Esiste una spessa linea di demarcazione tra una ribelle e un pacificatore, come ripassata più e più volte con una penna. E quelle poche volte che qualcuno la oltrepassa, non faranno mai parte della “storia”, ma continueranno a vagare finché qualcuno non le raccoglierà, strappandole al vento.
***
«Non sai nulla della paura, peekeeper.»
Rimasero zitti fino a che il silenzio non fu insopportabile e le parole furono abbastanza per colmarlo.
«So quanto basta per capire che sei terrorizzata» rispose Noah, abbassandosi al suo livello. Quell’aria altezzosa che aveva assunto le faceva venire voglia di prenderlo a pugni. Così, forse, gli avrebbe tolto quel sorriso sardonico dalle labbra.
«Non lo sono. Che cazzo sei venuto a fare qui?» gli chiese Rebekah, sputandogli quella domanda in faccia come aveva fatto tante volte Ford con lei.
«Ehi… calma… Volevo solo vedere come stava una Volpe in cattività.» L’occhiata che gli lanciò la rossa fu più eloquente di qualsiasi maledizione. Non avrebbe dovuto. Non poteva. Provò a scagliarsi contro di lui, i pugni serrati in un vano tentativo di colpirlo, ma le catene la fermarono e un gemito di dolore uscì dalle sue labbra.
Autore:
fuoritema | Pubblicata: 01/10/14 | 02/02/15 Rating: Giallo | Genere: Introspettivo | Capitoli: 4 | In corso
Personaggi: Altri | Note: Nessuna | Avvertimenti:
Categoria:
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Hunger Games | Leggi le
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