Recensioni per
Tell me you love me.
di Ms_MartyReid

Questa storia ha ottenuto 1114 recensioni.
Positive : 1112
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior

*tossisce piano*
si, seguo la tua storia, ma non ho mai recensito,
e adesso è arrivato il momento di farlo. uu
partendo con il fatto che immaginavo che megan
non fosse una stronza, sono una che legge il futuro si. (?)
e sinceramente spero che abbia trovato un nuovo ragazzo,
perchè harry quella sera le ha detto veramente brutte parole.
ma anyway, so che tu mi sorprenderai, quindi
staremo a vedere. ma comunque io ho già una mia mezza idea,
ma non la dico, voglio godermi tutto. (?)
niente, spero che aggiornerai al più presto,
perchè davvero amo questa ff, e quando finirà
mi cadrà il mondo addosso.(?)
tolgo il disturbo, si.
al prossimo. c:

Recensore Junior
13/04/12, ore 20:39
Cap. 1:

Storia bellissima, autrice bravissima. Oddddio che succederà? No basta se non li fai tornare insieme mi taglio le vene! (?) ahahah un bacio e al prossimo aggiornamento xx

Nuovo recensore

OHMMIODDIO. Mi.Hai.Fatto.Commuovere. Oh.Mio.Dio.
*Si riprende un attimo* Ma che meraviglia è, dico io?! Priiima di tutto: ADOORO come ha pisciato la mucca Carolina! (La odio, non so se si è notato. Anche se, poraccia, ha avuto una reazione, diciamo, "normale"...ma zero empatia nei suoi confronti! 'Sta pedofila!) E la conversazione tra Louis e Sophie (ottima psicanalizzazione -si dice così?o.o)...awwww! Mi hai risollevato la giornata con questo capitolo! Grazie *__*
Sono sollevata...Meg non è diventata tutto di botto un' infame...e lo ama ancora! Ti prego dimmi che lo ama ancora! ç__________ç ... vabbè, mi accontento di Harry e della sua reazione alla notizia...wow alla seconda, hai descritto tutto alla perfezione *-*


"Spero che i miei occhi le dicano quanto mi odio, quanto continuo ad amare più o meno consapevolmente anche solo l’ombra di qualcuno che è scappato via da me appena sette mesi fa"

...e fu così che la sottoscritta morì in pace.
MERAVIGLIOSO! Amo la tua fanfiction in toto, sia chiaro, ma questo snfkefjwejgfehgjhrhgegekjk *______* 
Non vedo l'ora di sapere come se la caverà Harry in Italy (venirci pure nella realtà gli fa un tantino schifo?!) ma penso si sia capito che continuo a sperare che vada tutto per il meglio v.v
Evito di concentrarmi sul fatto che mancano pochi capitoli o mi sale la presammale rara ç__ç
Calcolando che sto scrivendo un'epopea più che una recensione, chiudo qui che mi sto perdendo DD:

Ancora complimentoooni e già non vedo l'ora di leggere il seguito n.n

 

Recensore Junior

CAVOLO SEI FANTASTICA , TI ADORO, NN MI SONO MAI EMOZIONATA TANTO LEGGENDO UNA FF, sei bravissima *_*, questo capitolo è stato fantastico, Harry che smerda Caroline HAHAHAHAAHAHAHAHAHAH fantastico :'D, poi quando piange mi sono rattristata :(..... ASPETTO CON ANSIA il prossimo capitolo baci :)

Recensore Veterano

LO SAPEEEEEEEEVO!
MEG NON E' UNA STROOOOOOOOONZA!
LUI LA AMAAAAAAAAAAAAA!
SI AMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANO!
CAROLINE FOTTITI, BRUTTA PEDOFILA CHE NON SEI ALTRO!
LORO SI AMAAAAAAAAAAAAAANO!
SIIIIIIIIIIIIIIIIIII!
DOVREI SMETTERLA DI SCRIVERE COSIIIIIIIIIIII'!
MA NON LO FACCIO PERCHE' MI PIACE TAAAAAAAAAAAAAANTO! AHAHAHAH!

okm, ora la smetto ma per la gioia di tutti ho ritrovato la felicità immensa nel lasciarti recensioni.
Io amo te, tu ami me e saremo sempre felici e contente! :')
Che bei finaliiiii!
dbaosòjfnsdòjfnjòsn!
Capito? CAPITOOOOOOOOOOOOO!?
ahahahha!
Ok, la smetto che è meglio!
E' già la seconda volta che dico di smetterla.

Oh cazzo, non so scrivere una recensione decente, ma si puòòò? D:

Io vado che sto ascoltando la cover di Tommo mio di Look After  you dasbòkjfbsdjabòkl! :')

Ciao splendore, aggiorna prestissimo!

Recensore Junior

Come solo quattro capitoli allla fine?? D:
Lo sapevo che Meg non era così stronza...
Aspetto il continuo, chissà Harry in Italia!! :)
Bacii!

Recensore Junior

Ah! LO SAPEVO LO SAPEVO LO SAPEVO!!!!!!!!!
Eh però non puoi lasciarmi così Cristo! D:
Spero che lei non si sia rifatta una vita! Mi spiace tanto Meg LOL
Continua al più presto che sono in ansia!
Sono peggio di una donna in fase pre-parto! Ahahahahahahaha ok no forse un po' meno XP
Baci Mary!

Recensore Veterano

Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo! Meg non poteva essere così stronza, non aveva senso... lei amava Harry, lo amava davvero.
Però non ha senso che Harry si senta troppo in colpa, povero.. Non è colpa sua, cioè.. lui non legge la tua storia quindi non può vedere la situazione da un punto di vista obbiettivo (?) (o.O)
Non vedo l'ora di leggere il prossimo :3
A presto! :D

Amòòòòò questa sarà la 38a recensione! shfhgdfjhegfed *-* Sono troppo felice!

Marò, ma io adoro tantissimissimo i ricordi che ricorda ( xD) Harry! Sono troppo fighi inseriti nella storia! ^_^

Comunque, Pasquetta l'ho trascorsa con una tipa insopportabile che non faceva altro che sonnecchiare e tratteneva il Super Santos sgonfio, peraltro, per non farci giocare! he gente, eh? E tu, invece dove sei andata?

Ciaoooooooo bella, per fortuna ci sei tu a rallegrarmi la giornata con i tuoi fantastici capitoli! :D

Ah, ecco anche il mio ps, indovina cosa sarà...

«Sai, pensavo…» avevo esordito.
«No, aspetta, non dirmelo. Pensavi a stanotte».
Avevo sorriso e avevo stretto a me Megan, che mi dava le spalle, prendendola per la vita. Anche lei sorrideva, nonostante il rossore sulle sue guance.
I ragazzi erano scomparsi nel bar da più di dieci minuti, e qualcosa mi diceva che Niall stesse svuotando il bancone da cornetti, babbà e sfogliatelle.
«Già, pensavo proprio a stanotte. Pensavo a… Beh, per la verità pensavo ad un sacco di cose contemporaneamente».
«Tipo?».
«Tipo che non credevo che ti saresti concessa a me fino a quel punto» avevo risposto.
Normalmente non avrei mai fatto quell’allusione così aperta, ma qualcosa nel sorriso di sfida di Megan mi aveva spinto a farlo. Le sue guance erano diventate di fuoco e io mi ero chinato per baciagliene una.
«Hey, scherzavo…».
«Io ti odio, Harry Styles. Ti sei bruciato ogni opportunità con me» aveva mormorato, incrociando le braccia al petto.
«Oh, scusate! Avete visto per caso mio figlio?! E’ piccolino, tanto basso, i capelli fatti così…» l’aveva interrotta gesticolando un uomo calvo e alto, sulla cinquantina forse, con un pesante accento napoletano.
Lo avevo fissato confuso, non avendo capito un accidenti, ma Megan gli aveva sorriso e aveva indicato un bimbetto di forse sette o otto anni che stava seduto su uno sgabello nel bar. L’uomo si era voltato e l’aveva visto.
«Oh, santissimo Gesù Cristo! Armà, ti avevo perso! E mò vedi che cazzo ti combina tua madre! Jammuncenne, ja! Ah, grazie signorì!» aveva gridato, prima al bambino, improvvisamente terrorizzato, e dopo a noi, per poi entrare nel bar.
«Dicevi?» bisbigliai all’orecchio di Meg.
«Ti odio».
«Ah, sì?!».
Avevo sorriso e mi ero piegato. L’avevo presa per le gambe, caricandomela in spalla come un sacco di patate.
«No, oh mio Dio! No! No! Cadiamo! Harry, cadiamo!» aveva gridato lei, ridendo e attirando l’attenzione di tutti i passanti. Aveva cominciato a battermi dei leggeri pugni sulla schiena.
In quell’istante, Zayn, Niall, Louis e Liam erano usciti dal bar parlottando concitati. Avevano alzato lo sguardo su di me e erano scoppiati a ridere.
«L’hai presa al lazo?» aveva commentato Niall, bevendo il suo ennesimo caffè. Ero sicuro che sarebbe rimasto sveglio per cinque giorni di seguito, ne aveva consumati una decina fino a quel momento.
«Forse» avevo risposto, incamminandomi per Napoli con i miei amici accanto e Megan sulla spalla.
«Oh, andiamo! Mi stanno guardando tutti!» aveva protestato lei.
«E allora? Sei bella!» avevo risposto.
Lei si era zittita, limitandosi a sbuffare e tirarmi qualche debole pugno occasionale, rassegnata.
«Sai, Meg… Credo che ti metterò giù, fra un po’. Ti guardano tutti il sedere, così».
Lei aveva schioccato la lingua e sospirato, ma io avevo intuito una risata soffocata.
«Hai finito?» mi aveva mormorato divertita, riprendendo a dimenarsi.








Sì, è il ricordo di Harry! Brava! * applauso *
(Recensione modificata il 04/06/2012 - 04:28 pm)

«Sai, pensavo…» avevo esordito.
«No, aspetta, non dirmelo. Pensavi a stanotte».
Avevo sorriso e avevo stretto a me Megan, che mi dava le spalle, prendendola per la vita. Anche lei sorrideva, nonostante il rossore sulle sue guance.
I ragazzi erano scomparsi nel bar da più di dieci minuti, e qualcosa mi diceva che Niall stesse svuotando il bancone da cornetti, babbà e sfogliatelle.
«Già, pensavo proprio a stanotte. Pensavo a… Beh, per la verità pensavo ad un sacco di cose contemporaneamente».
«Tipo?».
«Tipo che non credevo che ti saresti concessa a me fino a quel punto» avevo risposto.
Normalmente non avrei mai fatto quell’allusione così aperta, ma qualcosa nel sorriso di sfida di Megan mi aveva spinto a farlo. Le sue guance erano diventate di fuoco e io mi ero chinato per baciagliene una.
«Hey, scherzavo…».
«Io ti odio, Harry Styles. Ti sei bruciato ogni opportunità con me» aveva mormorato, incrociando le braccia al petto.
«Oh, scusate! Avete visto per caso mio figlio?! E’ piccolino, tanto basso, i capelli fatti così…» l’aveva interrotta gesticolando un uomo calvo e alto, sulla cinquantina forse, con un pesante accento napoletano.
Lo avevo fissato confuso, non avendo capito un accidenti, ma Megan gli aveva sorriso e aveva indicato un bimbetto di forse sette o otto anni che stava seduto su uno sgabello nel bar. L’uomo si era voltato e l’aveva visto.
«Oh, santissimo Gesù Cristo! Armà, ti avevo perso! E mò vedi che cazzo ti combina tua madre! Jammuncenne, ja! Ah, grazie signorì!» aveva gridato, prima al bambino, improvvisamente terrorizzato, e dopo a noi, per poi entrare nel bar.
«Dicevi?» bisbigliai all’orecchio di Meg.
«Ti odio».
«Ah, sì?!».
Avevo sorriso e mi ero piegato. L’avevo presa per le gambe, caricandomela in spalla come un sacco di patate.
«No, oh mio Dio! No! No! Cadiamo! Harry, cadiamo!» aveva gridato lei, ridendo e attirando l’attenzione di tutti i passanti. Aveva cominciato a battermi dei leggeri pugni sulla schiena.
In quell’istante, Zayn, Niall, Louis e Liam erano usciti dal bar parlottando concitati. Avevano alzato lo sguardo su di me e erano scoppiati a ridere.
«L’hai presa al lazo?» aveva commentato Niall, bevendo il suo ennesimo caffè. Ero sicuro che sarebbe rimasto sveglio per cinque giorni di seguito, ne aveva consumati una decina fino a quel momento.
«Forse» avevo risposto, incamminandomi per Napoli con i miei amici accanto e Megan sulla spalla.
«Oh, andiamo! Mi stanno guardando tutti!» aveva protestato lei.
«E allora? Sei bella!» avevo risposto.
Lei si era zittita, limitandosi a sbuffare e tirarmi qualche debole pugno occasionale, rassegnata.
«Sai, Meg… Credo che ti metterò giù, fra un po’. Ti guardano tutti il sedere, così».
Lei aveva schioccato la lingua e sospirato, ma io avevo intuito una risata soffocata.
«Hai finito?» mi aveva mormorato divertita, riprendendo a dimenarsi.

Mi alzo, improvvisamente infastidito, e trascino Caroline di nuovo fra la gente che si dimena, chi a tempo, chi ad un ritmo tutto proprio. Comincio a ballare e forse sono un po’ ridicolo, ma non mi interessa. Il solito immotivato senso di colpa sta cominciando a farsi sentire, più mi distraggo e meglio è.


poverino! mi fa davvero una pena... soffre davvero tanto, anche se a dire la verità sa anche come consolarsi... XD
però il suo "dolore", se così si può chiamare, è sincero! è inutile che si sfoga con le altre: questo non lo aiuta! chissà quando lo capirà!

ti voglio bene

Recensore Junior
13/04/12, ore 15:40

Mi guardo allo specchio per darmi un’ultima occhiata, ma non riesco a concentrarmi. Davanti a me, come un velo, ho l’immagine di Meg che mi fa una linguaccia e poi scoppia a ridere.

Quel giorno aveva grandinato tutto il tempo. Io e Louis eravamo andati da Megan per fare compagnia a lei e Sophie. Quest’ultima, però, aveva insistito per partecipare all’ultima lezione di danza prima delle vacanze natalizie e Lou l’aveva accompagnata in auto, approfittandone per stare un po’ solo con lei.
«Allora, che si fa?» mi aveva chiesto Megan avvicinandosi, quando quei due erano usciti dalla porta, lasciando entrare un vento gelido.
«Io una mezza idea ce l’avrei» le avevo risposto.
L’avevo baciata sulle labbra e sotto il mento e lei mi aveva allontanato ridendo.
«Eh no, piccolo mio. Queste cose non si fanno!» aveva detto.
«Ma di che parli?» avevo risposto, l’aria innocente.
«Parlo della tua mezza idea».
«Cioè? Giocare a Monopoli?».
Lei era scoppiata a ridere e mi aveva trascinato in salotto. Si era seduta a gambe incrociate sul tappeto e io avevo fatto lo stesso, di fronte a lei. Aveva tirato fuori dall’armadietto lì accanto una scatola e l’aveva aperta sotto il mio sguardo divertito.
«E Monopoli sia» aveva detto, sistemando le pedine sul tabellone.
«Tanto ti batto».
«Scommettiamo di no?».
«Quello che vuoi».
«Se vinco io…» aveva cominciato, ma io l’avevo interrotta.
«Se vinci tu ti farò arrivare a casa la colazione di Starbucks per tutte le mattine di questa settimana. Se vinco io, leviamo questo coso di mezzo e ci dedichiamo all’altra mia mezza idea».
Lei aveva arricciato le labbra per un attimo e poi mi aveva stretto la mano.
«Ci sto» aveva acconsentito. E, un’ora dopo, mi aveva concesso anche una rivincita.

Quando aveva vinto per la seconda volta, mi aveva fatto una linguaccia e poi era scoppiata in una splendida risata.
«Che faccia che hai fatto! Colazione di Starbucks a casa per un mese! Vai!».
Aveva indicato il mio viso e poi aveva cominciato a rotolarsi a terra dalle risate.
«Lo trovi divertente, vero?».
Mi ero avvicinato a lei e mi ci ero messo sopra cavalcioni, impedendole ogni via di fuga. Mi aveva guardato sollevando un sopracciglio, i capelli scompigliati contro il tappeto bianco.
«E adesso che vorresti fare?» aveva mormorato, lo sguardo fisso sulle mie labbra.
«Io una mezza idea ce l’avrei» avevo bisbigliato.
«Sai che non te lo perdono se non mi arriva la colazione, vero?» aveva detto, intrecciando le dita fra i miei capelli e procurandomi un brivido.
«Sì, lo so» avevo risposto, respirando il profumo della pelle del suo collo.

«E vaffanculo, i ricordi pure ora no!» urlo, uscendo dal bagno e correndo giù per le scale.
Avvio il motore dell’auto e parto, diretto al “Dandy Bar”. Accendo la radio e metto il volume al massimo.
«Caroline, Caroline e solo Caroline. Niente Megan Rossi nella mente per stasera! Giuro!» mi grido, già sapendo che non sarà così. Non è mai stato così, da quella sera di aprile.

Marò, ma Harry è troppo deolce con questi ricordi... ti commuovi pensando che ad un ragazzo possa succedere una cosa del genere!
ma io mio domando: perchè sei così brava a scrivere!?
ti voglio bene scrittrice! XD

Prendo il cellulare ed invio un SMS, e la risposta mi arriva fulminea.
«Perché stai sorridendo, Hazza?».
«Perché martedì 2 dicembre ho un appuntamento con Caroline Flack».
Tutti si zittiscono a quell’affermazione e io approfitto del silenzio per accasciarmi su Sophie e addormentarmi.

no dai Harry non può fare queste cose: quella è una vecchia!
nononononononononononono!
deve ritornare ASSOLUTAMENTE con Meg!
anche se, come in tutte le storie accattivanti e decenti, i colpi di scena devono esserci, altrimenti è una vera palla!
comunque continua così!
ti voglio bene

Recensore Junior

«Ecco… Io… Okay. Non posso stare più con te».
Nonostante io sia ancora in piedi, mi sento cadere in ginocchio, in caduta libera in un burrone, ferito da centinaia di coltellate, contemporaneamente. Cerco qualcosa nei suoi occhi che mi dica che ho sbagliato a capire.
«E’ uno scherzo di pessimo gusto?» mi ritrovo a dire in un soffio che sembra capire appena.
Scuote la testa e continua a torturarsi una ciocca di capelli e a sistemarsi la frangetta, che si è fatta troppo lunga e le finisce negli occhi.
«E, per l’amor di Dio, cosa te lo impedisce?».
Rimane un secondo in silenzio, poi prende un respiro profondo. Mi guarda decisa, infila le mani nelle tasche della felpa, e si mette più dritta. Mi sembra diversa da pochi secondi prima, in qualche modo.
«Perché non mi piaci più. Eri solo una cotta, e mi è passata. Cotta, infatuazione, chiamala come ti pare. Ultimamente sono stata… debole. Ed è per questo che ho avuto bisogno di un appoggio. Ma poi mi sono resa conto che continuare a stare con te solo per prenderti in giro era da egoisti, che lo facevo per convincermi di amarti. Ho fatto una serie di promesse che, mi dispiace, non sono in grado di mantenere».
Quando tace vorrei farle mille domande, ma sto zitto. La testa mi gira e lo stomaco è in subbuglio. Mi sento le gambe fragili, e probabilmente devo essere pallido come un fantasma. Meg riprende fiato e continua a parlare, rispondendo a quasi tutti i miei dubbi.
«L’ho capito quando non sono riuscita a dirti che ti amavo, per l’ennesima volta. Forse era troppo tardi, ma su alcune cose sono piuttosto stupida. Non… Tu non mi attrai più. Non sento le farfalle nello stomaco quando ci baciamo, solo nausea. Nausea perché mi sento stupida, e inadatta. Perché tu non sei ciò che voglio…».
«Qualche settimana fa» la interrompo con voce dura, «vedemmo un film».
Lei capisce al volo e comincia a scuotere la testa nervosa, ma io continuo a parlare. Lei continua a ferirmi il cuore e l’orgoglio e io le rammento quanto, allora, è stata solo falsa e bugiarda.
«Mi dicesti che io non dovevo cambiare per te, come faceva il protagonista. Mi dicesti che io ti andavo bene così come sono».
«Lo so. Tutti sbagliamo, no?!».
«Megan, fra una settimana compiremo un anno di…».
«Lo so, Harold».
Io non la chiamo praticamente mai col suo nome intero e lei non lo fa con me, come in un tacito accordo. Ma adesso lo fa, con quel tono aspro e duro che mi fa intuire che no, non è uno scherzo. Sento un dolore acuto al centro del petto ma continuo a tenere su un’espressione fredda e, probabilmente, stupita.
«Hai mentito per un anno! Tu… ti sei comportata da stronza egoista per un anno?!».
«Sì» risponde semplicemente, arricciando un po’ il naso.
«Dici sul serio? Non mi hai mai amato, tu?».
«No, pensavo fosse chiaro».
«Quindi ci stiamo lasciando?».
«No, sono io che lascio te» precisa lei, ed è una pugnalata al mio orgoglio.
«E mi hai preso in giro tutto il tempo?».
«Non il primo mese. Ma da allora in poi, probabilmente. Mi dispiace non essermene resa conto prima».
Il suo tono è duro, deciso… Non sta mentendo, e questa consapevolezza mi brucia fino all’anima. Stringo i pugni, sento le unghie conficcarsi nei palmi.
«Mi dispiace. Allora ciao» aggiunge.
«Cioè, in undici mesi tu hai recitato? Dallo scorso trenta maggio ad oggi, ventiquattro aprile, tu hai solo recitato? Tu… E tu me lo dici con tutta questa disinvoltura?» chiedo ancora, trattenendola sulla porta.
Non voglio che vada via, ho bisogno che mi dica che stava scherzando, e che mi baci col suo solito calore.
«Così pare».
«Dì un po’... Tu, essere indefinito, che ne hai fatto della vera Megan Rossi?».
«Sono io, Harry. Solo che tu non te n’eri ancora accorto. Adesso smettila di fare il melodrammatico, va bene? Non ti vado a genio così come sono realmente? Tranquillo, neanche tu vai a genio a me così come sei».
Tutti i pezzi del mio cuore si ghiacciano a sentire quelle parole, come il mio cervello. Comincio a parlare meccanicamente, senza rifletterci davvero.
«Beh, okay. Potresti almeno dirmi il risultato dell’udienza?».
«Oh, sì. Andrò a vivere con papà. Lui ha trovato una casa al centro di Warrington ed una da queste parti. Domani mi farà sapere quale ha scelto, così portò fare le valigie e raggiungerlo. Nessuna troppo distante da qui, per fortuna».
«Speravo che mettessi più distanza fra me e te» sputo.
Mi volto e risalgo lentamente il vialetto. La ghiaia scricchiola sotto i piedi come sempre.
«Harry!» mi richiama Megan.
In un attimo, mi si costruiscono dentro mille speranze. Ma quando mi giro verso di lei, so che non vuole pregarmi di cancellare dalla memoria l’ultima nostra conversazione. Mi ritrovo a fissare quelle labbra che non potrò più baciare, quella felpa che, forse lei non se ne è neanche resa conto, era mia fino a tre mesi fa, quegli occhi in cui non potrò più perdermi e quel sorriso accennato che non mi farà più girare la testa.
«Buona fortuna con i progetti per la band» dice, e i suoi occhi inspiegabilmente umidi per un attimo si sciolgono. Poi tornano duri.
«Grazie, anche a te con la tua vita» rispondo aspro.
Raggiungo l’auto, salgo e parto senza vedere se Megan è già tornata in casa o è ancora sull’uscio. Comincio a girare per le strade senza meta. Vorrei riflettere su ciò che è successo, ma mi sento vuoto. Non capisco neanche che marce metto, che canzone stanno passando in radio, che via sto percorrendo.
Ad un certo punto, parcheggio sul ciglio della strada. Scendo dall’auto giusto in tempo per vomitare anche l’anima.


così come ad Harry è caduto il mondo addosso in questo pezzo della storia, così è successo a me... D=
non è possibile questi due ragazzi sono fatti l'una per l'altro! non possono lasciarsi in questo modo!
comunque spero che nei prossimi capitoli la situazione ritornerà NORMALE... XD
rimani però sempre brava nello scrivere le emozioni e i sentimenti di questi due protagonisti!
ti voglio bene

Recensore Junior
13/04/12, ore 15:27

«Meg…» bisbigliò Harry, e per un attimo ci fu uno strano silenzio. Mi aggrappai alla sua camicia azzurra, bagnandola di lacrime di stress.
«Tuo padre non verrà qui a prendermi a sprangate, vero?!» mormorò lui dopo qualche secondo.
Feci una risata un po’ tremula e scossi la testa.
«Grazie».
«Ti pare?! Sei la mia vita» disse.
Alzai il viso verso il suo. Lui mi sorrise e mi asciugò le guance bagnate.
«Ti avevo avvertito che te l’avrei detto. Ti amo» bisbigliò.
«Mi starai sempre accanto?».
«Ovunque tu vada, io starò dietro di te come un fastidioso pulcioso stalker. Giuro».
«Ovunque ovunque?».
«Ovunque ovunque, promesso».

Dieci giorni dopo, la decisione più difficile da prendere di tutta la mia vita mi avrebbe aspettato sulla scrivania, sotto la squallida forma di un cartoncino blu e giallo con delle scritte nere. E quella promessa si sarebbe infranta.

ma quanto sono carino Harry e Meg... mi piace troppo questa coppia!
purtroppo però alla fine hai rovinato tutta la parte romantica precendente mettendoci in ansia... Marò speriamo non sia niente di tragico!!! D=
vedremo il prossimo!
ti voglio bene

mamma mia amo questa storia davvero !!! e hazza è tanto tenero che spia le conversazioni altrui ma in fondo si parlava della sua meg !!! non vedo di leggere il prossimo mamma mia caroline in questi capitoli eh un po' beh si è capito che non mi piace ma comunque non importa aspetto l'aggiornamento con ansia un abbraccio !!!! :D