Recensioni per
Angeli di carta di giornale
di Milly_Sunshine
Il bar! Le poche volte che la domenica mattina la moglie “mi porta” al supermercato, affollatissimo, faccio anch’io considerazioni del tipo “invece di andare in chiesa”. Devo prenderlo in considerazione il bar: un tavolino come finestra sul mondo, libero da carrelli che non riescono a passare, spese pesanti e stipendi leggeri. |
Ciaooooooooo! |
Enrico…Continuo a rimanere distaccato nei suoi confronti. "Si rendeva conto di accontentarsi con poco". Eppure assilla Carolina di domande sull'altro e sui rapporti di lei con Vincenzo. Come sempre punta sull'apparire più che sull'essere sincero. Nasconde il fatto di aver rivisto Olimpia, nasconde la presenza di un figlio. Non è mai troppo spontaneo, come se camminasse sui carboni ardenti ma non volesse mostrare che soffre. Probabilmente è solo profondamente insicuro. Avrebbe bisogno di svuotare il sacco sul suo passato per liberarsene e riacquistare fiducia in se stesso. |
Ciaoooooooooooo! |
Trovo giusta la scelta di aver sviluppato il capitolo senza sottostare alla regola della doppia narrazione. E’ sempre noioso dover sottostare a schemi fissi, e poi vengono presentate nuove persone che vogliono il loro peso: la madre di Vincenzo, Damiano Rossini, o tal Maurizio Melegari, il salvatore di Giovanna. |
Ciaoooooooooo! |
Ciaoooooooooo! |
Ciaooooooooo! |
Ciaooooooooooo! |
Ciaoooooooooo! |
Dettagli… Rimango affascinato dalla ricchezza e profondità di dettagli che hai infilato in questa storia. Non tanto quelli esterni, che sono abituato ad apprezzare nelle migliori pagine scritte - oggetti, ambienti, paesaggi, tratti del viso e portamenti - quanto quelli interni: frammenti di pensieri, idee improvvise, POV confrontati e spesso contrastanti. |
Un bel doppio capitolo! |
Capitolo la cui lettura è ancora una volta molto interessante, divertente a tratti. Scorrevole come i precedenti. |
Ciaooooooooooooo! |
Decisamente poco "romantica" questa storia, ma non vuole essere una critica, per carità. La lettura scorre liscia e non annoia. |