Sai che ti dico? Che probabilmente questa sarà la mia coppia preferita. Forse seguo troppo la mischia nel preferire la coppia "standard", ovvero lo strafigo e l'essere più minuto, ma ho preso subito in simpatia Michele e già sbavo su Mattia XD Mattia è un po' tanto intraprendente, spero solo che anche lui si innamori di Michele, dato che alla fine dici che a Michele è successo. Penso che vedrò nei prossimi capitoli su di loro, anche come reagirà la sorella nel sapere che non solo Michele fa coppia fissa con un uomo, ma che pure lui è stato sposato e ha pure un figlio. Sicuramente farà una scenata. |
Per come appare in questo primo capitolo Alessandro sembra che ragioni troppo su delle cavolate per poi lasciarsi comandare a bacchetta se ci rimette del sesso. Capisco che Simone non sia l'esempio di ragazzo gay che può dimostrare che non sono diversi, ma se ci esce insieme da nove mesi non credo sia un caso. Se lui lo eccita, vuol dire che non è tanto indifferente a quegli atteggiamenti, e invece di lasciar passare le cose sperando che l'altro se ne dimentichi, dovrebbe affrontarle di petto, come ha fatto alla fine, che gli ha chiesto di ufficializzare la convivenza. Forse Simone è un uomo (ha 34 anni, spero si possa chiamare uomo e non più ragazzo) esuberante, ma ha dimostrato di far conversazione meglio di lui e, se non avesse tanta paura di mostrarlo in giro, probabilmente farebbe pentire Valentino di essersi lasciato sfuggire un tipo come Alessandro (ben mettendo in chiaro che non ha possibilità di riaverlo). |
Devo ammettere che non mi piace molto l'argomento affrontato in questo capitolo. Non capisco come sia possibile che ci sia gente convinta di poter "cambiare" gli omosessuali, così non mi capacito di come alcuni omosessuali vadano di loro spontanea volontà a cercare "aiuto" proprio lì. Cioè, posso capire le paure che hanno, ma mi sembra inconcepibile una cosa del genere. Per fortuna vedo che Davide vacilla ancora molto, è andato lì per "guarire", ma ha molti dubbi. Peccato che Gabriele sembra convinto, almeno razionalmente, che deve cambiare, che deve smetterla di desiderare gli uomini e imparare ad amare le donne. Forse non ha ancora capito che gli uomini può imparare ad amarli, non solo desiderarli. |
Ciao :) |
io veramente non so cosa dire, ogni capitoo mi stordisce e mi porta letteralmente all'interno della storia, in questo capitolo ero così assorta che alla fine ero gabriele, con tutti i suoi pensieri autodistruttivi, con la voglia di ricercareuna perfezione fittizia. alla fine il fondo l'ha toccato e ci vorrà poco(spero) perchè capisca che la via "giusta" è l'essere se stesso. questo lo capirà ma l'incognita più grande è come reagirà quando finalmente se ne accorgerà. sono molto affezionata a questi due personaggi, quasi più di tutti gli altri e non so perchè mi ispirano tanta simpatia, forse per la fragilità e la forza insime che emanano. aspetto il prossimo capitolo con ansia, sono drogata di questa storia :) un bacio. C. |
Tanta voglia di menare Gabriele. Davide mi fa pena, ma Gabriele mi fa solo prudere le mani dal nervosismo. E dopo questo capitolo, nonostante l'irritazione, resto in ansia anche per questi due idioti. E alla prossima torna il mio adorato Simone! ...... e Alessandro, un altro da menare! |
Io adoro questa storia, è la storia che ho sempre desiderato leggere, è una di quelle storie che è destinata a sopravvivere nellamia memoria a lungo... è splendida, magnifica bho non ho neanche parole, mi piace tutto da come è impostata, com'è scritta, le storie che non sono mai banali e questo capitolo che mi ha letteralmente sbalordito, mi è pisciuto così tanto! bhè io non sono mai stata brava con le parole quindi concludo qui e grazie, perchè è una storia bellissima e spero che tu possa aggiornare presto perche non vedo l'ora... un bacio C. |
Credo di non essere in grado di dire pienamente quanto mi è piaciuto (quanto ho letteralmente amato) questo capitolo, quindi neanche ci provo più di tanto: ti basti sapere che l'ammirazione da parte mia per questa storia/storie, per come le stai portando avanti, per le sfumature, le zone d'ombra, queste pulsioni umane che riesci così mirabilmente a descrivere, aumenta ogni volta di più. Presto ricomincio a leggere anche le storie di Milano e Bologna, comunque sai che a questa di Roma, non so perché, mi sento più affezionata come quella di Firenze che mi smuove tanto dentro. La storia di Edoardo e Claudio mi smuove sentimenti contrastanti, che vanno dall'odio, la tristezza, la rabbia, ma anche il coinvolgimento e la felicità (un po' masochista) di leggere una cosa tanto ben fatta, attenta alla psicologia umana. Non c'è giudizio in quel che scrivi, né tantomeno pregiudizio: c'è quasi una sorta di sguardo disincantato (o rassegnato?) di fronte ad una realtà umana terribilmente realistica, che tratti senza sè e senza ma, ma, appunto, non giudicando. Perché giudicare è troppo facile, a mio parere, c'è un motivo perché gli scrittori non hanno i giudici, no? Esplorare mentalità completamente diverse dalle nostre è una sfida, forse anche un modo per arrivare ad una catarsi, boh (lo dico perché io spesso mi ritrovo a trattare personaggi che esulano dai miei modi di vedere e ho queste sensazioni). La scrittura può essere denuncia, accusa o quant'altro, può avere un messaggio o no, ma è sempre un pezzo di vita, quella vita difficile da esprimere, che dà l'impressione di essere capibile perché ordinatamente disposta attarverso caratteri leggibili, invece non lo è mai del tutto. Persone come Claudio, l'attaccamento che comunque continua a provare Edoardo... non c'è razionalità e da un punto di vista logico certe cose si possono solo disprezzare, giudicare o condannare, ma ripeto: per me un racconto funziona quando riesce ad andare oltre il facile giudizio. E il tuo racconto, in tal senso, funziona meravigliosamente. |
Complimenti. E' da un dieci minuti pieni che penso a cos'altro aggiungere, sarà l'ora, il fatto che non mi piaccia fare troppi complimenti o, soprattutto, che non ho nessun tipo di critica da farti. E' da quasi sei anni che girozolo per questo sito, sperando di trovare qualcosa di buono. Qualcosa ho trovato, di veramente buono anche, pochi racconti sono arrivati al punto di commuovermi però. Ero nella giusta carreggiata. Ero in trappola. Ero me stesso, ciò che sono, ciò che non ho mai voluto cambiare. “Me lo sono dimenticato” risposi a mia moglie Cristina e la strinsi con autoconvincimento. Sarei diventato padre. Questa era... la costante. Non si potevano più cambiare i termini. Tanti tanti complimenti e scusami se è poco. |
Brava. Non era facile. Immaginavo che per Claudio fosse così, era troppo 'preso' da Edoardo, lui insieme al suo lavoro o perfino prima, era la sua vita come la voleva. Non so come finira' non e' nemmeno importante in fondo quello che doveva succedere nella vita di Claudio e già successo, in questo pov e solo venuto in evidenza. Claudio ama Edoardo non meno o forse più di quanto Edoardo ama Claudio, non e solo sesso e' moltissimo di più e' tutto. Non vuol dire che ci sarà il lieto fine. Sono entrambi persone forti e determinate. Paradossalmente e' Claudio ad essere il più svantaggiato, non ha avuto modo ( non conoscendo il suo passato non sappiamo perché) di prendere piena coscienza di s'è di cosa vuole davvero, Edoardo e' più avanti di lui ma non può aiutarlo deve pensare a s'è stesso. E' molto triste ma e' la realta' di una condizione oggettivamente difficile. |
"Per questa penultima rush tra le nostre coppie, cambiano i PoV... Ebbene sì, significa che ho dovuto fare l'immane sforzo di entrare nella testa di Claudio :)" |
Questa storia mi ha colpito molto, devo dire che all'inizio mi ha attratto più per l'ambientazione e il modo in cui era strutturata che altro. Molte originali, pur essendo scritte da autrici italiane, sono ambientate negli Stati Uniti, un posto che io non ho mai visitato e che quindi non mi dice nulla, perciò trovo che sceglierla come ambientazione, specie se siamo di un'altra nazionalità, sia piuttosto fuori luogo; la tua storia, perciò, mi ha incuriosita perché era ambientata in Italia, così ho cominciato a leggerla. Sono stata presa dal disappunto quando ho scoperto che ogni protagonista appariva un capitolo ogni quattro, perché alla fine del primo mi ero innamorata di Claudio e dovevo assolutamente sapere come sarebbe andata avanti la loro relazione. Solo che poi, con l'andar delle pagine, ho finito con l'innamorarmi di tutte le coppie, e il disappunto è passato. Questo tipo di struttura "a incastro" mi piace molto e avrei in cantiere una storia organizzata più o meno allo stesso modo (solo che i personaggi si conoscono tra loro), però a questo punto non sono più sicura di pubblicarla o meno, non vorrei ti sentissi imitata (la storia è in cantiere da prima che cominciassi a leggere "Abominium", comunque). |
È difficile scegliere da dove iniziare a commentare e non evito di dire che mi sento piuttosto impacciata nel farlo, ma “Abominum” mi ha coinvolta al punto tale da non permettermi di rimandare ancora queste parole, congratulazioni, chiamale come vuoi. Fatto sta che davvero vorrei complimentarmi con te perché leggere di queste coppie mi ha profondamente toccato, per cui, come con Four, è stato naturale fiondarmi nella lettura e restarne seriamente colpita. Partendo da Roma, che mi ha conquistata e appassionata immediatamente (è stata la prima in cui mi sono immersa e quella che mi ha catturato più fermamente), passando per Milano che mi ha stupita e coinvolta come poche altre storie hanno saputo fare per arrivare, infine, a Bologna.
Per Bologna forse è un discorso leggermente diverso-perché davvero mi ha fatto... Sognare? A partire dai protagonisti- da Michele a cui pesa così tanto il suo passato, i suoi errori, il suo gravoso senso di colpa. Ed il suo timore. Poi Mattia, che trasmette una dolcezza e una forza d'animo incredibile. Insomma, apprezzo davvero Bologna, va bene. xD Tornando alla storia, quando avevo deciso di leggerla non sapevo bene cosa aspettarmi, sicuramente qualcosa sulla scia di Four (che sto seguendo anche se, avendola scoperta davvero tardi, ho da poco raggiunto i primi 40 capitoli) ma, leggendola, davvero mi sono stupita perché è molto diversa ma allo stesso tempo, a suo modo, bellissima. Di certo, ha superato le mie aspettative. Detto ciò, non mi dilungo oltre- ma davvero complimenti. *___* |
Ciao, eccomi finalmente! Della serie: meglio tardi che mai. |
Dopo gli attacchi di idiozia di CERTA GENTE, quanto meno torniamo alla normalità. Anche se sai che i miei preferiti restano i Milanesi, con le loro pippe mentali, beh, abbiamo anche Michele che se ne fa tante. Ma la cosa bella di questa coppia è che non sta a combattere con problemi - propriamente - dell'altro mondo, come per esempio quelli di Milano, ma con problemi quotidiani. Oddio, è complicata la situazione, ma comunque sono cose che possono capitare anche alle coppie etero, cioè tipo la madre divorziata che presenta al figlio il nuovo compagno. Anche se così suona molto lui, lei, e l'altro - solo che l'altro sta con chi uno generalmente non pensa. |