Sono stata felice per la sorte toccata alla rospa, sì:) Battaglia splendida, in effetti è così che immaginavo uno scontro tra maghi di alto livello. Povero Vitious, però! Attendo spiegazioni sull'accusa di tradimento verso Draco, che ancora non mi è chiara... o mi sono persa qualcosa, o è un colpo di scena che verrà spiegato dopo, immagino.

Il tuo Ministero sotto l'insegna di Amelia diventa sempre più interessante; mi aspettavo un'epurazione e direi che sono rimasta soddisfatta (certo è che le mosse del tuo Ministro gettano una nuova luce sulla miseranda, e prematura, fine della Bones). Bellissime le allusioni all'uso del Law French, un vero tuffo nel passato degno di un romanzo vittoriano (e, secondo me, la Rowling sente fortissima l'influenza letteraria di quel periodo, Dickens, e perchè no, lo stesso Carroll). Quanto a Carroll, splendida la trovata di disegnarlo come Magonò e ancora migliore quella del volume che Silente gli dedica, 'genio e sregolatezza' fatto di pergamene che lottano con se stesse. Hai una gran fantasia e, cosa da non sottovalurare, il dono di mettere nero su bianco quanto questa ti suggerisce. Aspetto la prossima parte.

Sì, sono rimasta schifata dal Ministero guidato da Scrimgeour, ma, permetti, non sono sicura che quello che ha in testa Ameli sia tanto meglio. Si passa dal lassismo più sfrenato alle fruste degli Inquisitori nel volgere di un mattino. Vero che desperate times call for desperate measures ma non si tappa una falla con un dito. Per quanto, povera Amelia, aveva poca scelta. Noto che anche il Mondo Magico si è convertito al politically correct con tutto il suo insopportabile corollario di trasparenza, comunicazione e buona volontà di comodo (e Rita Skeeter a coronare il tutto. Poveri Indicibili!) E' una cosa che mal sopporto nella vita di tutti i giorni, speravo che almeno le fic ne fossero rimaste immuni. Ne abbiamo parlato a lungo, e ammetto che l'idea é narrativamente buona, ma lasciami i miei due secondi di nausea. Insomma, tutti, alla fine della fiera, cercano solo di salvare il proprio... ehm... fondoschiena, per usare un termine non troppo volgare. Che il Ministero fosse allo sfascio, beh, era canone, ma il tuo canone lo rende ancora più disastrato. Spero per la Rowiling (e per il povero Potter) che nel settimo libro non ci venga presentato un degrado tanto accentuato. Ma temo (temo perché sarebbe stato interessante vedere come se la sarebbe cavata la Rowling con i burosauri e le storture della Pubblica Amministrazione, scuola compresa. Anzi, scuola in testa) che la Nostra non ne abbia la minima intenzione. Peccato. Gli Auror erano fuori a cena? Sono scoppiata a ridere! Geniale: come sintetizzare in una battuta l'atteggiamento descritto in un intero libro. Comunque, ho l'impresssione che il solco lasciato dalla precedente amministrazione sia troppo difficile da appianare. Subodoro ancora troppa burocrazia. Addirittura, lo fai riconoscere allo stesso Scrimgeour, quando ammette tra sè (a denti stretti) che gli Uffici non collaborano. Perchè tutto ciò suona così familiare? Che sia vero che tutto il mondo é paese? Tra parentesi, non sono sicura che il ragionamento di Griselda a sostegno del non - divieto di redigere i verbali in Law French (bellissimo, tra l'altro!), fili. Così, a naso, mi lascia un po' interdetta, ci penserò su, appena ho più tempo. Ad ogni modo, confermo quanto già ti avevo detto in una delle mie ultime recensioni: diventi sempre più bravo. Complimenti.

Capitolo così ricco che devo ancora digerirlo... ma ben scritto ed appassionante, come sempre. Appena mi sono orientato meglio, ti lascio un commento più decente. Nel frattempo, bravo ancora. Ciao.

Ciao Guido,
che bello, hai pubblicato un'altra storia!!
Non mi stanchero' mai di dirti quanto adoro la tua precisione nel rispetto del canone, anche quando ti prendi la liberta' di non tenere in conto alcuni avvenimenti!
E poi, persino il decreto in latino!!
Meraviglioso!!
Solo una domanda: ma quando aggiorni il profumo della liberta'???
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Natalie