Recensioni per
Il torneo Trecolonie
di Beatrix Bonnie

Questa storia ha ottenuto 83 recensioni.
Positive : 83
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/09/11, ore 22:59

Wow non vedo l'ora di leggere altro sul torneo trecolonie. Mi piace l'idea di come è nato questo torneo e siccome dal racconto non sono riuscita ad immaginarle bene potresti fare dei disegni sulle divise scolastiche dell'India e del Sud Africa se puoi? Per il resto bellissimo capitolo, come sempre. Ciao:)

Recensore Junior
26/09/11, ore 18:57

ciao! rieccomi qua!
bel capitolo come al solito ...i tre presidi sono veramente adorabili!!!sono morta dal ridere quando la Hope ha stritolato Captatio...poro picci!!!...comunque ribadisco: ma dove diavolo le trovi certe idee??????...le Tre Colonie...troppo carina come idea!!!
non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo...chi dei tre farai partecipare al torneo??sono troppo curiosaaaa!!
aggiorna presto mi raccomando!
ciaociao
bacini!^^...Arwen...

Recensore Master
25/09/11, ore 23:49

Decisamente, mi sembra sia un miracolo che a Reammon sia ancora possibile esercitare la patria potestà (o suo equivalente magico- irlandese) sulla figlia, data la particolare propensione ai guai (sia tra le mura domestiche che fuori); davvero non sapre definire dove termina la dolce naiveté che lo contraddistingue e dove iniziano i pesupposti per una richiesta di interdizione con nomina di un tutore, bisogna comunque dire che ha una discreta dose di fortuna, il che non guasta, specie nel caso della (dis)avventura capitata all'estero.
Non male il dialogo tra i tre protagonisti sul treno, incentrato sul sentimento del tempo e del vedersi in una fase d'età che se all'inizio sembra estremamente lenta, ti porta dall'altra parte o comunque in una fase avanzata quasi senza averne avuto cognizione.
Quanto all'incontro con lo Sean Troy in sedicesimo nel treno, il protagonista ha avuto decisamente una reazione contrassegnata da un calo di raziocinio, eclissato da un'emozione nuova e particolare (mi sono venuti in mente i versi del ritornello di Mr. Brightside dei The Killers), eppure doveva pur capire che la sua ostinata non volontà di appassionarsi al Quidditch avrebbe portato chi lo pratica a trovare un punto d'incontro in chi ne condivide sia la pratica che l'interesse per gli eventi che questa disciplina prevede.
Non male nell'insieme la scena dello smistamento con il discorso del preside che pur preferendo porsi come mentore delle giovane menti in formazione piuttosto che quella di funzionario fa comunqe capire che non ci terrebbe a fare gli straordinari, come anche i racconti delle vacanze con racconti dei problemi relativi al turismo magico (evidentemente anche nel mondo magico bisogna affidarsi a tour operator esperti anziché affidarsi al fai da te), decisamente apprezzabile infine la descrizione della reazione non proprio entusiasta (anzi decisamente stizzita) della squadra Raloi alla notizia del forzato riposo.
Per l'estemporaneo incontro tra la Boenisolius ed O'Brian, Posso capire anche il forte disagio del primino, ancora decisamente frastornato tra quello che ha lasciato a casa e la marea di nuove sensazioni che lo assalgono nelle sue prime ore di vita scolastica, l'intento della giovane Raloi (allontanarlo da certe perniciose quanto tronfie presenza prima che sia troppo tardi) è senz'altro lodevole, ma credo che il malcapitato abbia pensato a quanto possa essere vero il detto che i parenti non si scelgono.
Due parole infine sul disegno, posso senza dubbio confermare i giudizi laudatori già altre volte espressi, e non solo per il soggetto ritratto, sia per cura del tratto che per la postura, ma anche per il relativo background, che riprende a mio avviso i canoni di certe illustrazioni librarie d'antan.
A presto
Gianfranco
PS. In ultimo, un ringraziamento particolarmente sentito per l'insieme dei tuoi racconti, specialmente in questo periodo sono riusciti a distrami un po' ed in alcuni casi anche a farmi sorridere, in un periodo in cui ti prego di credermi
non ne avevo particolare desio.

Recensore Junior
24/09/11, ore 14:07

Bellissimo anche questo capitolo. La gelosia di Edmund mi fa tanto ridere e mi viene il sorriso a pensare quello che Mairead potrebbe fare a Faonteroy ma staremo a vedere,anzi a leggere. Mi incuriosisce l'idea di come potrebbe essere il tuo torneo tre colonie ma per adesso mi godrò il ritorno al Trinity:)

Recensore Junior
21/09/11, ore 18:55

ciao!..è un piacere conoscerti finalmente!
un amico mi aveva consigliato la tua storia..e io x curiosità l'ho cominciata...e sono arrivata fino a qui senza neanche accorgermene!!
questa storia è davvero entusiasmante!
Mi sono innamorata di tutti personaggi!In particolare di Edmund!(anche se Captatio rimane il mio idolo!!!!)comunque, volevo dirti che d'ora in poi ti seguirò sempre e comunque..fino alla fine!(parola di Scout!!!)
sei davvero un'autrice fantastica!!Davvero tanti complimenti!
aspetto con ansia il prossimo capitolo!
bacioni!^^
Arwen
p.s...Ah un'altra cosa: io non so davvero come ti vengono certe idee ...La Metrombino...DA PAURA!!!!ahahahahah

Recensore Master
19/09/11, ore 20:17

Che emozione tornare al Trinity!
E' vero, sono già al quarto anno! Mi sembra ieri che ho scoperto questa saga, ai tempi in cui il trio irlandese era composto da ragazzini di dodici anni... ora sono cresciuti, e iniziano le prime gelosie. Edmund mi ha fatta morire quando se l'è presa con Leonard, poi ha fatto finta di andare a indossare la divisa per poi scoprire che era nello scompartimento e si è dato dell'idiota! Ahahah, poverino, fa pena però è un verso spasso, cavolo! XD
Bellissimo l'elenco dei casini-non-combinabili-al-Trinity! Captatio non si smentisce mai, è sempre uno spasso!
Reammon è veramente incredibile, tra le scarpe nel forno e la pipa dell'amicizia, penso che non ci sia alcun limite alle sue disavventure!!
Certo che Captatio è terribile, dice una cosa e poi dice che la spiegherà prossimamente? Ma uffa! Ok, dal titolo della storia si dovrebbe capire, ma prima di tutto vorrei sapere quali sono queste tre colonie (anche se una vaga idea ce l'ho, ma potrebbe anche essere sbagliata...) e soprattutto in cosa consisterà il torneo! Uffa!
Già amo Faonteroy, ti avverto! Ho già inserito il suo disegno tra i preferiti, ha un'espressione di superiorità meravigliosa! E sono d'accordo con Mairead, deve tormentarlo e far uscire la follia nascosta che è in lui! Ahahah., sono morta dal ridere quando pensa che certe cose come andare a dire a tutti di essere cugini andavano fatte con il dovuto tatto! E' veramente adorabile, e non vedo l'ora di assistere alle prossime scenette tra lui e Mairead!
Ma davvero stai scrivendo delle one-shot sull'infanzia dei tre protagonisti? Che bella idea! Non vedo l'ora di leggerle! *-*
Giulia
PS: stavolta (alla prima battuta di Laughlin) va tutto attaccato! ^^

Recensore Master
19/09/11, ore 00:46

Complimenti per l'idea di una festa amo' di rito di passaggio, oltre che per le motivazione addotte nelle sempre interessanti note d'autore, credo non poteva esserci occasione migliore per dimenticare l'increscioso episodio avvenuto all'estero (anche se c'è chi non può comunque fare a meno di pensare alle dinamiche che hanno potuto permettere il suo svolgimento senza una seria resistenza delle forze dell'ordine ivi stanziate).
Anche in questo caso, nonostante il prodigarsi dei suoi amici per farlo sentire a suo agio, il povero Edmund ha dovuto fare i conti con la sua condizione di essere solo al mondo, per sua fortuna la magia permette di svolgere ottimi lavori in pochi secondi, ma ciò credo non elimini del tutto il senso di disagio di dover dipendere dagli altri per poter sfoggiare qualcosa che vada oltre gli abiti babbani e la divisa scolastica.
Non male la galleria di personaggi vecchi e nuovi inseriti nel ricevimento, che permette di vederli in una luce diversa, specie l'austero docente di latino che è passato da un colore a quello che per tradizione inveterata è considerato il suo contrario, come anche il nuovo aspetto di Mairead che crea comprensibile impaccio in chi l'ha conosciuta solo come ragazza iperattiva, Cacciatrice animosa, tifosa scalmanata e generalmente attira guai ma non proprio in quelli di una leggiadra giovane dama che può fare la sua degna figura in sì alto consesso, e se poi la favella s'inceppa il rischio di fare una figura barbina è altissimo.

Ovviamente ho trovato interessantissima la parte del dialogo del protagonista con il ciarliero e altero, ma tutto somato simpatico ospite del quadro, specie nel rivendicare con fierezza la sua appartenenza ad un'organizzazione ora esecrata (almeno dai settori più moderati della società, in altri capitoli s'è visto come un certo seguito o comunque una qualche simpatia l'attira eccome) sia nata con finalità almeno in parte diverse (quelli lottavano per l'indipendenza del paese, questi emuli degenerati mantengono in piedi una strisciante guerra civile nel paese), non mi stupisco poi che sia il suo discendente della fine del XX secolo possa avere una visione più edulcorata di quella che fu la lotta per l'indipendenza, si tende troppo spesso ad avere una visione di questo tipo quando ci si allontana dai fatti in questione, che trasfigura in figure leggendarie senza macchia e senza paura chi magari aveva più di un peso sulla coscienza (cui era stata messa la sordina o tacitata del tutto per il bene della causa, la strada per la vittoria è sovente lastricata di particolari poco nobili).
Quanto al rifiuto della massima attribuita a Machiavelli, lodevole, davvero, ma bisognerà anche vedere fin quando e dove si potrà tenere questa condotta nei confronti della realtà effettuale che spesso ama farsi beffe dei principi.

Quanto al disegno, ho sempre trovato molto interessanti e ben fatte le opere grafiche allegate ai vari capitolo, ma questo mi pare particolarmente ben fatto, specie nello spirito compositivo piuttosto originale che permea l'opera.

A presto, Gianfranco

Recensore Master
18/09/11, ore 23:52

Il momento descritto nel capitolo è quello che spesso mi ha fatto pensare a come tra mondo babbano e mondo magico, pur con tutte le differenze esistenti, vi sia qualcosa in comune, in questo caso la necessità per le organizzazioni terroristiche di mostrarsi con azioni eclatanti per mostrare il loro potere e la loro capacità d'azione, e per far questo l'evento che radunava così tanta gente era un'occasione particolarmente ghiotta per lasciarsela sfuggire, allo stesso modo si può vedere come le reazioni siano state simili; per fortuna il protagonista ha avuto la forza di aiutare la sua amica (cui va dato atto della lodevole iniziativa di non aver pensato solo a sé ma anche a soccorrere chi si trovava in ambasce peggiori delle sue) anche grazie a poteri che possiede senza averne (ancora) il necessario discernimento e di non farsi prendere dal panico che invece ha giocoforza artigliato nella sua presa la maggior parte dei presenti, ritrovatisi smarriti di fronte alla fredda volontà omicida degli emissari dell'Oscuro e a cercare disperatamente una qualunque via per la salvezza.
Certo può sembrare strano che in pieno marasma (sia pure in una zona relativamente tranquilla) si pensi a litigare con chi fa sfoggio della propria vanagloria in un momento decisamente poco appropriato, specie se anche lui dimostra di aver molto timore dell'apparizione dell'insegna dell'organizzazione cui suo padre fa parte, a mio parere il giovane irlandese gli risponde con una urbanità forse eccessiva dato il contesto e la levatura del personaggio.
Quanto al disegno, decisamente ben fatto, mi pare che sia riuscita a rendere molto bene lo sgomento che tale cupo simbolo suscita negli astanti.

Recensore Master
18/09/11, ore 23:00
Cap. 6:

Almeno per una volta il protagonista non ha maledetto le pretese del presidente, se grazie ad esse è riuscito a fare un favore alla sua amica (pur avendone una risposta che non s'aspettava, e che deve averlo lasciato in una sorta di situaizone intermedia tra il confuso, lo sgomento e il felice, nonostante fosse stato messo in guardia dall'atleta, evidentemente abbastanza uomo di mondo per pensare che quel ragazzo fosse mosso da chissà quale ragione per farsi avanti in nome di una ragazza), v'è anche da dire che nonostante la vittoria della sua nazionale il suo disinteresse per quello sport non sembra essere stato scalfito, ma questo non gli impedisce di partecipare alla gioia che fa da padrona in quel momento nel campo, e di ascoltare la cronaca della partita nella versione (decisamente più partecipata dal punto di vista emotivo) dei suoi amici, della cui compagnia doveva aver sentito un bisogno forte, direi estremo (e direi condivisibile, certamente meglio gli amici che non presenziare a mo' di comparsa in noiose interviste).
Per il resto, ottima la panoramica sui festeggiamenti della tifoseria (anche di quelli che hanno avuto la poco brillante idea di voler esportare le proprie tradizioni presso altri popoli, che non è detto la prendano bene, anzi, conoscendo quanto avvenuto nel corso della storia da quelle parti in ambito babbano, gli irlandesi se la sono cavata con poco, è vero che bisogna saper perdere, ma vedendo questi gioviali visitatori qualcuno già nervoso per la sonfitta avrebbe potuto scambiare per scherno il loro invito e pensare di rinverdire in versione magica i fasti di Krum, e qui non si tratta di Viktor, ma di un khan medievale che era decisamente poco salutare avere come nemico).
Ben descritto anche il momento in cui il giovane Maleficium si diletta e fa dilettare gli astanti in una riuscita interpretazione del patrimonio tersicoreo celtico, in quello che sembra essere il canto del cigno dell'atmosfera gaia finora respirata.
Quanto al disegno, direi che rende bene l'idea, e grazie per la segnalazione del video, davvero interessante, credo che fosse d'uopo una scelta del genere.

Recensore Master
18/09/11, ore 22:01

Ho già avuto modo di apprezzare la tua sagacia narrativa nel descrivere le varie fasi di gioco dello sport magico per eccellenza, la lettura di questo capitolo me ne ha dato ulteriore conferma, ho trovato molto gradevole l'insieme del capitolo, dalla descrizione degli spettacoli propiziatori messi in piedi dalle mascotte delle due nazionali (così diverse, eppure con un importante punto in comune, essere capaci di giostrare con la falsa sembianza, nel primo caso della bellezza, nel secondo della ricchezza, e di come entrambe queste apparenza facciano colpo sugli spettatori, ma soprattutto quello che porta con sé qualcosa di simile ad una tempesta ormonale, perfino al punto di dimenticare l'amor di patria, ricordato con un sistema empirico ma senza dubbio efficace, e a far perdere la trebisonda al direttore di gara) alle varie fasi di una partita che non ha tradito le attese degli spettatori (ed ha causato un sovraccarico di lavoro per chi doveva commentare), sia di parte che neutrali, caratterizzata da un vigoroso agonismo senza esclusione di colpi (e questo non solo in senso figurato, il superlavoro deve essere stato anche da parte dello staff di medimaghi), naturalmente ho apprezzato l'abnegazione nazionalistica dei giovani tifosi presenti, bardati come meglio non si poteva per l'occasione (pur se talvolta appaiono barlumi di sportività nel riconoscere la bravura dell'energico e talentuoso Cercatore balcanico,che è almeno riuscito nell'impresa personale), che coniuga sia passione per il gesto atletico sia (nel caso della scalmanata sostenitrice nata inglese) interesse per la persona dell'atleta in sé; se è vero l'augurio che deve vincere il migliore, direi che così è stato.
Interessante poi la parte post partita, che mostra come la separazione nel gruppo voluta da molesta (nonché inopportuna) volontà esterna non sia ostacolo insormontabile per capire la comunanza di reazioni al fausto esito dell'incontro.
Il disegno allegato mi sembra che rispecchi molto fedelmente quanto raccontato.

Recensore Master
18/09/11, ore 17:54

Se è vero che fin dall'inizio il capo dello stato non ha mai suscitato nel protagonista simpatia alcuna, quello che è avvenuto successivamente gli ha fatto spostare decisamente la barra delle sue emozioni verso di lui sull'istintiva diffidenza quanto non sull'astio, qui invece siamo a quella che per lui è autentica prevaricazione (seppure mascherata da garbo formale, appare chiaro che l'opzione negativa a tale richiesta non era contemplata); ritengo inoltre altamente condivisibile la reazione dell'interessato: una cosa è andare con gli amici, un'altra è venire considerato come una specie di trofeo da esibire agli altri, sembra proprio che tra i due (almeno per quanto visto finora) non vi siano superfici di contatto su cui intavolare un'intesa, e tanto meno servono allo scopo quelle nozioncine di machiavellismo spicciolo che il politicante snocciola come se fossero chissà quali verità rivelate, e se anche viene coniderato fondato il principio che forma sia sostanza, non è certo quella che Edmund ricerca ed ha elevato a sua divisa morale, insomma, se quelli del presidente sono consigli paterni, ha sbagliato modo e maniera, forse dovrebbe capire che per riuscire a capire le giovani generazioni non basta certo credersi tali e confidare in ordinanze di tribunali compiacenti.

Quanto alla parte con l'incontro tra autorità, mi pare decisamente riuscita, sia nel mostrare un ministro che nonostante i doveri che la feluca diplomatica gli impone viene mostrato in un momento di sincerità relativa alle difficoltà tipiche di ogni comitato organizzatore, sia nel vedere il protagonista non colpito dalla minima sudditanza psicologica (anzi, semmai impenendola agli altri) pur dovendo stare fianco a fianco con altezzosi papaveri dell'alta società magico- britannica.

Quanto al disegno, decisamente ben fatto, specie nella scelta della postura dei personaggi (per fortuna del giovane mago trattasi di specchio classico e non di specchio delle brame, altrimenti credo che sarebbe apparso uno spettacolo piuttosto inquietante, specie per il futuro "padre").

Recensore Junior
15/09/11, ore 21:40

Ciao. Scusa se non ho recensito il penultimo capitolo ma l'ho letto solo adesso , sono molto impegnata in questo periodo. Mi ha intrigato molto il fatto che Edmund si sia sentito male durante l'apparizione del marchio nero. Anche questo capitolo è bellissimo. E' molto divertente la festa in bianco e le origini dell'EIF aiutano a capire meglio la storia. Spero di leggere presto il prossimo capitolo:)

Recensore Junior
14/09/11, ore 20:27

wow che bella festa!!!
chissà adesso che accadrà quando ritorneranno a scuola Ed, Mairead e Laugh, e chissà se Ed riuscirà a dire qualche cosa di carino a Mairead!
a lunedì!!!!!!!!!

Recensore Master
12/09/11, ore 17:50

Eccomi qui!
La festa mi è piaciuta molto, soprattutto il momento in cui Edmund vede Mairead e cerca di convincersi a farle un complimento... e poi arriva Laughlin e lo batte sul tempo! Anche se dubito che lo avrebbe detto anche se ne avesse avuto tutto il tempo! Conoscendolo, avrebbe bofonchiato qualcosa di incomprensibile e sarebbe fuggito alla prima occasione! xD
L'idea della festa del 15 anni è inventata ma mi è piaciuta molto, e anche il fatto che fossero tutti vestiti di bianco, è una cosa originale! I parenti di Laughlin sono fortissimi, ma Reammon batte tutti quando combina disastri che coinvolgono tazze del gabinetto e bacchette scaricate per sbaglio! Ahahah, in quel punto mi sono rotolata per terra dal ridere! XD
Edmund non si smentisce mai, ha già trovato un nuovo mistero da svelare!
Interessante la conversazione col ritratto di Aelredus! Non mi immaginavo un'origine dagli scopi più nobili dell'EIF però effettivamente ha una sua logica, e anzi, me lo sarei dovuto aspettare, anche perché come hai detto tu in questo è affine all'IRA. Hai visto il film "Il vento che accarezza l'erba"? Io lo vidi anni fa quindi non ne ricordo moltissimo la trama, ma c'erano questi due fratelli con visioni opposte, uno più tollerante e l'altro più intransigente, che poi è sfociato nell'estremismo per quanto riguarda l'indipendenza irlandese... Insomma, questo capitolo mi ha fatto proprio pensare a quel film!
Il disegno è molto carino, e il vestito di Mairead è adorabile!!
Alla prossima!
Giulia

Recensore Veterano
12/09/11, ore 17:43

Splendido chapter, anche se mi è parso più gustoso dopo le note e le tue doverose spiegazioni! ;)
I nonni di Laughlin, sono davvero due personalità parallele e che si completano! Mi piacciono entrambi, sopratutto Abharrach che ama l'arte e raccontare belle storie: insomma, il nonno per eccellenza! Se poi ci aggiungiamo che è anche nobile, una grandissima persona! Helvia non mi ha convinto tanto, però forse è perchè è la prima volta che la vedo nella saga! Magari, potrò ricredermi in seguito.
Eoin e Reammon, sono due padri talmente differenti che mi piacciono entrambi, giuro! E la festa sembra che sia andata bene, no? Eileen mi piace: una vera peste e se Laughlin dice che è peggio del fratellino, non vedo l'ora di vederla all'opera! :) Quanto all'esitazione di Mairead e Laughlin, riguardo il Marchio Nero li capisco: come molti pg della Rowling, possono essere soggetti alla malvagità di Lord Voldemort. Vedremo!
Ottimo disegno, quasi perfetto! I vestiti, poi sono bellissimi! Evvai!!! Si ritorna al Trinity... non vedo l'ora! xD
Alla prossima! Bacioni... Vitto.