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Autore: Alyssia Black    06/05/2012    20 recensioni
Harry e Ron stavano studiando un poema chiamato Divina Commedia scritto da un babbano di nome Dante, quando improvvisamente si apre un vortice che li risucchia e i due si trovano catapultati in un mondo diverso
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley, Voldemort
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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La divina Potteriade
5. La bufera infernale
 
 
I due ragazzi si avvicinarono lentamente e con circospezione al serpente.
Erano a più o meno un metro dall’essere, Ron stava per stringere la mano a Harry, quando, improvvisamente, un mantello nero li avvolse.
Tutto era buio, silenzioso, -Secondo cerchio, lussuriosi- una voce stridula interruppe la scena. 
Al termine di quelle parole iniziarono a girare sempre più velocemente.
Era buio, le menti dei due ragazzi erano annebbiate, giravano ancora finche i ragazzi svennero, sul dorso del basilisco.
Continuarono a viaggiare per diversi minuti finché non si sentì un tonfo sordo, i due ragazzi erano stati catapultati sul pavimento.
Il luogo in cui i ragazzi si trovavano ora era sempre una caverna, abbastanza bassa ma molto estesa; l’unica fonte di illuminazione proveniva da una grande fiaccola al centro della grotta.
Il vento tirava molto forte lì, tanto forte da far svegliare i ragazzi.
-Mamma, ma è ancora presto, il treno parte alle 10…- disse ancora sognando Ron.
-Ron, ti prego, apri gli occhi, guarda dove siamo!- urlò Haary.
Erano stesi a terra, nell’aria volavano chicchi di polvere alzata dalla bufera. Non c’era traccia del mantello nero né tantomeno del basilisco.
Harry assunse la posizione eretta ma Ron era ancora seduto. Aveva le mani intorno al capo, probabilmente gli faceva ancora male.
Il mal di testa cessò dopo diversi minuti.
Ora erano pronti per esplorare la caverna.
-Ron, andiamo laggiù, lì la grotta fa un curva, forse c’è qualcuno-
-Harry, non lo dovrei dire ma io ho paura. Voglio tornare indietro- replicò il Weasley. 
Camminarono, camminarono sempre più velocemente finché i loro passi non si tramutarono in una corsa disperata.
I due ragazzi assomigliavano a degli uccellini in cerca di cibo, sembrava che dietro quella roccia potesse nascondersi un importante tesoro.
Raggiunsero il luogo tanto atteso velocemente, arrivati al masso che li conduceva a una seconda grotta sospirarono. Girarono l’angolo ritrovandosi in una grotta identica alla precedente. Qui il vento si era trasformato in bufera, la povere creava dei vortici. Era difficile respirare e anche vedere in quel luogo. I due amici rimasero diversi minuti pensando a cosa fare finchè –Ron, guarda, ci sono due ombre laggiù- il tono di Harry era pieno di speranza. Ricominciarono a camminare verso quelle strane figure. Il vento impediva loro di andare veloci, li spingeva nel verso contrario della loro direzione.
Mano a mano che si avvicinavano le ambre si fecero sempre più concrete e la bufera sembrava placarsi.
Due ragazzi erano uniti insieme da n grande mantello rosso e fluttuavano in aria in balia del vento.
-Draco, Pansy!- urlò spontaneamente.
I due ragazzi erano proprio i due Serpeverde.
-Malfoy, Parkinson, che ci fate qui? Anche voi in questo posto?-
La ragazza disse con tono sereno –Io sono Pansiesca e codesto è Draolo, mio amato-
-Pansy ma cosa vai farneticando? Tu sei Pansy Parkinson e lui è Draco Malfoy! Perché vi trovate qui?-
-Non conosco colore che hai nominato ma se starete qui a ascoltare vi racconterò la nostra storia- replicò con tono sereno –Non provo dolore priù grande che rammentare quella storia ma ogni cosa che chiedete sarà fatta e io racconterò. Mi sono innamorata fin da subito di quest’uomo – fece indicando il ragazzo biondo –Ci amammo come nessun altro umano ha mai fatto ma tutto terminò in una maledetta sera di settembre. Stavmo leggendo per diletto ma il mio promesso sposo ha fatto finire tutto – grosse lacrime le solcavano il viso pallido ma ebbe comunque la forza di continuare –Lui – e guardò di nuovo il ragazzo –era il fratello di colui che dovevo sposare. Non amavo il suo consanguineo, il mioo cuore batteva solo per lui. Non so come ma in qualche modo ci ha scoperto e ha deciso di porre fine alla nostra vita e soprattutto alla nostra felicità –orami la ragzza piangeva –Ora siamo qui, condannati per esserci amati. Siamo in balia delle volontà di Eolo, dove lui vuole portarci noi andiamo. –le lacrime stavano cessando -Ragazzi non preoccupatevi di cosa il fato in una notte di molti anni fa mi ha riservato. Ora proseguite il vostro cammino fino a compiere la vostra missione. Vi prego ragazzi fatelo per tutti noi- quelle ultime parole furono mangiate dal vento, i corpi dei due ragazzi iniziarono a vagare senza meta per la caverna.



PSSM's corner
Allora dopo ben due mesi di assenza ho pubblicato!! Scusate immensamente ma ero a corto di idee e anche di tempo. So di essere imperdonabile ma spero almeno che questo capitolo valga la pena di questa attesa.
Vi prego, se state leggendo questa storia scrivetemei una piccola recensione anche sono per farmi sapere cosa ne pensate. Grazie mille mie cari lettori e lettrici.
Un  bacione 
Piccola Stella
   
 
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