E che capolinea! 
Anche io sono convinta che entrambi riusciranno a raggiungere un certo equilibrio - un poì di pioggia un po' di sole un po' di sereno variabile - così come penso sia giustissimo raccontare delle piccole grandi tragedie che si innestano in ognuno di noi quando affrontiamo questi "viaggi" così imprevedibili.

Laurelle, cosa dire. È stato così bello fare il biglietto e ripercorrere questo viaggio con una consapevolezza nuova. Grazie di aver condiviso questa raccolta, e di tutto ciò che hai deciso di inserirvi all'interno. Grazie, semplicemente, e puoi immaginare il resto
(Recensione modificata il 14/03/2022 - 06:54 pm)

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Mi stai facendo innamorare di Kuroo in una maniera che non ritenevo nemmeno possibile. 

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Volevo dire qualcosa ma mi limito a ripercorrere mentalmente le sacre parole di Vienne :D 
Quei sei mesi ritornano sempre.
Tsukki è sttao bravissimo ad uscire da tutti i binari; ce ne sono alcuni che, però, in taluni casi, sono troppo difificli da valicare - e poi ce la si fa. Che bellezza che bellezza che bellezza 

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Parlare di binari e parlarne così: la storia parla da sola ma ogni pezzo merita un complimento diverso, per la cura e l'attenzione e la bravura. E per il fatto che si intravedono piccoli pezzi di te all'interno del racconto. 
"Sulla ghiaia dei binari corre una linea doppia di profilati in acciaio, i pezzi sono stati assemblati per farlo arrivare prima a Sendai, per riportarlo a casa entro l’ora di cena. Sono stati messi in quel modo per non tardare e rimanere fedele ai patti precedentemente concordati."
Comunque a noi non piacciono i binari allineati o le cose che seguono uno schema preciso, quindi iniziamo a sbordare ead andare fuori binario e fuori focus e fuori margine. Grande Tsukki <3

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Dopo aver creato la perfettza caratterizzazione di Tsukki in una manciata di frasi, passimo a quella di Kuroo! Che dire: è quel giusto mix tra consapevolmente figo ed anche incredibilmente inconsapevole quando si tratta della propria crush - lo hai dipinto alla perfezione. Aggiungo: grande Kuroo go get the boy 

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Fin dalla prima volta che ho posato gli occhi su questa sceonda parte della raccolta, ho pensato e ripensato ad una sola frase: "Una stronzata che faceva acqua da tutte le parti." È una frase che urla Tsukishima Kei da ogni singolo poro; la fermezza e le idee precise e razionali, l'irrazionale ed imprevedibile che entra nel quotidiano e ti fa fare cose che non ti saresti mai aspettato. In una manciata di parole ci rendi un quadro di Tsukki che è semplicemente... realistico, suo - tuo, nostro (plurale maiestatis di tutti i perfezionisti logici in balia dei sentimenti). Che bellezza questa raccolta. Continua e continua a comunicarmi sempre così tanto. Che bellezza. Grazie <3

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mi sono già espressa e ti ho già tampinata in privato sulla raccolta, ma volevo ribadire di nuovo il concetto: mi hai convertita definitivamente alla kurotsuki, ora sei contenta??? EH?!?! (e pure a EFP, prima o poi ci prenderò la mano, parola di scout LOOL)
la prima drabble mi aveva stregata, per me è una piccola grande poesia su di loro
con il primo capitolo avevi già tutta la mia attenzione, poi è stata una escalation fino all'ultima parola (lo sai che quell'immagine della valigia leggera mi ha strappato ma che uno, duemila sorrisi)
con "Solo" mi hai tirato un cazzotto allo stomaco ma con "Quello Shinkansen delle 19:02" mi hai abbracciata forte
il mio preferito resta "Sereno Variabile", lí c'è uno Tsukishima più adulto ma ancora molto fragile... lo sai che lo amo, ma quando ne parli tu lo amo ancora di più *_*
ok, ho detto tutto? forse sì forse no ahahahha 

Laurelle, non so che altro dirti, veramente, che viaggio che ci hai fatto fare T_T

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Io posso solo ringraziarti per questo viaggio tra Tokyo e Sandai, ma soprattutto tra le emozioni. Mi hai dato i brividi, mi hai fatto piangere e sorridere, mi hai fatto sperare e piangere ancora. I personaggi sono resi perfettamente, tanto nelle loro caratteristiche più lampanti, quanto in quelle che di solito si nascondono sotto la superficie. Complimenti davvero per aver creato questa storia incredibile ed emozionante.

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Laura come sempre leggere i tuoi scritti è travolgente. In tutta questa raccolta si sentono i sentimenti che provano i protagonisti e li hai fatti sentire come se mi appartenesssero.
Il calore di casa, come porto sicuro dove poter sempre tornare invade l'animo. Grazie davvero

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Mi sono chiesta a che punto della tua narrazione sarebbe stato piu’ rappresentativo, per me, lasciarti un messaggio.
Ho scelto questo capitolo.
L’ho scelto perché vorrei dire a Kei che ha ragione da vendere quando intuisce che ce ne saranno altri mille di quei “solo sei mesi”, ma ha torto marcio quando pensa che questo possa dipendere dal fatto che ha “solo” diciott’anni.
Per fortuna o purtroppo certi nodi non si sciolgono “solo” con lacrime o compleanni, ma rimangono li’, a stringere sempre la gola. A volte fino a farci mancare l’aria, a volte solo un lieve pizzicore in fondo alla lingua. In ogni caso, sintomo ingombrante di un amore inevitabile.

Credo che, al di là dei personaggi, tu abbia davvero saputo rendere in maniera concreta, quasi fisica, i concetti di assenza e presenza. Non lontananza e prossimità in senso strettamente materiale,ma paura e sollievo dell’anima.
Lo trovo davvero il tuo pezzo meglio riuscito.
Grazie.
(Recensione modificata il 25/02/2022 - 11:29 am)

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