Recensioni per
Solo se balli con me
di Imperfectworld01

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/03/22, ore 00:09
Cap. 41:

Ciao carissima come stai?
Come al solito ci ho messo una vita per riuscire a leggere e mettermi in pari con i capitoli, ma ci sono riuscita. Sono stata anche fortunata perché è da un pò che non pubblichi; spero tu stia bene e che sia solo molto impegnata.
Detto questo, questo capitolo è stato molto interessante, anche se inizio a sentire la mancanza del biondino (mancanza che, come mi hai già annunciato, sentirò ancora per un pò).
Però, nonostante questo, penso di riuscire a compensare la mia voglia di rivedere Filippo con lo svelamento del segreto della mamma di Vittorio. Finalmente Nina ha avuto il coraggio di affrontare Vittorio e chiedergli dove si reca sistematicamente il martedì ogni due settimane. Vittorio non è sembrato affatto sorpreso da quell'interrogatorio di Nina: ho pensato che potesse avergli detto Filippo della curiosità di Nina o, più semplicemente, che Vittorio stesso si fosse accorto della curiosità di Nina, della ritrosia della ragazza a domandargli della mamma ed, al tempo stesso, la conosce così bene da sapere che Nina è intelligente, per cui si era accorta di queste sue temporanee sparizioni e sapeva che non sarebbe trascorso poi tanto tempo prima che la curiosità prendesse il sopravvento sulla discrezione e Nina gli chiedesse conto di questo suo segreto.
E credo anche che Vittorio, ormai, si fidi così tanto di Nina - che considera davvero una sorellina - per farle conoscere la verità sulla storia di sua mamma. Di sicuro la donna è viva ed io immagino sia "rinchiusa" in qualche luogo, magari non più presente a sé stessa. Se fosse semplicemente andata via, infatti, il papà di Vittorio avrebbe potuto divorziare e sposare la mamma di Nina. Cosa che, invece, sappiamo bene non poter fare.
La storia della mamma di Vittorio penso sia abbastanza dolorosa. Lui ed il padre, infatti, non ne parlano mai, e le tracce del suo passaggio sono state praticamente cancellate dalla loro casa, quasi come se fosse troppo doloroso persino il ricordo; e Vittorio, quando rientra a casa da quella giornata, è sempre apparso a Nina piuttosto turbato. Ma questo segreto sta per essere svelato ed io sono super curiosa.
In questo capitolo molto forte è stato il ruolo di Vittorio. Finalmente il ragazzo ha messo da parte quella cotta - assurda - che aveva per Monica ed ha aperto gli occhi su quanto sia speciale ed importante per lui Irene. I due sono veramente una bella coppia: Irene è dolce, ma anche intelligente e determinata; una ragazza speciale che ha saputo conquistarsi uno spazio nel cuore di Vittorio. Lui, finalmente, le ha confessato la verità: ossia che quando l'ha baciata lo ha fatto per baciare, e non perché avesse interesse per lei; e si è scusato, cosa che non aveva fatto mai fino a quel momento. Anche su questo Irene si è rivelata una meraviglia: lei non ha mai rinfacciato a Vittorio di averla trattata male, né ha preteso delle scuse; e, al tempo stesso, non si è arrabbiata più di tanto per quel comportamento di Vittorio, avendo lei stessa capito come stavano le cose di fronte al prolungato silenzio di Vittorio, che non l'aveva più cercata. E, però, Irene ha dato a Vittorio un punto di vista interessante: forse inconsciamente, Vittorio ha scelto proprio Irene per quel primo bacio ed il destino, poi, di fronte alla cecità di Vittorio, ci ha messo il suo zampino, facendogli rincontrare la ragazza. Che si è rivelata essere quella giusta per lui. E così, messa da parte la rabbia, e perdonati gli errori, Irene e Vittorio si sono ritrovati, facendo pace e mettendosi finalmente insieme.
Loro hanno avuto il loro lieto fine e Nina ne è felice, avendo fatto il tifo per la loro coppia.
Al tempo stesso, però, lei non può non pensare alla sua situazione personale.
Quelle parole di Vittorio l'hanno fatta riflettere: anche lei ha scelto Filippo in mezzo a tanti per dare quel famoso primo bacio; e non può fare a meno di chiedersi se, anche per lei, quella scelta sia stata del tutto casuale o, inconsciamente, le piacesse già Filippo e, semplicemente, il suo cuore abbia agito, senza aspettare la ragione o la consapevolezza di quel sentimento.
Un sentimento che spaventa troppo Nina. Lei è troppo segnata dalle mancanze della sua vita e dagli abbandoni che l'hanno costellata: alla ferita aperta dal padre, si è aggiunta quella inferta da Benedetta che è una mancanza per lei ancora troppo forte (basti pensare a quanto avrebbe voluto sua sorella accanto, che la aiutasse a farsi bella per quella sua cotta segreta). Nina crede che il suo atteggiamento abbia allontanato Filippo, e che lei non sia mai stata importante per lui; ed è certa di essere facilmente rimpiazzabile.
Questa sua paura non la porta a "lanciarsi", a vivere questa cotta con leggerezza; a buttarsi con fiducia in questo sentimento e, perchè no, magari riuscire ad avere il suo lieto fine. Nina è semplicemente terrorizzata all'idea di essere rifiutata e vuole solo che questa cotta le passi. Per questo sceglie di evitare Filippo, di non fare la strada con lui e di ignorarlo per quanto potrà nelle occasioni in cui sarà inevitabile incontrarsi.
In preda a queste paure Nina dimostra tutta la sua età, ed anche la sua fragilità; perchè lei gioca a fare la donna, ma è solo una ragazzina spaventata, che ha conosciuto solo il lato brutto dell'amore, come fonte di sofferenza; e non riesce a vedere anche le potenzialità felici di un amore. Nina, per me, è così cieca e spaventata che non riesca a vedere davanti a sé, e a capire che lei a Filippo è sempre piaciuta, da quel primo ballo che rifiutato. Un pò, visto come lo ha trattato, se lo merita di cuocere un pò nel suo brodo; però, al tempo stesso, è così piccola ed indifesa, preda di questo sentimento, che non posso che provare tenerezza per lei e confidare che abbia il suo lieto fine. Sono super curiosa anche su questo versante; anche perché al "lontano dagli occhi, lontano dal cuore" ci credo fino ad un certo punto: quando una persona ti è entrata dentro, non basta solo non vederlo per dimenticarlo. E poi Nina e Filippo hanno amici in comune, lui frequenta casa loro, per cui non passerà così tanto tempo prima che si rivedano.
Spero di sentirti presto, nel frattempo ti abbraccio e alla prossima

Recensore Master
02/03/22, ore 18:56
Cap. 40:

Eccomiiii, sono riuscita a recuperare in soli due giorni. La verità è che devo studiare ma non ho alcuna voglia, e quindi trovo tutte scuse per non farlo 😂😂 però sono delle belle scuse diciamo.
Mi sono resa conto, nel frattempo, di non averti mai salutato per bene, quindi mi auguro tu stia bene, anche se il periodo è quello che è, un po' per tutti.
Su questo capitolo ho parecchie cose da dire, è un po' in linea di continuazione con quello che già avevo accennato nella mia precedente recensione.
Nina si trova a dover fare i conti con l'uscita tra Vittorio e gli amici insieme alle sue amiche. E aver visto l'affiatamento ed il divertimento che si è creato le ha dato fastidio. Nina credeva di essere l'anello di congiunzione tra i due gruppi ma deve scontare il dato di fatto che, con lei o senza di lei, i due gruppi si stanno unendo. Ed ancora una volta finisce per mettersi a paragone con le sue amiche e a mettersi un gradino al di sotto: Nina non ha un carattere gioviale, aperto agli altri e facile da scardinare ma, al contrario, spesso è sgorbutica e se ne sta sulle sue. E questo la porta a rendersi conto che, nei rapporti umani, il suo modo di fare non va sempre bene, e che non ce nulla di male a lasciarsi andare, a ridere di più e farsi conoscere. Però, non è tutto come lo vede lei: ci sono persone che le sono legate, nonostante i suoi difetti. Penso a Vittorio e Irene, nonché (e soprattutto) a Filippo, e credo che anche gli altri, dei due gruppi, le vogliano bene ed apprezzino la sua compagnia. Nina è andata in crisi perché si è sentita esclusa da Vittorio. Tra i due c'è un legame molto stretto e, forse, Nina ha creduto di tipo esclusivo, una sorta di possessività nei suoi confronti. Si è sentita come se Vittorio non avesse piacere ad averla con sé quella sera, e preferisce la compagnia degli altri. È stata principalmente questa gelosia nei confronti del "fratello" ad averle fatto vivere così male tutta la situazione e prendersela più del dovuto.
La verità è che, ormai, Vittorio la considera così parte della sua vita che dà per scontato la sua presenza, per lui è quasi ovvio uscire insieme, andare insieme in giro o, più semplicemente, far serata. Non pensa di doverle fare un voto ufficiale, così come non credeva di farle così del male, solo perché ha organizzato una uscita senza di lei. Anzi, Vittorio dimostra ancora una volta quanto tenga a Nina: non solo sopporta le sue sfuriate ed il fatto che lei non sempre sia tenera per lui, ma sceglie il film pensando a Nina, credendo che quel film potesse piacerle, dato la sua passione per la danza. Insomma, Nina e Vittorio vivono insieme, si vedono ogni giorno e di momenti per stare insieme ce ne sono tantissimi, e Nina non deve preoccuparsi di perdere il suo migiore amico, solo perché lui ha delle altre amicizie. È stato questo che ha messo in difficoltà Nina: credeva, dentro di sé, che Vittorio si fosse stancato di lei, che non volesse più averci troppo a che fare e che, dunque, avrebbe perso il suo migliore amico. Ma così non è, e per fortuna Nina si è sfogata, ha detto a Vittorio il macigno che aveva sul cuore, permettendo a lui di rincuorarla e tranquillizzarla. Su di lei, sicuramente, ha influito l'abbandono della sorella; benché non lo abbia espressamente detto, penso io che Nina abbia vissuto questa sporta di distacco da parte di Vittorio esasperato perché è come se, dentro sdi se, avesse rivissuto l'abbandono di Benedetta. Tutti i punti fermi della sua vita - suo papà prima, e benedetta poi - l'hanno abbandonata, preferendo altre persone a lei, e questo ha contribuito ad influire sulla sua autostima, l'ha resa fragile ed insicura. Ed ogni volta che qualcuno ha un altro pensiero, si dedica a qualcosa di differente che non sia lei, Nina va in crisi, preparandosi forse ad un nuovo abbandono. Il suo passato è uno squarcio sul cuore, e per riuscire a superare queste paure ci vuole tempo, e non è nemmeno così sicuro che si riesca a guarire del tutto. Inconsciamente Nina ha equiparato Vittorio a Benedetta, e si è sentita trascurata dal primo, credendo fosse indice di un interesse più forte verso altre persone (Irene ad esempio). Ma così non è. Vittorio vuole veramente bene a Nina e non la lascerebbe mai così, perché per lui, evidentemente, l'amore è l'amicizia non sono esclusivo ma inclusivi, ed è bello arricchire i gruppi, conoscere persone e non escludere gli altri. Sicuramente, non escluderebbe mai Nina, che lui stesso considera una sorella.
Penso, anche, che Nina stia vivendo tutto in modo un po' esasperato per questi problemi di cuore che lei ha. Non riesce ad accettare questo sentimento per Filippo, mentalmente prova a negarlo con tutte le sue forze ma, questo innamoramento l'ha travolta. Filippo è diventato per Nina un pensiero costante, e la mente arriva sempre a lui, anche quando si sta parlando di tutt'altro.
Nina, al sentire che delle persone si sono picchiate per strada, perché ubriache, pensa immediatamente a Filippo, e le si stringe il cuore al pensiero che il biondino scene come questo le abbia viste, vissute in casa sua e sulla sua pelle. Così come ciò che le interessava era semplicemente sapere di Filippo e di come lui si fosse comportato quel sabato che lei non c'era; la sorprende, infatti, che nessuna delle sue amiche lo avesse mai nominato. Filippo - come le dice Irene - c'era ma era come se non ci fosse, taciturno ed assente, assorto nei suoi pensieri. Nina si chiede se Filippo stesse così per la sua assenza, rimpoverandosi subito dopo, perché probabilmente Filippo aveva ben altri pensieri più seri che preoccuparsi di lei. Io, un po', penso che sicuramente Filippo sia rimasto deluso dall'assenza di Nina; non escludo che il ragazzo potesse avere i suoi pensieri ma sono certe che se ci fosse stata Nina sarebbe stato più gioviale, la sua presenza l'avrebbe distolto da qualsiasi pensiero brutto.
Per Nina quel sabato sera rappresentava l'occasione per rivedere Filippo; anche se si è imposta di mettere a tacere il suo cuore ballerino, questo va per la sua strada, privo di controllo, e ha necessità di vederlo, di poterlo sfiorare, anche se gintamente per caso, e di sopportare anche le sue "battute", che la infastidiscono ma non più così tanto, e non più così realmente. Addirittura, e qui Nina si mostra in tutto il suo fragile entusiasmo, ha passato un intero pomeriggio a decidere cosa indossare solo per poter attirare l'attenzione di Filippo e farsi guardare da lui, e Nina questo non lo ha mai fatto, mai le è davvero importato cosa indossasse o come si pettinasse, credendo che queste fossero cose così superficiali e vuote. E forte è la delusione a sapere che il biondino non ci sarà, tanto che Nina si chiede che cosa sia andata a fare, un po' come se rivedere Filippo rappresentasse per lei la sola ragion d'essere di quella serata. Nina non è riuscita a farsi capace che Filippo non ci fosse ed ha più volte chiesto di lui, non riuscendo mai a sapere la ragione della sua assenza. La delusione così stampata sul suo volto che Irene se ne accorge, riuscendo a farle confessare i suoi sentimenti. Nina più volte è stata sul punto di confessare tutto ad Irene, ma non riusciva, perché ingenuamente credeva che se lo avesse tenuto per sé, avrebbe potuto far finta che quel sentimento non fosse reale. Ed invece, in quel momento, è così fragile e spaventata da quello che prova che sente il bisogno di liberarsi e dirlo ad Irene. Ed è così tenera e fragile nel descrivere quello che prova - batticuore, assenza di respiro, sorriso senza motivo - chiedendosi cosa sia. La descrizione di Irene è perfetta: una cotta grande come un aeroplano. Nina continua a voler fare la dura, ma Irene ha ragione: è bello essere innamorati, e bisogna buttarsi, sempre e comunque. Ma anche se Nina è bloccata quel sentimento le ha già offuscato la mente e fatto venir meno tutta la sua razionalità. Tanto è che addirittura si trova a ripensare a quel loro bacio, e per la prima volta lo fa con un cuore ben diverso e più emozionato.
Vedremo cosa accadrà, io aspetto il momento in cui Filippo riapparirà sulla scena, anche perché sono curiosa anche io di sapere perché non è uscito sabato
P. S. Ma quanto sono teneri Vittorio ed Irene. Sono contenta che il ragazzo le abbia dato una possibilità, che voglia conoscere e farsi conoscere da una ragazza vera, e non dall'immagine idealizzato che lui si era fatto di Monica. Ed Irene, dopo un primo momento di ripensamento, ora è di nuovo entusiasta di Vittorio, rendendosi conto che il ragazzo è proprio come se lo ricordava, proprio come della sera in cui si baciarono, e che quella mattina, da soli, lui era solo un po' imbarazzato ed impacciato. Ora lo vede tra i suoi amici, nei suoi interessi, più a suo agio e si rende conto che le piace proprio tanto. Non vuole illudersi, però, perché Vittorio l'ha ferita già una volta. Ma non può far a meno di cogliere i segnali, il fatto che Vittorio la cercasse, volesse parlare con lei. Ed è bello che Nina - di fronte ai timori della sua amica - abbia rotto quel patto che si era fatta da sola: è vero che non bisogna mai mettersi in mezzo, soprattutto quando entrambe le persone sono tue amiche, ma in questo caso è un intervento a fin di bene. Vittorio le ha promesso di essere veramente interessato ad Irene, e la ragazza ci sperava tanto, per cui era un peccato farla stare male, sapendo la verità. Li trovo carinissimi. E li vedo molto bene insieme.
Alla prossima, ti abbraccio

Recensore Master
02/03/22, ore 01:07
Cap. 39:

Ciao cara, sono un po' in ritardo rispetto alle pubblicazioni, ma cercherò di mettermi in pari.
Quetso capitolo è stato molto interessante per osservare poi da vicino il rapporto tra Nina e questo suo innamoramento. Proprio non vorrebbe essere innamorata ma, purtroppo per lei, è capitato. Perché l'amore, semplicemente, succede. Ed ora Nina può finalmente comprendere il significato delle parole che le aveva detto sua sorella Benedetta: non si può spiegare a parole quello che si prova dentro al cuore, né esistono delle ragioni logiche del perché una persona ti fa un certo effetto, diverso da quello che ti provocano altre persone.
Paradossalmente Nina ha un rapporto più stretto con Vittorio ed Irene, piuttosto che con Filippo. Ma i momenti con il biondino sono stati unici e speciali, in grado di far nascere in lei questo primo innamoramento. Tant'è che per Nina Filippo è diventato un pensiero costante, così come è solita ripercorrere con la mente tutti i momenti trascorsi con lui, rendendosi conto di quanto quei momenti siano stati tra i pochi in cui è stata veramente felice. Però Nina deve fare i conti con quelli che sono dei rimorsi e dei sensi di colpa: pensa che questi suoi sentimenti non avranno mai seguito perché lei stessa, con il suo caratteraccio, ha fatto scemare l'interesse che Filippo aveva per lei. Si chiede come sarebbe andata "se"; ma il se, secodno me, non esiste, un persona deve essere sempre sé stessa, pur con tutti i suoi difetti, perché è in quel modo che si deve piacere e farsi accettare dagli altri. Se Nina fosse stata più dolce, carina e disponibile, meno acida talvolta è più sorridente, non sarebbe stata Nina. Perché se in quel momento ha scelto di comportarsi in quel modo, è perché in quel momento le sembrava giusto così. E non deve rimpiangere nulla: se davvero non piacerà più a Filippo, pazienza, vorrà dire che il ragazzo non aveva un vero interesse (anche se, ne sono convinta, a Filippo Nina piace tantissimo, altrimenti non starebbe sempre lì a prenderla in giro o a farla arrabbiare, o comunque a sopportare le sue rispostacce ed i suoi malumori).
Nina é rimasta sola con i suoi pensieri, complice la febbre che l'ha abbattuta e le ha impedito di svolgere tutte quelle attività che le avrebbero permesso, nell'arco della giornata, di non pensare sempre a Filippo.
Un passaggio che mi ha colpito è quando Nina si chiede in che momento abbia iniziato a provare certe emozioni per Filippo. Anche questa è una domanda a cui non si ha risposta, perché non esiste un attimo preciso o un gesto in particolare che accende certi sentimenti, quelli sono già li dentro di noi; tutt'al più ci può essere un momento in cui li razionalizziamo e ce ne rendiamo conto.
In questa sua città per Filippo, finalmente, Moma torna ad essere una ragazzina di 15 anni, con le sue fragilità, i primi batticuore, con preoccupazioni più alla portata di una ragazza giovane, della sua età.
Oltremodo interessante è anche la parte relativa a quei due tizi che il giorno prima hanno seguito Nina per strada. Lei si sfoga con Vittorio, pensando di trovare quella comprensione che era lecito aspettarsi. Ed invece in questa conversazione tra i due fratelli abbiamo quello che è uno stereotipo molfo diffuso, e che segna la linea di demarcazione tra il corteggiamento ed importunare una donna.
Essere corteggiate e lusingate fa sicuramente piacere a tutte,nei limiti in cui noi stesse vogliamo essere oggetto di attenzioni altrui. Essere seguite per strada, o infastidite oltremodo, con prolungata insistenza malgrado un rifiuto, essere oggetto di battute sessiste o giudicate per il vestire, o il fatto che gli uomini pensino di poter fare di una donna ciò che vuole solo per come questa è vestita, o come parlava o il modo in cui ti guardava, beh quello invece è qualcosa che non solo infastidisce ma che, in alcuni casi, può anche portare una donna sola che passeggia per strada ad avere paura di chi può incontrare. Certo, anche qui, come in tutte le cose ci vuole moderazione: oggi ne sento di tutti tipi, ci sono dei comportamenti maschili che vengono esasperati, e che non hanno l'effetto di equiparare le donne agli uomini quanto, al contrario, di acuire le differenze. Il femminismo e tutte le rivendicazioni delle donne devono estendersi a ben altri campi di attenzione - dalla famiglia, alla scuola, passando per lo sport ed il lavoro - ma soprattutto penetrare nella cultura delle persone e nel loro normale modo di pensare, affinché sia chiaro che l'altra persone merita rispetto, ma non in quanto donna, ma proprio in quanto individuo.
Solo così possiamo pensare di raggiungere una piena equiparazione tra i due sessi. Senza però pretendere che le donne diventino uguali agli uomini. Delle differenze ci sono, e tali devono restare perché fanno parte della natura umana e della unicità di ciascun genere.
Ciò posto, mi è piaciuto molto in pensiero che Nina fa su Filippo: lei dice di non essere pronta per l'amore, e di avere ancora tante cose da scoprire di sé e degli altri. Ma la verità è che, anche su questo, nessuno può mai dirsi veramente preparato ad amare. L'amore è un sentimento così travolgente che non si può ingabbiare, ed anche quando cresci, fai esperienze, magari soffri anche, comunque, quando ti succede, ti travolge con la sua potenza, lasciandoti in balia della irrazionalità.
Nina - anche tramite le parole DI Vittorio - si accorge di come anche lei stessa, pur non volendolo, tante volte si sente inadeguata con Filippo, e più cerca di farsi vedere sicura di sé e padrona delle sue emozioni, più le capita di sbagliare, di non dire la cosa giusta, di non comportarsi come avrebbe dovuto. Per la prima volta Nina capisce Vittorio ed empatizza con quello che il giovane sta provando. Vittorio, per tanto tempo, è rimasto bloccato ad una cotta, per Monica, che lui ha molto idealizzato; ed ora si trova a dover fare i conti con una ragazza vera, Irene, che ha quel qualcosa di inspiegabile, che spinge Vittorio a volersi far conoscere, a provare a sua volta a conoscere quella ragazza. È il suo istinto a dirglielo, anche perché probabilmente si è accorto di piacere ad Irene, perché per la reazione emozionata della ragazza al solo fatto di sentire la sua voce si capisce. Pur di rivederla, Vittorio organizza una uscita tra i due gruppi.
Questo lascia un po' a bocca aperta Nina. Lei credeva di essere l'anello di congiunzione tra i due gruppi, l'elemento inprescindibile, senza il quale l'uno e l'altro gruppo di persone non avrebbero ragione di trascorrere del tempo insieme. Questo è per Nina un insegnamento importante: non esistono persone indispensabili. Di fondo, un pizzico di gelosia nei confronti sia della sua migliore amica Irene, che del suo migliore amico Vittorio; lei si sente un po' messa da parte da colui che ormai è un fratello. È come se, ancora una volta, si sentisse esclusa, non considerata, in una sola parola inadeguata. Ed - avendo un po' sbirciato l'altro capitolo - ho inteso che questo sarà un aspetto che verrà anizzato nel prossimo capitolo, e sono curiosa di sapere come risolveranno Nina e Vittorio. Anche perché il ragazzo non lo ha fatto con nessuna malizia, né voleva volutamente escludere Nina: io penso che fosse così preso dall'entusiasmo di poter uscire di nuovo dopo tanto tempo, e dal desiderio di rivedere Irene, che non ha pensato di fare un torto a Nina. Anche perché se sono tutti amici non c'è nulla di male, non cambia il significato ed il valore che ciascuno rapporto ha, isolatamente considerato.
Alla prossima, un abbraccio

Recensore Master
21/02/22, ore 01:01
Cap. 39:

Nina ha un bel caratterino anche da malata. Vittorio non lo sopporto proprio.
Chissà cosa succederà nei prossimi capitoli, sicuramente Filippo si è accorto di qualcosa e sta aspettando all'erta

Recensore Master
12/02/22, ore 13:09
Cap. 38:

Ciao carissima, bentrovata.
Questa storia un viaggio di Nina dentro sé stessa, alla scoperta del sentimento più inspiegabile del mondo: l'amore.
L'amore, quando lo provi, è una fonte di felicità inesauribile; ed è innegabile che quando finisce, quale che sia la causa, lascia sempre un vuoto ed una freddezza dentro, che però per fortuna non dura in eterno. Chi lo ha provato, lo sa bene. Ma Nina è solo una ragazzina che si trova a fronteggiare un sentimento che non conosce o, meglio, conosce solo negli aspetti più brutti e dolorosi: quell'amore che ha portato suo papà a lasciare la sua mamma, e che dopo ha spinto Benedetta a lasciare la casa e la famiglia.
Un sentimento da cui Nina ha cercato sempre di proteggersi, di tenerlo alla larga, e che invece l'ha colpita, e si è insinuato nel suo cuore, germogliando senza che lei se ne rendesse conto. Nina ha faticato non poco a comprendere quelle strane sensazioni che provava in compagnia di Filippo; poi, come un fulmine a ciel sereno, specchiandosi nei suoi occhi così limpidi, la consapevolezza di quel sentimento l'ha travolta. Nina si è innamorata di Filippo.
E non accetta questo sentimento. Si ripete nella sua testa i mille difetti che lei riscontra in Filippo, per poi rendersi conto che è tutto vano, perché nulla cambierà il modo in cui Nina si sente in sua compagnia. Si sente diversa Nina quando è con Filippo, però in un modo che le piace, tanto da voler trascorrere sempre più tempo con lui. E tante volte, in quel tempo, la sua mente è corsa al biondino, che ha occupato i suoi pensieri. In tante occasioni si è chiesta come stesse, cosa facesse e si è ritrovata a sperare di passarci un po' di tempo insieme, o che lui chiamasse per andare a stare da loro o fare un'uscita tutti insieme. Si rende conto della diversità di quel legame rispetto a quello con Irene e Vittorio: Nina ha fatto entrare tutti e 3, con gradualità, nel suo mondo, però Filippo non può essere equiparato a loro. Con il biondino, Nina si sente vulnerabile: tutte le sue convinzioni vengono messe in discussione, più di una volta si è sentita spalle al muro nel non saper come ribattere, si rende conto di essere stata contraddittoria tante volte nel dire di non sopportarlo e poi nello starci comunque accanto. Non le piace sentirsi così debole e vulnerabile, perché pensa di stare alla mercé di qualcuno e di dipendere da questa persona. Tanto che Nina, quel sentimento, lo vuole addirittura "uccidere" ; ma, purtroppo per lei - e lo scoprirà presto - i sentimenti non si possono soffocare così, non si può decidere di smettere di provarli solo perché ci si impone di farlo. L'amore ti travolge, quando meno te lo aspetti e tu ne sei in balia, il batticuore non si può fermare perché il cuore va per la sua strada.
Dall'altro lato, Nina inizia anche a provare il dispiacere per avere allontanato Filippo, il rimorso per aver soffocato l'interesse del biondino. Lui le ha detto di non essere interessato a lei e questo, ora, le fa male perché sa che la colpa è stata sua e del mondo in cui lo ha trattato all'inizio. Nina si scopre rammaricata nel rendersi conto che, se non fosse stato per la sua freddezza e durezza, le cose sarebbero andate diversamente; quello che le fa male è aver giudicato Filippo al primo impatto, senza dargli nessuna possibilità, quando poi, conoscendolo, ha finito per innamorarsi di lui. Ed invece Filippo, consocendo Nina, ha perso di interesse: questo è quello che pensa Nina ma io non credo affatto sia così. Filippo la sta portando piano piano verso di lui, perché ha capito che finché mostrava il suo interesse e provava a corteggiata, quella testa dura di Nina non avrebbe fatto altro che allontarsi e non fargli nessuna possibilità; per farsi conoscere per ciò che è davvero, Filippo ha dovuto fingere una indifferenza che non prova e, alla fine, penso abbia funzionato davvero e che lui sia parecchio sveglio e furbo. Io non penso affatto che Filippo non provi più interesse ma che, al contrario, se possibile, quell'interesse sia anche più forte di prima. Però, nella conversazione che hanno avuto su "Piccole donne" e nelle parole di Filippo ci ho voluto leggere anche un sottile messaggio verso Nina: assumendo per ipotesi che fosse vero il fatto che Jo e Laurie fossero veramente innamorati, ma Jo non se la sia sentita di dare una possibilità alla loro storia, Filippo le fa notare che Laurie ha poi sposato Amy e che amasse sinceramente la giovane. In un certo senso ci ho colto questo monito: Filippo ha voluto dire a Nina che Laurie ha aspettato Jo, ma quando lei non si è decisa, preferendo altre strade, lui poi ha lasciato perdere, finendo per innamorarsi di un'altra persona, ed il fatto che questa persona sia venuta dopo non significa che fosse solo un ripiego, ma un amore vero; ha voluto un po' dire a Nina di non fare troppo la preziosa, perché anche lui potrebbe stufarsi di aspettarla e scegliere altre strade.
Nina si sente così fragile da aver bisogno di rifugiarsi nel letto di Vittorio. Le manca tanto sua sorella Benedetta e, in questa serata in cui si sente così fragile, Nina ha bisogno di rifugiarsi tra le braccia di suo "fratello". Che la accoglie con affetto, anche se lei ha fatto di tutto per essere insopportabile oltre ogni modo. Vittorio c'è sempre per Nina, e la copre anche con sua sorella Benedetta: quest'ultima chiama tutti i giorni per parlare con Nina, ma lei è così arrabbiata con la sorella da volerla cancellare dalla sua vita. Nina non vuole perdonare Benedetta, perché non ha accettato la sua scelta d'amore per un altro, considerando la sua famiglia un "niente". Questa ferita è ancora troppo forte, brucia ancora tanto affinché Nina possa dare una apertura a sua sorella. Si sente abbandonata, lasciata sola in una stanza troppo grande per lei, e senza sua sorella che, pur nella loro diversità, ha sempre rappresentato un punto fermo per lei. Sono certa, però, che anche su questo Nina capirà: scoprendo ora anche lei cosa è l'amore, e le follie che si fanno per amore, magari riuscirà a dare una apertura a sua sorella, provare a ricucire quel legame; magari, proprio da Benedetta Nina può trovare quel conforto verso quel sentimento nuovo con cui deve fare i conti.
Nel frattempo Nina continua la sua vita normalmente, con la sua passione per la danza. Quando va a ballare, Nina è allegra ed entusiasta, si vede quanto le piaccia. Eppure, anche in quel momento, il pensiero torna a Filippo, a quando l'ha presa in giro per il suo poco equilibrio e alla prima volta che si sono visti, quando lei non ha voluto ballare con lui. Stanca e spassata, Nina vuole solo rifugiarsi in casa sua e riposare. E, però, un brutto incidente tarda il suo rientro: due uomini, per altro adulti, la molestano per strada, dimostrandosi insistenti e addirittura andandole dietro; solo con uno stratagemma Nina riesce a defilarsi e a tornare a casa sua, dimostrandosi ancora una volta sveglia e molto lucida. Qui si apre un tema molto interessante. Io non sono una fanatica o una femminista per forza, credo anzi che donne e uomini debbano mantenere la propria diversità; ed l'avere pari dignità e diritti, l'essere considerati alla pari non significa affatto che le donne devono comportarsi come gli uomini. Molto spesso, infatti, vedo donne troppo aggressive o che troppo si buttano via, sulla scusa di una pretesa autonomia che, a mio avviso, non si deve manifestare in questo modo. Detto questo, però, una donna deve essere libera di camminare per strada, di vestire come vuole, di uscire a qualsiasi ora ritenga opportuno, senza con questo dover essere importunata o infastidita da qualcuno. Ci sta il corteggiamento, per carità, ma quando una donna non presta il fianco ai tuoi approcci, devi stare al tuo posto senza dare fastidio. Specie poi se sei un adulto, e ti metti a fare lo stupido con una ragazzina, per altro anche spaventandola perché ti permetti di andarle dietro, in una strada buia. Dai sempre modo di riflettere su temi importanti nella tua storia che, di base, nasce come molto leggera ma, fino ad ora, ha toccato non pochi argomenti di grande interesse e di attualità. Nina, però, non deve commettere l'errore di generalizzare: quei due uomini sono stati degli animali, ma ciò non vuol dire che lo siano tutti; non deve, per questa brutta esperienza, privarsi dell'amore da parte di una ragazzo perbene, solo perché in giro ci sono degli individui inqualificabili.
Alla prossima, un abbraccio

Recensore Master
05/02/22, ore 12:16
Cap. 37:

Ciao mia cara, bentrovata.
Questo capitolo, lo confesso, se a te è piaciuto scriverlo, a me è piaciuto tanto leggerlo. Forse, è davvero uno dei capitoli più belli.
Questo primo "appuntamento" tra Nina e Filippo è andato esattamente come me lo immaginavo, in un continuo di prendersi in giro, arrabbiarsi, farsi battutine ed anche con alcuni momenti più seri e di maggiore impatto emotivo.
Te lo dico, io a quello che ha detto Filippo non credo affatto. Ha detto di aver voluto fare uno scherzo a Nina, e che lui veramente non sapesse che Vittorio non era a casa. Io penso che avesse detto la verità all'inizio, e che la seconda versione sia quella non vera. Ha cambiato rotta, forse per paura che Nina, orgogliosa come è, sentendosi ingannata veramente se ne tornasse a casa. Ma Filippo sapeva benissimo che Vittorio quel giorno non c'era. E la conferma, inavvertitamente, l'ha data dopo, quando ha detto a Nina di chiedere a Vittorio dove andasse, ogni due settimane, sempre lo stesso identico giorno. Filippo e Vittorio sono amici da una vita, praticamente due fratelli, e come avrebbe potuto dimenticare quella che è praticamente una ritualità nella vita del suo amico di sempre.
Un'osservazione però si impone su questo profilo. A Nina è rimasto il dubbio, non sa veramente quale delle due versioni datele da Filippo per quel loro pomeriggio insieme fosse la verità e quale no. Eppure, pur nel dubbio e benché il biondino si è preso gioco di lei in ogni caso, è comunque rimasta ed ha continuato la sua giornata in compagnia di Filippo. Lei, che è così diffidente con tutti quanti e che odia i raggiri, con Filippo ci casca sempre; una sorta di fiducia incondizionata, che la porta a cadere nei piccoli tranelli di Filippo, e a farsi lasciare spesso senza parole da lui. E davvero penso che le faccia piacere ricevere l'attenzione del biondino; ed essere stuzzicata da lui, che è così diverso da lei, indisponente, fastidioso e presentuoso. Ma quel modo di fare di Filippo rende Nina viva, e lei sta iniziando ad accorgersene. Del resto, lo aveva pensato stesso lei, in passato, che non avrebbe mai voluto qualcuno di identico a sé, perché si sarebbe annoiata.
io sono convinta che a Filippo continui a piacere Nina, ma la sta portando piano piano verso di lui, fingendo un'indifferenza che non prova. Ed ha capito che, alla fin fine, Nina si sta prendendo di lui, perché è vero che non ha dovuto pregarla per uscire con lui, e che in fine dei conti sopporta tutte le sue battutine e prese in giro.
È stato un pomeriggio un po' frizzante, come solo due adolescenti possono essere. Questo tour di Milano è stato interessante, ci sono stata una sola volta per cui non la ricordo benissimo ed è stato un piacere rivisitarla attraverso il percorso fatto da Nina e Filippo. Filippo è un ragazzo particolare anche lui, non gli piace il Duomo, perché probabilmente è la meta di tutti, il luogo in cui tutti quanti vanno e lui lo trova banale per questo; cerca la particolarità nelle cose meno ricercate, come la piccola piazza in cui ha portato Nina, e quel gioco dei pilastri attraverso cui comunicare. Alla fine, essendo lui in questo modo, è per questo che gli piace Nina: lei non è una ragazza come tutte quante, è scontrosa fino all'inverosimile, e molto dura, ma quella è solo una maschera perché dietro c'è molto altro che Nina fa vedere solo a poche selezionate persone; e lui è affascinato dal fatto che sia diversa da tutte le altre, una conquista non facile, una ragazza che è bella nella sua semplicità e nelle sue spigolature, intelligente e dalla buona parlantina, che si infervora per portare avanti le sue idee, ma anche molto buona e gentile (quando vuole) e abbastanza matura, nei limiti della sua età, da saper ascoltare e dare dei giusti consigli.
Un po' mi aspettavo che Nina avrebbe condiviso con Filippo la verità su suo papà. Si è fidata, ancora una volta, ed ha aperto il suo cuore, rivelando una verità dolorosa per lei. Trovarsi fuori a quella rosticceria, che ha rappresentato uno dei pochi momenti felici che lei ricorda con suo papà, e sua sorella Benedetta - le due persone che hanno preferito l'amore di terzi, rispetto a quello per lei - ha reso Nina emotivamente fragile, e lei ha scelto di condividere una parte di sé con Filippo. E lui è stato in grado di ascoltare, di capire il suo malessere, di non dire frasi inutili o di circostanza, ma ha fatto la sola cosa che una persona vorrebbe quando sta sopportando un dolore: essere circondata da dalle braccia che ti sorreggono, ti stringono e ti danno calore, un po' come a dire ci sono io per te, a dividere il peso ed il dolore che porti dietro. E chi più di Filippo può capirla, proprio lui che un padre lo ha, ma forse preferirebbe non averlo.
Nina ha riposto di nuovo fiducia in Filippo, chiedendogli di non dire nulla a Vittorio. Ha capito quanto lui sia leale, in generale e non solo verso Vittorio, e ha scelto di chiedere a lui, quali tasti toccare per poter condividere con Vittorio la verità su sua mamma (cosa che, a questo punto, penso accadrà presto). E Filippo, senza tradire la fiducia del suo amico di sempre, ha dato a Nina la chiave di lettura per poter portare Vittorio ad aprirsi con lei.
Ho molto apprezzato il parallelismo tra Nina e Jo di Piccole Donne. Questo racconto della prima mediato attraverso la protagonista femminile del racconto l'ho trovato geniale. Ti confesso di non aver mai letto Piccole Donne (ahimè), però sono comunque riuscita a seguire tutto per bene, e a capire le sovrapposizioni tra le due protagoniste femminili. Nina si è nascosta dietro l'immagine di Jo, per celare quella che è una verità a cui è riuscita ad arrivare, specchiandosi negli occhi limpidi di Filippo. Nina rifiuta l'amore nell'idea che sia un'inutile perdita di tempo, un qualcosa che può ferire e può allontanare dai proprio obiettivi e dai propri sogni, crede di essere una donna forte, autonoma ed indipendente, e mette davanti la costruzione di sé e della propria carriera, prima dell'amore, senza capire che una cosa non esclude l'altra. La verità è che quelle sono tutte scuse, perché Nina ha paura di affrontare la realtà, ovvero che si sta innamorando di Filippo, con cui le piace trascorrere il tempo, da cui le piace ricevere attenzioni, con cui le piace avere un contatto fisico più ravvicinato, sentendo il suo cuore fare degli strani battiti, e per cui si preoccupa non poco (si pensi a tutta la vicenda del padre di Filippo, al fatto che il pensiero sia corso più volte al biondino in quei giorni chiedendosi come stesse, o anche al fatto che si preoccupa del perché non sia andato a scuola). Nina ha paura di rischiare, di restare scottata da quell'amore che tante sofferenze ha portato nella sua vita, ma certe cose sono incontrollabili, ingovernabili e non dipendono dal nostro controllo. L'amore è un rischio, sempre e bisogna avere il coraggio di rischiare, altrimenti si corre il rischio di perdere il treno. Le persone, del resto, non sono insostituibili, e se tergiversi troppo chi ami potrebbe incontrare qualcun altro e innamorarsene, perché non è detto che chi viene dopo sia sempre una scelta di ripiego, ma anzi potrebbe rivelarsi l'amore giusto, perché ha il coraggio di rischiare.
Sono molto curiosa di vedere che impatto avrà su Nina la presa di consapevolezza che anche lei sta scoprendo cosa sia l'amore, e con la persona che mai avrebbe creduto possibile. Alla prossima

Recensore Master
05/02/22, ore 00:49
Cap. 37:

Ciao, ci sono sempre e ho letto tutto fin qui.
Bello questo capitolo dove i sentimenti di Nina si intrecciano con quelli del libro di Piccole donne e precisamente con il personaggio di Jo.
E la capisco perché anch'io ci rimasi molto male da ragazzina quando scoprii leggendo che Jo non sposava Laurie ma il professore! Ma poi da adulta ho rivalutato la sua scelta e mi trovo d'accordo con le parole di Filippo.
Che brava sei stata a fare questi collegamenti e paragoni tra Nina e Jo! Ottima idea
A presto
Francy

Recensore Master
30/01/22, ore 02:39

Ciao, ti chiedo ancora un volta scusa per i miei ritardi ma, finalmente, sono riuscita a mettermi in pari e leggere tutto. E per praticità farò una sola recensione riguardante quest'ultimo capitolo e quello precedente, anche perché sono strettamente connessi tra di loro.
La fuga di Benedetta, come era prevedibile, ha lasciato dietro di sé molto dolore.
La mamma delle due ragazze si sente di aver fallito, non comprende le ragioni della scema della figlia e si chiede dove abbia sbagliato, in cosa non sia stata in grado. La verità è che una risposta a questa domanda non esiste: non si nasce genitori ed è il mestiere più difficile del mondo, lo si impara giorno dopo giorno, attraverso anche tanti errori. E, molto spesso, i figli sono forse troppo duri con i genitori, e talvolta anche un po' irriconoscenti. La mamma ha fatto tutto quel che ha potuto per le sue figlie, ha cercato di dar loro quanto poteva, anche mettendo in stand by la sua felicità per lungo tempo, quindi non deve rimproverarsi di nulla. Vedere la madre così distrutta, se possibile, fa aumentare la rabbia di Nina, perché pensa che sua madre non si meritasse quel dolore, che Benedetta sia solo una sciocca, insulsa e patetica, ed anche una vigliacca ed egoista. La verità è che Nina è profondamente ferita dalle parole della sorella, dal sentirsi definire un "niente", e reagisce nel solo modo che conosce per difendersi: alzando la maschera dell'indifferenza e affermando a gran voce che a lei, di Benedetta, non importa nulla. Si autoconvince di stare bene e di non sentirne la mancanza, ma non è affatto così, perché Nina l'assenza della sorella la sente fortemente e la rabbia che prova è dovuta esattamente a questo.
La verità è che Benedetta è stata, agli occhi di Nina, esattamente come il loro papà. Anche la sorella, come il aodre anni addietro, ha scelto l'amore per una terza persona, mettendo davanti a loro, che sono la sua famiglia. E se il dolore per il papà è stato forte, ma comunque più contenuto, perché la sua essenza è una costante nella vita di Nina, l'abbandono di Benedetta è stato per lei un vero tradimento. Anche se non sempre andavano d'accordo, Benedetta c'è sempre stata, è in tutti i ricordi di Nina e, a suo modo, è stata il suo punto di riferimento, pur nella loro diversità. Loro tre sono state, per molto tempo, sole contro il mondo ed ora vedere anche la sorella, dopo il padre, voltare loro le spalle è stato unp strappo troppo forte per Nina, che non pensa potrà mai perdonare Benedetta. A nulla sono valse le parole della sorella, impresse nella lettera che ha lasciato prima di partire. Pur nei proclami dell'immenso amore che prova per la sua mamma e sua sorella, Nina non sente di credere a quelle parole, pensa che siano solo frasi di circostanza, dette per rincuorare la madre e lei, e per sentirsi meno in colpa e ripulirsi la coscienza; ma Nina non può dimenticare la freddezza con cui la sorella l'ha trattata, ed il fatto che abbia definito lei e sua mamma come un niente".
Sulla fuga di Benedetta io sono divisa a metà, e forse il mio pensiero potrà sembrare poco coerente. La verità è che la mamma aveva tutto il diritto, legittimamente, di rifarsi una vita, dopo anni di solitudine. Però, ha sradicato le sue figlie dalla loro città e dalla loro vita, ormai grandi e con una vita a Torino, Benedetta più di Nina. E l'amore ti fa fare follie e ti fa anche lasciare tutto, pur di stare con quella persona. Alla fine Benedetta andrà dai nonni, rivedrà il suo amore ed i suoi amici e continuerà la scuola, prendendo il diploma come la mamma voleva. E tuttavia io non tanto condivido la sua scelta, ma solo per un motivo. Il suo fidanzato Maurizio le vorrà anche bene, ma quando si è trattato di una eventualità di una gravidanza non mi è sembrato reagire come una persona abbastanza matura. Alla fine Benedetta ha mollato la sua famiglia dall'oggi al domani, a soli 18 anni, credendo di sapere davvero cosa sia l'amore, e dicendo di non poter vivere senza Maurizio. Io credo, per esperienza personale, che non bisogna mai adagiarsi troppo su una persona, ma coltivare la propria indipendenza, e riuscire a vivere oltre quella persona, cosa che Benedetta, nonostante gli insegnamenti di sua madre, non è riuscita a fare. Dopo quanto accaduto tra i suoi genitori, lei proprio non avrebbe dovuto comportarsi così, ma pensare prima a crescere come donna e solo dopo come compagna di vita di qualcuno. E poi il modo in cui lo ha fatto non mi è piaciuto proprio: a 18 anni ed un giorno ha preso la valigia ed è andata via, di notte, senza che nessuno al vedesse e senza dire prima cosa voleva fare. La maggiore età non è qualcosa solo di anagrafico e Benedetta, in tutta onestà, non mi è sembrata poi così matura.
Nina, di fronte a questo accadimento, si è chiusa a riccio, come suo solito, ed ha scelto di non condividere i suoi pensieri ed il suo dispiacere con nessuno, né con Vittorio né con Irene (cosa che ha molto insospettito quest'ultimo, che ha visto Nina, ancira una volta, fare un passo indietro nel loro rapporto di amicizia e non fidarsi abbastanza di lei).
Molto interessante anche tutto il segreto sulla vita di Claudio e Vittorio. La mamma di Nina ha escluso la possibilità di un futuro matrimonio con Claudio, dicendo che non i due non possono sposarsi. E immagino che questo sia legato alla mamma di Vittorio, così come sempre alla donna saranno da ricondursi le fughe sporadiche di Vittorio, di cui nessuno vuol parlare. Sono molto curiosa in tutta onestà di conoscere la storia, ed immagino che anche Vittorio abbia le sue sofferenze, benché cerchi sempre di mostrarsi allegro e vivace. Forse da un lato la riflessione che Nina fa di sé stessa non è così sbagliata: lei non è molto aperta come persona, si tiene spesso dentro le cose e non può pretendere che gli altri si aprano con lei; per di più, è spesso dura e poco empatica, per cui gli altri preferiscono non confidarsi con lei, non riuscendo a trovare evidentemente quel calore di cui hanno bisogno. È un aspetto su cui Nina deve lavorare.
Interessanti sviluppi, invece, sul fronte "amore".
Il rapporto tra Nina e Filippo sta evolvendo, così come stanno sempre di più cambiando i sentimenti che lei prova per il biondino, anche se preferisce sempre ignorare quello che sente e non indagare su quello che prova. Il libro che lui le ha regalato lei lo ha letteralmente divorato in una notte, e si è rispecchiata in una delle protagoniste - Jo - riuscendo anche a capire il perché Filippo avesse pensato a quel libro proproo per lei. E magari così avrà capito che il biondino la consosce meglio di quanto lei stessa pensa.
Di sicuro, ora Nina ha molto più piacere di trascorrere il suo tempo con Filippo; per altro, quando anche lui non c'è, lei pensiero su di lui lo rivolge sempre. E quando lui le chiede di uscire, a lei spunta naturalmente un sorriso, una reazione istintiva ma dettata dal fatto che lei aveva gran voglia di fare quella uscita con lui e starci un po' insieme. E quanto quella uscita non sia con un semplice amico si capisce anche dalla preoccupazione di Nina per il suo aspetto, per il non aver lavato i capelli, per i brufoli o per il suo colorito troppo chiaro; tutte cose che prima non le interessavano, e che invece ora la fanno star male, probabilmente non solo per la sua insicurezza legata al corpo che cambia ed alla adolescenza, ma anche perché non voleva esser brutta nella sua uscita con Filippo. Quando lo vede, osservare quel volto che ancora porta i segni della violenza subita provoca un malessere in Nina e poi una fra de rabbia, perché quando qualcuno fa del male ad una persona a cui vuoi bene, è l'istinto di protezione che ti fa reagire con la rabbia e la voglia di prendere quel qualcuno a calci. Però, quando Filippo le dà un bacio sulla guancia, quella rabbia passa, e Nina si sente finalmente bene, come serena. Ora cerca sempre di più il contatto fisico con Filippo, cosa che prima non aveva mai fatto; ed è felice che lui abbia ascoltato il suo consiglio di cercarsi un lavoro, perché Nina voleva veramente aiutarlo. Certo, non mancano mai i loro battibecchi, che sono sempre divertenti. Ed è interessante la considerazione di Nina sul suo rapporto con Filippo: lui non è un amico, ma nemmeno un semplice conoscente; lui sta nel mezzo, nel senso che è speciale ed unico per lei, che ancira deve ben capire che tipo di rapporto stia nascendo.
Alla fine, Filippo sapeva benissimo che Vittorio non era in casa e si è recato lo stesso sotto al palazzo, perché secondo me sperava proprio di convincere Nina ad uscire con lui. E vedremo come Nina reagirà a questa dichiarazione, che sicuramente l'ha sorpresa e spiazzata.
Alla prossima e a presto, un abbraccio

Recensore Master
23/01/22, ore 23:39
Cap. 35:

Ciao, è stato bello poter leggere la lettera di Benedetta, ha spiegato e chiarito il perché del suo gesto. Mi piacciono nei romanzi le parti epistolari come mi è piaciuto qui e anche nel capitolo scorso il riferimento a Piccole donne, libro a me caro.
A presto
Francy

Recensore Master
19/01/22, ore 01:42
Cap. 34:

Ciao carissima, bentrovata.
Perdona il colossale ritardo ma, ormai, non ho più una vita e ritagliarmi dei momenti per me sta diventando una utopia. Ho visto che hai aggiornato ancora, e recupererò l'altro capitolo quanto prima, nel frattempo però voglio lasciarti una recensione anche a questo capitolo, perché è stato emotivamente molto forte.
La prima parte mi ha dato l'idea della c d. quiete prima della tempesta. E devo dire che hai costruito benissimo il capitolo, secondo un bel sali scendi, fino poi al tragico epilogo.
Questo capitolo è stato prevalentemente incentrato sul rapporto tra Nina e Benedetta, tra sorella maggiore e la sorellina più piccola. Per quanto il loro sia sempre stato un rapporto conflittuale, anche a causa di caratteri diversi e di gusti dissimili, Benedetta rappresenta per Nina, insieme a sua madre, un punto di riferimento essenziale; loro costituiscono il nocciolo duro della sua famiglia perché, prima di Claudio e di Vittorio, le 3 donne sono state sempre sole contro il mondo.
E devo dire che è stato molto carino l'approccio tra sorelle. Nina è una adolescente, che sta crescendo e vede il suo corpo cambiare e quasi non si riconosce; ma è una donna e, come tutte le donne, guarda sempre agli altri, sminuendosi di conseguenza, credendo sempre di essere, in qualsiasi aspetto, "meno" delle altre. Forse Benedetta deve aver percepito il suo disagio e la sua insicurezza, perché per la prima volta le ha dato dei consigli affinché Nina potesse piacere a sé stessa. Però, c'è stato anche un ulteriore momento molto intimo tra le due, quello relativo all'amore. Nina ha fatto a Benedetta una domanda, a cui in realtà non c'è risposta, ovvero come si fa a capire se qualcuno è quello giusto. E devo dire che è una domanda a cui non si può rispondere razionalmente, perché quando è in gioco il cuore ed i sentimenti nulla può avere più la benché minima razionalità. Però la risposta di Benedetta la sottoscrivo totalmente, perché è quello che penso anche io: quando ero una ragazzina alle prese con le prime cotte adolescenziali credevo che fosse amore quando sentivi quello stato di agitazione da farfalle nello stomaco; nulla di più sbagliato perché è amore, e la persona è quella giusta quando sei tranquilla nell'essere semplicemente te stessa.
Nina, ad oggi, ancora non può ben capire, perché l'amore puoi capirlo soltanto una volta che lo hai vissuto sulla tua pelle. Però, si chiede da dove le sia uscita quella domanda, proprio a lei che di trovarsi una persona non interessa affatto; ma al contempo Nina evita anche di approfondire le ragioni che l'hanno portata a chiedere questo alla sorella perché ogni volta che si tratta di affrontare quello che lei stessa prova preferisce chiudersi a riccio. Credo che Nina, forse inconsciamente, stia iniziando a percepire che qualcosa nel suo cuore sta cambiando. Basti semplicemente pensare a quello che le accade ultimamente quando è in compagnia di Filippo; e a proposito di questo, non è riuscita a staccarsi da quel libro in nessun modo: sicuramente è stata coinvolta dal racconto, che è molto bello e per chi è amante della lettura i libri devono essere divorati (vedi me che faccio le ore piccole, pur di leggere le storie che mi piacciono),; e tuttavia penso anche che l'attaccamento a questo libro derivasse anche dalla persona che glielo ha regalato ed alla curiosità di sapere il perché quel libro fosse stato pensato apposta per lei.
La serata in pizzeria è stata, per Nina, una autentica novità, un elemento di alterità rispetto alla quotidianità della loro vita. Ed, in un certo senso, ha dato l'immagine di una allegra famiglia, felice ed unita, ed ha fatto dimenticare a Nina quello che, solo il giorno prima, è accaduto con il fatto di suo papà.
Ma la tempesta è subito arrivata, ed ha travolto Nina in pieno. Avevi seminato diversi indizi nel corso della storia ma non credevo che Benedetta potesse davvero fare un gesto così brutto alla sua famiglia. Appena ha compiuto i 18 anni, ha preso la sua valigia ed è andata via, nel cuore della notte, senza salutare nessuno.
Nina, per pura casualità, l'ha colta in fragrante e ne è venuto fuori un duro scontro tra le due sorelle. Lo dico in tutta onestà: per amore si fanno tantissime cose, perché quando il cuore parte, lo ribadisco, non c'è ragione. Ma sono forse abbastanza disillusa da dire, a voce alta, che non sceglierei mai un ragazzo per la mia famiglia; quest'ultima non mi abbonderebbe mai, di un fidanzato non potrei dire altrettanto. Benedetta, invece, ha scelto l'amore di Maurizio, ed ha deciso di tornare a Torino, perché Milano non è casa sua.
Per Nina è stata una enorme delusione ed un grande dolore, e per diverse ragioni. In primo luogo per le modalità scelte da Benedetta: fuggire via come una ladra, in piena notte. Ed anche per il tempismo: giusto il tempo di raggiungere la maggiore età, per poi andare via da tutti quanti. E, in ultimo, per le parole dire che Benedetta le ha rivolto: ha detto che lei, a Milano, non ha "niente", qualificando in questi termini Nina e la mamma. Questo è stato per Nina uno strappo fortissimo e credo che acuisca il dolore anche relativamente alla vicenda di suo papà. Già quest'ultimo ha abbandonato Nina, reputandola un nulla in sostanza; lo stesso sta facendo Benedetta. Esenbrata veramente fragile Nina, perché in fondo lei ha bisogno di sua sorella, non vuole perdere anche lei, ma nulla è servito a far desistere Benedetta dai suoi propositi. Non dico che per quest'ultima sia stato semplice: vedere il dolore di Nina, le sue lacrime ed ascoltare quelle parole piene di amore ed anche di disperazione, l'ha commossa ma l'amore per Maurizio ha prevalso su tutto. Io spero che non se ne penta un giorno. Nina ha detto che la mamma non perdonerebbe mai Vendetta per questa fuga; in realtà, come lei stessa ammette dentro di sé, è la stessa Nina che, forse, non perdonerà mai la sorella per essersene andata ed aver dato alla sua famiglia un valore inferiore allo zero.
È stata una scena molto forte. Nina non insegue la sorella, la lascia andare via, è crolla a terra a piangere, come una persona sconfitta, rassegnata e dilaniata. Una sorta di rassegnazione che si trasforma in una negazione quando, al mattino dopo, Nina crede di aver semolofente sognato: in un certo senso quando le cose sono brutte si preferisce fingere che non siano mai accadute, è un meccanismo inconscio della mente che serve da protezione. Ma quell'ipotetico sogno di tramuta in realtà guardando negli occhi pieni di lacrime di sua mamma.
Molto bello questo capitolo e a presto, un abbraccio

Recensore Master
08/01/22, ore 02:00
Cap. 33:

Ciao carissima bentrovata. Non scusarti per il ritardo nella pubblicazione: sono state giornate di festa, e in ogni caso ognuno ha la sua vita, per cui stare sempre dietro alle storie, alle pubblicazioni ed al sito non è semplice. E poi sei tornata con questo capitolo stupendo, molto profondo e ricco di sentimenti interiori e riflessioni profonde della giovane Nina. Mi è piaciuta questa divisione in 3 parti del capitolo, che affronta poi i 3 mondi principali di Nina: l'amicizia, l'amore (e qui parlo del biondino, si proprio di lui) e la famiglia.
Per la prima volta in vita sua Nina sta sperimentando cose che prima ignorava.
Nina ha finalmente un'amica, una di quelle che desideri incontrare tutta la vita e che quando incontri non vuoi più perdere. Irene è una di quelle amiche che sa salvarti una giornata, e forse l'intera vita. Con Irene, Nina ha potuto sperimentare la spensieratezza che dovrebbero essere proprio della sua giovane età: con Irene hanno ballato tutto il pomeriggio, e chiacchierato, riso e spettegolato tutta la notte. E Nina aveva bisogno di questo, in una delle giornate più brutte della sua vita. Ma non ha trovato solo il divertimento e la leggerezza in Irene; ha trovato anche una persona che ha saputo accarezzare le sue ferite, stringerla in un abbraccio, asciugare le sue lacrime: parlando con Irene, Nina ha tirato fuori il magone che aveva dentro, ha trovato qualcuno che la accogliesse e la aiutasse. E Nina, così, ha capito che non per forza tutti i pesi del mondo devono gravati sulle spalle da solo, ma che qualche volta puoi anche condividere il peso con un'altra persona. Nina è molto diffidente di suo, e ha sempre creduto che a nessuno importi niente di lei e dei suoi problemi, ma così in realtà non è, perché Irene è solo una delle tante persone che vuole bene e tiene a Nina, come piano piano sta scoprendo lei stessa.
Tra queste persone c'è la sua famiglia. Benedetta e la sua mamma sono la sua colonna portante, i pilastri della vita di Nina. Entrambe le hanno nascosto quella verità per proteggerla, e capisco il perché di questa scelta: Nina ha idealizzato il suo papà in tutti quegli anni, raccontandosi una possibile realtà alternativa per giustificare anni di silenzi ed assenze. E loro due glielo hanno fatto credere, per non spezzare il suo cuore, come è spezzato il loro. Benedetta non ha perdonato suo papà, e mai lo farà, perché ha visto la sua mamma stare veramente tanto male. Sapere che l'uomo con cui hai costruito una famiglia ti ha sempre tradito è desolante, ancor di più è scoprire che ha addirittura un'altra famiglia, degli altri figli, in alternativa a te. È non solo un dolore profondo per la delusione, ma anche una terribile umiliazione come donna. La mamma di Nina ha tutta la mia stima e comprensione: lei ci ha provato fino in fondo a far funzionare le cose, e lo ha fatto per le sue figlie, che tanto amavano il loro papà, per dare loro la parvenza di una famiglia. Ci ha provato fino a quando ha potuto, e poi ha scelto di continuare da sola la sua vita; e sola triste e spenta lo è stata per tanto tempo, fino a che un uomo non ha saputo far breccia nel suo cuore, guadagnarsi la sua fiducia e un posto nella vita sue e delle sue figlie, per cui lei ha dato tutto. A volte i figli sono un po' troppo severi con i genitori, egoisti ed ingiusti: Nina (ed anche Benedetta, sicuramente) ha più volte accusato la mamma di non essere stata presente, di aver portate via prima di Milano quando erano piccole, ed ora da Torino per tornare di nuovo in una città dice non avevano nulla, solo per il suo egoismo. Ed invece ora Nina vede molto chiaramente tutto, e non può che sentirsi fortunata ad avere una mamma così.
Certo, anche se da una parte è sollevata di aver saputo la verità ed aver messo al posto giusto il tassello mancante, quel magone non va via. Perché quel senso di abbandono non può sparire dall'oggi al domani, così come il sapere che tuo papà ti ha praticamente dimenticato, sostituendo te e Benedetta con le sue altre figlie. E quella mancanza è radicata nel cuore di Nina, come si capisce dalla malinconia che la coglie quando vede la famiglia della sua amica Irene: non può non essere genuinamente invidiosa di quella famiglia così unita e legata, in cui papà e figlia condividono anche le stesse passioni, specie quella sulla musica. Qualcosa che Nina non ha mai avuto, e mai avrà, sebbene nel suo cuore lo desideri. Mi piace, però, guardare l'altro lato della medaglia: io penso che la famiglia la riempi con tutte le persone che ti vogliono bene, al di là del legame di sangue; ed, in ogni caso, Nina ha la sua mamma e Benedetta, nonché Vittorio e suo papà Claudio che, benché non abbiano con loro legami di sangue, le trattano con affetto e rispetto: per Claudia, la mamma di Nina è speciale e per lei si è rimesso in gioco, anche se immagino che anche lui abbia avuto il suo passato doloroso; e Vittorio vuole veramente bene a Nina, e la considera la sua sorellina, un membro della famiglia.
Non penso, però, che la questione "papà" sia del tutto chiusa per Nina, ma penso che qualche altra cosa ancora accadrà.
Fronte "amore". Capitolo dopo capitolo sono sempre più convinta che, nel suo cuore, Nina abbia una cotta bella forte per quel biondino, anche se si ostina a negarlo, prima di tutto a sé stessa. Rivedere Filippo le ha fatto piacere sicuramente, perché nei giorni in cui non si sono visti lei comunque ci ha pensato. Tuttavia, vederlo nelle condizioni in cui stava ha provocato non poco dolore a Nina. Filippo deve aver avuto qualche altra discussione con suo papà, che lo ha pestato di brutto, e quei simegni sul volto del ragazzo hanno dato a Nina la prova tangibile dell'inferno che lui vive ogni giorno. E le ha fatto male, perché quando vedi qualcuno a cui vuoi bene che sta male, soffre ed è in pericolo il cuore si stringe in una morsa; così come le provo tremore il fatto che Filippo si sia "nascosto" in soffitta, per sfuggire a suo papà, ma ciò che la trafigge è la tranquillità con cui Filippo ha pronunciato quelle parole, a riprova di quanto un simile accadimento appartenga alla sua quotidianità e sia così abituato da non fargli più specie. Si vede, però, nei momenti in cui si assenta con la mente che lui soffre tanto la sua realtà, e vorrebbe tanto avere una vita più semplice. Nina e Filippo, sia pur in modo differente, condividono lo stesso vuoto relativamente alla figura paterna, e mi chiedo se avranno modo di confrontarsi su questo, e condividere i rispettivi dolori; più che altro mi chiedo se Nina condividerà il suo dolore con Filippo, perché il biondino la sua storia gliela ha raccontata.
Credo, in ogni caso, che Nina abbia apprezzato moltissimo il regalo di Filippo. Il biondino la ascolta davvero quando lei parla, gli ha raccontato di quanto ami leggere, e lui le ha regalato non solo un libro, ma anche un particolare libro, pensato apposta per lei, che per altro appartiene alla sua famiglia, e quindi è anche un ricordo. E quel regalo per Nina, Filippo lo ha preso quando era in soffitta a nascondersi dalle botte di suo papà; ed è incredibile che in un momento così, di sconforto per il ragazzo, lui abbia pensato a Nina e a qualcosa per renderla felice e fare un po' pace dopo la discussione della volta precedente. Nina, per la prima volta, è rimasta davvero spiazzata e senza parole, quel regalo le ha riempito il cuore, l'ha piacevolmente sorpresa sapere quanto Filippo ascolti ciò che dice; ed avrebbe voluto, per la prima volta, ringraziarlo non solo a parole, ma in un modo che lei stessa non sapeva (o preferirà non) spiegarsi; e quando Filippo è andato via, Nina avrebbe segretamente voluto che restasse un po' di più.
Non vedo l'ora di leggere il seguito di questa storia, che diventa sempre più profonda ed interessante. A presto

Recensore Master
30/12/21, ore 19:15
Cap. 32:

Ciao, bentrovata.... Perdona il ritardo ma questi giorni di "festa" sono stati più impegnativi di quanto avrei immaginato.
A proposito di questo, mi auguro tu abbia trascorso un buon Natale e ti faccio tanti auguri, in anticipo, di un felice e sereno anno nuovo.
Detto questo, per il 24 dicembre ti sei conservata un capitolo bello tosto.
Finalmente, Nina ha fatto il grande passo e si è presentata a casa di suo padre. Ho trovato veramente molto dolce il fatto che ricordasse così bene i luoghi della sua infanzia; pur essendo solo una bambina, quelle strade e quei palazzi le erano così tanto familiari, da ricordare tutto subito, con quella tenerezza di chi, in un certo senso, ci ha lasciato il cuore. Addirittura ricordava perfettamente anche il maggiolino del suo vicino.
Purtroppo, l'incontro con suo papà non c'è stato davvero ma Nina ha scoperto la sua vita comunque ed ha avuto le risposte che voleva. Anzi, forse ha saputo anche più di quanto avrebbe voluto, e quella verità - che le è stata sbattuta in faccia da paia di occhi così simili ai suoi, eredità del padre - l'ha sconvolta perché non se l'aspettava e ferita oltre l'immaginabile.
Alla fine, la risposta all'assenza del padre era più semplice di quanto si potesse immaginare. Il padre non ha mai cercato le figlie perché, semplicemente, una sua famiglia alternativa l'aveva già; un po' come se stando con le nuove figlie potesse dimenticare di averne messe al mondo altre, cosa che mi dispiace dire capita spesso (C'è posta per te, docet). Certo, sapere che questa famiglia alternativa in parte esisteva già prima è stata una vera doccia gelata. La prima altra figlia di suo papà è più piccola di Benedetta, ma più grande di Nina, il che vuol dire che suo papà ha avuto una vita parallela, due famiglie ed alla fine ha scelto l'altra famiglia, abbandonando lei, sua mamma e Benedetta.
Un po' mi dispiace che Nina non abbia affrontato di persona suo padre. E mi chiedo se questa parte della sua vita sia chiusa davvero.
Certo, la delusione è stata così forte, così come il dolore, che per la prima volta Nina si è mostrata in tutta la sua fragilità. Finalmente, direi. Nina ha abbandonato quella corazza che per tanto tempo si è ostinata a portare, e ha capito che il mondo e le sue difficoltà non sempre devono essere affrontate da sole. Che non vi sta nulla di male nel chiedere aiuto quando si sta cadendo a pezzi, e che tra le braccia di una amica fidata si può trovare il conforto sperato.
Ed è stato così. In questo suo momento di grande fragilità, Nina si è rivolta alla sua unica vera amica. Per la prima volta ha permesso ad Irene di vedere la vera Nina, ha permesso alla sua amica di essere la sua spalla, di raccoglierne le lacrime,la sua amarezza ed il suo sfogo. Per la prima volta Nina si è fidata e non è stata delusa. Perché Irene l'ha ascoltata, abbracciata e le è stata accanto, come ha potuto, perché una situazione così è ben più grande di quanto una ragazzina di 15 anni possa realmente essere in grado di affrontare; però c'è stata e questo era l'importante. L'invito a cena e dormire a casa sua è stato un gesto di affetto e gentilezza da parte di Irene, ma dietro nasconde anche la volontà della giovane di creare un rapporto di amicizia ancora più stretto con Nina. Credo che anche Irene non abbia avuto mai davvero tante amiche, e il rapporto con Nina è un legame fatto di semplicità, di pelle e di feeling immediato, in cui ci sta una innata complicità; e, allo stesso tempo, dopo un momento di così grande amarezza e difficoltà, una serata tra amiche, a ridere e scherzare in leggerezza, è quello che ci vuole.
La frase finale che Nina rivolge alla sua mamma credo sia emblematica del sentimento che Nina prova. Il padre è stato il grande assente della sua vita, e lei ne ha sempre sofferto; e credo che comunque, anche ora che sa la verità, sempre ne soffrirà. Sarebbe ipocrita pensare che, dall'oggi al domani, quell'uomo sparirà dalla mente e dal cuore di Nina; la ragazza è delusa ed arrabbiata, tanto da pensare che suo padre non merita nessuna lacrima più. Ma dentro di sé, comunque, quel senso di abbandono non andrà mai via, perché comunque resta il fatto che suo padre ha scelto altre figlie, ed ha abbandonato lei e Benedetta. Ed anche Nina e Benedetta, al pari della altre due, sono ugualmente figlie e avrebbero avuto bisogno di lui. Però, se anche le manca un padre, Nina ha avuto la fortuna di avere al suo fianco la migliore delle madri. Una mamma che ha fatto il doppio ruolo, da madre e da padre, ed ha cresciuto le sue figlie da sola, con dignità e senza mai buttarsi giù, ma facendosi forza, sacrificando la sua stessa vita ed, in un certo senso, anche il tempo con le figlie, per far crescere le due ragazze senza far mancare loro nulla. Ma soprattutto, ha insegnato alle figlie a non dipendere da nessuno, a conservare la sua dignità, a non farsi umiliare e schiacciare da nessuno, ma a curare la propria cultura, cercarsi un lavoro, essere autonome e credere in loro stesse. Pur nella sua severità, la mamma ha dato alle figlie una guida importante e tanto amore. E, sicuramente, con una madre così accanto, nulla può veramente mancarti.
A presto mia cara, un abbraccio

Recensore Master
16/12/21, ore 02:02
Cap. 31:

Ciao, eccomi come promesso. Sono riuscita a recuperare e a gustarmi entrambi i capitoli, oltre a lasciarti una meritata recensione.
Quetso capitolo è stato veramente fresco e leggero, un tuffo nella vita da adolescente di Nina che, nel frattempo, affronta quel passaggio inevitabile dall'essere bambina al diventare donna.
Nell'accompagnare Benedetta alla visita, Nina ha mostrato grande maturità: aveva promesso di aiutare la sorella e supportarla in un momento di grande difficoltà per lei, e ha mantenuto la sua promessa fino in fondo, benché la visita, nel suo complesso, l'abbia imbarazzata e la voglia di scappare via fosse piuttosto allettante. In questa circostanza Nina si è mostrata molto più matura di Benedetta: si è informata, ha studiato come si facessero realmente i bambini capendo che il problema della sorella fosse ben diverso da una gravidanza e ha fatto la sola cosa saggia, quella di rivolgersi ad uno specialista. E quella dottoressa è stata davvero molto brava, mettendo Benedetta a suo agio, spiegandole passo passo cosa stavano facendo e dandole la diagnosi, con a essa cura. Noi donne dobbiamo sopportare tutti questi problemi legati al nostro apparato riproduttivo, abbracciamoci questa croce e un po' di pazienza. E anche sul versante terapia da seguire, Benedetta mi è sembrata un po' infantile e superficiale: insomma, la pillola non fa mai piacere prenderla, però se è necessaria la salute viene prima di tutto, e la sola preoccupazione di Benedetta era non ingrassare e non fare la cellulite. A porre fine a qualsiasi rimostranza l'intervento della mamma (anche qui su sollecitazione di Nina), che, pur restando comprensibilmente male per quel segreto tacito, non ha reagito come mi sarei aspettata.
Nelle settimane che sono seguire, Nina ha dato prova di grande crescita: si è messa sotto con lo studio, recuperando la sua insufficienza in greco, ha aiutato in casa, litigato meno. Guadagnandosi così non solo il perdono definitivo da parte della mamma e la liberazione da quella punizione - che direi essere durata un bel po' - ma anche un bel premio: l'iscrizione al corso di danza.
Nina è una ragazza piena di energia, che ha grande bisogno di movimento, e la danza è una sua grande passione. L'impatto non è stato dei migliori: essere la persona nuova che arriva in un gruppo in cui gli equilibri sono già saldamente prestabiliti non è mai facile; e sempre succede di sentirsi giudicare prima ancora di aver avuto la possibilità di farsi conoscere. Nel confronto con le altre e soprattutto guardandosi allo specchio, Nina ha potuto vedere l'evoluzione che il suo corpo ha avuto e che le era passato inosservato: le sue forme stanno pian piano acquisendo femminilità e pienezza, facendole abbandonare le fattezze della bambina che è stata per prepararsi ad un corpo da donna. Un corpo che, forse, non sarà perfetto come vorrebbe, che è oggetto di sguardi e critiche da parte, in primis, delle altre ragazze ma che deve imparare ad accettare per stare bene con sé stessa.
Per fortuna, però, Nina non si è fatta scoraggiare da una iniziale ritrosia nei suoi confronti e non ha alzato subito un muro di difesa, conversando con le sue compagne di danza e riuscendo ad integrarsi, anche grazie al l'atteggiamento delle altre, che è stato piuttosto inclusivo.
Mi è piaciuto molto questo passaggio così leggero e frizzante, come è un po' l'adolescenza nel suo complesso.
In mezzo a tanta leggerezza, però, anche un momento personale e profondamente intimo di Nina. La ragazza sente la mancanza del suo papà ed è decisa più che mai a volerlo incontrare: ha preso una decisione forte, quella di volerlo vedere di persona, senza limitarsi ad una telefonata in cui le parole sicuramente le verrebbero a mancare. Ed è decisa a farlo il prima possibile, ed ha già organizzato tutto. Il momento in cui Nina ripensa a quando, da bambina, si addormentava sul divano ed il suo papà la metteva a letto, è stato veramente dolce: per tutte le ragazze, il papà è il principe azzurro, il primo vero uomo, quello che ti dà la misura di ciò che un domani vorrai accanto a te, l'unico che ti tratterà davvero come se fossi il più prezioso dei gioielli. Quella mancanza per Nina è insopportabile e lei ha bisogno di sapere.
Mi chiedo solo se, tutto questo, lo affronterà davvero da sola. E sono veramente curiosa di sapere come andrà questo momento padre e figlia, quando ci sarà.
P.s. Nina dice tanto di non sopportare Filippo ma poi, gira che ti rigira, il biondino è sempre nei suoi pensieri. Il passaggio su di lui mi ha colpito: da quella conversazione tenuta al mattino, in cui si sono scontrati come al solito, non si sono più visti, e Nina considera questo come una liberazione; salvo poi dire che spera lui stia bene. Il che, in un certo senso, stride davvero: se non le importasse nulla di Filippo, cosa le dovrebbe interessare come il ragazzo stia? Ed è anche un po' un modo per dire, sottolimente, che vorrebbe vederlo (almeno secondo me).
A presto, un abbraccio

Recensore Master
14/12/21, ore 15:38
Cap. 30:

Ciao carissima, so che la volta scorsa mi hai detto di non scusarmi per le recensioni, ma stavolta non posso farne a meno: mi dispiace veramente tantissimo di non essere riuscita a commentare, prima dell'arrivo del capitolo nuovo. Ho la storia tra le seguite e so che hai aggiornato, e io nemmeno il capitolo precedente sono riuscita a leggere. Quindi mi sono ritagliata un attimo di tempo per recuperare il vecchio, in attesa di poter leggere il capitolo nuovo quanto prima.
Quindi, eccomi qui.
Questo capitolo è stato veramente interessante sotto tanti aspetti.
Primo tra tutti sottoscrivo tutto quello che ha detto Nina. La scuola ti insegna tante cose, si fa la storia a partire dagli anni prima di Cristo, e poi non si insegna nulla della storia moderna e contemporanea. Si studiano i latini e la letteratura classica (che per carità ha la sua importanza perché è la base della nostra cultura e della nostra lingua) e non si studia anche un po' di autori contemporanei. Ma soprattutto non si insegna nulla di educazione civile, sessuale e un po' di diritto, che sono la base della nostra vita quotidiana. Quando si esce dalle scuole si può sapere a memoria Dante ma non si sa nulla di come funziona il mondo, e questo è un grande problema, soprattutto perché tante volte non si riesce nemmeno a gestire i rapporti sociali, le interazioni (anche tramite social) e, in particolare, non si sa ben gestire la vita di tutti i giorni, cose semplici che appartengono alla quotidianità di ognuno di loro. Il mondo è cambiato, ma la scuola e - tante volte nemmeno la cultura generale, dalla tv alla radio, ai social fino alle famiglie - sono rimaste ferme al passato. Il mondo corre veloce, e si resta ancora indietro. Nelle scuole non si parla affatto di sesso, di corpo che cambia, di adolescenza, e molte volte si incontra un muro anche nei genitori, che non sanno quasi mai come affrontare questi discorsi. C'è ancora un forte tabù, quasi come se fosse un reato, quando invece sarebbe importantissimo sapere come funzioniamo "Noi" nella nostra totalità, in quanto saperlo da una voce esperta eviterebbe di mettersi su internet a cercare le cose in autonomia facendo tante volte delle congetture e di eviterebbero tanti guai. Perché, allo stato attuale, ancora oggi ci sta tanta ignoranza su questi aspetti.
Detto questo, Nina è una ragazza che ha davvero molta voglia di crescere, e spesso mette in panni dell'adulto, pur essendo ancora una ragazzina. Fa bene a volersi informare per il futuro, ma rimane comunque una bambina sorto tanti aspetti. Primo tra tutti il suo modo di approcciarsi con le persone. Nina è molto buona ed è una ragazza per bene, ma quando si sente attaccata, aggredisce: questo suo modo di fare non è affatto maturo, ma molto infantile ed, in più, finisce il più delle volte per ferire le persone intorno a lei. Lo ha fatto con Filippo, in tempi non sospetti, ed ora anche con Benedetta.
Al tempo stesso Nina è terribilmente chiusa, non si apre con nessuno, può conversare di tutto e di tutti, dare grandi consigli, ma di sé stessa non parla mai. E questo suo modo di fare non le consente di creare dei rapporti solidi ed intimi, perché Nina cerca sempre di tenere un certo distacco, quasi come se stesse parlando di altri anche quando riferisce qualcosa di sé. Ho molto apprezzato che Irene le abbia fatto questo appunto: Irene è una vera sorpresa, mi sembrava una ragazzina così timida ed insicura ed invece ha un grande carattere, e con una infinita dolcezza ha fatto comprendere a Nina un errore che lei di frequente fa, e che la fa soffrire. Perché Irene vorrebbe un rapporto più stretto, più profondo e avverte sempre questa distanza da parte di Nina. Ed, in un certo senso, Nina ha metabolizzato e fatte proprie queste parole di Irene; lei stessa riconosce di avere questo grande difetto, e di dover crescere anche su questo aspetto, soprattutto perché anche lei vorrebbe instaurare con Irene un rapporto più sincero e profondo.
Il discorso Filippo è il vero tasto dolente di Nina. La verità è che la giovane non sa bene cosa prova; il suo negare le sensazioni che prova accanto al biondino non è solo per negare ad oltranza agli altri qualcosa che, agli occhi di tutti è praticamente evidente, ma è per negarlo prima di tutto a sé stessa. Perché Nina ancora non sa cosa prova, non è riuscita a capire nulla di quello che sta sentendo. Però, questo discorso con Irene mi ha fatto molto riflettere. Nina ha detto di aver bisogno di tempo per aprirsi, che anche con Vittorio è andata molto piano; però, con Filippo lei si è aperta e anche molto, con lui si intrattiene a parlare fino a perdere la cognizione del tempo, quel loro modo di scherzare la innervosisce ma stuzzica è diverte al tempo stesso. Insomma, con Filippo Nina mi sembra sé stessa molto più che con altre persone. E poi, come ha detto Irene, Filippo è spesso nei suoi pensieri, e basta nominarlo che Nina si imbarazza terribilmente.
Altro tasto dolente per Nina è il suo papà. Benedetta le ha detto cose oggettive, che la stessa Nina sa: 8 anni che sono andate via, e in quel tempo il padre non le ha mai cercate, non ha mai fatto nulla per loro, benché separarsi da una moglie non vuol dire affatto allontanarsi anche dalle proprie figlie. E Nina queste cose le sa già, ma nonostante questo sentirle le ha fatto terribilmente male.
Nina non riuscirà mai davvero ad andare avanti, se non chiarisce questo modo irrisolto della sua vita. Si è talmente abituata all'assenza del padre, che aveva dimenticato quanto lui le mancasse. E, pur sapendo che dovrebbe essere il padre a cercare lei, lei è stanca di aspettare e vuole andare lei da lui e sapere dalla sua viva voce il perché di tutti quegli anni di assenza.
Benedetta, su questo, è stata molto categorica. Per lei suo papà non esiste più e non ha nessuna intenzione di rivederlo. Lascia sottointendere delle cose Benedetta, di quando vivevano ancora tutti e 4 insieme e fa capire che la vita insieme a lui non era affatto belle, per colpa dell'uomo. Nina questo non lo ricorda, perché era troppo piccola, e Benedetta crede sia meglio che non lo cerchi, perché quello che vedrà e saprà potrebbe farla stare ancora più male. Ma io, su questo, sono più d'accordo con Nina: credo che sia meglio una brutta verità, che una bella bugia; e piuttosto che restare nell'ignoto, è meglio affrontare di petto la situazione e sapere cosa si cela dietro a questa storia.
Al prossimo capitolo (quanto prima spero di gustarmelo ben bene).

Recensore Master
09/12/21, ore 15:10
Cap. 30:

Ciao, eccomi tornata a commentare!
Molto belli i dialoghi tra le due sorelle, Nina e Benedetta. Si percepisce un rapporto in evoluzione, per Benedetta Nina è sempre stata una sorella minore, considerata la piccolina e basta. Ora sta diventando una confidente soprattutto in questo periodo così complicato.
Sai descrivere bene le situazioni e i sentimenti dei protagonisti, complimenti!
Al prossimo capitolo
Francy

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