quasi fosse stata una madre che si prende cura della sua piccola che ha subito un torto. Nella mente di Sansa tutta una serie di domande sul perché e soprattutto cosa voglia la regina madre da lei, che comunque resta per i Lannister tutti una importante pedina. Dopo la morte di suo padre non ha fatto che sognare che suo fratello potesse riportarla a casa, quella casa dalla quale aveva voluto allontanarsi sperando di vedere coronato il suo sogno di trovare un principe che la amasse e potesse diventare la sua amata regina, ma niente del suo sogno si era avverato anzi era stata una lenta ma inesorabile caduta verso l’inferno incarnato da Joffrey, proprio il figlio della leonessa che era un autentico aguzzino e così differente dagli altri suoi due fratelli. Cersei si è accorta che i suoi due figli minori sono stati attratti da quella ragazza triste e solitaria, ai loro occhi appare sola e buona, hanno entrambi buoni istinti e soprattutto Myrcella sembra comprendere molto di più di quanto non dica. Tutti e due vogliono poter frequentare Sansa ma Cersei ha una inconsapevole paura, forse i suoi figli potrebbero scoprire cose che sarebbe meglio rimanessero nascoste e pertanto dolcemente ma fermamente li redarguisce intimando loro che se vogliono avere la compagnia di Sansa dovranno chiedere il permesso a lei prima di incontrarla. Quei suoi due figlioli sono molto più empatici di quanto non vogliano mostrare e in particolare Tommen le fa tornare alla memoria suo fratello Jamie durante la loro infanzia a Castel Granito e la sensibilità che già allora riusciva a manifestare per coloro che lo circondavano. Tra preoccupazione e curiosità il rapporto tra le due donne si sta in qualche modo instaurando. Ti aspetto per il prosieguo. Un saluto.

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Cara Duchessa, un primo atto decisamente forte nel quale ci mostri le perversioni di un re bambino, viziato a tal punto che nemmeno i genitori potevano tenere a freno i suoi malsani pensieri e di conseguenza le sue nefaste azioni, che in questa occasione vedevano quale vittima sacrificale all’altare del suo personalissimo divertimento una irriconoscibile Sansa Stark che non ha più nulla di suo se non la dignità di un comportamento che le viene dagli insegnamenti dei suoi genitori, quei genitori che però non le hanno impartito lezioni per farla entrare nel mondo abbastanza in fretta da sapersi difendere. Ora si ritrova stranamente fra le mani, letteralmente, della regina madre, che è intervenuta ponendo fine a quello che avrebbe potuto trasformarsi in un dramma. Nemmeno suo figlio aveva osato contrapporsi all’azione assunta da sua madre, se lui era folle sua madre sapere diventare pericolosa. Sansa tra la paura e il dolore si abbandona alle mani caritatevoli di una Cersei che la cura e la accudisce senza ulteriori aiuti e poi mentre lei si addormenta oramai sfinita, resta a guardarla e a ripensare a quella ragazzina caduta nelle mani di aguzzini. Torna con il ricordo alla sua infanzia e ai dolori che le sono stati inferti direttamente sulla sua pelle senza che nessuno intervenisse in suo favore. Aveva forza di volontà da vendere ma restava pur sempre una donna in un mondo destinato ad essere governato da uomini anche se questi ultimi non avevano un’oncia della sua decisione e del suo coraggio di sfidare tutto e tutti pur sapendo di essere nel torto. Particolare questo atteggiamento di Cersei che si intenerisce di fronte agli affronti subiti da Sansa e decide in un certo qual modo di prenderla sotto la sua ala protettrice, poiché il gesto di portarla via dalla sala del trono è rimasto impresso negli occhi di tutti coloro che erano presenti. Interessante inizio che stravolgerà la storia che conosciamo. A presto!

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