Sì, lo so che sono in un ritardo indecoroso, indegno, vergognoso, ed aggiungiamo anche orripilante, sull’Abuso Edilizio – per tacer del resto. E so anche che, a quest’ora e dopo una giornata infinita di esami e rogne – versione nostrana di Messico e nuvole – il mio cervellino è più in pappa del solito. La mia tastiera, poi, sembra volermi concedere solo un accento su tre. Quindi, insomma, mi scuso in anticipo per la pochezza di questo pensierino che ti lascio stasera; e mi scuso per il ritardo e per il resto. Ma, guardando al lato positivo della vita – con Brian, dalla cima del Golgota, ça va sans dire– almeno non inizio già accumulando ritardo anche qui.
E mi prendo tutte le responsabilità del caso. E sì, sarà pure bastato poco, pochissimo – great minds etc. etc. – ma, se le braci covano sotto la cenere e c’è nell’aria una promessa di capretto glacé, ti pare che non venga a soffiarci sopra? Perché dopo aver svolto i miei doveri di voce della ragione per trentacinque secondi circa, con assai poca convinzione, io mi armo di stantuffo. Con amici così… dirai tu; ma d’altronde abbiamo gli amici che ci meritiamo. Più o meno. Lo scaricabarile è una filosofia di vita, una forma d’arte, ed uno sport olimpionico, variante (ig)nobile del ping-pong.
Tu sai già quello che penso dei tuoi personaggi, così vividi da rimanere impressi anche ad una rimbambita di proporzioni cosmiche come la sottoscritta, a distanza di anni – vide Maman Louise, che riempie la scena e mi riempie il cuore. E tu sai anche quello che penso della costruzione della vicenda che stai intavolando. Così come sai che la portata principale sul menù a me fa venir freddo all’anima; e mi bloccherebbe la digestione a priori, ma ci sei tu ai fornelli, dunque mi sfrego le manine, dispongo il bavaglio, ed attendo con l’acquolina in bocca.
E mi pregusto anche il signor Vattelappesca, che come contorno non guasta mai!
Tutti ad arricchire le fila del Lato Oscuro, dunque! Con tanto di plaisir d’amour, che è un bell’ upgrade sui cookie. E, sì, poi gli chagrin sono tutti al giro vita e probabilmente, a smaltirli, ci metterò il resto dei miei giorni; ma ne sarà valsa la pena.
Vorrei poter dire lo stesso della combo spuntino-goccettino di mezzanotte che sto per andare a ingurgitare. Stasera abbiamo un rye alla mescita e non sono sicura della tua opinione in merito (sono una pessima amica!). In compenso, però, sono sicura che nella credenza della vergogna ci sia una bottiglia di sbobba dolciastra con cui trinciare in compagnia.
P.S. Domandina a margine. Io sono indietro sulla vita e sull’universo mondo. E sono rincitrullita. E mi perdo pezzi. Ed ho una lista di cose tue da leggere che sto recuperando troppo lentamente. Ma “Kanon & AJ”? Qual è? E soprattutto, a prescindere, perché non è qui sotto ai mie occhietti miopi, nella sua finestrella deputata, a rallegrarmi la serata accompagnata dal goccetto della buonanotte? (Recensione modificata il 27/01/2021 - 12:27 am) |