Ciao mia amichevole tesoro di quartiere!!
Approfitto di questo piovoso pomeriggio di ottobre per trascorrere un po’ di tempo insieme a te, Tony e Peter.
Devo ammettere che, quando ho letto che il signor Stark impedisce a suo figlio di rincontrare Parker, non so perché, ma il mio pensiero è andato dritto su mia madre. Non che mia madre mi abbia mai vietato di frequentare qualcuno in vita mia, ma, al contrario, mi ha obbligato a frequentare diverse persone per una svariata serie di motivi che variava da caso in caso. Ti dico solo che “Non puoi non invitare tizia al tuo compleanno” era all’ordine del giorno ogni volta che facevo la lista per la mia festa. Quindi, visto quanto ho sofferto io a dover frequentare persone perché mi venivano imposte, posso immaginare quanto possa soffrire Tony perché gli viene impedito di trascorrere il suo tempo con determinate persone.
Certo, se Peter fosse stato un delinquente che avrebbe potuto portarlo sulla cattiva strada, avremmo tutti concordato con il signor Stark di tenerlo lontano da suo figlio, ma usare come criterio la “classe sociale” di appartenenza per decidere le persone che con cui si possono o non possono fare amicizia è davvero incondivisibile (non penso che questa parola esista, ma spero rendi l’idea ahahaahaha)
Immagino che Tony abbia paura di aver perso l’occasione non solo di aver potuto conoscere meglio la sua anima gemella, ma soprattutto di conoscere un ragazzo più o meno della sua età, con il quale condivideva davvero molte passione e con cui, se non proprio l’amore, sarebbe potuta nascere una bellissima amicizia.
È davvero un peccato che suo padre non riesca ha vedere che suo figlio, più di oggetti costosi, ha bisogno di affetto e rapporti umani, soprattutto di frequentare persone della sua età e chiacchierare con loro di argomenti che non hanno nulla a che fare con lavoro e affari.
Il signor Stark si sente potente, ma fortunatamente il destino lo è ancora di più e, mentre un pomeriggio Tony passa con l’auto di fronte alla scuola, vede proprio Peter chiacchierare con un gruppetto di ragazzi.
Il giovane Parker sembra davvero molto stupito di vederlo lì, certo che fosse loro vietato incontrarsi. Non posso nemmeno immaginare come ci possa sentire dopo che ci è stato detto da qualcuno che non appartiene ad una classe sociale abbastanza elevata per poter frequentarsi con suo figlio, come non posso immaginare come si possa avere il coraggio di dirle certe cose.
Mi piace che Tony se ne frega altamente che suo padre lo sta aspettando per una riunione e, al contrario, decide di scendere dall’auto per poter trascorrere un po’ di tempo con Peter e i suoi amici.
Ned mi ha fatto davvero morire dalle risate perché mi ha ricordato tanto io e le miei amiche quando ci siamo ritrovate a qualche sessione di autografi con qualche attore che ci piaceva. Si vede proprio che gli sembra impossibile averlo proprio davanti ai suoi occhi e che è davvero gasatissimo di poterlo conoscere. Grazie al cielo Tony non è una persona che detesta tipi del genere, ma, anzi, si dimostra molto disponibile, dicendogli che può dargli del tuo e che risponderà a tutte le sue domande non appena avrà finito di parlare in privato con Peter. Mi è piaciuto molto quel “…non mi lascio mica sfuggire l’occasione di fare cose normali con gente normale!” perché l’ho trovato molto autentico: non si è presentato a una riunione con suo padre e sa che gli aspetta una bella strigliata una volta arrivato a casa, ma non gli interessa proprio perché lui ha bisogno di fare le cose che fanno tutti e con persone tranquille e che non hanno in mente solo modi per fare più soldi.
A quanto pare, il Stark padre non solo ha vietato a Peter di contattare anche Tony, ma di fare persino finta di non conoscerlo se, per caso, lo avesse mai incontrato per strada.
Devo ammettere che, durante la conversazione che i due ragazzi hanno, ho concordato con Peter in tutto quello che ha detto.
In primis, è veramente triste che, dopo tutto l’impegno che gli Stark ci hanno messo per trovare l’Anima Gemella di loro figlio in tutto il globo, hanno cancellato ogni traccia della cosa quando si sono resi conto che si trattava di un ragazzo non nella loro cerchia, come se bastasse solo il conto in banca a capire quanto vale veramente una persona.
In secondo luogo, comprendo perfettamente che lui voglia la sincerità da parte di Tony e che lui gli ammetta che vuole trascorre del tempo con lui sì per ribellarsi a suo padre, ma anche perché sente dentro il bisogno di conoscerlo meglio, cosa che sente anche lui.
Ho apprezzato tanto che lui non abbia deciso di pressare troppo Tony perché ammettesse i suoi veri sentimenti: comprende che la situazione per lui non è per nulla facile, che si sta mettendo contro suo padre e preferisce più “fargli da spalla” e fargli trascorrere un pomeriggio spensierato che non opprimerlo ancora di più.
Quella che invece non ci va molto leggera con lui è MJ. Comprendo perfettamente anche lei perché siamo sempre più portati a chiudere un occhio quando si tratta di noi stessi, ma è più difficile farlo quando vediamo che è una situazione che far stare male una persona a cui si vuole bene. Al contrario di Peter, lei mette davvero Tony sotto torchio. Di tutto quello che ha detto mi è piaciuto soprattutto quando dice che è un’ingiustizia non poter provare ad uscire con qualcuno per vedere se può nascere qualcosa perché è qualcosa che qualcuno ti vieta di fare e non si può solamente considerarlo come “qualcosa che può capitare” e, soprattutto, se è vero che vuole trascorrere del tempo con Peter solo perché è una persona “normale” e non perché ha provato qualcosa appena l’ha visto, da tutta l’impressione che lo sta usando.
Fortunatamente ci pensa Peter stesso a porre fine a quella conversazione, chiedendo ai due di smetterla con tutta quella storia e di cercare solamente di passare il loro tempo in modo spensierato.
La frase finale con la quale termini il capitolo ha un gusto davvero agrodolce “era certo che, a fine giornata, avrebbe dovuto fare i conti con il bisogno di vivere quella libertà per sempre, ma troppo consapevole di non averne il diritto” e spero davvero tanto che, invece, a fine storia, Tony comprende che lui ha il diritto di sentirsi libero e felice come tutti quanti e nessuno può fargli credere il contrario. Spero anche che, mano a mano che la sua conoscenza con Peter andrà avanti, riuscirà a dirgli a voce alta tutte quelle cose che fino ad adesso sono rimaste ancora dentro di lui.
Spero che il padre di Tony non si arrabbi troppo con lui, ma soprattutto che le sue parole non facciano solo danni.
Come diceva una vecchia canzone di Battisti, “lo scopriremo solo vivendo” e quindi non posso nasconderti che non vedo l’ora di poter leggere il proseguo.
Continua così perché sto davvero amando questa storia.
A prestissimo!
Un mega abbraccio mia amichevole Miryel di quartiere,
Jodie |