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Autore: Bab1974    17/04/2012    3 recensioni
Drarry.
Si inizia con Harry che decide di fare outing con parenti e amici. Riuscirà il nostro eroe, dopo aver sconfitto il Signore Oscuro, a sopravvivere all'ira funesta di Ron, che vuole vendicare l'onore della sorella?
Spero che come inizio sia intrigante. E' la mia prima ff. Più avanti, nel caso modificherò questa intro.
Segue: Draco vuole vendicarsi i un affronto subito da Harry e quando lui si dichiara, decide di aprofittarsene.
Cosa avrà in mente il perfido Serpeverde? Ma... se poi se ne dovesse pentire?
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Capitolo 1- La verità ti fa male, se Ron se la piglia
Ciao a chi mi segue e megasaluto a chi mi ha recensito. Cioè a Tatydanza E' solo una povera anima che ringrazio di tutto cuore per i complimenti che mi fa. Non so quanto siano meritati. Dopo aver riletto il capitolo che ho pubblicato, mi è sembrato un po' scarno. Spero che questo capitolo piaccia di più. Volevo cambiare la misura del carattere, ma non mi riesce di salvarlo, quindi mi toccherà tenerlo così.





La confessione



La notte era passata abbastanza tranquilla, nonostante la camera degli ospiti fosse piena degli uomini della famiglia Weasley. E avevano anche fatto un incantesimo per rendere la stanza più grande. Nella stessa stanza assieme ad Harry c'erano Ron e George, gli unici che stavano ancora stabilmente a casa coi genitori, e Bill, che era tornato assieme alla moglie Fleur per festeggiare in famiglia  il primo anniversario di matrimonio. Si era portato anche i suoceri e il signor Delacour che ronfava rumorosamente tenendo sveglio a turno almeno uno di loro. C'era anche Charlie, che con la scusa di un lieve, ma doloroso infortunio con i suoi amati draghi, se ne era approfittato per passare il periodo di malattia con i propri cari. E anche lui si era portato la fidanzata, facendo sospirare i genitori, che cominciavano a temere che non volesse mettere la testa a posto. Percey invece era stato da poco abbandonato dalla sua fidanzata e stava lì per leccarsi le ferite.  Persino Arthur era con loro.
Se ne stavano tutti ammassati, da veri cavalieri per lasciare che le donzelle potessero dormire comode. Molly dormiva con Andromeda Black e il piccolo Teddy Lupin, che a seconda di ciò che sognava, cambiava colore di capelli e la signora Delacour, che era una bella donna, ma non quanto la figlia, avendo ella preso la caratteristica di Veela dalla nonna paterna.  In un'altra stanza dormivano le ragazze. Ginny, Angelina Jonhson, da qualche settimana fidanzata con George, Fleur, in avanzato stato di gravidanza, Natasha Popova, la ragazza di Charlie, di origine moldava. Mancavano solo Hermione e la sorellina di Fleur, che era andata alla scuola magica estiva per diventare una signorina perfetta, oltre che una brava maga.
Ginny era davvero molto triste e non riusciva a dormire. Harry l'aveva lasciata quel pomeriggio dopo appena due mesi di alti e bassi, senza dirle neppure il perché. Non le pareva vero, era tutto così assurdo! L'uomo della sua vita, colui che amava da sempre, era stato suo troppo poco. Aveva promesso che le avrebbe spiegato come stavano le cose, ma non comprendeva cosa potesse essere cambiato nel giro di così poco tempo. Le altre volevano assolutamente sapere cosa era successo. Si vedeva lontano un miglio che soffriva, e a questa età l'unica sofferenza, poteva essere l'amore. Ginny cercò, gentilmente ma fermamente, di spiegare alla amiche che l'indomani avrebbero saputo tutto. Alla fine dovettero desistere, ma il giorno dopo con o senza spiegazione, avrebbero affatturato Harry, convinte com'erano che fosse colpa sua. La tristezza di una ragazza di 17 anni poteva essere solo l'amore. Per il resto della notte chiaccherarono del più e del meno, finché alla fine si assopirono.


La mattina seguente fu la voce squillante di Molly Weasley a svegliare l'intera casa.
"La colazione è pronta fra  20 minuti" gridò ai piedi delle scale. La sua voce era autoritaria, abitudine che non aveva perso avendo fare con tanti scatenati uomini.
Tutta la casa si svegliò all'istante. Non avevano particolarmente fretta, per almeno qualche giorno. Perfino Bill e Arthur avevano preso dei giorni di ferie per poter stare con la famiglia. Però nessuno osava discutere un ordine di Molly, quale che fosse.
Uno alla volta si diedero il cambio nei due bagni della casa, uno per le donne, l'altro per gli uomini. Mentre aspettava il suo turno Harry notò su di se lo sguardo insistente delle ragazze e capì che quella notte Ginny doveva aver detto loro qualcosa. Aspettava con ansia l'arrivo di Hermione. L'aveva pregata di essere lì a colazione quel giorno, che doveva fare una dichiarazione importante e aveva bisogno del suo sostegno. Sarebbe arrivata a minuti. Quando finalmente gli toccò l' uso del bagno, si buttò sotto il getto dell'acqua e rimase lì qualche minuto cercando di schiarirsi le idee. Non che ci fosse molto da fare. Doveva solo prendere coraggio. Uscì da sotto l'acqua si asciugò con un incantesimo, si vestì e uscì dal bagno più o meno pronto.
Hermione era già arrivata e stava chiaccherando in salotto con Fleur e Mrs Delacour. La ragazza ammirava  lo splendido pancione che le veniva mostrato con orgoglio dalla francesina.
Era all'incirca all'ottavo mese, la gravidanza procedeva che era una meraviglia e Fleur, se era possibile, era più bella del solito. Schiarì la voce poi diede il buongiorno a tutti e fece cenno a Herm di seguirla. La giovane si scusò e si allontanò da Fleur e si avvicinò ad Harry, abbracciandolo con vigore. In fondo erano due mesi che non si vedevano. Fleur notò il movimento e si portò una mano alla bocca. No, non era possibile. Harry ed Hermione. Appene i due si furono allontanati mandò la madre a chiamare le ragazze.  Doveva raccontare tutto alla povera Ginny. Non tradiva solo lei, ma anche il suo miglior amico, portandogli via la fidanzata.

 
Intanto, Harry ed Herm, del tutto ignari dell'equivoco che si era creato, si erano appartati in un angolo del giardino, dove a quell'ora non c'era anima viva.
"Allora Harry" lo apostrofò Herm curiosa come non mai, "cos'era quest'urgenza di vedermi. E' successo qualcosa di grave?"
"Temo proprio di si. Io e Ginny ci siamo lasciati. O meglio" specificò il moro "io ho lasciato lei, e senza neppure dirle il perché."
"Tu e Ginny... io... io non capisco. Formavate una così bella coppia. Sembravate così innamorati. Ma come è successo, cosa ti è successo."
"Herm, cara, è successo che dalla scomparsa di Voldemort, ho cominciato a guardare dentro me stesso, come non era mai accaduto, come non avevo mai potuto fare, per paura che Lui leggesse i miei pensieri e li potesse usare per ferire chi amavo. E ho scoperto una cosa di me, che non mi aveva mai sfiorato, ma che ora so, è la verità."
Harry si fermò prendendo un grosso respiro e qualche istante di tempo. Prese le mani ad Herm e la guardò intensamente. Tanto intensamente che alla fine pure lei intese fischi per fiaschi. Cercò di allontanarlo, convulsamente, arrossendo fino alla radice dei capelli.
"Harry... no... non è possibile, noi... non possiamo. Ron... Ginny...  oddio Ron cercherà di ucciderti, lo sai."
"Questo già lo sapevo... solo che credo tu abbia frainteso..." cercò di interromperla Harry. Inutilmente.
"Ho capito benissimo. Tu sei un caro amico per me, Harry. Lo sarai sempre. Ma non potrai essere di più. Io amo Ron e se tu insisterai su questa posizione non potremo più frequentarci." Guardò Harry speranzosa. Harry decise di prenderla un poco in giro.
"In questo caso, Herm, credo che sarò costretto a rinunciare e te." Le disse con voce dolce e triste, per finta, e fece per  andarsene. Si sentì tirare per un braccio.
"Un attimo, sei disposto a rinunciare a me, così, senza combattere." lo apostrofò, un poco offesa.
"Ma se un secondo fa mi imploravi di rinunciare, per non fare soffrire nessuno." Herm arrossì ancora.  "Certo che voi donne siete matte da  legare. Sarà per questo che mi piacciono gli uomini."
"Uomini, tu... tu... sei... gay?" Herm si portò entrambe le mani al volto. Che figuraccia aveva fatto. Pensare di piacere ad Harry. Vide l'amico sorridere ed annuire. "Mi dispiace Harry, non capisco come possa aver pensato una cosa del genere."
"Non preoccuparti, sono cose che possono succedere. Almeno adesso capirai perché mi serve il tuo aiuto. Conosci bene il tuo ragazzo e sai bene quanto sia possessivo con Ginny. Dobbiamo evitare che tenti di uccidermi, o fare qualsiasi altra cavolata, prima che abbia digerito la cosa e che abbia capito che saremmo stati una delle coppie più infelici della storia. Volevo parlarne anche con Ginny prima di colazione, ma credo che ormai ci aspettino tutti a tavola."
L'immancabile grido di Molly confermò la sua teoria. "E' pronto. A tavola."
"Sono pronta anch'io. Terrò la bacchetta a portata di mano, nel caso che un membro della Weasley cerchi di saltarti addosso." Harry l'abbracciò ancora.
"Sapevo che potevo contare su di te."


Raggiunsero la sala da pranzo, insieme, e ognuno raggiunse il proprio posto, Herm accanto a Ron, Harry accanto a Ginny. Ron rispose all'abbraccio di Herm con passione.
"Povero sioco" mormorò Fleur con il spiccato accento francese.
"Perché" le chiese Bill stupito.
"Lo vedrai, mon amour, lo vedrai."

Harry rivolse un sorriso a Ginny, che gli rispose con una smorfia.
"Ginny, mi dispiace per quello che è accaduto. Purtroppo a certe cose non c'è soluzione, ci si può solo adeguare, altrimenti si rischia di soffrire." Vide la ragazza sul punto di piangere. Ron che era ancora all'oscuro di tutto rizzò le orecchie.
"So tutto, Fleur vi ha visti."
"Di cosa stai parlando."
"Fleur, ha visto te ed Herm, che vi abbracciavate appassionatamente." gridò quasi Ginny.
Chi era all'oscuro di tutto, compresi i due interessati, rimasero senza parole, anzi quasi non fiatavano. Ginny aveva cominciato a singhiozzare, e Fleur, Angie e Nati, borbottavano parole malevole alla volta dei due  -amanti-.
-Le donne sono matte, confermo e sottoscrivo.-. pensò Harry. Herm stava stringendo convulsamente la bacchetta. Vedeva il volto di Ron livido. Era preoccupante.
"Ron tesoro, non ascoltare quello che dice Ginny, ha frainteso il gesto fra Harry e me."
"Vuoi dire che non vi siete abbracciati." La voce di Ron tratteneva rabbia, lo sentiva, lo conosceva fin bene. Già era brutto toccargli la sorella. Pensare che gli avessero toccato anche la ragazza era troppo.
"Erano due mesi che non ci vedavamo, ci siamo abbracciati si. Ma solo come amici." disse Herm
"L'amocisia fra uomo e dona non esoste, ma cherè" l'apostrofò altezzosa Fleur. Già a quel punto gli animi dei presenti si erano placati. Cosa poteva sapere una veela, abituata a essere circondata da uomini che sbavano al solo vederla e che desiderano solo possederla, dell'amicizia fra i sessi. Bill sorrise tenero.
"Perdonate la mia gattina. Di solito gli uomini che incontra, non cercano la sua amicizia."
"Ti perdono, Fleur." disse Ginny tentando di asciugarsi le lacrime.
"Bien, ma alora porché ti ha lasiata. Oh, parbleau." imprecò poco elegantemente Fleur. La madre la fulminò con lo sguardo e lei arrossendo sussurò un "Escusez-moi, maman."
"Tu hai veramente lasciato la mia bambina." intervenne Arthur. Harry notò una base di delusione e di tristezza, e si sentì un verme.
"Mi dispiace signori Weasley, voi mi avete sempre trattato come se fossi uno dei vostri figli e io alla prima occasione vi ho voltato le spalle. Ma vi giuro che fra me ed Herm non c'è nulla. Avevo bisogno del sostegno di un'amica per poter parlare a Ginny e a tutti voi di quello che mi è successo in questi due mesi." Abbassò lo sguardo un po' vergognoso.
"Oh mon dieu, credo di avore capito, ora." Bisbigliò qualcosa all'orecchio del marito, che ridacchiò.
"Povera Ginny, non c'è proprio soluzione, allora."
Harry sospirò.
"Sono gay." confessò finalmente.





bab's creek (mi è venuta un'idea se riesco, un nome diverso ogni capitolo, vedrò)

Rispondo alla recensione di Tatydanza. Sei troppo buona con me, spero che continuerai a seguire la storia e di non deludere le tue aspettative. Se ti piace il mio umorismo, non ti mancherà, mentre scrivevo mi sono accorta che non posso farne a meno. E, se non te lo avessi detto a sufficienza, te lo ripeto ancora. Scrivi se la cosa ti da soddisfazione, fai in modo di non avere rimpianti.

Allora eccoci alla fine di questo capitolo. Credo che sia un po' meglio del primo, nel quale le mie NDA erano più lunghe della storia. Certo che se va avanti così la storia prenderà una piega diversa. Avevo preventivato 10 cap., ma più va avanti la storia più particolari aggiungo. Volevo cominciare qualche altra storia, ma non credo che sarei in grado di seguirne troppe. E' già un po' che mi piacerebbe tentare una storia con un pairing che è stato solo sfiorato di sbieco, ma che io ho trovato sempre molto interessante. Non vi darò anticipazioni, basti sapere che non è la stessa di cui parlavo l'altra volta. La mia mente è piena di coppie slash, e alcune sono parecchio originali o poco sfruttate. Comunque non stupitevi se sono un'appassionata di Drarry. Nella maggior parte delle mie storie si innamorano il protagonista e la sua nemesi. In questo caso Harry e Draco. Alcuni potrebbero chiedere, "perchè non voldemort"  e io rispondo "Bleah", anche l'occhio vuole la sua parte. E poi ho pensato a loro come coppia a metà del terzo libro, dopo l'apparizione del gramo. Io mi sforzavo di concentrarmi sulla storia e come mio solito cercavo di evitare di slasshare, anche perchè i personaggi erano ancora piccoli, quando fui colta dalla visione. D/H innamorati. Potrei essere paragonata alla Cooman, infatti la mia visione non si è realizzata.
Comunque, benchè legga quasi tutte Drarry, preferisco scrivere quelle con loro un po' più grandicelli.

Ciao alla prossima


bab



P.S. Spero di non aver fatto un disastro col francese, in teoria l'ho studiato per 5 anni fra medie e superiori, ma dopo ventanni che non lo parlo non mi ricordo granchè. E spero di aver reso benino la pronuncia di Fleur. Soprattutto spero di non aver dimenticato nessun personaggio della famiglia Weasley. (A proposito, Fleur li aveva i genitori, vero?)
  
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